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Follow JC Go, la Recensione del clone cattolico di Pokémon Go

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a cura di Pasquale Fusco

Stufi di andare in giro a catturare Pokémon? La soluzione arriva dal Vaticano! Sì, avete letto bene. Follow JC Go fa tesoro dei preziosi insegnamenti di Niantic e Nintendo per proporci il suo gioco di ‘caccia’ basato sulla geolocalizzazione. Non ci saranno le colorate creaturine della Grande N a tenerci compagnia, bensì santi, beati e altri personaggi biblici, tra i più noti e quelli meno conosciuti.

Come scopriremo, il progetto nasce dall’intento di avvicinare un pubblico più giovane e di educarlo alla fede cattolica, proponendo così una formula di gioco ben nota ai numerosi utenti di smartphone e tablet. Riuscirà a soddisfare tali aspettative? Difficile dirlo al momento, ma noi abbiamo comunque colto l’occasione al volo per testare Follow JC Go sul nostro telefono Android (l’app è disponibile anche per iOS).

Una doverosa premessa: se a scuola non siete mai stati ferrati in Religione – o in Spagnolo, aggiungeremmo – Follow JC Go potrebbe diventare un’esperienza piuttosto frustrante.

Reclutiamo santi e beati

Questo singolare titolo mobile è stato ideato da Fundación Ramón Pané, Inc. con l’approvazione – o meglio, la benedizione – della Santa Sede, tant’è vero che Papa Francesco è stato il primo utente ad aver mosso i primi passi nel mondo virtuale di Follow JC Go; mondo virtuale che si basa, come avrete ormai dedotto, sulla mappa dell’area in cui ci troveremo fisicamente, grazie all’integrazione delle feature GPS.

Passeggiando nei panni del nostro alter ego ci imbatteremo in alcune icone fluttuanti: alcune di queste rappresenteranno una delle suddette figure tratte dalla Bibbia, mentre altre corrisponderanno ad una serie di item che potremo raccogliere per soddisfare determinate necessità.

Nel primo caso parliamo dei santi e dei beati che potremo ‘catturare’ nel tentativo di aggiungerli alla nostra collezione, o meglio, alla nostra Squadra di Evangelizzazione. Per reclutare i membri del cosiddetto eTeam non dovremo lanciare Poké Ball o adoperare qualche tipo di trappola, ci toccherà bensì partecipare ad una sorta di quiz: la domanda farà riferimento al personaggio che potremo sbloccare, più precisamente ad un dettaglio legato alla sua storia o ad una sua possibile citazione.

Rispondendo correttamente otterremo la card dedicata alla figura in questione, ma una risposta errata ci costringerà a rinunciarvi e a rimettersi alla ricerca del medesimo personaggio. Precisiamo che il solo supporto alla lingua spagnola renderà questo compito decisamente ostico a chi non mastica l’idioma, come nel caso del sottoscritto, che ha ormai infranto il record mondiale di risposte sbagliate in Follow JC Go. Il mio eTeam è decisamente scarno, effettivamente.

Quando parliamo di item ci riferiamo invece a tre oggetti/icone in particolare: Acqua, Pane e… Spiritualità. La raccolta di questi ultimi provvederà alla rigenerazione di altrettanti valori legati al nostro personaggio, rispettivamente Idratazione, Energia e… Spiritualità. Non è ben chiaro l’esito a cui verremo condotti esaurendo completamente uno dei tre parametri, dal momento che in un’abbondante dose di ore non siamo mai riusciti a restare del tutto disidratati o a digiuno, né tantomeno ci siamo allontanati dalla retta via. Questo perché la distribuzione degli item risulta anche fin troppo generosa, e non parliamo solo della loro quantità su schermo: se saremo troppo lontani da un oggetto potremo raccoglierlo comunque, anche avvistandolo in lontananza, finché saremo disposti a spendere 3 Denarios.

Da acquisti a indulgenze in-app

Ci sono ben tre differenti modalità per ottenere Denari in Follow JC Go: esplorando il mondo di gioco, assecondando le inserzioni pubblicitarie – e, dunque, vedere lunghi video intrisi di spiritualità – o, opzione più curiosa, convertendo soldi reali in valuta virtuale. Fin qui nulla di sorprendente, se non fosse che la spesa effettuata in questo gioco viene considerata una donazione, inviata alla stessa Fundación Ramón Pané che si è occupata dello sviluppo dell’app in questione.

I soldi che andranno in beneficenza ci consentiranno di sbloccare ulteriori sfide e i Denarios di cui sopra, grazie ai quali otterremo – all’occorrenza – anche un secondo tentativo per le domande fallite. Gli utilizzi dei Denari si limiteranno a questo, almeno per il momento.

Altra feature che si allontana dalle consuete funzionalità di questo tipo di giochi risponde al nome di Puntos de interés (Punti di interesse). In questa lista potremo scegliere alcune strutture e locali da visualizzare all’interno del gioco: parliamo di chiese, ristoranti, ospedali, stazioni di servizio e chi più ne ha più ne metta, in un’area che va dai 500 m ai 5 km. Nulla di particolarmente rilevante ai fini della nostra caccia, ma potrà tornare alquanto utile a chi approfitterà delle funzioni GPS per raggiungere un determinato luogo della mappa.

Da non sottovalutare neanche l’integrazione di alcune feature social, come la possibilità di aggiungere un amico e quell di contattare gli altri giocatori attraverso un pratico sistema di messaggi.

Catechismo chibi

Tutto questo, però, non sarà accessibile prima di aver creato il nostro personalissimo avatar. Dopo averlo battezzato con un nickname potremo personalizzare il suo aspetto attraverso l’editor, che agirà in maniera del tutto casuale per la creazione del nostro look; non sarà pertanto possibile selezionare i singoli capi d’abbigliamento, né i tratti somatici. Un vero peccato per gli aspiranti Vescovi, che in compenso potranno accontentarsi di una controparte in versione chibi.

Sul profilo tecnico Follow JC Go meriterebbe qualche confessione in più. Il titolo si presenta con una veste grafica molto essenziale, forse anche troppo quando ci troviamo a vagare senza apparente meta nel mondo virtuale: il nostro avatar, le icone e le eventuali segnaletiche sono povere di dettaglio e non godono di un’elevata risoluzione, problema che affligge anche le figurine che potremo raccogliere. Nulla di stupefacente neanche per quanto concerne le animazioni, che talvolta inciampano anche in piccoli rallentamenti e in bizzarri freeze.

Segnaliamo inoltre un problema che riguarda l’utilizzo della bussola, una modalità alternativa che ci avrebbe permesso di controllare la telecamera in-game mediante il movimento del nostro smartphone. Ahinoi, anche restando immobili la visuale comincerà a scattare ripetutamente, rendendo questa feature inutilizzabile. Non saranno contenti neanche gli utenti dei device full-screen – praticamente il 90% degli smartphone sbarcati quest’anno sul mercato – dal momento che l’interfaccia non potrà riempire la totalità dei loro schermi.

+ Disponibile gratuitamente sia su Android che su iOS

+ Geolocalizzazione piuttosto precisa

+ Potrà condurre qualche utente sulla retta via

- Veste grafica davvero povera

- Qualche bug di troppo

- Qualche meccanica insensata

- C'è solo la lingua spagnola

Indipendentemente dal vostro orientamento religioso, Follow JC Go rappresenta un esperimento molto curioso. Nonostante il gioco sia essenzialmente identico a Pokémon Go nelle funzionalità, difficilmente la sua formula potrà risultare appetibile ai veterani dell’opera di Niantic. Non parliamo solo di un comparto tecnico poco curato, ma anche di una scarsa varietà di contenuti e di una selezione poco coraggiosa delle meccaniche (gli item e i relativi parametri). Non ci sentiamo di bocciare il sistema di in-app purchase: avremmo effettuato volentieri una donazione per sentirci delle persone migliori. E ora attendiamo il supporto alla lingua italiana, per proseguire nel nostro cammino spirituale.

Voto Recensione di Follow JC Go, la Recensione del clone cattolico di Pokémon Go - Recensione


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Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Disponibile gratuitamente sia su Android che su iOS

  • Geolocalizzazione piuttosto precisa

  • Potrà condurre qualche utente sulla retta via

Contro

  • Veste grafica davvero povera

  • Qualche bug di troppo

  • Qualche meccanica insensata

  • C'è solo la lingua spagnola

Commento

Indipendentemente dal vostro orientamento religioso, Follow JC Go rappresenta un esperimento molto curioso. Nonostante il gioco sia essenzialmente identico a Pokémon Go nelle funzionalità, difficilmente la sua formula potrà risultare appetibile ai veterani dell'opera di Niantic. Non parliamo solo di un comparto tecnico poco curato, ma anche di una scarsa varietà di contenuti e di una selezione poco coraggiosa delle meccaniche (gli item e i relativi parametri). Non ci sentiamo di bocciare il sistema di in-app purchase: avremmo effettuato volentieri una donazione per sentirci delle persone migliori. E ora attendiamo il supporto alla lingua italiana, per proseguire nel nostro cammino spirituale.
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