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Nikoderiko: The Magical World | Recensione - Tra Crash e Donkey Kong

Nikoderiko: The Magical World è un classico platform che omaggia giganti del genere come Crash Bandicoot e Donkey Kong. Ecco la nostra recensione.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

In sintesi

  • Un plaform come quelli di una volta.
  • Omaggia Crash Bandicoot e Donkey Kong.
  • Rivolto a un pubblico di giovanissimi.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Nikoderiko: The Magical World
Nikoderiko: The Magical World
  • Sviluppatore: Vea Games
  • Produttore: Knights Peak
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , SWITCH , PS5 , XSX
  • Generi: Platform
  • Data di uscita: 15 ottobre 2024 (console) - TBA (PC)

Nikoderiko: The Magical World è il tipico platform che negli anni '90 avrebbe fatto letteralmente faville.

Chi è cresciuto con le cosiddette mascotte di quegli anni, tra Sonic, Crash Bandicoot, Donkey Kong e tutti gli altri, troverà nel titolo sviluppato da VEA Games tutto ciò che continua a cercare ancora oggi dai giochi del passato.

Proprio per questo motivo, bisogna prendere Nikoderiko: The Magical World per quello che è, ossia un'opera senza particolari ambizioni di voler far evolvere il genere o di introdurre novità di peso.

Basterà basarsi sul fattore nostalgia per riuscire ad emergere?

Nikoderiko: The Magical World, come una mascotte moderna

L'avventura vi mette nei panni di Niko e Luna, due manguste antropomorfe che scoprono una reliquia antica su un'isola magica, portata via dal malvagio Grimbald della Cobring Gems Company. Per salvare l'isola e le sue tribù, devono attraversare sette mondi unici e sgominare la banda della malvagia compagnia.

Non ci sono particolari guizzi narrativi, la storia è molto semplice e bambinesca ed è in fin dei conti una scusa per proporre una struttura a livelli piuttosto classica, con aree tematiche e un boss di fine zona che dopo esser passato a miglior vita vi permette di avanzare. 

Sono davvero parecchie le similitudini coi mostri sacri del genere a cui Nikoderiko: The Magical World si ispira, come le quattro lettere di Niko da recuperare.
Uno dei punti di forza di Nikoderiko: The Magical World è al sua modalità cooperativa, che dà davvero il meglio di sé quando affronterete l'avventura assieme a un compagno. Qualora foste giocatori solitari, la solfa naturalmente non cambierà e il gioco si rivelerà ugualmente ben equilibrato per offrire un livello di sfida in linea con le produzioni del genere.

Sebbene possa sembrare di primo acchito piuttosto semplice, quando non addirittura banale, è quando vi cimenterete col recupero di tutti i collezionabili e i reperti che Nikoderiko: The Magical World alzerà il proprio livello medio di difficoltà, obbligando i giocatori a trovare oggetti nascosti, barili per accedere ai livelli bonus e tutto ciò che serve per completare il gioco al cento per cento.

In tal senso, sono davvero parecchie le similitudini coi mostri sacri del genere a cui Nikoderiko: The Magical World si ispira. Per esempio, in ogni livello il gioco vi chiederà di recuperare le quattro lettere di Niko esattamente come accadeva con le quattro lettere che componevano la parola Kong nei classici giochi targati Nintendo.

Inoltre, al posto delle gemme che dovevate recuperare nelle avventure del peramele più famoso del modo dei videogiochi, qui dovrete reperire alcune chiavi segrete dopo aver cercato con attenzione negli anfratti più reconditi, senza contare naturalmente altri collezionabili che ci hanno ricordato non poco quelli già visti negli ultimi due splendidi Rayman bidimensionali.

Un gioco con poca personalità?

Da quanto detto, la domanda dei lettori sorgerà spontanea: ma quindi Nikoderiko: The Magical World è un gioco che si limita a copiare i grandi del genere o è in grado di vivere della propria gloria? La risposta non è così scontata come potrebbe sembrare, perché la verità, come spesso succede, sta un po' in mezzo.

In Nikoderiko: The Magical World manca il doppio salto, ma subito dopo quello singolo è possibile planare per adagiarsi sulle piattaforme più distanti. Non c'è una giravolta a spazzare via i nemici, ma una lunga scivolata basta per far fuori la maggioranza degli avversari, assieme allo schianto a terra contro coloro che risultano invulnerabili ai lati.

La struttura dei livelli alterna il 3D tipico già visto nella trilogia dei classici Crash Bandicoot a sezioni bidimensionali che prevedono l'avanzamento lungo terreni accidentati o punteggiati da piattaforme, oppure parti in cui il nostro eroe dovrà immergersi in acqua. Gran parte delle situazioni di gioco, soprattutto per gli utenti più navigati, sa di già visto.

Per esempio, esattamente come in Donkey Kong, ci sono dei barili attraverso cui ci si può sparare via, spesso con la stessa alternanza già vista in quei giochi, e poi non mancano le classiche cavalcature e le corse su binari a bordo dei carrelli.

Eppure, nonostante la miriade di elementi copiati di sana pianta, Nikoderiko: The Magical World riesce a proporsi al pubblico con una buona varietà garantita da diverse parti di gioco effettivamente inedite e tutto sommato nuove.

Questa riuscita mescolanza, assieme al suo aspetto gradevole e al buon bilanciamento, garantisce a Nikoderiko: The Magical World di raggiungere una valutazione di tutto rispetto. Sebbene siamo lontani dai picchi raggiunti dalle pietre miliari del genere, il gioco riuscirà a catturare i nostalgici degli anni '90 e tutti coloro che vogliono immergersi in quelle atmosfere tipiche dei platform vecchia scuola.

Voto Recensione di Nikoderiko: The Magical World | Recensione


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Un platform vecchia scuola, che sembra uscito dagli anni '90.

  • Omaggia giganti del genere come Crash Bandicoot e Donkey Kong.

Contro

  • Manca di una sua forte personalità.

  • Nessuna evoluzione per il genere e qualche ingessatura in alcune movenze.

Commento

Nikoderiko: The Magical World è tutto ciò che serve ai nostalgici dei vecchi platform per tornare a immergersi nei ricordi di un tempo. Non sarà tra i giochi più originali degli ultimi dieci anni, viste le numerose somiglianze coi mostri sacri del genere, ma la cura con cui l'opera è stata creata gli consente di attestarsi su livelli più che discreti di armoniosa godibilità.
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