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Recensione

Gundam Breaker 4 | Recensione - Il sogno di ogni fan dei Gunpla

La serie di Gundam Breaker torna dopo molti anni di assenza con un capitolo enorme e che fa della personalizzazione il suo cavallo di battaglia.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

In sintesi

  • La personalizzazione del proprio Gunpla è davvero incredibile.
  • Le missioni sono troppo ripetitive.
  • Combattimento divertente, ma con diversi problemi legati a movimenti e targeting .

Informazioni sul prodotto

Immagine di Gundam Breaker 4
Gundam Breaker 4
  • Sviluppatore: Crafts & Meisters
  • Produttore: Bandai Namco
  • Distributore: Bandai Namco
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: SWITCH , PS5 , PS4 , PC
  • Generi: Azione , Hack n' slash
  • Data di uscita: 29 agosto 2024

Se c’è un franchise tra gli anime che può superare Dragon Ball per il numero di videogiochi creati nel corso del tempo, quello è senza alcun dubbio Gundam.

L’opera originale, nata come serie animata nel 1979, ha appassionato milioni di persone in tutto il mondo e negli anni ’80 l’universo creato da Yoshiyuki Tomino è arrivato ad avere numerosi fan anche in Italia. Dopo la prima storica serie, Gundam è diventato uno dei franchise più di successo al mondo nel campo dell’animazione giapponese e ancora oggi vengono create quasi a cadenza annuale nuove opere, tra anime, film d’animazione, manga – e, per l'appunto, videogiochi.

L’ultimo arrivato è Gundam Breaker 4, titolo che vuole rivolgersi soprattutto a quegli sfegatati fan della saga che amano collezionare i modellini dei vari robot apparsi nelle decine di serie animate, quelli che in gergo vengono chiamati Gunpla.

Il gioco, disponibile per PlayStation 4 e 5, Nintendo Switch e PC, è davvero un paradiso per chi ama costruire i propri Gunpla, ma basterà l’estrema personalizzazione a renderlo un buon titolo?

Gundam virtuali

Gundam Breaker 4 arriva dopo molti anni di assenza da parte di questa saga, che ha visto il terzo capitolo uscire nel 2016; a questo è seguito, nel 2018, il titolo New Gundam Breaker, che è però stato stroncato dalla critica e dai fan per diversi problemi strutturali (come potete anche leggere nella nostra recensione). Fortunatamente il quarto capitolo mira a correggere gli errori del passato e prova a riproporre una formula più simile al terzo, con la dovuta aggiunta di diverse novità.

Iniziamo il nostro percorso come piloti di Gundam virtuali, scegliendo il nome del nostro personaggio per poi essere catapultati nella storia del gioco.

Proprio all'inizio ci viene spiegato di essere stati selezionati come dei partecipanti alla beta di un avanzato gioco virtuale chiamato Gunpla Battle Blaze: Beyond Borders, accorciato in GB4. Nella lobby online faremo subito la conoscenza di Tao e Lin, che ben presto diventeranno i nostri inseparabili compagni di avventure insieme ad altri personaggi che appariranno andando avanti con la storia.

La trama e l’ambientazione ricordano molto Gundam Build Fighters, anime la cui prima stagione risale al 2013, avente come tema proprio gli scontri tra Gunpla personalizzabili in ambienti virtuali.

Gundam Breakers 4, oltre a un incipit simile, condivide con la serie animata anche il tenore del racconto, che sia nei dialoghi che nella caratterizzazione dei personaggi è indicato soprattutto per i più giovani. Ci troveremo ben presto a formare un clan insieme a Tao, Lin e ad altri personaggi incontrati con l’obiettivo di diventare i numeri uno del gioco, affrontando poi numerose battaglie contro altri clan rivali.

Una narrazione dunque molto semplice e adatta a tutti – che non è di certo un male di per sé, ma non aspettatevi trame trascendentali o temi maturi in questo titolo, a parte un piccolo plot twist piuttosto prevedibile, ma che ci ha ricordato un po’ la vecchia serie di RPG chiamata Hack.

Sarà comunque obbligatorio avanzare nella storia per sbloccare praticamente tutte le funzioni utili a creare i nostri Gunpla da battaglia e anche le altre modalità del gioco; bisogna ammettere che le fasi iniziali sono un po’ tediose, con una valanga di informazioni che ci cascano addosso con numerose schermate di tutorial e i noiosi monologhi di Tao, che probabilmente nelle prime ore di gioco imparerete a odiare.

Le possibilità di personalizzazione sono tantissime e faranno la gioia dei collezionisti amanti del franchise.
Oltre alle missioni della Storia, sbloccheremo poi anche altre tre modalità: Incarichi, Cacciatori di Taglie e Sopravvivenza. I nomi sono piuttosto esplicativi – infatti, gli Incarichi saranno missioni in pratica uguali a quelle affrontate nella storia, ma più dirette e spesso con ricompense migliori. Cacciatori di Taglie ci consentirà di scegliere quali Gunpla affrontare in battaglia per avere la possibilità di ottenerne le parti, mentre infine in Sopravvivenza dovremo resistere a diverse ondate di nemici.

Uno dei difetti principali del gioco è legato soprattutto alla ripetitività delle missioni, che ci vedono quasi sempre affrontare ondate di nemici con alla fine lo scontro con un boss. Ci sono solo alcune varianti, come la difesa di una sorta di nave spaziale dagli assalti dei Gunpla avversari e poco altro, che da sole però non bastano a offrire una maggior varietà all’azione.

Buona invece la componente multiplayer che, replicando le dinamiche della storia, consente ai giocatori non soltanto di giocare insieme, affrontando con party da massimo tre membri tutte le missioni, ma permette anche di creare veri e propri clan con cui è possibile anche avere una sorta di banca comune con cui scambiare parti di Gunpla.

Certo, la ripetitività delle missioni si farà sentire comunque, ma giocando con un team affiatato sarà possibile ripulire più facilmente le mappe dai nemici e sarà anche possibile affrontare sfide di difficoltà più alte così da ottenere con maggior facilità pezzi di Gunpla rari.

Il paradiso dei collezionisti

L’aspetto più riuscito di Gundam Breaker 4 è senza alcun dubbio quello legato al collezionismo e all’assemblaggio del proprio Gunpla da battaglia. Nel gioco ci sono ben 250 kit di modellini, che variano da High Grade fino ai più pregiati Master Grade, con anche l’inclusione dei modellini SD, ossia super deformed.

Sin dall’inizio del gioco, a ogni missione compiuta riceverete moltissimi pezzi diversi di Gunpla con cui assemblare il vostro robot da mandare in combattimento.

Ogni Gunpla è diviso in moltissime parti che sono – per quanto riguarda solo il corpo – testa, braccio destro, braccio sinistro, torso, gambe e reattori posteriori. Sarà poi possibile equipaggiare un’arma a lungo raggio e anche una a corto raggio sia nel braccio destro che in quello sinistro, per un totale di quattro armi da portare in battaglia, con la possibilità di aggiungere anche degli accessori speciali come dei lanciamissili o dei bazooka da attaccare dove più vi aggrada.

La cosa bella è che non avrete limiti nel creare il vostro Gunpla, potendo quindi usare qualsiasi tipo di pezzo senza restrizioni: si potrà ad esempio scegliere due braccia completamente diverse o persino unire parti di un High Grade con un modello SD.

In pratica, parlando per il momento puramente del livello estetico, potrete creare sia degli inediti Gundam bellissimi da vedere oppure dei veri mostri di Frankenstein formati da parti messe completamente a caso, con pezzi che magari si compenetrano o restano fluttuanti rispetto al resto del corpo perché inserite male. Il gioco però non penalizza nulla di tutto ciò, lasciando al giocatore una libertà incredibile che difficilmente si era vista in altri titoli simili.

Come se non bastasse, finito di montare il proprio Gunpla, lo si potrà personalizzare ulteriormente colorando ogni singola parte con svariate tinte oppure applicando diverse decalcomanie.

Se un giocatore ha pazienza, dunque, potrà davvero creare il Gundam dei suoi sogni, grazie alle possibilità estreme di personalizzazione di ogni aspetto della sua creatura. Sarà poi possibile salvare ogni nostro Gunpla per riprenderlo in qualsiasi momento, nel caso si voglia sperimentare con nuove parti.

Ogni pezzo che troveremo avrà dalla sua sia un livello che ne determina la potenza che un livello di rarità. La potenza arriva fino a un massimo di 50 e da questa dipendono le diverse statistiche, tra salute, potenza di attacco, di difesa ecc. La rarità invece determina gli slot di abilità attive e passive che il proprio mobile suit avrà dalla sua.

Ovviamente questa incredibile varietà di personalizzazione spingerà i giocatori a continuare a svolgere le varie missioni presenti anche solo per il gusto di ottenere nuove parti con cui potenziare di volta in volta il proprio Gunpla.

L’area in cui sarà possibile personalizzarlo è chiamata La Stanza e qui si potrà anche avviare una modalità test, ossia una specie di training mode per valutare le prestazioni in battaglia della propria creazione.

Andando avanti nel gioco, sarà possibile poi sbloccare delle opzioni per potenziare sia il livello base che quello di rarità di ogni parte da noi ottenuta, così da non dover continuare a ripetere le missioni sperando di ottenere nuovamente le parti di Gunpla che ci interessano con un livello e una rarità maggiori.

In questo modo la possibilità di un tedioso elemento RNG viene sventata, mentre si potranno mantenere i pezzi da noi preferiti e potenziarli direttamente. Sarà anche possibile fondere due pezzi della stessa tipologia tra loro, così da trasferire le abilità di uno sull’altro per facilitare la costruzione del proprio robot perfetto; in questo modo potremo tenere una parte dalle ottime statistiche, ma con abilità pessime, semplicemente fondendola con un pezzo che ha le abilità che ci interessano.

L’unica cosa che non ci ha entusiasmato sono i menu della composizione del proprio Gunpla: ci si passerà moltissimo tempo, ma sono poco leggibili, soprattutto per quanto riguarda le varie statistiche di ogni pezzo – dato che alcune un po’ più particolari non vengono spiegate in gioco, ma vengono lasciate all’intuizione del giocatore.

Per i più appassionati di modellismo ci saranno poi due chicche extra che sono la modalità Diorama e Fotografia. Se quest’ultima permette di mettere in posa il proprio Gunpla con uno sfondo a nostra scelta per scattare qualche foto epica, la prima consente di ottenere vari oggetti e modellini dalle missioni e dal negozio della lobby, per poi montare dei veri e propri diorami di cui sarà possibile personalizzare ogni singolo aspetto.

Potremo decidere l’angolazione precisa di ogni arto di un Gundam, la composizione dello sfondo e persino aggiungere effetti speciali come esplosioni, luci e laser vari. Una vera gioia per chiunque ami il modellismo di Gundam nella sua essenza più pura.

Scontro tra Gunpla

Veniamo infine al combat system di Gundam Breaker 4, il fulcro di questo gioco, insieme alla personalizzazione del proprio Gunpla.

In battaglia potremo spostarci agilmente tramite i propulsori del nostro robot, consumando una sorta di barra della stamina per effettuare degli scatti, volare per brevi tratti ed effettuare delle schivate. Potremo poi attaccare con armi corpo a corpo e a lungo raggio.

Il bello è che sarà possibile creare qualsiasi tipo di combinazione senza grossi limiti, magari decidendo di attaccare con due spade laser classiche, oppure un’ascia e una lancia, mentre saremo equipaggiati anche con un gatling e un bazooka per la distanza. Come dicevamo non avremo limiti, se non sugli spadoni e i guanti da battaglia, che si possono utilizzare solo a due mani.

La cosa interessante è che potremo creare diversi tipi di combo a seconda delle armi corpo a corpo equipaggiate. Queste ultime sono di molti tipi, tra spade, katana, fruste, lance, armi a doppia lama, asce e molto altro.

La varietà in battaglia è dunque assicurata e c’è di buono che difficilmente ci stancheremo dei metodi d’attacco a nostra disposizione, visto che ci basterà cambiare armi o abilità per ritrovarci con una build completamente diversa da quella fino a quel momento utilizzata.

Visto che le abbiamo citate, sottolineiamo che le abilità sono molto importanti in combattimento e ne potremo equipaggiare di due tipi: le OP e le EX. Le prime sono più deboli, ma utilizzabili più spesso, dopo aver atteso un tempo di cooldown che varia a seconda dell’abilità usata.

Potremo equipaggiarne un massimo di otto alla volta tramite delle scorciatoie sul pad. Tra queste troviamo attacchi di mitragliatrici montate sulla testa o sulle spalle, scariche di gatling, attacchi con doppi bazooka o barriere protettive di vario tipo.

Gli attacchi EX sono invece i più potenti e potremo averne solo quattro alla volta. Per utilizzarli dovremo consumare una barra speciale che può accumulare fino a nove livelli; le abilità EX solitamente ne consumano da una fino a un massimo di tre. Tra queste abilità troveremo potenti raggi laser, scariche di missili e potenziamenti temporanei alle statistiche o alla velocità di movimento.

Una volta fatte un po’ di missioni della storia, verrà introdotta anche la modalità Awaken, una sorta di furia che per un certo periodo potenzia tutte le statistiche del nostro Gunpla, consentendo inoltre di effettuare un attacco finale molto potente che consuma la quantità rimanente della barra dello stato Awaken.

Gundam Breaker 4 in generale è un gioco piuttosto semplice: basta rimanere con un Gunpla del livello consigliato dalla missione che si andrà ad affrontare per finirla facilmente con un punteggio alto. Ogni missione, infatti, darà una valutazione delle azioni del giocatore che andrà da D fino al massimo, che è S; da questa valutazione dipenderanno anche il numero e la qualità delle ricompense.

Una meccanica fondamentale per assicurarsi un punteggio alto è quella legata agli Hit e Break Combo. In pratica, continuare a colpire i nemici in qualsiasi modo e senza lasciar passare troppo tempo tra un attacco e l’altro farà aumentare la barra degli Hit, che salirà di livello fornendoci diversi bonus alle statistiche.

La barra Break invece accumulerà punti man mano che faremo a pezzi i nemici o azzereremo una delle tante barre dei boss avversari; aumentando il livello delle Break Combo, migliorerà la probabilità, sconfiggendo i nemici, di trovare nuove parti per il nostro Gunpla.

I nemici per la maggior parte sono abbastanza ferraglia da macello, specialmente se avremo un livello pari o superiore al loro. Soltanto alcuni boss si sono dimostrati, invece, un po’ ostici. 

Ci sono due tipologie di boss battle: quelle contro altri Gunpla specifici, che spesso usciranno dalle tipiche scatole in cui sono venduti nella vita reale per un effetto davvero divertente, e quelle contro i boss giganti. Le prime non sono nient’altro che battaglie contro modellini customizzati che in genere hanno più salute e più armi dei nemici normali.

Le seconde invece sono contro robot giganti dotati di diverse armi e strategie di attacco che varieranno in base alla salute rimasta. Alcuni, ad esempio, potranno creare una barriera da distruggere prima di poter infliggere loro ulteriore danno, altri prepareranno pericolosissimi attacchi ad area che andranno schivati a tutti i costi.

Le battaglie in Gundam Breaker 4 sono godibili grazie anche alla varietà di build e di avversari, ma hanno comunque numerosi difetti. I controlli risultano infatti sempre un po’ imprecisi, sia nel direzionare gli attacchi che semplicemente nello spostare il nostro Gunpla in maniera precisa ed efficace mentre combattiamo.

Inoltre, manca un buon feeling dell’impatto dei colpi dovuto ad animazioni non proprio eccelse e a collisioni spesso poco curate. Quando ci saranno molti nemici a schermo, l'azione diventerà spesso caotica, rendendo le battaglie molto confuse, anche per via di un sistema di puntamento degli avversari non sempre precisissimo.

Nonostante il caos e la poca leggibilità di certi scontri, basterà prendere la mano con le build per rendere il gioco più facile, anche grazie alla possibilità di inserire molte abilità passive che permetteranno di rigenerare la salute durante la battaglia semplicemente colpendo i nemici.

Un esperto di build potrà veramente creare un mostro di potenza invincibile, se troverà le giuste parti e abilità. E sarà proprio la voglia di creare un Gunpla sempre più potente che renderà il gioco divertente nell'insieme.

Ultimo appunto sui vari livelli in cui affronteremo innumerevoli nemici. Questi sono sempre delle arene di vario tipo molto limitate nelle dimensioni – e, soprattutto, molto scarne a livello di dettagli e texture.

Ad ogni round poi si verrà teletrasportati in un nuovo livello, il che rende praticamente nulla l’esplorazione e lascia spazio solo ai combattimenti. I vari modelli di Gundam sono almeno riprodotti molto bene per quanto riguarda l’aspetto estetico, mentre le animazioni in battaglia, come già osservato, non sempre sono perfette.

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Voto Recensione di Gundam Breaker 4 | Recensione


7.2

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Personalizzazione a livelli maniacali

  • Il multiplayer dà una marcia in più al gioco

  • Combattimento divertente specialmente per la varietà di build...

Contro

  • ... ma è ancora troppo grezzo in molti aspetti

  • Le missioni diventano presto ripetitive

  • Mappe molto scarne e tecnicamente non molto riuscite

  • Alcuni menu sono un po' confusionari

Commento

Gundam Breaker 4 è probabilmente il sogno di ogni amante del franchise. Le possibilità di personalizzare il proprio Gunpla anche nel più minuscolo dei particolari rendono questo gioco perfetto per chi colleziona da una vita modellini legati alla saga e non vede l’ora di sperimentare con le infinite parti che è possibile ottenere. 
Eppure, il titolo non è esente da difetti su cui non si può soprassedere, anche se si è appassionati della saga. Il combattimento per esempio, anche se diverte grazie alla varietà di build che è possibile creare, è molto acerbo sotto diversi aspetti; inoltre, le missioni sono strutturate quasi tutte in modo uguale e la ripetitività si farà sentire presto. Anche la storia non è nulla di eccezionale, anche se potrebbe essere apprezzata dai giocatori più giovani, mentre la componente multiplayer può rappresentare un valore aggiunto se si riesce a trovare un team affiatato con cui giocare.
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