Immagine di MLB The Show 22  | Recensione - Siamo finalmente al baseball next-gen?
Recensione

MLB The Show 22 | Recensione - Siamo finalmente al baseball next-gen?

Un altro passo avanti per la serie, ma mancano novità sostanziali.

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di MLB The Show 22
MLB The Show 22
  • Sviluppatore: San Diego Studio
  • Produttore: Sony Interactive Entertainment
  • Distributore: Sony Interactive Entertainment
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
  • Generi: Sportivo
  • Data di uscita: 1 aprile 2022 (accesso anticipato con pre-order) - 5 aprile 2022

Siamo abituati agli appuntamenti annuali con i titoli sportivi. Per il pubblico italiano, il più atteso è sicuramente quello con gli abituali simulatori calcistici, che ogni anno registrano record di vendite; in America, invece, tra i titoli più attesi troviamo sicuramente quelli dedicati al baseball, uno degli sport più popolari negli USA.

Quest’anno la corsa dei titoli dedicati al baseball si svolge in solitaria, almeno in occidente: MLB The Show 22, infatti, sarà l’unico titolo dedicato a questo sport ad uscire nel corso dell’anno. Il gioco, sviluppato dal San Diego Studio di Sony e pubblicato dalla stessa casa nipponica, è già disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e Nintendo Switch.

Si tratta del diciassettesimo capitolo della longeva serie, e come ogni anno si trova di fronte alla difficile sfida di migliorare una formula già ampiamente collaudata ed efficace.

Vediamo insieme qual è la proposta di MLB The Show per quest’anno.

La Major League Baseball conquista la nuova generazione (e non solo)

Quando si tratta di titoli sportivi, al netto di sporadiche revisioni radicali della formula, il primo aspetto che si va a controllare è quello tecnico. E difficilmente potrebbe essere altrimenti: in questo genere, molto più che in altri, è difficile parlare di rivoluzioni a livello di gameplay, per cui la tendenza è quella di concentrare gli sforzi sul versante tecnico, puntando ad un sempre maggiore realismo.

Quest’anno, ciò è reso possibile anche dall’approdo sulla nuova generazione di console. A dire il vero, già lo scorso MLB The Show 21 era sbarcato su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, ma sappiamo bene che i titoli usciti intorno al periodo di lancio di una console di rado ne sfruttano davvero il potenziale, almeno quando si tratta di multipiattaforma cross-gen.

A questo giro, in effetti, il passaggio alla nuova generazione si fa sentire leggermente di più, soprattutto nella realizzazione dei modelli dei personaggi, delle loro animazioni e nella fisica della palla, molto più realistica rispetto al passato. Sia chiaro, non si tratta di un vero e proprio salto epocale in avanti, quanto piuttosto di un ulteriore tassello che si va ad aggiungere alla lunga e lenta storia di questa serie. Siamo ancora ben lontani da un reale sfruttamento dei nuovi hardware.

Ecco, il concetto di lenta evoluzione sarà centrale in questa recensione per capire che tipo di esperienza potrete aspettarvi da questo MLB The Show 22, dunque tenetelo bene a mente perché ci torneremo sopra.

Tornando ora al gioco, quest’anno c’è una grande novità: l’arrivo su Nintendo Switch. La nostra prova si è svolta su PlayStation 5 (trovate il gioco in questa versione a questo indirizzo su Amazon), dunque non abbiamo avuto modo di testare la versione per la console ibrida di Nintendo; tuttavia, dal footage che abbiamo visionato l’arrivo su Switch ha richiesto un oneroso compromesso in termini visivi, che non tutti potrebbero volere accettare.Ciò nonostante, si tratta comunque di un evento storico. Non solo, infatti, si tratta della prima versione portatile moderna del gioco; si tratta anche del primo arrivo su console Nintendo per la serie.

Un traguardo non da poco, se consideriamo che la serie è sviluppata e distribuita dalla stessa Sony. Anche l’arrivo su Xbox, dopotutto, risale soltanto allo scorso anno, quando la serie ha per la prima volta detto addio all’esclusività. Tra l’altro, su Xbox il gioco è disponibile gratuitamente su Game Pass, cosa che farà sicuramente la gioia dei fan della disciplina.

Per quanto riguarda invece il comparto audio, c’è stato un cambio di guardia alla cabina di commento; Jon “Boog” Sciambi e Chris Singleton sono i nuovi commentatori, nomi noti per chi segue la programmazione Major League Baseball on ESPN Radio. Sentire nuove voci potrà essere piacevole, ma l’effetto novità viene limitato dalla cospicua riduzione dei dialoghi registrati, che porterà a sentire fin troppo spesso gli stessi commenti.

Lenta evoluzione sul campo da baseball

Come vi abbiamo accennato prima, MLB The Show 22 è un classico esempio della lenta evoluzione che attraversano i titoli sportivi rilasciati a cadenza annuale: non ci sono reali rivoluzioni rispetto all’uscita precedente (che potete ancora recuperare ad un prezzo ridotto su Amazon), piuttosto sono stati fatti piccoli passi avanti in termini di gameplay e modalità.

Per quanto riguarda il gameplay, il fulcro è sostanzialmente lo stesso delle passate edizioni. E non è assolutamente un male, perché la formula funzionava ottimamente già negli scorsi episodi. Uno dei fiori all’occhiello è sicuramente l’adattabilità dei controlli e del sistema di gioco: sono disponibili diverse opzioni, pensate per tutti i tipi di giocatori, dai principianti ai veterani.

Questo consente a MLB The Show 22 di essere un’esperienza molto accessibile per tutti, pur senza rinunciare alla complessità simulativa. Ovviamente, scegliere il sistema di comandi avanzato permetterà di avere un maggiore controllo sulle azioni del giocatore, dunque con il tempo imparerete a preferire questo sistema.

Ciò nonostante, la presenza di questi molteplici schemi di comando è comunque molto utile per avere un approccio graduale all’esperienza simulativa, dunque vi consigliamo di sfruttarla appieno per imparare a giocare.

In termini di puro gameplay, dunque, l’unica vera novità sono alcune migliorie secondarie, su tutte la rinnovata fisica della palla a cui avevamo accennato nel paragrafo precedente, che rende possibile un amplio ventaglio di rimbalzi, molti più rispetto al passato.

Come dicevamo, il gioco rimane molto divertente da giocare, dunque non si sentiva l’esigenza di reali novità. Ciò nonostante, l’assenza di modifiche di qualsiasi tipo potrebbe far desistere dall’acquisto chi già possiede l’ultima edizione del gioco, visto che sostanzialmente siamo di fronte alla stessa esperienza. La parte più deludente è forse il mancato aggiornamento alle regole di quest’anno, che ancora non compaiono in quest’edizione del gioco.

Per quanto riguarda invece le modalità, qui c’è qualche novità, anche se non si tratta di aggiunte epocali. Innanzitutto, adesso nella modalità  March to October potremo affrontare diverse stagioni di campionato, anziché soltanto una come in passato.

Questo rende la modalità più completa e coinvolgente, grazie anche agli intervalli tra le stagioni che permettono di acquistare nuovi elementi ed apportare modifiche al proprio team in attesa della stagione successiva.

Anche la creazione dello stadio è stata notevolmente ampliata. Potrete personalizzare il vostro stadio con un’ampia rosa di oggetti, dai più classici ai più strampalati, e potrete anche scegliere quando disputarvi le vostre partite, di giorno o di notte; in quest’ultimo caso, sarà strategica anche la disposizione delle luci, che potrete gestire in completa autonomia. Sfortunatamente, questa modalità è una feature esclusiva delle versioni next-gen: non la troverete, quindi, su Switch, PlayStation 4 e Xbox One.

Un’altra aggiunta molto gradita è la possibilità di giocare in co-op con amici online. Si tratta probabilmente dell’aggiunta più promettente di questa edizione, che purtroppo però sembra essere ancora un work in progress piuttosto che una modalità fatta e finita.

Questo è principalmente dovuto alla scarsità di opzioni disponibili: non si può scegliere di disputare match contro amici, né ci si può imbarcare in stagioni complete insieme. Ed è un vero peccato, perché giocare con gli amici è, ovviamente, uno degli aspetti più divertenti del gioco. Per il prossimo MLB The Show 23, dunque, questo sarà sicuramente uno dei punti da cui ripartire: portare a compimento la modalità co-op online, qui solamente accennata.

E le novità più corpose terminano qui; per il resto, MLB The Show 22 si limita a ripercorrere pedissequamente il tracciato dei suoi predecessori. Sia chiaro, non è necessariamente un male quando stiamo parlando di una delle migliori simulazioni di baseball disponibili, e sappiamo bene quanto sia difficile fare delle vere modifiche in un titolo sportivo.

Ciò nonostante, è naturale mettere in dubbio il modello annuale quando le novità di rilievo sono così poche, anche sul fronte tecnico, dove ancora gli sviluppatori non hanno colto le opportunità offerte dalla nuova generazione di console.

Sia chiaro, se avete un abbonamento a Xbox Game Pass e siete appassionati della disciplina il download è praticamente d’obbligo; se invece intendete acquistare una copia del gioco, allora valutate bene quanto vi interessano le (poche) novità presenti prima di abbandonare la vostra vecchia edizione.

Versione recensita: PS5

Voto Recensione di MLB The Show 22 - Recensione


7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Qualche leggero passo in avanti sul fronte tecnico...

  • Qualche nuova modalità...

  • Formula di gioco profonda ma accessibile e divertente

Contro

  • ... ma siamo ancora lontani dallo sfruttare i nuovi hardware

  • ... ma non tutte sono approfondite a dovere

Commento

La formula di MLB The Show 22 funziona e riesce ancora a divertire, ed alcune novità sono davvero promettenti per il futuro. Il gioco paga però il modello di uscita annuale, che lo lascia senza niente di davvero nuovo da dire. Se siete abbonati al Game Pass e potete giocarlo gratuitamente, il download diventa d'obbligo; in alternativa, valutate bene quanto vi interessino le poche aggiunte presenti, prima di acquistare un ennesimo more of the same.
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