Immagine di Planet Coaster 2 | Recensione - Creatività senza limiti
Recensione

Planet Coaster 2 | Recensione - Creatività senza limiti

Planet Coaster 2 è un ottimo gestionale a tema parchi giochi e migliora le solide basi del primo capitolo: vediamolo nella recensione.

Avatar

a cura di Daniele Spelta

Redattore

In sintesi

  • Oltre alle montagne russe, ci sono ora anche le piscine e gli scivoli d'acqua.
  • Tante migliorie nella creazione dei percorsi e nella gestione degli oggetti.
  • Suona strano, ma in tutta questa abbondanza c'è qualche dimenticanza di troppo.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Planet Coaster 2
Planet Coaster 2
  • Sviluppatore: Frontier Developments
  • Produttore: Frontier Developments
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX
  • Generi: Gestionale , Simulazione
  • Data di uscita: 6 novembre 2024

Mi sono preso un po’ di tempo per scrivere la recensione di Planet Coaster 2. Potrei vantarmi di aver guadagnato ogni singola stella nella modalità carriera o di aver sviscerato nel più piccolo dettaglio tutte le sfaccettature manageriali del ricco gestionale a tema parchi giochi creato da Frontier Developments. Sarebbero tutte menzogne. 

La realtà è che le prime dieci ore le ho perse a creare e perfezionare tre enormi montagne russe, un negozio di souvenir e un chiosco di bevande.

Un’altra mezza dozzina le ho invece dedicate a un piccolo parco acquatico, con piscine tropicali, intricati scivoli incastrati in vulcani e una manciata di asciugatori che si rompevano ogni cinque minuti. 

Se siete maniaci del dettaglio, se su YouTube vi appaiono solo tutorial per costruire un perfetto giro della morte e se avete qualche centinaio di ore trascorse sul primo Planet Coaster, anche questo seguito vi risucchierà all’interno di uno strano fenomeno di dilatazione spazio-temporale.

Vi sedete cinque minuti per abbellire la coda di una giostra e vi ritrovate dopo mezza giornata ancora lì incollati allo schermo, indecisi se quella palma di legno vada colorata di rosso o di blu. 

Un passo alla volta verso il cielo

Planet Coaster 2 è un vero inno alla creatività, ma per arrivare a sfoggiare dei veri diorami digitali serve un bel po’ di pazienza e di allenamento. Per fortuna, rispetto al predecessore, Frontier ha messo a disposizione nuovi strumenti per apprendere al meglio il sistema di comandi e anche delle preziose informazioni aggiuntive riguardanti le meccaniche gestionali. Molte di queste novità sono in realtà dei graditi ritorni, visto che sono state prese in prestito dal “cugino” Planet Zoo

Il perfetto punto di partenza per i neofiti è la modalità carriera. Suddivisa in vari capitoli, questa campagna rende meno ripida la curva dell’apprendimento e i primi momenti sono un vero e proprio tutorial mascherato.

Viene spiegato come aprire la prima giostra, come disegnare una piazza, l’importanza delle panchine e dei cestini e anche il funzionamento dei generatori e dei distributori elettrici, un gradito ritorno dal già citato Planet Zoo o dai due Jurassic Park Evolution, altra creazione firmata Frontier.

In questa introduzione viene spiegata anche l'interfaccia di gioco, un argomento su cui purtroppo dobbiamo spendere qualche riga. La navigazione dei menù è diventata più macchinosa, si perdono troppi click e molti oggetti familiari sono stati spostati. Inoltre, nella schermata dedicata alla gestione dei parchi ci sono strani spazi vuoti e tutto è meno armonioso rispetto al passato.

Questi cambiamenti sono dovuti allo sviluppo e alla pubblicazione parallela delle versioni console e PC, con quest’ultima che si è dovuta adeguare ed è scesa a qualche compromesso di troppo. L’unico prestito degno di nota è un comodo menù radiale, un'ottima scorciatoia che permette di saltare qualche inutile passaggio. 

Questo è solo l'antipasto

Superati questi preamboli, la carriera si lascia alle spalle le meccaniche di base e dà spazio alla libertà creativa del giocatore, che può completare le missioni in modi differenti e fantasiosi.

Inoltre, le mappe create ad hoc dal team di sviluppo sono un perfetto campo di allenamento. Gli spazi sono sempre molto stretti, ci sono montagne, laghi e barriere varie e questi scenari angusti costringono ad applicare al meglio tutti gli insegnamenti ricevuti ed evitare quelle manie di gigantismo che spesso portano a creare montagne russe lunghe qualche chilometro.  

A parte il prologo, le missioni possono essere affrontate liberamente e portate avanti in parallelo, saltando senza ostacoli tra un ambiente e l'altro per assecondare l'ispirazione creativa del momento.

Tutti questi scenari, una volta guadagnate le stelle, diventano dei sandbox veri e propri e nulla vieta di rimanere in quegli ambienti che poco alla volta avete plasmato.

Ci dispiace solo che questi scenari così dettagliati non possano essere presi in prestito e sfruttati anche in altri parchi creati da zero, perché attualmente Planet Coaster 2 non brilla sotto il punto di vista della varietà delle location

Frontier si è comunque dimostrata subito pronta a recepire ogni criticità e suggerimento e, come vedremo più avanti, è già al lavoro per implementare tutte quelle mancanze che una community molto attiva ha subito segnalato al momento del lancio. 

Ora arriva il bello

Molti altri gestionali si sarebbero accontentati di una carriera così ricca, strutturata e longeva, ma non Planet Coaster 2. Il vero fulcro è la modalità sandbox, declinata nella versione puramente creativa o in quella che una volta era chiamata sfida – in realtà Challenge, visto che il primo capitolo era solo in inglese a differenza di questo seguito, completamente in italiano – dove hanno un peso le componenti economiche e gestionali.

In questa seconda tipologia di partita occorre soddisfare le esigenze dei visitatori e fare attenzioni alle casse per non sprofondare nel ciclo senza fine di prestiti e debiti. Planet Coaster 2 è un manageriale abbastanza leggero ed è davvero difficile arrivare al fallimento del parco, ma ciò non significa che sia privo di complessità e di parametri da monitorare. 

Ad esempio, ci sono persone che cercano l’adrenalina e quelli che preferiscono delle attrazioni meno nauseanti, la sete e la fame vanno sempre tenuti d’occhio e nessuno ama le lunghe attese, soprattutto se le code sono spoglie e prive di decorazioni. Inoltre, come già detto, è necessario controllare che l’elettricità sia sufficiente per i negozi e per le montagne russe.

A questo elenco si aggiungono poi tutte le specificità delle piscine e degli scivoli, come pompe e filtri per evitare che l’acqua diventi stagnante, sdraie, ombrelloni e camerini per cambiarsi e non scottarsi, e l’immancabile bagnino con il suo tradizionale salvagente rosso d’emergenza.

Inoltre, per mantenere alto l’interesse del pubblico, il parco deve essere costantemente migliorato e ampliato. Dopo qualche settimana la stessa attrazione diventa obsoleta e genera meno introiti – e così, attraverso l’albero della ricerca, devono essere sbloccati nuovi elementi per rinnovare il luna park. 

L’altro lato della medaglia è lo staff, composto da meccanici, inservienti, venditori, mascotte e bagnini. All'appello mancano solo gli addetti alla sicurezza, stranamente assenti rispetto al primo capitolo.

L'unico limite è rappresentato dalla fantasia del giocatore.
Questi lavoratori hanno le loro routine, in un’alternanza di turni di lavoro e sessioni di relax all’interno di strutture apposite. Nulla di troppo complicato, anche grazie all’implementazione delle stesse mappe di calore impiegate in Planet Zoo.

Questo menù mette in risalto subito eventuali mancanze e riassume velocemente i diversi stati d'animo di visitatori e addetti. C'è anche un comodo pennello per suddividere il parco in zone più piccole e più facili da gestire.

Nulla vi vieta però di scendere fin nel minimo dettaglio e, ad esempio, di modificare il costo di ogni singola piscina, di personalizzare il menù dei chioschi, di impostare gli orari del parco – o, ancora, di seguire quel tizio che per qualche motivo sta vomitando in mezzo alla piazza e di leggere le cause del suo voltastomaco.

Come da tradizione, purtroppo, le uniche difficoltà derivano da un’usura per le strutture davvero troppo rapida e quasi misteriosa, che spesso costringe a chiamare manualmente meccanici o a bloccare per qualche ora una giostra.

Un lavoro da ingegneri

Volendo, tutti questi inconvenienti possono essere disattivati ad inizio partita, in modo tale da trasformare Planet Coaster 2 in un vero e proprio Lego 2.0. Senza restrizioni di budget e con tutte le ricerche sbloccate, l’unico limite è la fantasia del giocatore e un po’ anche la sua pazienza. I passi in avanti sono notevoli, ma ciò non significa che con un paio di click completerete il vostro primo coaster.

Le novità più gradite riguardano il sistema di pathing, cronico problema di tutti i gestionali Frontier. Ora ci sono molti più strumenti per tracciare tragitti armoniosi, in un click si riposiziona l'angolo della strada, ci sono stampi rapidi per fare le piazze e finalmente tutte le strutture possono essere posizionate direttamente sui percorsi, come avviene nei parchi reali.

Solo la gestione delle scale è ancora macchinosa – un vero rompicapo se si vuole creare un parco sviluppato in verticale – anche a causa di una telecamera che ogni tanto se ne va proprio per i fatti suoi.

Una volta delineati i percorsi, non resta che riempire tutti quegli spazi vuoti con qualsiasi cosa vi passa per la testa, letteralmente. I menù contengono infatti centinaia e centinaia di decorazioni che, come se non fosse sufficiente, ora possono anche essere ingrandite o rimpicciolite a piacere, una differenza di scala che si sente soprattutto per alberi, cespugli, rocce e aiuole.

Niente più copia-e-incolla irrealistici. Ci sono pareti di ogni colore per costruire mattone dopo mattone edifici di ogni genere, travi, tetti, tegole, porte, finestre, addobbi e pure le grondaie se siete maniaci del realismo come il sottoscritto. 

Gli unici misteri – almeno per ora – sono l’assenza delle vetrate, i pochi animatronics, la mancanza dei cartelli personalizzabili e del tool per importare le musiche esterne dentro al gioco.

Anche le tematizzazioni presenti al lancio non sono poi così tante. Attualmente sono disponibili sono quelle mitologiche/vichinghe e quella tropicale/resort. Si intuisce subito quale sarà il futuro per il titolo, che verrà arricchito nel tempo da un lungo – e costoso – elenco di DLC, esattamente come il primo capitolo e Planet Zoo.

Sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano al cospetto di un’abbondanza già notevole e di una versatilità che permette, solo per fare un esempio, di usare gli oggetti a tema Caraibi per costruire strutture in stile piratesco. Basta un pizzico di fantasia.

Notevole anche l'aggiunta di tanti piccoli accorgimenti che hanno reso più veloce la personalizzazione delle attrazioni, con i singoli elementi che possono essere duplicati e copiati in modo speculare: bastano un paio di click e tutti i vagoni di un coaster si trasformano in drakkar vichinghe. 

Per chi invece soffre di paralisi da indecisione, consiglio di sfruttare le creazioni di una community molto attiva, anche se il passaggio dallo Steam Workshop a quello proprietà di Frontier potrebbe non andare giù a tutti i giocatori. Effettivamente è meno intuitivo, immediato e fornisce meno informazioni su ciò che si sta scaricando. 

Infine, ritorna come in passato il tool per creare binario dopo binario il proprio coaster dei sogni. Non ci sono molte differenze rispetto a quello del primo capitolo, ad esclusione delle ottime funzioni automatiche per addolcire i passaggi più spigolosi e per completare velocemente l'attrazione.

Discorso analogo per la costruzione degli scivoli d'acqua, anche se in questo ambito c'è meno varietà di modelli e di componenti per personalizzare le discese.

Perdersi fra la gente

Con un po’ di allenamento si creano parchi davvero impressionanti, da attraversare anche in prima persona grazie ad una nuova telecamera in soggettiva, non più solo limitata alle giostre.

Planet Coaster 2 è davvero bello da vedere e, a dispetto di una veste grafica stilizzata e in stile cartoon, è una costante esplosione di dettagli. Non so quanto tempo ho perso ad osservare le facce divertite dei visitatori, i loro sorrisi e anche i musi davanti alla solita fila per comprare un hamburger.

La nuova scansione delle giornate è ora molto più credibile, durante la notte tutte le strade si illuminano – a meno che non dimentichiate di piazzare i lampioni – e voi che correte in costume lungo la piscina fate attenzione a quelle nuvole all’orizzonte che promettono l’ennesima pioggia.

Solo gli scivoli d’acqua hanno delle animazioni davvero strane, per non dire proprio assenti. I gommoni e le persone seguono infatti dei percorsi prestabiliti e manca del tutto una fisica credibile. Frontier è a conoscenza del problema e in un suo recente post ha già affermato di essere al lavoro in questo ambito, quindi non resta che attendere e sperare di assistere al più presto ad un volo di dieci metri nel vuoto dopo una curva troppo rapida. 

Quello che forse più sorprende è la fluidità del gioco anche quando tutto lo schermo è invaso da effetti, fumo e luci sparate da qualche cannone, un netto passo in avanti rispetto al frame rate spesso ballerino del primo capitolo.

Questo commento potrebbe però aver vita breve, visto che l’attuale limite di sessantamila spettatori verrà a breve eliminato per la versione PC e finalmente potrò ammirare il mio stralunato e gigantesco parco acquatico girare a 10 FPS come da tradizione. 

Offerte per Planet Coaster 2

Voto Recensione di Planet Coaster 2 | Recensione


7.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • L'unico limite è la fantasia del giocatore.

  • Finalmente creare una strada decente non è più una impresa.

  • Le novità rispetto al primo capitolo sono numerose, sia piccole che grandi, come le piscine e gli scivoli.

  • Una gioia per gli occhi.

Contro

  • Non è il più complesso dei gestionali.

  • Aspettiamoci una decina di DLC nei prossimi mesi e anche anni.

  • I giocatori PC potrebbero non apprezzare tutti i compromessi dovuti alla versione console, come l'UI.

  • Lo Steam Workshop era decisamente più comodo.

Commento

Planet Coaster 2 è un gioco potenzialmente infinito. Il titolo di Frontier, più che un gestionale, è un vero e proprio diorama in movimento, dove spendere una quantità di ore spropositata solo per appagare il gusto estetico e per vantarsi con la community delle proprie creazioni. I più pignoli, passando al setaccio ogni singolo anfratto del gioco, potranno comunque trovare qualche mancanza di troppo che, per fortuna, il team di sviluppo ha già messo nei radar e dovrebbe venire colmata nel futuro breve. 
Leggi altri articoli