F.E.A.R. Files - Recensione
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a cura di AP
Quando nel 2005 Monolith rilasciò F.E.A.R. su PC, molti neo utenti dell’appena nata console Microsoft cominciarono a sperare che venisse al più presto confermata una versione per Xbox 360. Questo puntualmente accadde e dopo circa un anno si potè cominciare ad aver Paura anche su questa piattaforma. Il motivo di questa richiesta è presto detto: F.E.A.R. era un titolo inedito, che mescolava una trama ricca di azione ad una serie di eventi paranormali che venivano narrati spessissimo in prima persona durante lo svolgimento del livello (Half Life docet). Questa soluzione unita ad una grafica eccellente e ad un’intelligenza artificiale degli avversari che ai livelli di difficoltà più alti giocava davvero come il gatto con il topo prendendo alla sprovvista il giocatore, ha contribuito a rendere F.E.A.R. uno dei più apprezzati FPS degli ultimi anni. Mentre tutti aspettiamo un vero seguito, i programmatori hanno prodotto due espansioni che si occupano di ampliare il respiro della storia principale e ora anche i possessori di Xbox 360 possono vedere come si sviluppa la vicenda.
Me lo ricordavo diversoAppena avviato il gioco ci si ritrova davanti un menù che ci permette di avviare una qualunque delle due espansioni, una delle otto azioni istantanee ora disponibili, il multiplayer online fino a 16 giocatori o di trafficare tra le opzioni.Avviando Extraction Point ci ritroveremo qualche istante dopo la fine dell’originale F.E.A.R. e dovremo fuggire. Con Perseus Mandate invece vi ritroverete nei panni di un altro operativo F.E.A.R. che vivrà una storia parallela a quella del titolo originale. In entrambi i casi avrete però una spiacevole sorpresa: graficamente il titolo appare scarno e poco curato. Le ambientazioni, oltre a sembrare molto simili tra loro (difetto ereditato dal primo gioco della serie) appaiono costruite con texture non all’altezza delle meraviglie della console next-generation. Alcune scalettature, unite a colori tendenti al grigio, non fanno altro che farci domandare se davvero il capostipite era così. A questa domanda ho voluto rispondere inserendo l’altro gioco in mio possesso per fare un paragone. In effetti il titolo Monolith di un’anno fa risulta simile a questa raccolta, ma decisamente con una palette di colori più presente e con un’ambientazione vivida, meno scialba ma tremendamente più angosciante. Questo è un altro punto di svantaggio di questo F.E.A.R. Files: nonostante il metodo di narrare la vicenda si sviluppi attraverso flash e visioni da vivere giocando e senza intermezzi filmati, questa volta i balzi sulla sedia sono decisamente meno. Questa caratteristica non è minata da un minor numero di queste scene, bensì dalla loro efficacia registica e da una continua sensazione di già visto che si impossessa del giocatore fino alla conclusione delle due avventure. Molte situazioni di gioco sono già state affrontate e riviverle non fornisce assolutamente le stesse sensazioni. Qualcuno di voi potrebbe obiettare che chi non ha giocato F.E.A.R. potrebbe comunque godere di questi momenti in quanto inediti. Questo è verissimo, ma se si considera che entrambe le espansioni si collegano al primo splendido F.E.A.R., è facile intuire che questi due titoli sono nati per soddisfare la curiosità di chi ha giocato e finito il primo capitolo. Restano comunque ancora avvolti nel mistero diversi interrogativi e anzi, soprattutto giocando a Perseus Mandate, se ne apriranno di nuovi.
Pochi brividi, tanta adrenalinaNonostante i difetti fin qui elencati, F.E.A.R. mantiene la sua identità di sparatutto ed è soprattutto l’ IA dei nemici a non deludere mai. Si ripareranno, faranno capriole evasive, useranno granate, si raduneranno in gruppi per stanarvi e per restituirvi con gli interessi il piombo che gli avete sparato contro. Questa più che paura si rivela essere tensione a cui il giocatore è sottoposto da questi sveglissimi Replicanti. Questi soldati anche saranno gli avversari più frequenti da incontrare non sono certo gli unici. Si passa da robot pesantemente armati che ricordano l’ED-209 del film Robocop, a spettri e mostri pronti a fare irruzione da finestre e addirittura dal pavimento. Per contrastare tutto questo potrete fare affidamento su tutta una serie di armi vecchie e nuove che, utilizzate insieme al “bullet time” del protagonista, si riveleranno le uniche soluzioni ai vostri problemi armati.Diverse mappe di Azioni Istantanee sono inedite e sono da considerarsi come un piccolo regalo fatto dai programmatori verso tutti gli acquirenti che hanno pazientemente atteso l’uscita di questa raccolta esclusiva per Xbox 360. Le otto mappe presenti sono delle mini mappe strapiene di nemici in cui vengono assegnati punteggi e statistiche in base ai nemici uccisi, ai medikit usati, all’arma preferita e alla percentuale dei colpi andati a segno. Da segnalare la notevole difficoltà di questi scenari e la possibilità di mandare ad una classifica mondiale i propri risultati. Naturalmente la modalità multiplayer non si ferma ad una banale classifica, ma permette a 16 giocatori di intraprendere un combattimento in diverse arene. Le possibilità sono molteplici: si va dal deathmatch al cattura la bandiera, dal gioco di squadra fino a diverse modalità che contemplano lo slow motion. I server però risultano un po’ vuoti e non sempre si riesce ad ospitare le partite appena create. Questo è uno dei pochi fifetti di un multiplayer che risulta ben strutturato ma terribilmente colpito da altri titoli più popolari.Il comparto sonoro invece si presenta come uno degli aspetti a cui si è prestata maggiore attenzione. I suoni d’ambiente che comprendono passi e scricchiolii, i colpi delle armi da fuoco, l’effetto sonoro che rende i rumori ovattati durante il bullet time, ed infine il doppiaggio interamente in italiano sono tutti esempi del buon lavoro svolto. Nel complesso, nonostante le espansioni presenti siano due, non impiegherete molto tempo a portare a termine il gioco. Quello che viene scontato chiedersi è se avrete voglia di giungere ad una fine che non arricchisce la storia principale e che offre pochi spunti di originalità, fungendo da tappabuchi in attesa di un nuovo episodio degno di portare il numero 2 in copertina.
– Giocabilità elevata
– Audio curato e avvolgente
– IA nemica sviluppatissima
– Grafica scialba e inferiore all’originale
– Storia non sviluppata adeguatamente
– Novità esigue e poco rilevanti
7.0
F.E.A.R. Files non aggiunge nulla di nuovo a un’esperienza notevole, che qui viene riproposta attraverso due espansioni con una veste grafica più scialba dell’originale. La Paura e i tuffi al cuore sono quasi svaniti, mantenendo comunque una giocabilità più che buona grazie al livello di sfida offerto dall’IA nemica. La peggior sfortuna di questa raccolta, però, è quella di condividere lo scaffale con titoli del calibro di Halo 3 e Call of Duty 4, qualitativamente superiori sia nel single player che nelle modalità a più giocatori, e con un’altra collection, ossia quell’Orange Box, che lascia ben poco spazio a queste due espansioni.
Voto Recensione di F.E.A.R. Files - Recensione - Recensione
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