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Lorelei and the Laser Eyes | Recensione - La libertà di osare

Lorelei and the Laser Eyes è un'avventura grafica moderna orientata fortemente al puzzle solving e al gusto per il bizzarro. Ecco la nostra recensione.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

In sintesi

  • Avventura grafica vecchia scuola, con elementi moderni.
  • Enigmi soddisfacenti, da puzzle game integralista.
  • Grande stile artistico e storia intrigante.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Lorelei and the Laser Eyes
Lorelei and the Laser Eyes
  • Sviluppatore: Simogo
  • Produttore: Annapurna Interactive
  • Distributore: Annapurna Interactive
  • Testato su: SWITCH
  • Piattaforme: PC , SWITCH
  • Generi: Avventura , Puzzle game
  • Data di uscita: 16 maggio 2024

Lorelei and the Laser Eyes è uno dei sempre più rari esempi di riuscita sperimentazione.

In un settore che ha ormai smesso di rischiare per paura di fallire, scegliendo di andare sul sicuro che sicuro non è mai, l'opera degli svedesi Simogo è un barlume di rarità in un mare saturo di banalità, schemi ripetuti di continuo e scelte aziendali completamente sbagliate.

Certo, la struttura di gioco di Lorelei and the Laser Eyes è una di quelle che di rischi se ne prende parecchi, ma se avete imparato a conoscere la filosofia di questo studio di sviluppo, avrete di certo compreso come di calcoli ce ne siano pochi, dietro a un progetto del genere.

Se si pensa che Lorelei and the Laser Eyes appartiene anche a un genere di nicchia come quello delle vecchie avventure grafiche, con una quantità importante di enigmi e senza troppe spiegazioni che possano prendere per mano l'utente, ecco che diventa chiaro sin dall'inizio come gli autori si siano sentiti davvero liberi di poter creare liberamente e senza freni.

Lorelei and the Laser Eyes e l'elogio del bizzarro

Dopo il loro ultimo progetto, Sayonara Wild Hearts, gli sviluppatori hanno deciso di doversi mettere al lavoro su un'opera dai ritmi lenti, quasi contemplativi. I sistemi di gioco dovevano avere semplicità di approccio pur mettendo a disposizione una certa complessità dei puzzle, senza che il giocatore avesse un'eccessiva quantità di informazioni utili a orientarlo.

Lo stesso accade anche con la storia, che evita di seguire la scia della linearità e lascia il giocatore nello smarrimento, incuriosito e obbligato a scoprire gradualmente l'intreccio narrativo. Non ci sono preamboli, introduzioni o testi che possano in qualche modo introdurre la storia o il personaggio che controllerete.

Dopo essere arrivati con la vostra vettura in mezzo al nulla, senza nessuno nei paraggi e in un ambiente dal silenzio minaccioso, non capirete subito come muovervi. D'altra parte, il gioco non fa nulla per suggerirvi il reale scopo di quel viaggio. Al contrario, è solo trovando le vie sbarrate che comprenderete come l'unico sentiero percorribile sia quello che conduce a un imponente maniero.

Questa donna è stata convocata da un uomo eccentrico proprio in quella sorta di hotel sperduto in un luogo remoto dell'Europa centrale, con lo scopo di partecipare a un non meglio specificato progetto.

Prima di entrare all'interno dovrete già superare alcuni semplici puzzle, ma è chiaro già dall'introduzione come Lorelei and the Laser Eyes voglia immediatamente mettere in chiaro il tenore dell'opera.

In un parossismo di stranezze, inconsuetudini e mistero, Lorelei and the Laser Eyes vi trascinerà all'interno dell'abisso di un mondo parallelo, in un luogo dove nulla è davvero come appare, come una sorta di collage di ricordi che si affastellano, sensazioni, memorie che fluttuano nell'aere e s'insinuano lentamente in voi.

Vorremmo davvero potervi dire di più della storia di Lorelei and the Laser Eyes, ma la continua scoperta è parte integrante di un gioco che vuole tenervi sempre sulle spine, incuriosirvi a ogni pie' sospinto, intrappolarvi nella sua tela.

E ci riesce semplicemente alla grande, va detto, a patto che abbiate la pazienza di venire a capo di tutti i continui enigmi di difficoltà crescente che il gioco vi proporrà di volta in volta.

Gameplay

Va specificato che Lorelei and the Laser Eyes, nonostante la sua estetica e il modo in cui si avanza, è sostanzialmente un'avventura grafica come quelle di una volta, con rompicapi che sanno essere complessi e non di certo immediati.

Addirittura, all'inizio è proprio il gioco stesso a suggerirvi di munirvi di carta e penna, avvertendovi che per superare alcune sezioni avrete bisogno anche di conoscere alcune nozioni appartenenti al mondo reale.

Si capisce dunque come si rivolga a un pubblico non di massa, a coloro che amano prendersi i loro tempi, che amano i crittogrammi, i puzzle e la ricerca costante di soluzioni che non si trovano immediatamente a portata di mano. Per dare una forma più moderna all'avanzamento di gioco, gli autori si sono ispirati anche al primo Resident Evil (trovate Resident Evil 4 Remake su Amazon), che durante le fasi di sviluppo stavano proprio rigiocando.

In un parossismo di stranezze, inconsuetudini e mistero, Lorelei and the Laser Eyes vi trascinerà all'interno dell'abisso di un mondo parallelo, in una sorta di luogo dove nulla è davvero come appare.

Questo non significa che Lorelei and the Laser Eyes abbia pescato dal modo di fare horror tipico di Capcom, ma solo che ne ha preso parzialmente ispirazione. Noterete molte altre influenze, nel gioco, e non tutte derivanti dal mondo dei videogiochi. L'anno scorso a Marienbad è un film del '61 che ha tanti punti di contatto con l'opera, e non solo per quanto concerne l'ambientazione.

Allo stesso modo, sono evidenti le influenze del compianto Paul Auster, soprattutto nelle idee di sviluppo di storie dentro altre storie e di diversi media che si intersecano. Gli autori vanno orgogliosi di questa mescolanza, ma non si pensi che questo sia sinonimo di poca personalità o di scopiazzature incollate qua e là.

Lorelei and the Laser Eyes si distingue anche dal punto di vista artistico, presentandosi in un elegante bianco e nero ed elementi che si distinguono in colori saturati. Tecnicamente gli autori hanno dichiarato di non essere interessati alla ricerca del bello a tutti i costi, virando – al contrario – verso geometrie e strutture con pochi poligoni, come a metterli in contrasto con l'alterità del grande palazzo in cui è ambientato il gioco.

Lorelei and the Laser Eyes è allora un'opera che sa come distinguersi dalla massa, e che non cerca scorciatoie di alcun tipo per piacervi o per affabularvi. Abbandonare la nave per frustrazione o per qualche puzzle in cui si perde più tempo del solito sarebbe un grave un errore. Ma d'altra parte le cose facili non sono per tutti, no? Così come la vera arte non pretende di essere oggetto di piacere per le moltitudini.

Voto Recensione di Lorelei and the Laser Eyes | Recensione


8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Enigmi soddisfacenti, da puzzle game integralista.

  • Storia intrigante, che si disvela con lentezza e in modo non lineare.

Contro

  • Ritmi di gioco estremamente compassati, con lunghi momenti di stanca.

Commento

Lorelei and the Laser Eyes è un'opera inconsueta, profonda, che usa diverse soluzioni per proporre appieno e senza limitazioni le idee degli sviluppatori, influenzati da cinema, letteratura e dai classici del videogioco. 
Chi non è amante di puzzle, enigmi, crittogrammi e ritmi di gioco estremamente lenti difficilmente lo apprezzerà – ma, riuscendo ad andare oltre, si capisce bene perché è importante sperimentare ancora all'interno di questo settore sin troppo stantio.
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