Recensione

.hack Part 4 - Quarantine

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a cura di Chomog

L’arrivo dell’epica sagaCon .Hack Part 4: Quarantine, Bandai conclude la saga che ha visto proporre all’amante del genere RPG (in Italia grazie ad Atari) un insieme di videogiochi, anime in DVD e manga con Kite ed i suoi compagni.Dot Hack è stato un esperimento molto ambizioso sia per Bandai che per la stessa casa di distribuzione Atari; proporre per la prima volta in occidente un gioco di ruolo spezzato che ripresentasse sempre lo stesso gameplay con lievi aggiunte come mostri e nuovi dungeon non può che esser considerata azione coraggiosa.Quel che ha portato la serie nel cuore dei videogiocatore è stato sia il cospicuo contorno, di cui si è accennato, che la storia che muove il tutto ruotando intorno a quell’universo misterioso e pieno di pericoli che è The World.In Quarantine, come nei precedenti episodi, troviamo ancora Yoshiyuki Sadamoto (che ha partecipato a saghe come Evangelion) come character designer e la sceneggiatura di Kazunori Ito (con all’attivo lavori come Ghost in the Shell).

Il ripetersi degli elementi.Hack è uscito nel 2002 in Giappone e, nel susseguirsi degli episodi, il motore grafico non si è mai presentato diverso. A due anni di distanza l’anzianità si sente davvero tutta, i modelli poligonali dei personaggi sono sì particolareggiati, ma non trasmettono quella corposità di fisici reali ed il tutto si aggrava nei primi piani. Le ambientazioni mostrano quei colori shockanti di un mondo virtuale sempre più nel chaos, con architetture “spezzate” unite alle vecchie ambientazioni, come le pianure erbacee e le colline nevose. Comunque risultano ancora attuali gli effetti luce e le stupende barre che riportano le informazioni dei personaggi (ad esempio quella del nome con avatar sottostante in stile anime). Ci si muove sempre in terza persona visualizzando a schermo i personaggi del nostro party.I nemici appaiono più grandi e meglio caratterizzati in questo episodio, forse anche per trasmettere il loro aumentato livello di potenza. Le animazioni si presentano discrete, rari i cali di framerate e nella media i tempi di caricamento tra sezioni differenti.La colonna sonora heavy metal accompagna con drammaticità il finire delle nostre avventure e ci direziona egregiamente verso la fine della storia; riciclati, invece, gli effetti sonori direttamente dagli episodi precedenti.

Un legame con il passato troppo evidenteChi ha trovato piacevole il gameplay dei precedenti tre episodi riuscirà sicuramente ancora a divertirsi: i nemici proposti, infatti, sono ben più forti e richiedono una pianificazione più attenta delle strategie di attacco per vincerli, pur seguendo lo schema fisso attacco-cura visto negli altri giochi. Viene così scartato l’utilizzo di items e magie di basso livello, vista l’enorme potenza anche dei primi mostri del gioco. Il titolo mantiene l’aspetto di un misto tra action GDR e gioco di ruolo a turni, con l’intelligenza artificiale dei nostri compagni in linea con le nostre impostazioni proprio come se si stesse giocando un MMORPG vero (con tanto di frasi a schermo) e gli attacchi in tempo reale diretti da noi premendo il tasto X.Essendo l’ultimo episodio di questa serie, Bandai ha inondato di scene di intermezzo il gioco, cercando di chiarire e, perché no, confondere ancor di più il videogiocatore. Ovviamente chi non ha giocato i precedenti capitoli della serie rimarrà abbastanza confuso, anche perché i personaggi riporteranno alla mente dell’utente le disavventure passate; tale aspetto lega fortemente questo ultimo titolo ai precedenti, divenendo quasi inutile da possedere per l’acquirente occasionale.Dobbiamo infine dire che, oltre al motore grafico del gioco, non è cambiata neanche l’impostazione di combattimenti ed esplorazione; per chi non ne è appassionato, quindi, si potrebbe verificare una vera e propria frustrazione nel ripetere, ormai da ben quattro titoli, sempre le stesse azioni.

– Indispensabile per chi ha giocato i precedenti episodi

– Un ulteriore sfida

– Storia ben caratterizzata

– Ripetersi continuo degli eventi di gioco

– Leggermente meno longevo dei precedenti

– Grafica riciclata

7.5

Analizzare questa opera porta irrimediabilmente il continuo voltarsi indietro a guardare il passato: questo capitolo più di tutti gli altri, infatti, è fin troppo legato a quel primo episodio generatore, rimanendo quindi inutile all’acquirente insolito e non informato sulla serie.

All’interno del gioco è presente un ennesimo anime-dvd da 45 minuti che sposa gli avvenimenti del mondo di The World con i personaggi del videogioco.

La longevità di tutti e quattro gli episodi è di circa 80-120 ore per esser completati. Un immersione totale in questo finto mondo virtuale, un esperimento insolito per l’occidente e coraggioso da parte di Bandai ed un acquisto praticamente obbligatorio per chi è in possesso dei tre precedenti .Hack.

Alla fine chi resisterebbe a non vedere la fine di codesta epocale avventura?

Voto Recensione di .hack Part 4 - Quarantine - Recensione


7.5

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