Mario + Rabbids: Sparks of Hope - Rayman in the Phantom Show | Recensione
Come se la cava l'ultimo DLC dell'apprezzatissimo Mario + Rabbids: Sparks of Hope? Scopriamolo insieme nella nostra recensione.
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
In sintesi
- Il DLC finale di Mario + Rabbids: Sparks of Hope mette in scena Rayman
- La sfida è tarata verso il basso, ma il divertimento abbonda
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Ubisoft Milan
- Produttore: Ubisoft
- Distributore: Ubisoft
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: SWITCH
- Generi: Strategico
- Data di uscita: 20 ottobre 2022
Figlio del genio e della passione di Ubisoft Milan, uno dei team interni più talentuosi della software house francese, Mario + Rabbids: Sparks of Hope è stato uno degli strategici che abbiamo apprezzato maggiormente nel corso degli ultimi mesi, nonché uno dei titoli capaci di guadagnarsi uno dei voti più alti tra quelli assegnati di recente.
Ecco perché eravamo curiosi di mettere le mani su Rayman in the Phantom Show, terzo ed ultimo contenuto scaricabile per il gioco. Dopotutto, da quanto tempo non vedevamo Rayman di nuovo all'opera?
Seguiteci per scoprire se questo DLC è all'altezza del gioco base o meno.
Telemelanzana
Dopo due DLC buoni ma decisamente conservativi, che si limitavano ad offrire un more of the same comunque soddisfacente per quanti avessero apprezzato Mario + Rabbids Sparks of Hope (e, come saprete, noi siamo tra questi), il terzo ed ultimo contenuto scaricabile, che va a completare l'offerta del Season Pass, spariglia un po' le carte in tavola, e riporta in voga uno degli eroi più amati tra quelli creati da Ubisoft: Rayman.
In assenza di stelle a cui affidare il proprio palinsesto, infatti, il Fantasma (chi avrà portato a termine Mario + Rabbids Kingdom Battle se lo ricorderà) invita nei suoi studi televisivi varie personalità di spicco (?!?) tra cui figurano Rabbid Mario, Rabbid Peach e proprio Rayman, assente da un po' dagli schermi ma sempre forte del suo pubblico di appassionati.
Se non che le cose, com'era ampiamente prevedibile, si mettono male fin da subito, e i nostri tre improbabili eroi dovranno scapicollarsi lungo tre diversi set degli ampi studi televisivi (l'uno a tema piratesco, l'altro medievale ed uno ispirato al selvaggio west) per risolvere un bel po' di grane assortite.
Se la narrazione non è di certo il punto forte della produzione, non mancano comunque siparietti assai spassosi e gag riuscite, sebbene chi non abbia mai amato la comicità di grana grossa di cui sono protagonisti i Rabbids difficilmente cambierà idea dopo aver giocato questo contenuto scaricabile.
Niente Sparks, ma...
Diciamolo subito, a scanso di equivoci: dispiace che Rayman non sia utilizzabile come normale personaggio giocabile all'interno dell'avventura base una volta acquistato e scaricato il DLC, visto che la sua avventura è completamente separata da quella che ha visto i nostri (anti)eroi combattere Cursa solo qualche mese fa.
Invece, l'amato uomo melanzana dovrà accontentarsi di dividere la scena con Rabbid Mario e Rabbid Peach, a formare un trio dalla indubbia vis comica ma certamente meno affiatato, in battaglia, rispetto a quelli che era possibile creare nel gioco base.
Lo stesso scontro finale, che riprende molte delle meccaniche già viste contro il medesimo nemico nel primo capitolo delle avventure di Mario e dei Rabbids, si rivela decisamente meno impegnativo di quanto non fosse quello contro Cursa, che a livello Difficile ci aveva fatto sudare le proverbiali sette camicie.
Stavolta, complici le succitate abilità di Rayman, solo i novizi assoluti potrebbero incontrare qualche difficoltà, in una sfida che si gioca più sulla pazienza e sulla resistenza che non sull'effettiva capacità strategica.
In questo quadro, possiamo comunque dirci soddisfatti del design della maggior parte delle mappe e dei puzzle ambientali, mai troppo complicati ma costruiti con la medesima cura vista nel gioco originale.
Breve ma intenso?
Con i contenuti scaricabili, molto più che con i giochi completi, la durata complessiva diventa uno degli elementi focali nel giudizio finale, e sotto questo punto di vista Rayman in the Phantom Show mostra un po' il fianco: senza correre particolarmente, siamo arrivati ai titoli di coda in meno di cinque ore, un valore tutto sommato rispettabile per un DLC – ma abbastanza deludente se si prende in considerazione la grande quantità di contenuti stipata nel titolo base.
Peraltro, non manca una serie di contenuti che sanno un po' di riempitivo, quasi fossero stati gettati nel calderone per insaporire un po' il brodo ed allungarlo ulteriormente, tra stage ripetuti e battaglie dalla struttura molto simile.
Per farsi perdonare questo tallone d'Achille, Rayman in The Phantom Show prova a proporre mappe piuttosto elaborate, e poggia sul consueto, rodato gameplay che ha fatto breccia nei nostri cuori solo una manciata di mesi fa: i pregi intrinseci del DLC sono quindi pochi, e tutti i suoi punti di forza provengono dal gioco originale.
Nondimeno, mentiremmo se dicessimo che le quattro o cinque ore passate in compagnia di Rayman, Rabbid Mario e Rabbid Peach ci abbiano annoiato o deluso, anzi: siamo comunque dinanzi ad un'altra, cospicua dose di divertimento e di comicità slapstick.
La verità, secondo noi, è che il team di sviluppo ci aveva abituato fin troppo bene, con due giochi di ottima fattura (soprattutto il secondo) e con un DLC di eccezionale qualità come quello dedicato ala famiglia Kong che ha accompagnato i mesi successivi al lancio del capostipite.
Ecco che, allora, un contenuto scaricabile "semplicemente" buono come questo finisce per sembrare una chiusura meno degna di quanto avrebbe dovuto al ciclo vitale di Mario + Rabbids: Sparks of Hope.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Circa cinque ore di divertimento puro
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Ritorno di Rayman molto gradito...
Contro
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... ma peccato non ci sia modo di sbloccarlo nell'avventura principale, una volta finito il DLC
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Non permette di sbizzarrirsi con le combinazioni del party
Commento
Più che da solo, vista la scarsa longevità complessiva, si fa giocare volentieri soprattutto come parte del Season Pass (magari anche al primo calo di prezzo), perché aggiunge qualche ora di gioco e qualche mappa ben costruita ad un titolo che aveva come unico difetto proprio il fatto che, prima o poi, finiva.