Monster Hunter Rise: come gira su PS5?
Dopo aver mostrato il suo potenziale anche su PC, Monster Hunter Rise arriva sulle console casalinghe. Vediamo com’è andata!
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a cura di Pia Colucci
Redattrice
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Capcom
- Produttore: Capcom
- Distributore: Koch Media, Nintendo
- Piattaforme: PC , SWITCH
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 26 marzo 2021 - 12 gennaio 2022 (PC)
Il debutto di Monster Hunter Rise arriva nel 2021 sulla fortunata Nintendo Switch: la console ibrida si spinge ben oltre le sue potenzialità con l’ambizioso titolo di Capcom e, senza troppe difficoltà, è stato un grande successo non solo dalle parti del mercato asiatico, che ha sempre visto con un occhio di riguardo la saga dedicata ai cacciatori di mostri della software house di Osaka, ma anche nel mercato occidentale, osannato sia dalla critica del settore che dal pubblico.
È stato proprio quest’ultimo che ha richiesto a gran voce l’arrivo di Monster Hunter Rise su altre piattaforme. Quindi, gli addetti ai lavori si sono ripiegati le maniche e hanno lavorato su diversi porting di pregevole fattura: il primo, nel 2022, su PC; il secondo – nel gennaio 2023 – sancisce l’approdo di Rise sulle console di vecchia e nuova generazione.
Abbiamo preso in analisi la versione PS5 del gioco per vedere un po' com'è partite a caccia in Monster Hunter Rise sulla nuova console di casa Sony.
Prima di iniziare, un po' di storia
Per chi non conosce il titolo, è utile partire dall’incipit. Vestiremo i panni di un giovane cacciatore o cacciatrice, completamente personalizzabile nell’apposito menù, che si sveglierà nel villaggio di Kamura. Il villaggio è assediato da una grave minaccia, il Magnamalo, un mostro a guida della Furia, che non sarebbe altro che un’orda di mostri che si abbatte ogni cinquant’anni sulla piccola comunità.
Il cacciatore sarà come sempre sostenuto da una larga cerchia di NPC che gli daranno il proprio supporto, non solo in termini bellici, ma anche fornendo armi, armature e oggetti curativi. Qualsiasi cosa all’interno del piccolo villaggio trasuda fascino e folklore orientale – per via delle ambientazioni alle quali questo nuovo capitolo si ispira – ed è proprio nel fascino delle antiche gesta dei guerrieri samurai che la saga di Capcom affonda le sue radici.
Rispetto agli altri capitoli della serie, che hanno sempre cercato di spostare il loro “raggio d’azione” su una componente multiplayer cooperativa, in cui era necessario il lavoro di squadra per abbattere mostri sempre più forti, in Rise (lo trovate su Amazon) – sebbene fosse comunque una cosa gradita – non è necessario cooperare con altri giocatori.
La software house di Osaka è riuscita a dare vita a un’esperienza soddisfacente anche per i giocatori che prediligono un’avventura in single player, cimentandosi in un’ambientazione solitaria ma sempre nuova di segreti ed approcci. Come suggerisce il titolo, Rise significa “ascesa” e questo titolo, rispetto ai predecessori, è orientato verso un'esplorazione più verticale delle mappe, più piccole e senza fronzoli rispetto al passato ma non prive di “profondità”.
In gruppo o da soli, i cacciatori in Monster Hunter Rise potranno avvalersi di due preziosi compagni: oltre a Felyne, già visto in altri capitoli della serie, il protagonista sarà accompagnato da un grosso cagnolone (chiamato Canyne) che potrà essere cavalcato, potrà saltare ed arrampicarsi su sporgenze, e i nuovissimi insetti-filo – i quali permettono una più facile e dettagliata esplorazione del mondo (tramite il filoscatto ad esempio) e l'apprendimento di nuove skill per il nostro cacciatore (attacco tramite fildiseta o rimettersi in piedi rapidamente grazie a filocaduta).
Ottimizzazione che vince, non si cambia!
L’ottimizzazione del titolo per PC ha spinto la software house a portare l’ultimo capitolo della saga venatoria anche sulle altre home console, sia di vecchia che nuova generazione. Soprattutto le edizioni per PS5 e Xbox Series X ricalcano fedelmente il porting su PC (qui troverete la nostra recensione del gioco su Windows) senza particolari aggiunte, se non riguardo alcune feature tecniche accessorie come nel caso del Dualsense.
“Smanettando” all’interno del menù riguardo alle impostazioni, agli utenti PS5 salterà subito all’occhio la ricca possibilità di personalizzazione delle opzioni tecniche (rendering, texture, qualità delle ombre e così via). Grazie alla presenza dell’SSD quello che risalta da subito è la totale fluidità del titolo a livello esplorativo (e le ambientazioni “scalabili” aiutano molto l’utente ad immergersi in questo flusso).
La risoluzione 4K e fino a 60 fpa (che rimangono stabili anche nelle fasi di combattimento più concitate) o la risoluzione 1080p con un massimo di 120 fps sono entrambe opzioni disponibili per la versione PS5 di Monster Hunter Rise, ovviamente a condizione che lo schermo sia compatibile con queste opzioni.
L'audio 3D di PS5 migliora l'esperienza di gioco, soprattutto con le cuffie della linea Pulse 3D.
La novità più importante di Monster Hunter Rise per PS5 è senza dubbio dedicata al Dualsense e al suo feedback aptico. I grilletti adattivi sono stati implementati su diversi tipi di armi a distanza, come ad esempio archi e balestre oppure utilizzando lo scudo; malgrado fosse un’aggiunta minore è comunque un plus per tutti coloro che cercano maggiore immersività nell’esperienza di gioco.
Per concludere la nostra disamina di questa versione del gioco, non c'è nulla che Monster Hunter Rise per le nuove console (PS5 nello specifico) faccia peggio dei suoi predecessori.
Di certo non vale la pena di prendere il gioco per chi l'ha già provato su un'altra piattaforma, soprattutto se si tratta di un PC, ma per i nuovi giocatori è una delle tante opzioni possibili per giocare all’ultimo capitolo della fortunata serie di Capcom.
Purtroppo, Rise approda su console con tutte le migliorie sopracitate, ma ora come ora si farà attendere per un po' il DLC Sunbreak, che sarà disponibile ai videogiocatori delle console di Sony e Microsoft solo nel mese di maggio.
Come diversi videogiochi nati e pensati per l’ibrida Switch, difficilmente si batte la comodità e portabilità della piccola di Nintendo. Se, però, volete godervi Rise approfittando del fatto di avere in casa una PS5 e sfruttando pienamente l'unicità di Dualsense e la velocità del suo SSD, quella per la console di nuova generazione di casa Sony rimane un'ottima opzione.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Tutte le migliorie portate su PC sono presenti anche sulle console di ultima generazione
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Contenuti extra e aggiornamenti sono disponibili dal debutto su console
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Adatto a tutti coloro che si approcciano per la prima volta alla saga
Contro
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Si sente la mancanza del DLC Sunbreak al lancio
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Feedback aptico a parte, nessuna novità di spicco su PS5