Mighty Morphin Power Rangers: Rita's Rewind | Recensione
Se avete voglia di una sana dose di nostalgia degli anni '90 ecco per voi il beat'em up dei Power Rangers in perfetto stile arcade.
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
In sintesi
- Un gioco pensato per farvi fare un tuffo nella nostalgia degli anni '90.
- Molto vario nel suo gameplay e molto divertente, soprattutto in compagnia.
- Alcuni problemi di bilanciamento in alcune sezioni.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Digital Eclipse
- Produttore: Digital Eclipse
- Testato su: PS5
- Piattaforme: PC , PS5 , XSX , XONE , PS4 , SWITCH
- Data di uscita: 10 dicembre 2024
Questi ultimi mesi del 2024 sembrano proprio voler scavare a fondo nella nostalgia degli anni ’80 e ’90 e, come se non bastassero gli arrivi di giochi importanti come Indiana Jones e l’antico Cerchio, o la versione remastered di Soul Reaver, arriva anche un nuovo beat’em up molto atteso dopo quello dedicato a G.I. Joe: stiamo parlando di Mighty Morphin Power Rangers: Rita’s Rewind. Il titolo era stato presentato la prima volta alla scorsa Summer Game Fest, innescando l’effetto nostalgia per tutti coloro che sono cresciuti con la serie televisiva degli anni ’90.
Il gioco è stato sviluppato da Digital Eclipse ed è disponibile in pratica per tutte le piattaforme esistenti; è di base un classico picchiaduro a scorrimento vecchia scuola, che però prova a variare la sua formula aggiungendo diversi nuovi elementi di gameplay particolari, che vogliono rendere al meglio le varie fasi dello show originale, non focalizzandosi solo sui combattimenti corpo a corpo.
Dopo averlo finito più volte su PS5, vi diciamo se la trasformazione in Megazord è riuscita alla perfezione o meno.
Rosso e giallo più, rosa, nero e blu, i colori Power Rangers
Il filmato introduttivo ci mostra l’incipit della storia con una sequenza animata molto ben fatta e con le sigle originali della serie tv.
In pratica, nel 2023 Robo Rita, una versione robotica proveniente dal futuro di Rita Repulsa, apre un portale per tornare indietro nel tempo al 1993, proprio all’epoca della prima serie dei Power Rangers. Qui la malefica antagonista si alleerà con la sua versione più giovane per eliminare definitivamente gli odiati Power Rangers.
Da questo momento potremo dunque scegliere uno dei cinque eroi a nostra disposizione (almeno inizialmente) per poi avventurarci nei 15 livelli che compongono la campagna del gioco.
Chiaramente è tutta una giustificazione per dare il via a quest’avventura, con una narrazione completamente in linea con quella delle puntate della vecchia serie TV; lo spirito di quest’ultima è pienamente mantenuto dalle tante citazioni e dai numerosi personaggi anche secondari nascosti all’interno dei livelli.
C'è e persino una sorta di hub, rappresentato dalla sala giochi, dove i cinque protagonisti potranno parlare con diversi personaggi – tra cui gli indimenticabili Bulk e Skull – e persino giocare ad alcuni cabinati, con semplici titoli arcade molto vecchia scuola.
Ah, se vi state chiedendo dove sia il Power Ranger verde sappiate che sarà disponibile solo dopo aver completato la campagna. Ovviamente, essendo questo un titolo molto attento alla fedeltà allo show del passato, non potevano dimenticarsi di uno degli eroi più amati della serie.
Non mancano poi segreti e easter egg da trovare nei livelli, tra cui un divertente omaggio dedicato alle Tartarughe Ninja. Il tutto è realizzato con una grafica in pixel art davvero ben fatta, almeno nelle fasi da beat’em up classico. Le altre fasi, realizzate sempre in uno stile retrò bidimensionale, nonostante siano sempre ben realizzate, non raggiungono i picchi di quelle appena citate.
Il gioco punta infatti sull’offrire un’esperienza molto più variegata rispetto ad altri titoli dello stesso genere, e alterna livelli con lo stile di un beat’em up classico – che, precisiamo, sono sempre la maggioranza e il fulcro del gioco – ad altri in cui dovremo guidare o i possenti Zord o diversi veicoli come motociclette, oltre alle sezioni impostate come sparatutto a scorrimento o su binari, che ricordano molto classici dell’arcade come Star Fox o Space Harrier.
Ogni capitolo della storia finirà poi nel pieno stile delle puntate dello show televisivo: il nemico di turno verrà ingigantito da Rita Repulsa e dovremo affrontarlo con il nostro Megazord. Queste sezioni ricorderanno molto giochi come Punch Out, per rimanere in tema nostalgia.
I vecchi fan dei Power Rangers, insomma, saranno più che soddisfatti nell’avere tra le mani questo gioco, tra citazioni ed easter egg vari, e fasi – anche di gameplay – che puntano a ricreare il più fedelmente possibile i momenti migliori della serie tv.
A questo aggiungete anche la presenza di alcune delle musiche originali inglesi – compresa la mitica sigla sempre presente quando i Ranger si trasformavano – accompagnate anche dalla possibilità di impostare alcuni filtri grafici da tubo catodico o da cabinato arcade, e avrete il perfetto pacchetto nostalgia che vi riporterà indietro agli anni ’90.
Go Go Power Rangers!
Abbiamo parlato delle varie sezioni in cui il gioco è diviso, ma è ora giunto il momento di rispondere alla domanda se queste, a livello di gameplay, funzionino o meno come si deve.
A volte ci saranno delle varianti, come il classico livello in ascensore, ma tutto senza grandi guizzi di originalità.
Il sistema di combattimento è molto semplice: avremo un tasto per gli attacchi base, che basterà premere a ripetizione per fare una combo, un tasto per la schivata, uno per il salto e infine l’attacco speciale che va riempito picchiando gli avversari.
Si potranno poi utilizzare attacchi con scatto, un attacco uppercut per lanciare in aria i nemici e uno schianto verso terra mentre saremo in aria. Non ci sono combo complesse e il punto che ci è piaciuto di meno è che in pratica non ci sono differenze di moveset tra un ranger e l’altro. Cambia al massimo la mossa speciale, ma in pratica solo per l’effetto scenico.
Si potrà mettere a segno qualche combinazione un po’ più articolata combinando attacchi base con uppercut e attacchi in scatto per tenere in volo gli avversari senza fargli toccare terra, ma ad un certo punto si sentirà la mancanza di una maggior varietà delle mosse.
Nonostante questi difetti, alla fine le fasi beat’em up divertono e sono quelle meglio riuscite dell’esperienza, anche grazie a una buona varietà di nemici, molto aggressivi e con alcuni che richiederanno un pizzico di strategia per essere sconfitti.
Ad esempio, alcuni sgherri di Rita avranno in mano una sorta di grosso masso con cui potranno parare i nostri colpi frontali, costringendoci ad aggirarli per infliggergli danno, oppure alcuni uomini uccello si lanceranno in picchiata verso di noi.
Con la presenza in contemporanea di diversi tipi di nemici, che aumenteranno andando avanti nell’avventura, si creeranno delle battaglie sempre interessanti, in cui bisognerà valutare attentamente chi sconfiggere per primo. Anche i boss sono piuttosto impegnativi e presentano una buona varietà di attacchi, con alcuni piuttosto insidiosi da schivare, rendendo l’esperienza più impegnativa, ma mai frustrante.
Le altre tipologie di livelli di Mighty Morphin Power Rangers: Rita’s Rewind, per quanto non siano affatto male, non sono al livello delle fasi beat’em up.
Quelle sparatutto sono le più problematiche, principalmente per alcuni problemi di bilanciamento. È infatti in queste fasi che siamo morti di più, in quanto a volte bastava colpire un ostacolo per perdere una vita intera, senza contare che difficilmente si troveranno dei pacchetti per curarsi, con alcuni livelli dove questi sono praticamente assenti.
Alcuni livelli sono poi confusionari e pieni di ostacoli che spuntano dal nulla: fortunatamente, nei livelli in cui si possono usare gli Zord, basta usare Kimberly per evitare gran parte degli ostacoli.
Le fasi con il Megazord sono invece un po’ tediose. Qui, infatti, l’obiettivo è caricare la Power Sword colpendo il nemico: una volta carica l'arma, potremo sferrare il micidiale colpo finale.
In questi scontri non potremo perdere, ma il fastidio deriva dal fatto che, quando verremo colpiti, perderemo parte della carica accumulata, e i problemi principali in questo caso sono due: il primo è che gli attacchi dei nemici sono poco leggibili, il secondo è che questi tendono ad allontanarsi anche molto, costringendoci a rincorse pazze per raggiungerli, per poi magari vederli allontanarsi nuovamente.
Anche le fasi beat’em up, inoltre, hanno un problema legato alla lentezza dei movimenti dei personaggi, specialmente quando bisogna schivare muovendosi verso l’alto o il basso, dato che la schivata permette di muoversi solo lateralmente, senza contare che anche quest'ultima dà un po’ di problemi perché, una volta usata, ha un cooldown che lascia scoperti troppo a lungo.
Avremmo gradito almeno un aumento della velocità base dei personaggi, anche perché nel gioco esiste un power up raccoglibile che permette di aumentare enormemente la velocità di movimento e degli attacchi. Sarebbe bastato rendere i movimenti di base un po’ più vicini a questo potenziamento per rendere il gioco più godibile.
Un'altra cosa che non ci ha fatto impazzire è la gestione dei Continua. Nel gioco ci sono quattro livelli di difficoltà, che vanno da Facile a Incubo: solo a Facile si può continuare all’infinito, però.
Il problema principale, però, è che se si perdono tutte e tre le vite normalmente in dotazione, si deve ricominciare da capo l’ultimo livello, e non capiamo perché non si possa direttamente ricominciare dal punto in cui si è morti, in pieno stile arcade, quando si inseriva una nuova moneta per riprendere dal punto in cui si era stati sconfitti.
Ovviamente non poteva mancare la modalità cooperativa, che permette a sei giocatori di giocare insieme in locale. Su PS5, però, dove abbiamo testato il gioco, non siamo sicuri che sia già supportata la possibilità di giocare fino a sei: il massimo che abbiamo potuto provare è stato tre giocatori.
Esiste poi anche la possibilità di giocare online, anche se al momento supporta un massimo di due giocatori; speriamo che presto questa possibilità venga ampliata.
Purtroppo, una volta finita la storia principale di Mighty Morphin Power Rangers: Rita’s Rewind, che è completabile in circa 3 o massimo 4 ore, la rigiocabilità non sarà poi molto alta. Al più sarà possibile provare ad ottenere il massimo della valutazione (che è S) in ogni livello, migliorando i tempi e non perdendo vite.
Si potrà anche sbloccare una modalità speed run, ma con il fatto che tutti i personaggi funzionano nello stesso modo, non ci sarà nemmeno la spinta a provare i Ranger degli altri colori. L’unica cosa che potrà invogliare a rigiocare il titolo dopo averlo finito sarà senza dubbio il multiplayer, locale oppure online, dato che nella sua semplicità il gioco è perfetto per delle partite veloci con gli amici.
Ci teniamo a precisare che durante il periodo della nostra prova è anche arrivata una patch che ha migliorato molte cose del gioco: quello che vi abbiamo descritto è lo stato attuale del titolo, che al day one era anche peggiore – i livelli sparatutto, in particolare, erano molto più difficili: ad esempio, non c'erano pacchetti salute da raccogliere e si moriva molto più facilmente contro certi ostacoli.
Ora inoltre è stata aggiunta la possibilità di scambiare il ranger controllato tra un livello e l'altro, cosa che prima non si poteva fare. Insomma, è un bene che gli sviluppatori siano così attenti al feedback della community e, se continuano così, in poco tempo il gioco potrebbe essere molto più godibile rispetto a quando era appena uscito. E magari, a breve, vedremo miglioramenti anche per la modalità online.
Voto Recensione di Mighty Morphin Power Rangers: Rita's Rewind | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Ricrea perfettamente le atmosfere dello show televisivo originale.
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Il gameplay è semplice e diverte soprattutto nelle fasi beat'em up.
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La pixel art è fatta davvero bene.
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In compagnia di alcuni amici è l'ideale.
Contro
-
I personaggi hanno tutti lo stesso set di mosse.
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Le fasi non beat'em up hanno alcuni problemi di bilanciamento.
-
Si poteva fare qualcosa di più per la rigiocabilità.
Commento
Peccato, invece, per la mancanza di varietà nelle mosse tra i vari personaggi e per alcune fasi, come quelle sparatutto, meno riuscite della altre, che abbassano la qualità complessiva, ma tutto sommato chi cerca un buon beat’em up da giocare con gli amici e magari è anche un vecchio fan della serie, si divertirà sicuramente, ricordando i pomeriggi passati davanti alla tv a gridare davanti alle proprie madri perplesse "Go Go Power Rangers"!
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