Ender Magnolia: Bloom in the Mist | Recensione - Senza novità?
Ender Magnolia: Bloom in the Mist è un seguito conservativo e senza novità di peso. Scopriamo nella nostra recensione se è all'altezza del capostipite.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
In sintesi
- Un seguito che non cambia nulla di rilevante e si basa sul successo del primo gioco.
- Rimane la stessa magia del capostipite.
- Impercettibili migliorie.
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Pro
- Rimane intatta la stessa magia del capostipite.
- Impercettibili migliorie, soprattutto su alcuni degli elementi più critici del predecessore.
-
Contro
- Un seguito che non cambia nulla di rilevante e si basa sul successo del primo gioco.
- Rinuncia completamente a qualsiasi tipo di evoluzione del concept, rivelandosi un seguito senza ambizione.
Il Verdetto di SpazioGames
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Live Wire, Adglobe
- Produttore: Binary Haze Interactive
- Testato su: PC
- Piattaforme: SWITCH , PC , PS4 , PS5 , XSX
- Generi: Metroidvania , Soulslike
- Data di uscita: 25 marzo 2024 (Accesso Anticipato Steam) - 22 gennaio 2025 (PC)
Le prime tre ore di Ender Magnolia: Bloom in the Mist ci avevano dato subito delle sensazioni piuttosto corrette su quella che sarebbe poi stata la versione finale del gioco: il seguito dello splendido Ender Lilies: Quietus of the Knights non ha mai avuto l'intenzione di cambiare le carte in tavola, seguendo al contrario quel vecchio adagio che recita "squadra che vince non si cambia".
Il primo capitolo ha in effetti dato chiare indicazioni sulla qualità, la forma e la struttura di una serie che si arricchisce adesso (dopo la fase di accesso anticipato) di un secondo capitolo che accontenterà chi desiderava più contenuti sulla falsariga di quanto già provato tre anni fa, ma che forse non incontrerà completamente il favore di chi desiderava qualcosa di più elaborato e unico.
Alla luce di quanto detto, Ender Magnolia: Bloom in the Mist si perde nel vortice della ripetizione, perdendo per strada il carico di novità del capostipite, oppure rappresenta un seguito forte abbastanza da reggersi da solo sulle proprie gambe?
Ender Magnolia: Bloom in the Mist: quali novità?
Partiamo subito col dire che chi si approccia oggi a Ender Magnolia: Bloom in the Mist, avendo saltato a pie' pari il predecessore, non rimarrà necessariamente indietro o privato di elementi narrativi fondamentali per comprendere la storia.
Va comunque considerato che i rimandi, i dettagli e certe importanti rivelazioni che cuciono il tessuto narrativo tra i due capitoli sono presenti, ma nulla vi vieta di andare a ritroso e ricostruire il racconto anche partendo da Ender Magnolia: Bloom in the Mist.
Nei panni di Lilac, accordatrice con l'innato potere di venire in soccorso degli Homunculi, si dovrà costruire la vicenda passo passo proprio come nel gioco precedente, con stralci di lettere e informazioni centellinate.
Anche narrativamente, dunque, questa storia ambientata nello stesso universo segue pedissequamente le orme di Ender Lilies, regalando alcuni discreti spunti che però finiscono per adagiarsi su quanto di buono già fatto dal team di sviluppo in precedenza, con pochissimi guizzi degni di essere presi in considerazione.
Lo stesso si può dire per gli elementi di gameplay, mutuati di peso e con davvero pochissime novità che possano giustificare i complimenti per un impegno profuso che è definibile come quello che in gergo viene definito il minimo sindacale. Ricorderete bene come uno dei difetti più noti di Ender Lilies fosse la sovrabbondanza di alcune abilità, che finivano per essere messe da parte ben presto per usare quelle più efficaci.
Questo errore Ender Magnolia: Bloom in the Mist non lo fa, o per lo meno, lo fa in maniera meno marcata, rivelandosi più attento negli equilibri dell'armamentario di Lilac e nelle possibilità che le vengono date per eseguire salti, traversate e per opporsi alle diverse tipologie di nemici (taluni davvero terribili e coriacei) che le sbarreranno il tortuoso cammino.
Alcune abilità risultano ancora sovrapponibili, e basterà davvero poco per equipaggiarsi con le solite tre per avere quasi sempre la meglio.
Le uniche reali varianti, in tal senso, sono rappresentate da aree in cui viene richiesto giocoforza un approccio differente, ma lo sviluppo dell'avanzamento e l'intera conduzione di gioco si appaiano al gioco di tre anni fa, di cui Ender Magnolia: Bloom in the Mist ne è proprio pigra prosecuzione.
Anche graficamente siamo sugli stessi livelli, con un'immagine più pulita e limpida, assieme ad animazioni migliorate e a una più attenta gestione delle hitbox.
Alla luce di ciò, Ender Magnolia: Bloom in the Mist potrebbe quasi essere visto come un'occasione di evoluzione sprecata, salvata però dalla grande qualità media della produzione che ha ancora la forza per potersi ergere come uno dei più interessanti metroidvania.
Cosa non da poco, se si considera quanto il genere è ormai diventato inflazionato e pieno zeppo di cloni senz'anima. Un possibile terzo capitolo, però, non potrà più adagiarsi su questa base: la mancata evoluzione pesa a tratti già adesso, e ci sono sin troppi momenti di fortissimo déjà-vu da non sottovalutare anche per i massimi estimatori della serie.
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