Non sono tanto convinto del fatto che i titoli del passato vadano ritoccati, specialmente nelle meccaniche di gioco: vuoi giocare a quel vecchio titolo? Bene, giocaci e prenditi pregi e difetti. Non è che si prende un classico della letteratura e lo si riscrive con parole ed estetica adatta ad un pubblico contemporaneo. Lo si legge così com'è stato scritto. Perché i giochi no? Non continuiamo a dire che sono arte? Allora trattiamoli come tale.
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Sto giocando Suikoden, quella si che merita i 50 euro.
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Suikoden merita ogni centesimo speso, in italiano e fatto davvero in maniera splendida. Questo purtroppo resta sullo scaffale
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Suikoden merita ogni centesimo speso, in italiano e fatto davvero in maniera splendida. Questo purtroppo resta sullo scaffale
perdere due giochi per la lingua è un peccato! siamo nel 2025 non si può non conoscere l'inglese e non prendere un gioco solo per la lingua!
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
perdere due giochi per la lingua è un peccato! siamo nel 2025 non si può non conoscere l'inglese e non prendere un gioco solo per la lingua!
Stavo commentando “li prenderò solo perché non hanno la lingua italiana”. Nota personale: la lingua italiana è una tra le lingue più limitate al mondo. E parlo da un punto di vista linguistico/glottologico. Prima di tutto è di derivazione diretta da un’altra lingua, e soprattutto ha pochi suoni. Probabilmente siamo tra i pochi ad avere 5 suoni vocalici (già il francese ne ha 7-8), giusto per fare un esempio. Per alcuni utilizzi (soprattutto nel classicismo) è perfetta, per altri è orribile. Di norma tutto ciò che si avvicina al fantasy (spesso di derivazione nord europea) in italiano è come mangiare un pane e nutella con il pane con i chiodi e una crema all’escremento di cavallo. L’inglese è la lingua più facile al mondo, tanto che ha un tasso di apprendimento di 98/100 (dati dall’italiano, lo spagnolo 83/100, il francese 78, l’olandese siamo sotto il 50%). Quindi a meno di non essere invalidi mentalmente non capisco perché non apprenderla e non godersi appieno determinati titoli.
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Stavo commentando “li prenderò solo perché non hanno la lingua italiana”. Nota personale: la lingua italiana è una tra le lingue più limitate al mondo. E parlo da un punto di vista linguistico/glottologico. Prima di tutto è di derivazione diretta da un’altra lingua, e soprattutto ha pochi suoni. Probabilmente siamo tra i pochi ad avere 5 suoni vocalici (già il francese ne ha 7-8), giusto per fare un esempio. Per alcuni utilizzi (soprattutto nel classicismo) è perfetta, per altri è orribile. Di norma tutto ciò che si avvicina al fantasy (spesso di derivazione nord europea) in italiano è come mangiare un pane e nutella con il pane con i chiodi e una crema all’escremento di cavallo. L’inglese è la lingua più facile al mondo, tanto che ha un tasso di apprendimento di 98/100 (dati dall’italiano, lo spagnolo 83/100, il francese 78, l’olandese siamo sotto il 50%). Quindi a meno di non essere invalidi mentalmente non capisco perché non apprenderla e non godersi appieno determinati titoli.
In linea generale sono assolutamente d'accordo con te: non è possibile nel 2025 rifiutarsi di imparare la lingua più parlata ed utile al mondo, ed è altrettanto impossibile perdersi giochi di grande qualità solo perchè non sono doppiati in italiano. Se hai mai letto uno dei mie pezzi in tutti questi anni su Spaziogames, ho sempre sostenuto questa tesi (io stesso da bambino imparai le basi della lingua inglese grazie ai videogiochi). In questo caso, però, la scelta del publisher di aggiungere sottotitoli in francese e tedesco e di lasciare fuori l'italiano (e lo spagnolo) proprio non mi è andata giù: passi il francese, molto parlato anche in Africa e persino nel Centro America, ma il tedesco lo parlano solo i tedeschi, e al massimo gli austriaci.
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Scusate ma...Dato che nel corso della recensione ci si lamenta del lavoro pigro svolto da GungHo in questa opera di rimasterizzazione, il recensore ha forse riletto ciò che ha scritto? Mi viene il sinceramente il dubbio se i titoli siano stati effettivamente giocati a dovere e/o siano state prese informazioni qua e là su internet. Un paio di appunti.
1) Nash non è un amico di infanzia di Alex, è un personaggio che compare nel gioco solo dopo qualche ora.
2) I colpi di scena non saranno tantissimi ma in Lunar ce n'è uno grosso come una casa a circa a un terzo del gioco.
3) In Lunar 2 si può salvare in qualsiasi momento durante il gioco, così come in Lunar 1.
Il recensore scrive 'Lo stesso sistema di salvataggio, che consentiva di salvare i progressi quasi ovunque ma al costo di punti esperienza'. No, quello era un cambiamento introdotto nella versione americana del Mega Cd, e comunque si trattava di punti per far salire di livello le magie e non di esperienza. E si trattava di un cambiamento fuori luogo del publisher dell'epoca, Working Designs. Le altre versioni, come appunto questa, non presentano questo cambiamento.
4) Il protagonista di Lunar 2 si chiama Hiro.
5)Da che mondo è mondo il mercato dei paesi di lingua tedesca è sempre venuto prima di quello italiano, sin dagli anni 80-90 quando i titoli venivano localizzati soprattutto giochi in francese e tedesco e solo successivamente in spagnolo e italiano. Non ci vedo nessuna sorpresa, anche i parlanti tedesco sono molti di più.
E ci sarebbe altro da scrivere...Ma mi fermo qui.
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
In linea generale sono assolutamente d'accordo con te: non è possibile nel 2025 rifiutarsi di imparare la lingua più parlata ed utile al mondo, ed è altrettanto impossibile perdersi giochi di grande qualità solo perchè non sono doppiati in italiano. Se hai mai letto uno dei mie pezzi in tutti questi anni su Spaziogames, ho sempre sostenuto questa tesi (io stesso da bambino imparai le basi della lingua inglese grazie ai videogiochi). In questo caso, però, la scelta del publisher di aggiungere sottotitoli in francese e tedesco e di lasciare fuori l'italiano (e lo spagnolo) proprio non mi è andata giù: passi il francese, molto parlato anche in Africa e persino nel Centro America, ma il tedesco lo parlano solo i tedeschi, e al massimo gli austriaci.
Secondo me è una questione di visibilità, è un titolo che venderà poco, sostanzialmente è un indie non indie. Probabilmente il mercato italiano non viene visto adatto a questo prodotto, oppure semplicemente il target ci si aspetta apprezzi la lingua inglese. Capisco il tuo discorso comunque.
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Suikoden merita ogni centesimo speso, in italiano e fatto davvero in maniera splendida. Questo purtroppo resta sullo scaffale
E non sai che ti perdi, se sei un amante dei GDR questi vanno giocati. possiedo per il SEGA CD e sono tra i migliori giochi dello sfortunato add-on
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Suikoden merita ogni centesimo speso, in italiano e fatto davvero in maniera splendida. Questo purtroppo resta sullo scaffale
Ci sono state tante remastered e Remake,che non valevano i soldi perchè fatti male,questi sono due GdR , difficili da reperire originali se non si vuole spendere una barca di soldi e valgono davvero la pena di essere giocati appieno..
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Sto giocando Suikoden, quella si che merita i 50 euro.
I Lunar non sono inferiori ai due Suikoden e valgono ogni centesimo anche perchè non sono tanto facili da reperire le versioni originali...
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Stavo commentando “li prenderò solo perché non hanno la lingua italiana”. Nota personale: la lingua italiana è una tra le lingue più limitate al mondo. E parlo da un punto di vista linguistico/glottologico. Prima di tutto è di derivazione diretta da un’altra lingua, e soprattutto ha pochi suoni. Probabilmente siamo tra i pochi ad avere 5 suoni vocalici (già il francese ne ha 7-8), giusto per fare un esempio. Per alcuni utilizzi (soprattutto nel classicismo) è perfetta, per altri è orribile. Di norma tutto ciò che si avvicina al fantasy (spesso di derivazione nord europea) in italiano è come mangiare un pane e nutella con il pane con i chiodi e una crema all’escremento di cavallo. L’inglese è la lingua più facile al mondo, tanto che ha un tasso di apprendimento di 98/100 (dati dall’italiano, lo spagnolo 83/100, il francese 78, l’olandese siamo sotto il 50%). Quindi a meno di non essere invalidi mentalmente non capisco perché non apprenderla e non godersi appieno determinati titoli.
specie in questo caso dove i contenuti non sono così complicati come in un Xenogears
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
In linea generale sono assolutamente d'accordo con te: non è possibile nel 2025 rifiutarsi di imparare la lingua più parlata ed utile al mondo, ed è altrettanto impossibile perdersi giochi di grande qualità solo perchè non sono doppiati in italiano. Se hai mai letto uno dei mie pezzi in tutti questi anni su Spaziogames, ho sempre sostenuto questa tesi (io stesso da bambino imparai le basi della lingua inglese grazie ai videogiochi). In questo caso, però, la scelta del publisher di aggiungere sottotitoli in francese e tedesco e di lasciare fuori l'italiano (e lo spagnolo) proprio non mi è andata giù: passi il francese, molto parlato anche in Africa e persino nel Centro America, ma il tedesco lo parlano solo i tedeschi, e al massimo gli austriaci.
si e no

-l'italiano viene parlato da 63 milioni di persone (il 99% di loro in Italia, l'1% in due cantoni della Svizzera)
-il tedesco viene parlato in Germania, Austria, buona parte della Svizzera, Lussenburgo e Liechtenstein, per un totale di 90 milioni di persone

A conti fatti ha più senso investire sul tedesco che sull'italiano
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
E non sai che ti perdi, se sei un amante dei GDR questi vanno giocati. possiedo per il SEGA CD e sono tra i migliori giochi dello sfortunato add-on
io non li ho ancora giocati ma mi fido di GameArts, ho amato il primo Grandia e mi è piaciuto molto anche il secondo. E poi negli anni 90 ero adolescente quindi ho sempre tanto affetto per i prodotti di quel periodo
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Come sempre, invece di entrare nel merito della recensione piena di errori e fesserie scritte, la discussione verte sulla mancata localizzazione, tra l'altro sparando un'altra serie di fesserie come i suoni vocalici dell'italiano che sarebbero cinque e invece sono sette, mentre per il numero di parlanti tedesco basta usare Google. È tutto bellissimo.
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
Come sempre, invece di entrare nel merito della recensione piena di errori e fesserie scritte, la discussione verte sulla mancata localizzazione, tra l'altro sparando un'altra serie di fesserie come i suoni vocalici dell'italiano che sarebbero cinque e invece sono sette, mentre per il numero di parlanti tedesco basta usare Google. È tutto bellissimo.
E invece no. Perché? Perchè in Italia siamo abituati ai dialetti, tanto che « perché » a Milano prende la è. Quindi si, di fatto sono 7, ma c’è una dissonanza riduttiva che azzera le distinzioni. Non abbiamo la œ, non abbiamo la ü, e non abbiamo nemmeno la distinzione tra G e J, tanto che noi sostanzialmente diciamo GIUNIOR, non JUNIOR, è una sottigliezza ma visto che parliamo di caxxate… Inoltre ci sono mille cose da prendere in considerazione, per questo c’è gente che studia, perché noi non sapremmo prendere le decisioni giuste. L’appunto che facevo sulla lingua che è molto limitata non si rifaceva solo ai suoni, ma alla cultura, italianizzazioni come « bosco tetro » lasciano un po’ il tempo che trovano, in altre lingue hanno un significato intrinseco più profondo, vedi ad esempio il tedesco. Lato marketing in Italia il videogioco è un prodotto per bambini, qui in Francia (dove vivo), il videogioco è « dans l’espace culturel » insieme a libri, cinema e musica, e ci vedi cinquantenni a scegliersi il loro gioco. Quindi probabilmente sarà stata fatta una valutazione e avranno deciso che non valesse la pena investire. Cosa che trovo molto saggia se l’alternativa fosse stata Google Translate (come troppo spesso capita). Il glottologo Thomas Fincher parlava dell’inglese come della « lingua degli imbecilli », perché solo questi ultimi sarebbero non in grado di apprenderla. Suppongo sia morto scoprendo che il mondo ne è invaso. 🤣
Questo commento è stato nascosto automaticamente.
E invece no. Perché? Perchè in Italia siamo abituati ai dialetti, tanto che « perché » a Milano prende la è. Quindi si, di fatto sono 7, ma c’è una dissonanza riduttiva che azzera le distinzioni. Non abbiamo la œ, non abbiamo la ü, e non abbiamo nemmeno la distinzione tra G e J, tanto che noi sostanzialmente diciamo GIUNIOR, non JUNIOR, è una sottigliezza ma visto che parliamo di caxxate… Inoltre ci sono mille cose da prendere in considerazione, per questo c’è gente che studia, perché noi non sapremmo prendere le decisioni giuste. L’appunto che facevo sulla lingua che è molto limitata non si rifaceva solo ai suoni, ma alla cultura, italianizzazioni come « bosco tetro » lasciano un po’ il tempo che trovano, in altre lingue hanno un significato intrinseco più profondo, vedi ad esempio il tedesco. Lato marketing in Italia il videogioco è un prodotto per bambini, qui in Francia (dove vivo), il videogioco è « dans l’espace culturel » insieme a libri, cinema e musica, e ci vedi cinquantenni a scegliersi il loro gioco. Quindi probabilmente sarà stata fatta una valutazione e avranno deciso che non valesse la pena investire. Cosa che trovo molto saggia se l’alternativa fosse stata Google Translate (come troppo spesso capita). Il glottologo Thomas Fincher parlava dell’inglese come della « lingua degli imbecilli », perché solo questi ultimi sarebbero non in grado di apprenderla. Suppongo sia morto scoprendo che il mondo ne è invaso. 🤣
Si parlava dell'italiano standard, che ha 7 suoni vocalici. Non del sardo che ne ha 5. Non mi pare che quando si parli del tedesco qualcuno si metta tenere in conto del dialetto carinziano austriaco o del bavarese. Tutto il mondo è paese e dialetti ce li hanno grossomodo tutte le lingue. Son più di 20 anni che giro i forum ed ogni volta anzichè parlare del prodotto si parla della mancata localizzazione...Ci rimango di stucco. Ma comunque anche fuori dalla Francia il videogioco è un prodotto per tutte le età, ormai direi almeno da una quindicina d'anni.
Questo commento è stato nascosto automaticamente.