Recensione

LEGO Gli Incredibili

Avatar

a cura di SirFran Snee

I mattoncini più famosi del mondo sono come le ciliegie: uno tira l’altro. La stessa sorte sembra proprio essere toccata alla serie di videogiochi Lego, che sembra non finire mai, come un fiume in piena che travolge e reinterpreta film di animazione o personaggi dei comics. Questa volta il brand di Billund ha aperto le porte al mondo Disney Pixar de Gli Incredibili, un film non recentissimo (si parla di una pellicola uscita nelle sale 14 anni or sono), ma che accompagna l’uscita del sequel, datato 5 giugno. Vista dunque la notevole quantità di titoli che il brand annovera già sotto la sua insegna, saranno riusciti ad attribuire una connotazione particolare che renda il titolo distinguibile per qualche aspetto?
I giocatori precisi e amanti del rispetto dell’ordine cronologico dei capitoli di una storia storceranno il naso nel sapere che il titolo, fondendo i due film in un solo gioco, dà la precedenza alla seconda pellicola, una scelta dettata forse da ragioni di marketing e visibilità che i ragazzi di Traveller’s Tales hanno voluto assecondare. Questo aspetto genera sicuramente un senso di smarrimento e confusione in coloro che si aspettavano di conoscere la storia della famiglia Parr dalle origini. Ci troviamo quindi in medias res, mentre il Minatore tenta di attaccarci, così come accadeva alla fine del primo film. Un cospicuo numero di nemici ci attacca mentre ci troviamo su di un treno in corsa, facendoci tuffare subito alla scoperta di combo e attacchi micidiali. Chi non ha una precedente infarinatura della storia, faticherà a capire le ragioni per cui siamo in questa situazione, oltre al fatto di avere subito a che fare con un ritmo frenetico di gioco. Seguiremo passo passo le vicende del film in uscita piuttosto fedelmente e al termine di questa avventura potremo avventurarci nella trama del primo episodio. Non sarà un’ardua impresa, considerando la scarsissima longevità del gioco: il tutto si termina in circa otto ore di gioco, considerando che la difficoltà di gameplay è davvero bassa e accessibile a tutti, così come il prezzo stesso del prodotto. Una durata così breve significa che forse che la gatta frettolosa ha partorito i gattini ciechi? Non considerando la difficoltà nel seguire la trama in ordine corretto, possiamo ben affermare che da un punto di vista della qualità grafica e di fluidità del framerate non abbiamo nulla da obiettare. Non è da meno il doppiaggio in italiano, avvicinandosi molto bene alle voci originali dei protagonisti.
La qualità però non si accompagna all’originalità: le meccaniche di gioco infatti sono sempre le stesse sin dai primi capitoli Lego. Nonostante alcune lievi variazioni a base di Lego del 2001. Anche la lieve ventata di novità portata dall’inserimento dei super poteri nei capitoli in co-brand con Marvel aveva gettato nuova luce su un gameplay che dava già segni di muffa, ma è stato solo debole raggio durato poco tempo.Ancora in questo capitolo dunque, lo svolgimento della narrazione si riduce a diversi puzzle da risolvere, senza dover sbattere la testa contro il muro e arrovellarsi. Una nota di merito, ma non troppo particolare, è data dalla possibilità di scegliere il personaggio più adatto in base alle azioni da compiere, anche se sarà un’icona a suggerirci quale usare. Lo svolgersi della storia si risolve così in una sequenza di puzzle elementari da risolvere usando le abilità dei personaggi assegnatici, passando da un personaggio all’altro a seconda dell’ostacolo da superare. Avremo dunque pochi momenti di vera iniziativa personale e possibilità di far girare le rotelle della mente, salvo pochi momenti dati dalla possibilità di costruire alcuni edifici e giocare eventi unici, che ci faranno guadagnare abilità extra una volta portati a termine. Insomma, si rischia di appisolarsi un pochino, soprattutto per chi è già abituato allo stile di narrazione videoludica dei mattoncini danesi, ma non nascondiamo che un minimo di interesse lo potrebbe nutrire chi non è aduso a questo tipo di titoli, risollevando un po’ l’attenzione con alcune sequenze animate indubbiamente simpatiche. Un altro aspetto interessante è dato dalla mappa free-roaming, piuttosto ridotta, ma che offre enormi città già conosciute nei capitoli Marvel e perlustrabile con tutti i personaggi sbloccati, strizzando l’occhio nemmeno velatamente alle logiche commerciali sottese a questo prodotto.

– Film trasposti fedelmente…

– Gameplay facile e abbordabile…

– Ottima qualità grafica…

-… ma in ordine inverso

-… ma un po’ troppo ripetitivo, privo di originalità e breve

-… ma non abbastanza da sopperire alla qualità dei contenuti

7.0

Per i più piccoli e per chi non ne ha mai abbastanza di avventure e divertimento con i personaggi (almeno in origine) di giallo dipinti, questo titolo potrà rivelarsi un passatempo fresco in questa estate calda alle porte, ma è sicuramente distante da coloro che sono alla ricerca di uno sprint in più, andando a collocarsi, tecnicamente parlando, nella massa indistinta della produzione Lego. Se dovessimo sintetizzare con una citazione dal film, potremmo commentare così (con nostro dispiacere): “È pazzesco: creano sempre nuovi modi per celebrare la mediocrità!”. Un’occasione un po’ sprecata, facendoci domandare se il prezzo dell’acquisto valga la pena davvero.

Voto Recensione di LEGO Gli Incredibili - Recensione


7

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