PGA TOUR 2K21 | Recensione - Palla in buca
I giochi di golf simulativi di HB Studios sono pronti a tornare con un nuovo look. Scopriamone insieme pregi e difetti.
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a cura di Francesco Corica
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: HB Studios
- Produttore: 2K Games
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH , STADIA
- Generi: Sportivo
- Data di uscita: 21 agosto 2020
Prima di iniziare a raccontarvi di questo titolo, vogliamo fare un piccolo riassunto sulla storia dei titoli di golf e del team di sviluppo autore di questo prodotto. HB Studios è un team di sviluppatori che ha lavorato a stretto contatto con la Electronic Arts, anche se allora non si occupava della sua serie golfistica PGA Tour — che più di voi forse riconosceranno come ”Tiger Woods” — ma dei titoli relativi al rugby ed al cricket.
Quando questo team decise di assemblare una squadra appositamente per lavorare su giochi golfistici, si aspettavano dunque di ricevere il via libera dal colosso americano per la lavorazione di un nuovo capitolo della serie. Tuttavia, appresero inaspettatamente che EA aveva deciso di sospendere la produzione di giochi golfistici, costringendo HB Studios a mettersi in proprio ed a realizzare la loro propria serie, denominata The Golf Club. Fu necessario infatti un cambiamento del nome, dato che Electronic Arts deteneva ancora ufficialmente i diritti di pubblicazione del brand PGA.
Nel 2018 scadde la licenza in mano a EA e fu possibile riutilizzare il brand dello storico torneo golfistico, anche grazie agli sforzi di 2K che da quell'anno decise di occuparsi della pubblicazione di quella serie. Venne però deciso di mantenere il marchio scelto dagli sviluppatori, “The Golf Club”, aggiungendo semplicemente un rimando al titolo sulla ritrovata licenza del PGA Tour.
Probabilmente vi starete iniziando a chiedere il motivo per cui vi stiamo raccontando tutto questo. Ve lo sveliamo subito: PGA Tour 2K21 non è solo un nuovo brand creato per l’occasione, ma è anche più semplicemente il quarto capitolo ufficiale della saga in uscita su PlaySation 4 (versione da noi testata), Xbox One, Nintendo Switch e PC. Dopo essersi presa una pausa dopo il terzo capitolo uscito nel 2018, Take-Two ha deciso di voler continuare a pubblicare questa serie e, d’accordo con gli sviluppatori, cambiarne il titolo per concedergli una maggiore professionalità e per fare da richiamo a quelli che sono altri marchi storici sportivi dell’azienda, come per esempio NBA 2K.
Fare questa premessa era fondamentale per farvi capire che dietro questo titolo c’è stato un enorme lavoro di rilancio, che vuole approfittare della già citata pausa di lunghi anni per far innamorare nuovamente di questo sport non soltanto gli storici appassionati, ma una nuova generazione di videogiocatori. Scopriamo insieme se gli ambiziosi sviluppatori ci sono riusciti.
Ammazza che mazza
Il titolo inizia con un breve tutorial in cui ci vengono spiegati i comandi di base, dandoci tutto il tempo necessario di fare pratica e prendere dimestichezza. Basterà utilizzare l’analogico destro per effettuare lo swing, e saremo in grado di dargli il dovuto effetto a seconda di come lo inclineremo (per esempio, se durante la fase finale dello swing inclineremo l’analogico verso destra, la pallina si andrà spostando verso quella direzione e viceversa).
Potremo anche decidere di dare maggiore effetto alla sfera indicando anche l’angolazione del nostro colpo stesso, per poter dare l’effetto di curvatura da noi desiderato. Utilizzare un effetto particolare renderà non solo il colpo più complesso da eseguire, ma anche la nostra pallina più difficile da indirizzare correttamente. Infatti non basterà solo colpirla con la forza desiderata, ma dovremo anche agitare la mazza con il tempismo giusto. Un errore di calcolo potrebbe infatti portarci in una direzione da noi non desiderata, complicandoci maggiormente la vita.
Dovremo tenere inoltre d’occhio anche la direzione del vento, tenendone conto durante il nostro swing e posizionandoci di conseguenza. I venti particolarmente forti faranno infatti cambiare completamente direzione alla nostra piccola palla, portandoci ben lontani dalla zona del green.
Il golf è per tutti
Il tutorial non durerà molto e non entrerà ampiamente nel dettaglio, limitandosi esclusivamente a spiegarvi le basi. Dopo aver fatto ciò, vi verrà semplicemente chiesto di scegliere il vostro livello di difficoltà desiderato. Vi consigliamo caldamente di selezionare le difficoltà più facili la prima volta, a meno che non siate dei grandissimi esperti del genere, in quanto si tratta di un sistema di gameplay semplice ma complesso da padroneggiare.
Come ci hanno sottolineato gli sviluppatori «non dovete essere dei professionisti per potervi divertire con PGA Tour 2K21. Il golf è per tutti». Un aspetto che è stato sottolineato a lungo dagli HB Studios e che diventa subito chiaro una volta fatta pratica col gioco ed esserci messi ad esplorare un po' tra i menù.
Sono infatti presenti tantissime opzioni di accessibilità per rendere ogni esperienza di gioco unica e darvi il tempo di fare pratica con il sistema. Si passa da quelle relativamente semplici, come farvi visualizzare meglio la forma del terreno e la pendenza del green, ad altre come farvi tenere conto automaticamente durante il vostro tiro della direzione del vento o dell’effetto che avrà la pallina con un colpo avanzato. Non abbiate paura di sperimentare e di trovare la vostra combinazione ideale per divertirvi il più possibile, per poi magari cambiare quando vi sentirete più a vostro agio.
In ogni caso, il nostro suggerimento è di non iniziare immediatamente con la carriera, anche se è ciò che il titolo consiglia, ma di continuare a fare pratica per conto proprio e prendere pienamente la mano con lo stile di gioco.
La nostra carriera ha inizio
Una volta ultimato il tutorial, passeremo alla creazione del golfista che ci dovrà rappresentare. Non avremo infatti la possibilità di scegliere uno degli altri golfisti del gioco e poterli impersonare, ma passeremo tutto il tempo esclusivamente con il nostro avatar. Il sistema di creazione del volto del nostro personaggio ci è sembrato abbastanza dettagliato e soddisfacente, e siamo stati facilmente in grado di realizzare il golfista che desideravamo.
Sono presenti tante opzioni per la personalizzazione del volto, che è possibile modificare accuratamente selezionandone uno di quelli pre-impostati. Terminata la creazione del viso, toccherà vestire il nostro avatar a dovere. Gli abiti inizialmente disponibili non saranno tantissimi, ma dopo aver giocato abbastanza tempo saremo facilmente in grado di acquistare i nostri preferiti – la cui maggior parte è firmata da brand sportivi realmente esistenti.
La situazione rimane invariata per quanto concerne le mazze da golf: la nostra sacca avrà sempre a disposizione 14 mazze, ma per poter personalizzare maggiormente la selezione e sceglierne di marchi diversi, proprio come nel caso degli abiti anche realmente esistenti. Avremo inoltre la possibilità di modificarne il colore, per rendere il nostro golfista sempre più unico.
Per guadagnare monete virtuali da spendere nel negozio dovremo infatti giocare nella modalità carriera del titolo, avanzando nei tornei e vincendo il più possibile. Potremo scegliere se partire dalla Q-School, al Korn Ferry Tour o la relativa championship e infine, ma non per importanza, al PGA Tour. Quest’ultima è, per ovvi motivi, l’opzione su cui gli sviluppatori si sono concentrati maggiormente ed è quella che vi suggeriamo di scegliere fin da subito, a meno che non vogliate avere la piccola soddisfazione di esservi guadagnati con le vostre mani la qualificazione al torneo di golf più importante del mondo.
Dimostrare di essere il migliore
Durante la nostra carriera affronteremo gli altri golfisti professionisti del tour, anche se di questi soltanto dodici sono stati modellati secondo le loro reali sembianze, tra cui è doveroso citare Justin Thomas – dato che presta il proprio volto al prodotto. Questi golfisti avranno al loro interno anche foto, commenti a loro dedicati ed un interessante sistema di rivalità, in cui dovremo sconfiggerli facendo delle performance complessivi migliori delle loro. Completare una di queste rivalità ci darà inoltre accesso ad un esclusivo oggetto da loro utilizzato, come un capo d’abbigliamento o una particolare mazza da golf.
Potremo sbloccare altri oggetti esclusivi semplicemente avanzando di livello o completando un contratto offerto da uno sponsor. Gli sponsor possono infatti offrire tre contratti di diversa difficoltà, che assegneranno conseguentemente più o meno punti al vostro livello di relazione. Ogni volta che avanzerete di livello, sbloccherete uno degli oggetti proposti a caso fino ad arrivare al livello massimo proposto, dopo il quale non potrete più scegliere quel determinato marchio (solitamente livello 6). Alcuni esempi di richieste possono essere “fai 3 birdie consecutivi”, o “completa un giro senza alcun bogey” o ancora, “vinci una qualunque major”.
Le sfide e gli sponsor sono disponibili unicamente nel PGA Tour e, sebbene l’idea delle rivalità e dei contratti con i brand sia affascinante, riteniamo che siano implementate in maniera grezza: avremmo infatti gradito una maggiore presenza del nostro rivale, magari con qualche simpatica schermaglia a schermo tra le partite, mentre per quanto riguarda gli sponsor non ci sentiremo realmente rappresentativi di quel marchio ma li “useremo” solo ed esclusivamente per guadagnare punti. Ci danno l’idea di essere delle feature di contorno, aggiunte solo all'ultimo per cercare di abbellire una modalità che altrimenti sarebbe molto spoglia di contenuti – il che è un vero peccato.
Pazienza e perseveranza
La carriera del PGA Tour si svolgerà in un massimo di 33 Major, alcune delle quali accessibili solo su invito. Potrete inoltre scegliere quanti giri vorrete fare su ogni singolo torneo, ricordandovi che ogni campo da golf avrà a disposizione 18 buche da completare nel minor numero di colpi possibile. Il gioco vi rende possibile scegliere da un minimo di un giro per major fino ad un massimo di 4, una scelta che consigliamo solo ai giocatori con tanto tempo a disposizione e più pazienti.
Per potersi guadagnare un invito dovremo rispettare alcune particolari caratteristiche, come aver guadagnato un certo numero di punti durante la FedEx Cup o avere vinto un’altra major. Una volta conclusasi la trentesima giornata, inizieranno i play-off della FedEx Cup, che andranno tagliando il numero di giocatori in gara fino ad arrivare alla finalissima. Durante la finale la nostra posizione in classifica condizionerà anche il nostro punteggio di partenza, dandoci un maggiore vantaggio rispetto a chi si è qualificato più in basso.
Durante tutto il corso della nostra carriera potremo venire interrotti da diversi replay riguardanti gli altri concorrenti, che ci fanno vedere delle loro azioni degne di nota con dei relativi commenti riguardanti il golfista selezionato. In ogni caso, vogliamo sottolineare che partiremo sempre per ultimi durante la carriera, con il vantaggio di tenere sempre d’occhio la classifica ed il punteggio necessario per arrivare in cima, e di progettare le nostre mosse di conseguenza. Nonostante le varie opzioni di accessibilità, non esisterà nemmeno un tasto per poter riprovare il colpo o tornare indietro. Il gioco salverà infatti automaticamente ogni nostra singola mossa, quindi è fondamentale cominciare ad accettare l’eventualità dell’errore ed organizzarsi per porvi rimedio.
Anche se il gioco è in lingua italiana dobbiamo sottolineare che tutti i commentari, incluso il tutorial, sono in inglese senza sottotitoli, il che ne rende difficile la comprensione per chi non lo mastica adeguatamente. La qualità dello stesso è inoltre decisamente variabile, alternando un commentario molto interessante ma estremamente lungo e che continua ad andare avanti anche dopo aver effettuato un colpo, a sentire più e più volte gli stessi commenti durante la gara. Una situazione che non viene certo aiutata dalla lunghezza e complessità di una partita di golf, uno sport notoriamente lento e riflessivo la cui anima è stata fedelmente trasportata anche all’interno di questo titolo.
Anche se è comprensibile la scelta di non assumere commentatori italiani (non si tratta certo di uno sport eccessivamente popolare nella nostra patria), si poteva almeno dare l’opzione di avere dei piccoli sottotitoli a schermo, particolarmente per apprezzare il loro commentario sulle buche da noi affrontate, che spesso sono anche dei veri e propri suggerimenti in-game su quale approccio potrebbe essere meglio adottare.
Il comparto grafico è generalmente di buona qualità e apprezzabile, con un elogio particolare alla resa visiva dei campi da gioco. Tuttavia c'è qualche effetto pop-in che potrebbe distrarre, particolarmente negli oggetti del background come il pubblico. Inoltre, sebbene molti dei golfisti sponsorizzati siano realizzati molto fedelmente, ve ne sono alcuni i cui volti non ci hanno convinto pienamente.
Artisti del golf
In totale PGA Tour 2K21 offre oltre 30 campi di golf su cui giocare, di cui 15 sono su licenza ufficiale della TPC. Il titolo offre una notevole varietà di scenari disponibili, tutti con particolari caratteristiche di pendenza, terreno e dimensioni. Questo si riflette nella carriera con un livello di difficoltà particolarmente variabile, il che non dovrebbe rendere affatto sorprendente fare delle performance particolarmente scarse in una major e subito dopo stravincerne un’altra – in quanto in alcuni di essi il percorso sarà più congeniale al nostro modo di giocare.
Inoltre, se per voi non dovessero essere sufficienti, è presente un corposo editor per la creazione del vostro campo da golf. Non si tratta di un sistema particolarmente accessibile ed è decisamente complesso, ma proprio per questo viene offerta una ampia libertà di personalizzazione e, se avrete la pazienza necessaria, potrete creare il campo da golf dei vostri sogni. Questo titolo rende inoltre possibile importare campi creati con il precedente capitolo e scaricare (e giocare) liberamente con livelli creati dagli altri giocatori della community.
Una piccola nota riguardante il comparto online: è obbligatorio essere costantemente connessi ai server 2K per poter accedere alla modalità carriera. Anche se si tratta di una modalità single player, il gioco si connette costantemente per tenere traccia del nostro progresso. Dato che per chi preferisce giocare in solitaria e magari non vuole buttarsi nel comparto online, data la già citata complessità del gameplay professionistico che lì verrà applicata, la modalità carriera è quasi l’unica opzione disponibile, indubbiamente potrebbe trattarsi di un problema di non poco conto.
Esiste ovviamente la possibilità di allenarsi (a proposito, consigliamo caldamente di sfruttare l’apposita modalità allenamento per la calibrazione dello swing, così da avere risultati migliori) e di giocare in locale da soli o con amici, ma si tratta comunque di opzioni limitate ed è evidente che è sulla carriera che HB Studios ha basato gran parte della propria offerta di intrattenimento.
Se anche voi volete diventare dei golfisti professionisti, potete acquistare PGA Tour 2K21 su Amazon.
Voto Recensione di PGA Tour 2K21 - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Attualmente la migliore simulazione golfistica sul mercato
-
Gameplay semplice e profondo allo stesso tempo
-
Tante opzioni di accessibilità
-
Creatore dei campi da golf molto profondo
Contro
-
Poche modalità di gioco disponibili e carriera ripetitiva
-
Le meccaniche di rivalità e degli sponsor non sono abbastanza profonde
-
Commenti ripetitivi ed esclusivamente in inglese non sottotitolato
Commento
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