Moving Out 2 | Recensione – Le scatole non finiscono mai
I traslochi sembrano non finire mai di solito, ma con Moving Out 2 tornano ad essere nuovamente divertenti, anche se... li abbiamo già fatti.
a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
In sintesi
- Un ritorno in spolvero dei traslochi (collaborativi) fuori di testa
- Non rivoluziona niente rispetto al predecessore, ma in realtà va bene così
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: SMG Studio, Devm Games
- Produttore: SMG Studio, Devm Games
- Distributore: Team 17
- Testato su: XSX
- Piattaforme: PS4 , PS5 , XSX , PC , SWITCH
- Generi: Party game
- Data di uscita: 15 agosto 2023
È sempre bello vedere che l’industria videoludica non si sta dimenticando di incentrare i propri sforzi sui videogiochi multiplayer collaborativi, e Moving Out 2 rientra in quel filone di produzioni che non dovrebbero mai mancare sul mercato.
Non perché siano capolavori indiscutibili, perché è indubbio che esperienze come queste ormai possano iniziare a sembrare tutte uguali, ma perché c’è sempre bisogno di ricambio.
Anche grazie a Twitch e le piattaforme che consentono di veicolare videogiochi con grande velocità, titoli come Moving Out 2 possono continuare a trovare il proprio posto con una partitella ogni tanto e, in generale, sono sempre utili da tenere installati su console o PC.
Anche perché, dopo il primo capitolo uscito nel pieno dell’emergenza pandemica da Covid-19, Moving Out 2 mette a posto alcune storture del predecessore pur non rivoluzionando granché.
Trasloco che vince non si cambia
Moving Out 2 riparte comprensibilmente dall’idea del suo predecessore. Impegnati a lavoro in una ditta di traslochi i cui gestori sono sempre pronti ad infilare un gioco di parole e una battuta dopo l’altra, i giocatori dovranno effettuare dei traslochi collaborando.
Il primo Moving Out non poteva contare sul supporto del multiplayer online e, con una serie di opzioni di accessibilità fenomenali (adatte a chi ha delle disabilità o, semplicemente, non è molto ferrato con i videogiochi), riusciva ad essere inaspettatamente godibile anche in solitaria.
Tuttavia prodotti del genere trovano la loro massima consacrazione nel multigiocatore e, grazie al supporto di un matchmaking e la creazione di lobby online, Moving Out 2 gode di una rinnovata attrattiva.
Anche perché, alla base, il gameplay non si distacca moltissimo dal suo predecessore.
All’interno di abitazioni sempre più elaborate, che arrivano anche ad essere dei palazzi volanti, stanze con labirinti e portali per il multiverso e tutto quello che vi può venire in mente, bisognerà spostare mobili e suppellettili per caricarli sul camion e partire il più velocemente possibile.
Gli oggetti hanno un peso differente, alcuni sono più fragili di altri e, insieme alle varie dimensioni di ognuno di essi, bisogna collaborare per cercare di non mandare tutto all’aria e dare fuoco a qualche santo sul calendario.
Se il gameplay funziona e oggettivamente non c’era motivo di metterci granché le mani, SMG Studio ha lavorato molto di più sulla costruzione dei livelli stessi che, nella seconda metà del gioco, vi costringeranno ad impegnarvi seriamente. Sempre, nell’eventualità, attivando le opzioni di accessibilità per farvi aiutare da chiunque, anche da chi non ha mai preso in mano un controller.
Vi ritroverete nel tempo a creare elaborate catene di comando con i vostri amici, sfruttando tutto ciò che l’ambiente mette a disposizione per riuscire a trasportare divani, televisori, e tanti altri oggetti in scenari sempre più elaborati.
Moving Out 2 è soddisfacente se giocato una volta ogni tanto e, allo stesso modo, è molto più profondo per i perfezionisti e chi gioca al massimo delle proprie capacità anche nei party game.
Oltre alla difficoltà crescente di ogni stage, le sfide hanno degli obiettivi extra da scoprire e completare, così come dei collezionabili e costumi bonus che troverete all’interno degli scatoloni nelle case in cui andrete a lavorare.
Inoltre ci sono molti più personaggi, ancora più divertenti e belli da vedere esteticamente, animati in maniera splendida e comica nel loro inciampare, scapicollare, e cercare di dare un senso ad un divano da quattro posti da far passare un corridoio strettissimo.
Abbiamo giocato a tanti videogiochi come Moving Out 2 negli anni, ma sarebbe ingiusto liquidare il lavoro di SMG Studio solo perché non è il videogioco più originale del 2023.
Party game così solidi escono unicamente dalle parti di Nintendo, di solito, e avere una produzione del genere su tutte le piattaforme è comunque un piacere, soprattutto adesso che il titolo supporta anche il multiplayer online.
Se non avete un prodotto del genere nella vostra libreria, questo è quello che dovrete acquistare per avere un gioco da tirare fuori all’occorrenza con gli amici – e lo potete fare anche su Amazon.
La ciliegina sulla torta di fine trasloco sarebbe stata l’aggiunta di un pass per regalare il gioco ad un amico – perfetto vista la rinnovata natura online della produzione, come successo per altri titoli simili – ma capiamo perfettamente l’esigenza del publisher di non disperdere i ricavi di una produzione che certamente non sarà milionaria.
Voto Recensione di Moving Out 2
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Supporto al multiplayer online
-
Design delle sfide e dei livelli più elaborato
-
Accessibile a tutti, anche in solitaria
Contro
-
Sequel non imprescindibile
-
Inevitabilmente sa di già visto