Hyper Scape | Recensione - Salta, spara e sopravvivi
Riuscirà Ubisoft a ritagliarsi una fetta nel mondo dei battle royale grazie ad Hyper Scape?
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a cura di Marino Puntorieri
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Ubisoft Montreal
- Produttore: Ubisoft
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 11 agosto 2020
Dopo diverse settimane tra test e comunicati ufficiali volti ad aggiornare costantemente gli utenti sullo stato dei lavori, Hyper Scape approda prepotentemente nel mercato dei battle royale per lottare con le unghie e con i denti e conquistare credibilità agli occhi di un pubblico sempre più esigente. Un nuovo concorrente che rimpingua la già colma fila di brand presenti nel settore appena citato, e che cerca con una buona dose di personalità di distinguersi per far breccia nei cuori degli appassionati.
La nuova ip di casa Ubisoft occupa una finestra di lancio sorprendentemente intensa, a metà tra la già disponibile Stagione 5 di Call of Duty: Warzone e i prossimi contenuti in arrivo su Apex Legends, ma ciò non ha spaventato la divisione canadese – che si è presentata al day one con un pacchetto piuttosto corposo e interessante, con la chiara voglia di giocarsela a viso aperto con chiunque e togliersi il prima possibile la nomea del novellino appena arrivato. Dopo alcuni giorni più intensi passati a lottare per la sopravvivenza, partita dopo partita, siamo pronti a darvi un giudizio più completo su Hyper Scape.
I progressi della realtà virtuale
Lo avevamo già ribadito durante il nostro provato in anteprima un mese addietro: Ubisoft per incentivare l’utenza a giocare costantemente sui propri server aveva bisogno di imbastire fin da subito un comparto narrativo di contorno, in modo similare alla strategia vincente applicata da EA e Respawn, ed effettivamente la promessa è stata mantenuta. Questa prima stagione di Hyper Scape getta una discreta base, permettendoci di scoprire fin da subito alcuni retroscena interessanti sul mondo di gioco e lasciando appositamente diversi punti interrogativi che solo in futuro potremo approfondire.
Ci troviamo sulla Terra nel 2054 e l’umanità ha superato con fatica la più grave crisi globale che abbia mai affrontato, tra pandemie, rivolte popolari e guerre per l’egemonia territoriale, grazie a un incredibile salto tecnologico che ha portato allo sfruttamento più assoluto delle ultime risorse rimaste. In realtà i diversi frame mostrati nel filmato introduttivo fanno ben capire come la pace sia sola apparente, con classi sociali ben consolidate e gerarchizzate in quartieri specifici – insomma con i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Nel mezzo, alcune corporazioni controllano nell’ombra l’intera popolazione e su tutte la Prisma Dimensions è riuscita grazie alla creazione del mondo virtuale di Hyper Scape a far crescere il proprio potere.
Ovviamente, come nei più classici thriller futuristici in pieno stile cyberpunk, la storia sembra orientarsi su binari ben definiti tra spionaggio e organizzazioni segrete che vogliono far luce su una qualche pericolosa tecnologia di stagione in stagione; sotto questo aspetto non possiamo che rimanere almeno incuriositi. Non dimentichiamo che il video iniziale ci permette di prendere confidenza con alcuni agenti e personaggi misteriosi da poter poi sbloccare durante le sessioni di gioco, ma niente di particolarmente entusiasmante – e proprio dal punto di vista della caratterizzazione dei protagonisti utilizzati ci saremmo aspettati un maggior impegno fin da subito.
Sopravvivere nella giungla urbana
Parlando delle sensazioni pad alla mano, il gameplay effettivo di Hyper Scape riesce a essere estremamente familiare per tutti gli appassionati del genere battle royale, ma con alcune meccaniche che già durante i primi test erano riuscite a differenziare le partite da quelle della concorrenza.
Fino a 99 giocatori competono per sopravvivere, in solitaria o in squadre da tre, tra i quartieri virtuali della città di Neo Arcadia. La mappa di gioco si restringe attraverso il deterioramento progressivo dei vari settori in modo del tutto casuale, impedendoci di prevedere con troppo anticipo dove potrebbero svolgersi gli scontri finali. Durante l’epilogo del match è anche possibile arrivare alla vittoria conquistando e mantenendo per svariati secondi una corona che compare al centro di ciò che rimane come mappa di gioco, aggiungendo ancora più imprevedibilità durante i round.
Vera peculiarità di Hyper Scape però e la verticalizzazione dei combattimenti, elemento favorito dalla possibilità di effettuare un doppio salto tramite la doppia pressione del tasto apposito e costruzioni stratificate su più livelli sulle quali arrampicarsi con velocità inaudita – complice un sistema di movimento estremamente rapido e intuitivo che ci permette di individuare il metodo più efficace per balzare da un tetto a un altro in pochi istanti e sbucare alle spalle dell’ignaro avversario.
Possiamo arrampicarci su qualsiasi sporgenza visibile ed entrare in un buon numero di edifici, così come effettuare una lunga scivolata essenziale per acquisire una maggior rapidità durante gli spostamenti. Una libertà di movimento che grazie alla telecamera in prima persona conferisce ai round un’elevata dose di adrenalina.
Discreta, inoltre, la varietà delle bocche da fuoco e abilità disseminate sulla mappa da raccogliere durante i match – che vanno ad occupare due slot per ciascuna categoria e a permettere combinazioni estremamente personalizzabili, affini sia ai giocatori più stealth e cauti sia a quelli maggiormente offensivi orientati all’eliminazione del maggior numero di avversari. Ottima inoltre la possibilità di potenziare entrambe le categorie raccogliendo fino a cinque doppioni, andando a migliorare il danno o la velocità di ricarica in modo progressivo.
Peccato si necessiti comunque di alcuni bilanciamenti, complice un feedback delle armi che risulta al quanto approssimativo: sotto l’aspetto del gunplay in sé si poteva fare di più, magari diversificando maggiormente rateo e cadenza tra le varie bocche da fuoco; non basta variare il time to kill a seconda del potenziamento dell’arma ottenuto.
L’estensione di Twitch, invece, tanto acclamata e apprezzata durante la beta è diventata una funzione quasi secondaria, buona per gli streamer con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento con il proprio pubblico ma poco influente per i giocatori più casual. Una funzione alla quale adattarsi e che durante le partite può apportare alcuni bonus o malus a tutti i giocatori senza però andare davvero ad incidere sull’andamento in modo significativo.
Neo Arcadia e sistema di progressione
In attesa di ulteriori modalità in arrivo, le due al momento presenti in Hyper Scape regalano una buona dose di intrattenimento e soprattutto gli scontri nel tradizionale tutti contro tutti sono tra i più equilibrati e divertenti dell’intera categoria di riferimento.
I combattimenti a squadre, invece, sono abbastanza confusionari e sono consigliabili solo se con amici fidati e attrezzati di cuffie; peccato, perché ci aspettavamo un sistema e layout dei comandi che favorisse anche la cooperazione nel matchmaking a squadre casuali, mentre nella realtà dei fatti ci si ritrova a perire prima del tempo a causa di qualche sparatoria più caotica del previsto. Complice anche un’ambientazione urbana tanto variegata e apprezzabile dal punto di vista dell’impatto visivo quanto poco pratica dal punto di vista del gameplay.
Neo Arcadia, come già ribadito, è una città ricca di strutture ed elementi che valorizzano la verticalizzazione e gli scontri aerei sia in strada sia sui tetti dei palazzi, ma se da un lato sono enfatizzati gli scontri rapidi da “mordi e fuggi” tra vari vicoli e abitazioni, dall’altro viene meno l’approccio più ragionato o sedimentario. Non che sia proprio un male impedire ai videogiocatori di rimanere nascosti tutta la partita in un’area specifica, ma fare leva solo sull’istinto e la velocità di esecuzione porta proprio alla confusione sopracitata che rischia di rovinare soprattutto le partite in coop.
Avremmo preferito più piazzali per gli scontri sulla lunga gittata, così come edifici maggiormente differenziati oltre alla cattedrale o l’edificio governativo al centro della mappa, e magari una migliore distribuzione delle risorse da raccogliere, ma al momento bisogna accontentarsi in attesa di qualche piccolo upgrade che non dovrebbe comunque tardare ad arrivare.
Menzione di elogio deve essere fatta per quanto concerne il comparto tecnico, con server solidi e stabili fin dal primo giorno e con rari casi di crash della schermata durante le partite. Gli scontri procedono con fluidità sia su pc sia su console senza problematici cali di frame anche nelle situazioni più concitate, merito di un meticoloso lavoro di ottimizzazione che ha giovato delle diverse settimane di test precedenti all’uscita.
Come ogni battle royale che si rispetti, anche Hyper Scape presenta un corposo sistema di progressione che incentiva a giocare settimana dopo settimana grazie a numerosi oggetti da sbloccare sia gratuitamente sia con il classico Season Pass. A compensare i Campioni da poter utilizzare, piuttosto anonimi, ci pensano diverse skin ben variegate, così come oggetti ed emote per i collezionisti più sfegatati.
Considerando la presenza di un classico negozio con vendita giornaliera di vari oggetti, ci sembra strano invece non aver nessun tipo di cassa dove poter spendere la moneta ottenuta in-game per tentare la fortuna e trovare casualmente qualche oggetto più raro; una tale implementazione favorirebbe maggiormente anche le sessioni di gioco più brevi per effettuare qualche match e poter personalizzare il proprio alter ego senza dover giocare per ore e ore.
Se volete giocare Hyper Scape in compagnia, vi raccomandiamo di armarvi di cuffie da gaming: ne trovate di tanti modelli, anche economici, su Amazon.
Voto Recensione di Hyper Scape - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Divertente e frenetico soprattutto in solitaria
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Narrativamente ha del potenziale
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Alcune novità nel gameplay lo differenziano dalla concorrenza...
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Neo Arcadia valorizza la verticalizzazione degli scontri
Contro
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Modalità a squadre troppo caotica
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...ma necessita di alcuni bilanciamenti
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Diversi dubbi permangono sulla qualità del supporto nel medio periodo
Commento
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