Immagine di Hextech Mayhem: A League of Legends Story | Recensione - A ritmo di esplosioni
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Hextech Mayhem: A League of Legends Story | Recensione - A ritmo di esplosioni

Hextech Mayhem è un esperimento "musicale" di Riot Forge, l'etichetta che pubblicherà tutti i videogiochi del mondo di League of Legends.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

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Hextech Mayhem: A League of Legends Story
  • Sviluppatore: Choice Provisions
  • Produttore: Riot Games
  • Distributore: Riot Games
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH , MOBILE
  • Generi: Rhythm Game
  • Data di uscita: 16 novembre 2021

Se in queste settimane avete seguito le chiacchiere intorno al mondo dei videogiochi, avrete probabilmente intuito che si tratta di un periodo molto buono per League of Legends e Riot Games. Il franchise si sta espandendo al di fuori della sua zona di comfort legata al mondo dei MOBA, proponendo dei titoli alternativi tra cui Hextech Mayhem, un rhythm game dagli autori della serie Bit.Trip.

D'altronde quello di League of Legends è un mondo così vasto, composto da personaggi di ogni tipo, da poter offrire racconti molto potenti come quello di Arcane (la serie evento di Netflix, l'epopea di un gdr com Ruined King, ma anche storie più leggere e gameplay scanzonati come Hextech Mayhem: a League of Legends Story.

Il protagonista è Ziggs, un eccentrico yordle con la fissa per gli esplosivi, che vuole portare scompiglio a Piltover nel tentativo di costruire la bomba più bella di tutte. Ad opporsi a questa folle quanto geniale idea con i suoi marchingegni – e la polizia della città – c'è Heimerdinger, lo yordle inventore già visto in Arcane, ma qui in una veste decisamente diversa, più "leggera".

Il tutto narrato con dei filmati (doppiati in maniera egregia) che non stonerebbero su un canale televisivo per ragazzi, e che a tratti ci ha fatto immaginare come possa essere una serie di LoL con un target più giovane.

Questa narrazione che, lo avrete intuito, è giusto un utile pretesto per dare un contesto ad un runner musicale che esce su tutte le console (ma anche su mobile all'interno della sezione dedicata ai giochi di Netflix), è perfetta nel creare un titolo molto accessibile all'inizio, e complesso da completare.

Hextech Mayhem, Ziggs contro Heimerdinger

L'idea è relativamente semplice: in scenari 2D in stile platform, Ziggs deve muoversi a tempo per riuscire a completare i livelli, affrontando nel frattempo anche tutte le sfide e trappole. Ziggs può saltare, anche a mezz'aria, atterrare velocemente e lanciare delle bombe. Tre azioni relegate ad altrettanti pulsanti che diventeranno il fulcro del ritmo da seguire in ogni livello.

Hextech Mayhem non è infatti un vero e proprio gioco musicale. Non bisogna seguire una melodia o "suonare", ma seguire un ritmo creato da un accompagnamento musicale, in combinazione con ciò che si vede e succede sullo schermo. È più ritmo che musica, diciamo, laddove il tempo delle canzoni deve essere accompagnato a ciò che si vede a schermo.

Le tre mosse di cui sopra, a cui poi si aggiungeranno il concetto di controtempo (ovvero premere tra due battiti) e le pressioni prolungate, sono collegate ad altrettanti indicatori che segnalano cosa bisogna fare esattamente per ottenere il punteggio migliore: una freccia verso l'alto, una freccia verso il basso, una bomba.

Ma la cosa intrigante, quello che bisogna studiare in Hextech Mayhem, quando la situazione diventa complicata da un certo punto in poi, è che per completare i livelli non è necessario seguire esattamente i battiti prestabiliti, e soprattutto per completare al 100% del gioco bisogna ricorrere al "freestyle".

Improvvisare per vincere

In buona sostanza, seguendo i battiti con precisione si intraprende il percorso ideale, quello che fa fare buoni punti e finire il livello senza problemi. Questo è fondamentale nelle boss fight, che sono dei livelli particolari, molto più complessi, nei quali mentre ci si muove a ritmo si schivano gli attacchi e se ne possono eseguire altrettanti.

Ma per ottenere tutti gli ingranaggi di ogni livello (dai 50 ai 100 normali, 3 blu e 1 bianco, di solito molto nascosto), bisogna improvvisare e, sempre muovendosi a ritmo, cercare di aguzzare l'occhio per scoprire i segreti di ogni stage.

Se si premono degli altri input al di fuori dei battiti, la striscia del punteggio non viene interrotta, ma è solo sbagliando tempismo (o comando) nei pressi dello specifico battito che viene considerato l'errore. Quindi sarete liberi di improvvisare, di provare a capire come raggiungere quel gruppo di ingranaggi all'apparenza troppo alti, e in certi casi dovrete farlo per ottenere ogni collezionabile.

Che sia inserendo un salto a mezz'aria, lanciando una bomba in un determinato momento, oppure evitando di scivolare ma saltando sopra un ostacolo, con il vostro Ziggs vi ritroverete in men che non si dica a fare evoluzioni incredibili.

E c'è un'altra chicca in questo gameplay sorprendentemente stratificato. Per poter riuscire a considerare un battito come valido non dovete passarci sopra perfettamente con Ziggs, ma dovrete essere semplicemente in linea con esso, a qualunque altezza voi siate. Un'idea che, soprattutto nei livelli avanzati, diventa fondamentale per poterli completare, e ancora di più per collezionare tutti gli ingranaggi.

Un'esplosione tira l'altra

Quello di Hextech Mayhem è un gameplay che sorprende, ma neanche troppo visto il pedigree degli sviluppatori, perché riesce ad essere sempre accessibile ed accattivante per chi ci investe del tempo. I livelli sono molto brevi, durano una manciata di minuti al massimo (ricordate che esce anche su Netflix per mobile), ed esprimono sempre idee nuove accompagnando un processo di apprendimento molto morbido.

Già al secondo mondo di gioco dovrete cominciare a giocare con attenzione ma, avendo imparato i fondamentali, vi sorprenderete voi stessi nel riuscire ad infilare delle combinazioni molto difficili solamente concentrandovi un po' di più. Anche perché al di fuori delle boss fight non esiste il game over. Un'intuizione ottima, perché permette a tutti di giocare, divertirsi e completare i livelli. Ma anche di studiarli, senza dover per forza ricominciare ogni venti secondi per colpa di una sezione più ostica.

Se Ziggs viene colpito da un nemico, colpisce un ostacolo, o in generale "sbaglia", viene trasportato in avanti, non raccoglie gli ingranaggi, e dovrete semplicemente ripartire con un battito azzeccato al momento giusto. Questo elimina del tutto la frustrazione, permette di giocare in serenità e di studiare i livelli senza nessun tipo di angoscia.

L'unico neo è il fatto che, in alcuni frangenti, il gioco diventa confusionario, a tratti. Tutto il caos che c'è a schermo, con gli effetti ed i simboli dei battiti, i nemici e gli scenari, fa sì che in alcuni momenti si perda di vista Ziggs e si possa fare fatica a seguire perfettamente l'azione di gioco. Verrebbe da pensare che possa essere una cosa voluta, per costringere il giocatore a seguire il ritmo invece dell'azione a schermo, ma certi momenti di caos sono troppo elevati per pensare che siano stati ricercati in sede di game design.

Ma non è niente che mini eccessivamente il flusso del gameplay, anche perché il suddetto caos arriva in sezioni di gioco molto avanzate dove, in teoria, il giocatore dovrebbe avere già una certa dimestichezza col titolo. Su smartphone forse la cosa si complica ulteriormente, visto che già giocando in portabilità con Nintendo Switch nelle sezioni citate siamo andati quasi ad istinto.

Quello di Hextech Mayhem, nonostante le piccole storture, è davvero un ottimo impianto ludico. Si torna con grande divertimento a provare e riprovare i livelli, per sperimentare la dimestichezza ottenuta in scenari precedenti, o provare nuove peripezie per riuscire a raggiungere gli ingranaggi più nascosti.

Tutto perfetto, quindi? Relativamente a quello che deve essere il suo target, sì. Realizzando che si tratta di un genere di videogame molto particolare, che peraltro non è eccessivamente longevo, è un ottimo esponente che dimostra quanto Riot Forge, l'etichetta che contiene tutti i progetti legati a League of Legends, abbia del potenziale. Difficile dire che sia un titolo imprescindibile, ma è un esperimento che ci ha fatto molto piacere aver visto, con un brand così importante.

Versione testata: Nintendo Switch

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Voto Recensione di Hextech Mayhem: A League of Legends Story - Recensione


8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Boss fight molto divertenti

  • Idea del freestyle ottima per i completisti

  • Gameplay accessibile ma stratificato

Contro

  • A volte diventa caotico

  • Serviva qualche livello o sfida extra in più

Commento

Hextech Mayhem è un ottimo esperimento di un team molto esperto, un runner platformer con idee brillanti di game design che danno valore ad un progetto a basso budget, ma non privo di carattere. Il gameplay funziona egregiamente su più livelli di competenza e, pagando il pegno di alcune sezioni un po' caotiche, rende l'esperienza di gioco divertente ed accattivante, un'esplosione alla volta.
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