F1 2011 Recensione PSVita
F1 2011 delude anche sui lidi Sony, dopo quelli Nintendo, soprattutto a causa di un porting affrettato e realizzato senza quella cura al dettaglio che tanto ha giovato alle versioni maggiori (in tutti i sensi).
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
E così, eccola qua: dopo mesi di attesa, speculazioni, anteprime e speranze, PSVita è finalmente realtà, con il suo strabiliante schermo, i suoi controversi mille sistemi di controllo e una line up di lancio tra le più nutrite che la recente storia ricordi.
Tra picchiaduro, platform, avventure e puzzle game, uno dei generi meglio supportati sembra essere quello dei racing game, pur rappresentati da titoli molto eterogenei tra loro, quali Wipeout 2048, Ridge Racer, Asphalt Injection e ModNation Racers: Road Trip.Dopo delle solidissime versioni home console, e una assai meno entusiasmante sortita sul concorrente Nintendo 3DS, poteva forse mancare all’appello F1 2011 di Codemasters? Certo che no. Eccovi allora le nostre impressioni.
Sumo Digital colpisce ancoraAnche per la versione sulla nuova, scintillante console portatile made in Sony, Codemasters ha affidato la quasi interezza dello sviluppo ai ragazzi di Sumo Digital. Infatti, la somiglianza dei menù e della presentazione generale con la versione uscita solo un paio di mesi fa su Nintendo 3DS è palese: saremo accolti dalle stesse schermate sobrie e minimaliste, e potremo scegliere tra modalità già note: Gara Rapida si commenta da sé, e si rivela perfetta per la fruizione episodica del titolo, così come la modalità Sfide, che propone ben 60 avvincenti situazioni di gara fruibili in non più di 7-8 minuti, con obiettivi di volta in volta diversi, come battere un tempo prestabilito, collezionare il maggior numero di sorpassi o doppiare delle porte situate in zone della pista in genere lontane dalle traiettorie ideali.L’offerta più corposa, come per le console casalinghe, proviene invece dalla modalità Carriera, in cui saremo responsabili dell’ascesa (o dell’insuccesso) di un pilota sconosciuto, le cui generalità saranno a nostra completa discrezione.Lunga, discretamente impegnativa e sufficientemente credibile nel lento passaggio da scuderie minori fino ai grandi nomi del Circus, la Carriera denota una profondità e una ricchezza di contenuti che da soli potrebbero giustificare l’acquisto per gli appassionati di questo sport.A completare l’offerta, invero corposa considerando la natura portatile del titolo, la possibilità di effettuare un Mondiale impersonando uno dei 24 piloti ufficiali che hanno preso parte alla scorsa stagione e le Gare a Tempo, in cui un secondo può fare la differenza tra un grande giro e una delusione cocente: insomma, di carne al fuoco ce n’è tanta, ma è piuttosto sul gusto che si potrebbe avere da ridire.
Puzza di bruciatoCome per la già più volte citata versione per Nintendo 3DS, dove il gioco non mantiene le promesse è in ambito di gameplay: la grande duttilità del modello di guida, che, tramite numerosi aggiustamenti e un’accurata sezione di assetto pre-gara della vettura, permette di modulare grado di difficoltà e di simulazione non basta, infatti, a garantire quel divertimento e quel feeling che le versioni home restituivano.Questo accade principalmente per colpa di un sistema di controllo forse eccessivamente votato all’arcade, anche quando, disattivando aiuti come la traiettoria ideale e l’assistenza dello sterzo, sarebbe lecito aspettarsi una ferrea riproduzione di uno sport dove fattori come la precisione nelle traiettorie e una guida pulita fanno realmente la differenza.Non sarebbe la prima volta che, puntando sulla natura più “sbarazzina” del tipo di fruizione tipica delle console portatili, vi si ripropongono meccaniche semplificate, come quelle che hanno portato per anni le più rigorose simulazioni sportive (dal calcio al tennis, passando per il basket) a trasformarsi negli arcade più sfrenati. L’avvento di PSVita che, più di Nintendo 3DS, si ripromette di proporre un’esperienza affine a quella delle console da salotto, rende più evidente la forbice tra una cosmesi di nuova generazione e una giocabilità ancora troppo ancorata a stilemi ormai sorpassati.Non che la realizzazione tecnica faccia gridare al miracolo, beninteso, ma, complice il brillante schermo OLED, riesce a proporre, nel complesso, una mole poligonale e un framerate più che sufficienti, decisamente superiori alla concorrenza: ma quando ci si diverte poco, la cosa passa decisamente in secondo piano.Eppure, a detta degli sviluppatori (e non abbiamo motivo di non credere loro), nella versione PSVita sono stati implementati due dei sistemi che hanno decretato la fortuna delle versioni per Playstation3 e Xbox360, premiate tanto dalla critica quanto dai dati di vendita, ovvero il KERS (Kinetic Energy Recovery Systems) e il DRS (Drag Reduction System), accurate routine destinate, rispettivamente, alla riproduzione di una fisica cinetica credibile per le vetture e alla ricreazione dell’effetto di riduzione della forza aerodinamica che, però, alla prova dei fatti, fanno sentire troppo poco il loro peso, senza che il susseguirsi delle curve e dei sorpassi riesca mai a rendere davvero credibile l’azione in pista.Preso in sé, senza raffrontarlo alle versioni home (ma come non farlo quando il gioco è un porting?), <b in versione PSVita costituirebbe un discreto passatempo per tutti coloro che amano la Formula 1, a patto di non pretendere una simulazione troppo accurata e un’intelligenza artificiale troppo sopra le righe, perché, se è vero che dopo l’imbarazzante performance su 3DS, le vetture avversarie si comportano in maniera un pizzico più credibile, gli standard fissati dalle versioni maggiori sono tristemente lontani, con piloti che seguiranno traiettorie precalcolate (anche se intasate) e che tenderanno a fare gruppo. Questo consentirà, anche a livelli di difficoltà più elevati, tanto una rimonta da primato in caso di errore, quanto una prematura fuga per la vittoria nel caso si esca bene dalla prima serie di curve.Qualcuno potrebbe obiettare che non è giusto, in fondo, forzare un paragone tra il titolo in versione home e la sua declinazione portatile, ma questo potrebbe essere il destino di PSVita, vista la potenza conclamata (e che molti titoli di lancio stanno ampiamente comprovando) e la possibilità (qui peraltro assente) di interessanti cross play con PS3: se Sony intende ricreare l’esperienza casalinga on the go, è necessario che anche le terze parti si sforzino di proporre prodotti qualitativamente almeno allo stesso livello di quelli da salotto, visto che l’hardware appare dei più performanti.
Nulla di nuovo sul fronte occidentaleIl discorso vale anche per il comparto tecnico che, pur segnando un netto stacco tanto dalla precedente console portatile Sony quanto da quella a due schermi di Nintendo, non regala le emozioni che invece molti altri titoli di questa ricca line up iniziale diPSVita sono stati capaci di regalarci: la conta poligonale è soddisfacente, il framerate palesa molte meno incertezze di quanto visto su Nintendo 3DS e le vetture mostrano molti punti di contatto con quelle reali, eppure è evidente come manchi qualcosa, quasi come si fossero affrettate le ultime fasi di sviluppo per riuscire a far arrivare il titolo sugli scaffali (e sul Playstation Store) in concomitanza con il lancio occidentale della console ospite.Ne è ulteriore riprova la quasi assenza di feature apposite per i numerosi sistemi di controllo di PSVita , del tutto inutilizzati se non per la possibilità di cambiare marcia con il touch pad posteriore e di spostare la visuale agendo invece su quello anteriore.Le modalità multigiocatore, sia ad hoc che online, compensano in qualche modo la carente intelligenza artificiale, proponendo un livello di sfida altrimenti sconosciuto e permettendo partite in rete fluide e senza grossi problemi di lag, stante una certa difficoltà nel reperire giocatori, dovuta forse anche al fatto che abbiamo testato l’online a poche ore dal lancio ufficiale di PSVita.In definitiva, un acquisto che potrebbe far felici i fan più sfegatati di questo nobile sport, ma scontentare quanti siano alla ricerca di una simulazione accurata o anche solo di un titolo che restituisca il brivido della velocità.</b
– Adatto tanto ai neofiti quanto ai più esperti
– Longevo
– Online ben implementato
– Migliore per diversi aspetti rispetto alla versione 3DS
– Intelligenza artificiale lacunosa
– Modello di guida mai davvero convincente
– Uno dei titoli più anonimi tecnicamente su PSVITA
6.5
F1 2011 delude anche sui lidi Sony, dopo quelli Nintendo, soprattutto a causa di un porting affrettato e realizzato senza quella cura al dettaglio che tanto ha giovato alle versioni maggiori (in tutti i sensi).
L’esperienza di gioco non è da buttare via, in considerazione di una grande flessibilità del livello di difficoltà, di una longevità sopra la media e di modalità online che arricchiscono l’offerta, ma le pecche dell’intelligenza artificiale, la rinuncia agli aspetti più spiccatamente simulativi e una generale sensazione di incompletezza non aiutano certo il giocatore a immergersi nello scintillante mondo della Formula 1, che, diciamolo, ha visto giorni migliori.
Se a cotanta quantità in termini di modalità di gioco e circuiti ufficiali Codemasters avesse affiancato il modello di guida già visto nelle versioni home, avremmo parlato di un titolo imperdibile, ma con i “se” e i “ma” gli early adopters di PSVita ci fanno poco.
Voto Recensione di F1 2011 Recensione PSVita - Recensione
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