Jumanji: Avventure Selvagge | Recensione - Ritorno nella giungla
Jumanji: Avventure Selvagge ci riporta nella giungla di Jumanji per recuperare un diamante rubato. Scopriamo insieme com'è andata!
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
In sintesi
- Un nuovo adattamento videoludico della celebre saga: può essere perfetto per giocare insieme nelle feste natalizie, vista la sua anima co-op?
- Riprende il canovaccio del film del 2017, comprese le fattezze dei celebri attori del cast.
- È un platform/adventure completamente in italiano.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Cradle Games
- Produttore: Bandai Namco
- Distributore: Bandai Namco
- Testato su: PS5
- Piattaforme: PC , PS4 , PS5 , XSX , XONE , SWITCH
- Generi: Platform , Avventura
- Data di uscita: 3 novembre 2023
Si avvicina sempre di più il periodo natalizio e, come da tradizione, il mercato videoludico vede un concentramento di uscite che si propongono come papabili regali da mettere sotto l’albero dei propri cari. Si tratta spesso di giochi dedicati ai più piccoli, o comunque da giocare in famiglia, visto che proprio i più giovani sono tradizionalmente i principali destinatari dei regali natalizi (avete già letto la nostra recensione del nuovo gioco dedicato al Grinch, a proposito?).
In questa precisa categoria rientra Jumanji: Avventure Selvagge, nuovo adattamento della saga cinematografica, nello specifico degli ultimi episodi usciti al cinema. Il gioco è disponibile su praticamente qualsiasi piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC.
L’idea di un videogioco basato su Jumanji non è certamente malvagia, visto il concept che sta alla base della saga, ma i pochi tentativi che sono stati fatti fino ad ora non hanno certamente reso giustizia al franchise. Ci sarà riuscito questo nuovo adattamento Scopriamolo insieme.
A Jumanji, ancora una volta
Jumanji: Avventure Selvagge si apre con un brevissimo prologo narrativo, che ci dirà tutto il necessario per cominciare la nostra avventura. I quattro amici protagonisti dei recenti film (Spencer, Fridge, Bethany e Martha) vengono trasportati nuovamente a Jumanji, dove assumono nuovamente le sembianze dei loro avatar, le cui fattezze nel gioco sono ispirate agli attori che li interpretano nei film, vale a dire Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan.
Una volta arrivati, incontrano Nigel, l’NPC che anche nei film guida i protagonisti nella giungla. Nigel affida loro la missione di ritrovare una gemma rubata, l’Occhio del Giaguaro, per ritrovare la quale dovranno sfidare, ancora una volta, le insidie e i pericoli di Jumanji.
Se avete seguito i film, la storia sembra un adattamento alla lontana del film del 2017, Jumanji: Benvenuti nella giungla, anziché dell’ultimo film uscito al cinema, con la differenza che, in questo caso, ai protagonisti è chiesto di scoprire chi abbia rubato la gemma, mentre nel film l’antagonista era già noto fin dall’inizio.
Si tratta di un dettaglio secondario, certo, ma è davvero un peccato avere a disposizione i personaggi dei film e non utilizzare affatto i loro punti di forza.
Esteticamente, Jumanji: Avventure Selvagge si presenta come un titolo a medio budget della scorsa generazione, ad essere generosi, e le problematiche non mancano. Anche su PlayStation 5 (che trovate su Amazon ancora nella sua versione originale), dove si è svolta la nostra prova, il gioco soffre costantemente di rallentamenti, oltre che di numerosi bug e glitch sparsi per tutta l’avventura.
Non si tratta di problematiche in grado di rendere l’esperienza ingiocabile, ci si può facilmente passare sopra, ma ci saremmo aspettati comunque un maggior lavoro di pulizia da parte degli sviluppatori.
Avventure per tutti
Dal punto di vista del gameplay, Jumanji: Avventure Selvagge (lo trovate su Amazon) è un action-platform che copre sostanzialmente le basi di questi generi, senza voler davvero proporre niente di più.
Innanzitutto, dopo il prologo, avremo modo di familiarizzare con l’hub, rappresentato da una sorta di mappa tridimensionale di Jumanji, su cui ci muoveremo con una jeep per spostarci da un livello all’altro.
L’idea di per sé potrebbe anche essere carina, anche perché la mappa si modifica costantemente dopo alcuni livelli – ma, essendo un gioco pensato per la co-op, queste sezioni, dove un solo giocatore porta gli altri al livello successivo, rischiano di essere più noiose che altro, anche perché non propongono effettivamente niente di interattivo.
Una volta selezionato il livello, sarà chiesto di scegliere il proprio personaggio. Jumanji: Avventure Selvagge può essere giocato da quattro giocatori contemporaneamente, e ciascuno può scegliere uno dei quattro eroi dei film, ciascuno dotato di abilità specifiche.
Anche in questo caso, dobbiamo dire che sia un peccato che il gioco si accontenti del minimo indispensabile: il franchise offre ad oggi molti personaggi potenzialmente utilizzabili come protagonisti, e invece ritroviamo solamente i quattro volti del film del 2017.
Una volta scelti i personaggi, il gioco ci porta al livello selezionato. L’obiettivo di base sarà sempre quello di arrivare alla fine del livello, sconfiggendo nemici e superando tutte le sfide platform disseminate lungo il percorso. Come vi abbiamo anticipato, il gioco sfrutta meccaniche veramente basilari: abbiamo un tasto per attaccare, un tasto per il salto, una scivolata, e così via.
Vengono insomma coperte le basi di questi generi di gioco, ma manca qualsiasi intenzione di approfondirle; si tratta certamente di una scelta condotta sulla base di quello che dovrebbe essere il target principale del gioco, vale a dire bambini e famiglie.
Questa mancanza di ambizione rende il gioco poco adatto ai giocatori navigati, ma non lo rende necessariamente un brutto prodotto.
Giocato in solitudine, il gioco ha davvero poco da offrire, per quanto possa comunque piacere ai più piccoli appassionati dei film; il suo meglio lo dà ovviamente vissuto in co-op, soprattutto considerando che titoli così accessibili da giocare in quattro persone in locale ormai si contano sulle dita di una mano.
Ciò detto, purtroppo Jumanji: Avventure Selvagge presenta diverse sbavature. Innanzitutto, partiamo dai controlli. Il feeling è lontano dall’essere ottimale, e si arriva ad avere l’impressione di guidare il personaggio in certi frangenti piuttosto che di averne il controllo diretto. Questo diventa ancora più evidente nei salti, che mancano di quella precisione e di quel peso che sono estremamente importanti in un platform.
Ancora, i collezionabili sono spesso posizionati in punti verso cui non si può tornare una seconda volta nel corso di una partita; questo significa che, in caso ne doveste mancare uno, dovrete rigiocare l’intero livello, perché altrimenti non avrete modo di tornare indietro per recuperarlo.
Questa meccanica diventa particolarmente fastidiosa dato che i livelli non sono brevissimi, dunque essere costretti a rigiocarne uno per intero soltanto per aver saltato un collezionabile (con la possibilità di mancarlo anche una seconda volta) diventa abbastanza frustrante.
Tirando le somme, Jumanji: Avventure Selvagge è quindi un gioco pensato principalmente per bambini e famiglie, e soprattutto per essere giocato in co-op. In questo contesto, la sua mancanza di ambizioni e le sue numerose sbavature diventano qualcosa a cui si può tranquillamente passare sopra per godersi un po’ di divertimento accessibile a tutti.
Rimane comunque un peccato il fatto che una licenza che si presterebbe così bene ad una resa videoludica si debba accontentare del minimo sindacale, senza l’obiettivo di andare un po’ oltre la semplice sufficienza.
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Voto Recensione di Jumanji: Avventure Selvagge | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Un gioco per tutta la famiglia...
Contro
-
... che si accontenta di fare il minimo indispensabile
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Numerose sbavature, tecniche e non