Recensione

flOw

Avatar

a cura di Raiden

Tra Lynch e il surrealismoflOw è uno di quei “giochi-non giochi” davvero difficili da recensire. Il compito del redattore in questi casi è quello di cercare di offrire al pubblico una descrizione quanto più dettagliata possibile del titolo, evitando magari di soffermarsi troppo sulle caratteristiche tecniche che poco hanno da “dire” in questa occasione. flOw non si può considerare strettamente un videogioco. Certo, si utilizza una periferica per far muovere le immagini 3D che sono su schermo e fin qui il ragionamento non fa una piega, ma non esiste un obiettivo specifico se non quello di far ingrandire il proprio essere e far assumere altre forme ad esso, non esiste un finale vero e proprio, insomma, non può essere considerato un gioco nel vero senso della parola. Potremmo altresì definirlo come una “nuova forma d’arte” o “arte in movimento” oppure ancora come (preparatevi a leggere tutto d’un fiato) “una sorta di opera lynchiana applicata al mondo dei videogiochi”. Come David Lynch ha più volte fatto con il cinema (ricorderete capolavori della sua arte cinematografica, da molti incompresa ma dai più celebrata ed osannata, come per esempio Six Figures Getting Sick, The Alphabet o The Grandmother), anche in questo caso, con i videogiochi però, Jenova Chen, propone una sorta di esperimento, un incrocio tra un quadro surrealista animato ed Electroplankton della Nintendo, con il quale trova qualche somiglianza.

Dalla tesi di laurea al PlayStation StorePresentato come tesi di laurea da Chen, creato con Shockwave Flash e adesso disponibile in HD per PlayStation 3, scaricabile dal servizio PlayStation Store, flOw permette di muovere, mediante il sensore di movimento del Sixaxis, davvero ben implementato, una sorta di organismo monocellulare, di ameba, di plancton, di batterio (insomma, credo di aver reso l’idea), in tutte le direzioni dello schermo all’interno di una sorta di “brodo primordiale” in cui trovare nutrimento sembra in effetti l’unico vero scopo. La nostra “creatura” potrà infatti fagocitare altre cellule e nutrirsi fino a diventare enorme. In effetti, qualche somiglianza, almeno all’inizio, con il celebre “Snake” c’è: andare avanti e indietro, su e giù per lo schermo cercando di mangiare quante più cellule possibili evitando gli esseri più grossi e magari smembrandone alcuni per “scinderli” in tante piccole parti con cui nutrire il nostro organismo, richiama molto il concetto del vecchio gioco arcade, anche se con un’idea molto più evoluta ed un concept decisamente più complesso, seppur con un livello di sfida ridotto al minimo.Il brodo primordiale (noi continuiamo a chiamarlo così ma se preferite altri termini per definirlo quali “oceano” oppure “fluido” fate pure) in cui sguazzeremo con la nostra creatura, è rappresentato su livelli verticali e a noi toccherà far muovere e nutrire ben sei specie diverse di esseri unicellulari fino a far raggiungere loro lo stadio finale. Oltre al sensore di movimento del Sixaxis, utilizzeremo uno qualsiasi dei tasti per sfruttare le abilità speciali del nostro essere. Potremo aggredire le altre forme di vita (che non esiteranno a difendersi) e cercare di scomporle in tanti piccoli pezzi da inglobare ed utilizzare come fonte di nutrimento. A tale scopo potremo perlustrare le varie zone del fluido in verticale, come fossero dei “piani” di un palazzo, come a voler indicare la profondità della sostanza nella quale faremo nuotare il nostro organismo. A tal proposito, una cellula dotata di ciglia, di forma circolare con delle frecce rosse al suo interno, ci permetterà di scendere in profondità, al contrario, una cellula ciliata, molto simile a quella sopra descritta ma con le freccette blu, ci consentirà di tornare verso l’alto e salire di quota. Dopo aver progredito in tal senso ed aver esplorato per benino tutte le zone a nostra disposizione, faremo raggiungere lo stadio finale al nostro essere e potremo dunque “pilotare” un altro essere, dalla forma e dalle caratteristiche differenti. Come già accennato, saranno sei in tutto i mostriciattoli che potremo guidare nell’immenso fluido e ognuno potrà raggiungere la sua rispettiva trasformazione finale. Inizieremo col vermicello veloce ed agile per poi passare ad una sorta di medusa, capace di girare su se stessa ed attrarre a sé le cellule con cui costruire il proprio organismo; sarà poi il turno di una sorta di pesce in miniatura, in grado di fare dei piccoli scatti, letali per le prede; toccherà quindi ad un essere in grado di rendersi invisibile, poi ad un altro velocissimo e letale, quasi fosse un proiettile, infine una sorta di serpente, più lungo del primo verme e decisamente più potente.

Musica, Maestro! flOw è accompagnato costantemente da un sonoro eccellente, a base di una serie di suoni “soft” che in alcuni casi sembrano comporre una melodia vera e propria, rilassante al massimo. Saremo noi stessi a creare la musica, fagocitando microorganismo dopo microorganismo potremo ascoltare ogni volta una nota ben distinta, mescolata ad altre in un effetto orchestrale che sembra quasi ricercato e molto elegante.E qui ci si riallaccia al discorso su Electroplankton poiché, se è vero che nel gioco per Nintendo DS il nostro scopo è quello di utilizzare il plancton per fare musica, anche in flOw in un certo senso è così, solo che dovremo nutrirci di esso e ciò comporterà ogni volta una “reazione sonora” distinta, in maniera tale da aggiungere una nota, di volta in volta, ad un’unica opera musicale. Volendo insistere sull’aspetto sonoro del gioco, potremmo accostare flOw anche a Lumines per PSP, ricordando che, anche nel rompicapo di Q Entertainment, ad ogni nostra azione corrisponde una variazione del sottofondo musicale.

flWOW!Sia ben chiaro, flOw è una genialata autentica e merita il download, specie per il prezzo a cui viene proposto (solo 4,99 Euro) e non di rado potrà tenervi incollati ore ed ore dinanzi al vostro bel televisore (preferibilmente il più grande possibile) alla ricerca di sano relax o di semplice intrattenimento senza un preciso scopo, se non quello di accrescere le dimensioni della propria creaturina o di ascoltare della soave musica zen/new age.Graficamente è senza dubbio un bel vedere: un mix di colori si mescolano per formare un quadro vero e proprio, e i vostri movimenti non faranno altro che animare il quadro rendendo ancor più intenso il surrealismo che Chen, con il suo esperimento, vuol far “assaggiare” all’utenza.Non sarà difficile, per molti di voi, rimanere incollati allo schermo quasi ipnotizzati da flOw e non a pochi potrebbe anche capitare di addormentarsi dinanzi al proprio monitor, non per la noia, ma, come già accennato, per l’enorme svago rilassato che il titolo vuole dare al giocatore, quasi fosse questo il vero scopo. Inutile dire che, se la longevità non è eccezionale (impiegherete al massimo due o tre ore per far raggiungere a tutte le sei creature il loro stadio finale di trasformazione), la rigiocabilità di flOw è senz’altro un punto a favore. Se ad essa si vuole aggiungere anche la possibilità di giocare fino a quattro persone, allora il divertimento si prolunga ancora di più e viene condiviso con gli amici.

– Grande impatto visivo e sonoro

– Idea geniale

– Rilassante e divertente

– Crea assuefazione

0

“Un’esperienza visiva”, “arte in movimento”, “più che un videogioco” o “non proprio un videogioco”. In qualsiasi modo lo si voglia definire, flOw onora i 4,99 Euro spesi per il download ed offre agli utenti PlayStation 3 l’opportunità di provare con mano ciò che vuol dire “lampo di genio” applicato al mondo dei videogiochi.

Inutile insistere più di tanto: flOw merita indubbiamente l’acquisto, per l’eccezionale originalità, per i controlli intuitivi e semplici, per le musiche rilassanti e per la grafica d’impatto, per di più a 1080p.

Correte su PlayStation Store a scaricarlo!

Leggi altri articoli