Hexen 2 | Recensione
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a cura di Tuono Blu
Dopo “Heretic” ed “Hexen” finalmente ci accingiamo a scoprire insieme il capitolo finale della temibile trilogia dei Serpent Riders: “Hexen II”. Un game pubblicato nel 1997 che riscontrò un discreto successo (limitato in parte dal confronto con i suoi predecessori) e che concluse la mitica serie stregata nata dall’estro creativo dei ragazzi di ID software.Il viaggio nel mondo delle streghe è ormai prossimo alla fine ma l’ultima sfida che ci attende è macabra e lancinante come non mai. Che la caccia ai signori del male abbia inizio!
L’ultimo cavalcatore di serpenti
Il malvagio Eidolon grazie alla potenza dei suoi artefici ha sottomesso il mondo al suo volere cospargendo distruzione e terrore in tutte le terre del globo. L’abominevole guerriero, il fiero cavaliere, uno spregevole assassino ed un saggio negromante si mettono sulle tracce del maledetto demone per sventare l’ennesimo apocalisse. Starà a voi decidere chi impersonificare in questo lungo viaggio costellato di battaglie sanguinarie.Ogni personaggio (come nei precedenti episodi della serie) è dotato di abilità, armamenti e punti di forza personali. Una scelta del personaggio ponderata con la dovuta attenzione risulta quindi fondamentale sin dall’inizio dell’avventura.
Till the end of the days
“Hexen 2“ vi trascinerà nell’incubo più tetro e nefasto che possiate immaginare. Gli scenari di gioco sono stati strutturati in ben quattro distinte ambientazioni che nel prosieguo della trama muteranno irreprensibilmente; così durante le vostre battaglie tra demoni e creature malefiche di ogni tipo vi troverete circondati in ambientazioni fantasy dalla caratterizzazione stilistica peculiare di alcune civiltà antiche e medievali. Tutto questo non fa che aumentare l’originalità di questo titolo che sprizza frammenti di innovazione davvero da ogni singolo aspetto. L’armamento, ad esempio, è stato ampiamente rivisitato ed ora potrete disporre di ben 32 strumenti di morte per combattere la vostra battaglia personale col male; insomma un kit di armi completo ed eterogeneo che va dalle semplici mazze chiodate, alle balestre di precisione sino agli incantesimi magici. Inoltre, l’importanza dei singoli oggetti che raccoglierete lungo l’aspro cammino della redenzione risulta fondamentale per potenziare le abilità fisiche e le armi a disposizione del player. Un aspetto, quello dell’inventario, che si dimostra molto più di un mero diversivo d’intrattenimento poiché dota il titolo di quelle parvenze tattico strategiche solite al genere dei giochi di ruolo.I nemici che vi sbarreranno la strada di continuo poi sono a dir poco spaventosi. Spesso vi troverete a lottare con creature come ragni assetati di sangue, volatili voraci ma anche esseri dall’anima nera come stregoni, scheletri e cavalieri del male.La paura che vi attanaglia nell’aprire una porta, svoltare dietro le mura di un castello o salire un sentiero minaccioso è encomiabile e nell’universo di Hexen non avrà mai fine.
Il portale di Praevus
Vista l’enorme schiera di fan della saga i produttori, un anno dopo l’uscita del titolo, rilasciarono un espansione chiamata il “Portale di Praevus”. Dopo la morte di Eidolon per mano dei quattro paladini un insolito inverno colpì le terre di Hexen. Insospettiti dall’avvento di questo gelo precoce i 4 eroi deciserò di recarsi nuovamente nel sacro luogo ove avevano sconfitto Eidolon pochi anni prima per calarsi nel mondo sommerso alla ricerca dell’origine di questa devastante piaga.Questo episodio vi darà la possibilità di utilizzare un nuovo personaggio (la demonessa) ed esplorare il mondo delle tenebre dove sarete costretti ad affrontare i demoni più orripilanti di sempre. Il sistema di gioco rimane quello tradizionale della serie e quindi non c’è alcuna ulteriore implementazione da segnalare dal punto di vista del gameplay ma lasciateci dire che i sentieri di morte creati dal mago Praevus vi faranno letteralmente sobbalzare davanti allo schermo in parecchie occasioni. Buona fortuna!
Aspetti tecnici
La realizzazione grafica di “Hexen 2” è sicuramente la migliore della serie grazie all’utilizzo del motore grafico, originario di Quake, potenziato e modificato proprio per ottimizzare al meglio l’elaborazione tecnica di questa avventura. La qualità delle texture è eccezionalmente definita e ciò è riscontrabile sin da subito (anche ad un occhio poco attento) perlustrando gli ambienti di gioco.Infatti negli scenari sono percepibili istantaneamente diverse peculiarità grafiche (soprattutto nella strutturazione degli edifici e delle pareti) che ci hanno lasciato positivamente compiaciuti. Naturalmente la presenza di qualche bug è osservabile nei frangenti più concitati ma non bisogna dimenticare (nemmeno per un attimo) che il game è stato progettato tecnicamente nella prima era dello sviluppo tridimensionale. In conclusione quindi dobbiamo ammettere che aggirarsi nei meandri del male si è dimostrato un terrificante piacere visivo. Anche il comparto sonoro è stato studiato meticolosamente e di fatti le maledette sinfonie che fanno da sotto fondo alle nostre gesta eroiche si addicono pienamente alle atmosfere lugubri e tenebrose del titolo.Nel complesso quindi l’attento lavoro svolto dagli sviluppatori dovrebbe essere preso come esempio da molte altre software house che vogliono dire la loro in un universo competitivo quale è quello dei first person shooter.
HARDWARE
CPU a 166 Mhz, 24 MB RAM
MULTIPLAYER
Fino a 16 Giocatori.
– Ambientazioni innovative
– Ottima realizzazione tecnica
– Gameplay eterogeneo
– Nulla da Segnalare
8.6
La tradizione decennale di ID software nel mondo degli sparatutto in prima persona sfocia in un ottimo capitolo conclusivo della serie che lascia il nostro palato sopraffino notevolmente soddisfatto. Le ambientazioni innovative, la libertà di gioco notevolmente ampliata ed un sistema di utilizzo degli items molto simile a quello di un tradizionale gioco di ruolo si dimostrano scelte estremamente azzeccate nel garantire al videogiocatore un’esperienza video ludica al di sopra degli standard attuali. Inoltre, le nuove implementazioni tecnologiche basate sul motore grafico di Quake hanno dato dei risultati molto convincenti vista la qualità visiva del game. Anche se il coinvolgimento del titolo non si è rivelato dirompente ed accattivante come nei suoi predecessori, Hexen 2 rappresenta lo scontro finale con il male che tutti vorremmo combattere almeno una volta nella vita.
Voto Recensione di Hexen 2 | Recensione - Recensione
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