Ci aspettavamo tutti un annuncio in pompa magna di Life is Strange 2 durante l’evento Square Enix dell’E3 2018. Invece, il publisher e Dontnod ci hanno presentato Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit, il prequel di quello è ufficialmente noto al mondo come “Life is Strange 2” ormai, con tanto di data di uscita del primo episodio, il 27 settembre prossimo. Nel momento in cui leggerete questa recensione il titolo sarà già disponibile e, nel caso vi siate persi qualche dettaglio, potrete giocarlo del tutto gratuitamente, ora e per sempre. Un’operazione particolare questa, che solitamente è da associare più alle demo che ad un capitolo di storia vera e propria. Una cosa simile l’aveva fatta Final Fantasy XV, con delle demo che erano a volte delle piccole avventure in grado di raccontare il background narrativo di Noctis ed i suoi.Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit è, dicevamo, un vero e proprio prequel. Il mondo è quello dell’avventura di Max e Chloe, con tanto di riferimenti ed easter egg sparsi qua e là, più o meno in bella vista. In realtà è anche una demo, perché attraverso la piccola avventura del nostro giovane supereroe in erba siamo in grado di vedere i progressi che Dontnod ha fatto in questi anni di assenza, lasciando a Deck Nine il compito di raccontare Before the Storm, il prequel dell’originale Life is Strange (di cui trovate la recensione del primo, secondo, terzo episodio più quello bonus su queste pagine).
Piccolo supereroe con piccoli superproblemi
È un sabato mattina molto tranquillo a Beaver Creek, un luogo degli Stati Uniti d’America che potrebbe essere lo scenario perfetto per un horror, ma anche il contesto ideale per raccontare una tranquilla porzione di vita familiare. Chris, la vera identità del valoroso Captain Spirit, supereroe in divenire, si è trasferito con suo padre da poco in un nuovo quartiere. L’evento ha seguito un tragico incidente d’auto che ha portato via dalla famiglia Emily, mamma e moglie. Ma Chris ha dieci anni, una passione smodata per i supereroi (ereditata da sua madre, eclettica disegnatrice che comprava fumetti a profusione per suo figlio) ed il malvagio villain intergalattico Matroid da sconfiggere. Così, nella cameretta piena di disegni ed action figure di Chris, abbiamo la possibilità di prendere confidenza con quello che è, di fatto, il primo atto di Life is Strange 2.
La nostra prova è stata effettuata su PlayStation 4, ed avendo giocato anche Before the Storm siamo stati in grado di notare subito i netti (pur non radicali) miglioramenti in termini tecnici. Le ambientazioni sono molto più curate nella modellazione poligonale e nella cura delle texture che, pur mantenendo la pregevole estetica ritrattistica, ora sono molto più dettagliate. Le animazioni dei personaggi, dal corpo fino alla mimica facciale, sono ora molto più plausibili e ben costruite. Scordatevi ovviamente il fotorealismo di Detroit: Become Human, ma se l’aspettativa è quella di vedere qualcosa di migliore rispetto al passato, sappiate che Dontnod ha fatto centro.
La penna di Christian Divine torna a firmare la narrativa di Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit (ed ovviamente Life is Strange 2), e pertanto anche in questo prequel torna la delicatezza nei dialoghi, nel tratteggio dei personaggi, con le loro sfumature ed adorabili storture. L’umore generale è sempre settato verso l’emotività, come da tradizione. Nei panni di Chris avremo modo di scoprire cosa è successo a suo padre, il motivo per cui non riesce a rimettere in sesto la sua vita, ma soprattutto chi è davvero Captain Spirit.L’episodio gioca infatti con la percezione di Chris dei suoi poteri, lasciando intuire di tanto in tanto la natura stessa dell’esistenza di Captain Spirit. C’è molto di più oltre il ricordo delle avventure condivise con Emily, a partire dallo stesso Matroid, il cui solo nome rappresenta un significato molto importante. In varie occasioni, Chris potrà impiegare i suoi poteri per interagire col mondo intorno a sé, come piegare una lattina o affrontare il malefico mostro nella stanza dello scaldabagno piegandone la volontà con la sola imposizione delle mani. Non si tratta ovviamente di veri poteri in grado di manipolare la realtà, ma della fervida immaginazione del nostro protagonista. La lattina viene schiacciata dall’altra, ed il mostro altro non è che la paura di addentrarsi nello stanzino dell’elettrodomestico per via del rumore e dello spazio angusto. Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit è un’esperienza sandbox pensata per essere rigiocata più volte. Chris ha una lista di cose da fare, che spaziano dal costruire il proprio costume all’affrontare il malvagio Matroid, e spetterà a noi portarle a termine prima che arrivi il momento di partire per andare a comprare il nuovo albero di Natale.
La zona disponibile in questo prequel è ovviamente molto ristretta, ed è composta dalla piccola abitazione e da una struggente zona esterna innevata. Nonostante ciò saprà regalare ben più di una soddisfazione ai giocatori più curiosi. Non possiamo (ma soprattutto non vogliamo) svelarvi nemmeno un dettaglio sulla trama, ma sappiate che i rimandi a Life is Strange ci sono, e molto chiari. Così come tanti altri elementi che, una volta scovati per intero, vi forniranno un quadro molto completo di ciò che Chris e suo padre stanno vivendo in questo momento. Non è necessario completare la lista di incarichi di cui sopra per poter concludere l’episodio, ma farlo vi consentirà di avere un quadro molto più chiaro della situazione. La vicenda infatti è molto più particolare ed intensa di come possa sembrare all’inizio, ovvero un tranquillissimo sabato mattina a ridosso delle festività natalizie.
Chi ha apprezzato l’esperienza di Life is Strange ritroverà in Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit tutto ciò che ha reso preziosa l’opera di Dontnod. La cura per il comparto musicale; i cosiddetti “momenti zen” in cui la colonna sonora accompagna delle inquadrature in loop che regalano delle istantanee del mondo circostante, talvolta struggenti, toccanti, e malinconiche; le inquadrature e l’estetica del mondo di gioco.
Gli eventi sono anche più articolati, e questo fa ben sperare per “l’effetto ragnatela” in Life is Strange 2. Una piccola rivelazione per spiegarvi ciò, del tutto innocua rispetto alla trama generale: intercettando il padre di Chris nei momenti in cui risveglia dal suo pisolino sulla poltrona mentre guarda la partita, questi chiacchiererà con Chris e gli insegnerà a tirare bene la palla da basket nel canestro, un’azione che il nostro piccolo eroe potrà ripetere nella sua camera, stavolta con successo rispetto al disastroso tiro che farebbe altrimenti.
Ma soprattutto ritroviamo con gioia un’ottima narrazione, ancora una volta introspettiva ed intelligente invece che votata all’azione, che sfocia in una sequenza finale forse prevedibile, ma ad ogni modo di sicuro impatto, che non può non proiettarci verso quello che sarà l’attesissimo, primo episodio di Life is Strange 2.
Engine ed animazioni rinnovati (pur non stravolti)
Presenti tuttli gli elementi distintivi della serie
È, e sarà gratis per sempre
Finisce (ovviamente) sul più bello
Per chi la cerca, non c’è più azione del solito
Molto breve
Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit punta tutto sul senso di meraviglia, la curiosità, e la voglia di esplorare ed immaginare di Chris. E ci riesce alla grande, perché questo prequel di Life is Strange 2 dimostra che i Dontnod sono ancora in forma. Buona l’idea di rendere il contenuto un sandbox puro, rigiocabile più volte e perfetto per creare un’ondata di teorie e speculazioni sparse per il web riguardo la serie in arrivo tra qualche mese, nati dai tanti riferimenti nascosti nel gioco. Ottimo anche l’aggiornamento del motore grafico e la maggior cura per l’effetto ragnatela delle azioni.
Chris ritornerà in Life is Strange 2, così come alcune azioni intraprese in questo piccolo antipasto saranno riportate all’interno della nuova serie. Ed alla luce di quanto abbiamo visto c’è di che immaginare, ma soprattutto sperare, e non vediamo l’ora di scoprire la prossima avventura del nostro nuovo supereroe preferito.