En Garde! | Recensione - Perfezionismo in punta di fioretto
Con la sua atmosfera da commedia e i suoi combattimenti che richiedono grande precisione, En Garde! è un titolo per chi ama mettersi alla prova.
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a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
In sintesi
- Un videogioco con un soddisfacente tasso di sfida, che sposa scontri dall'alto grado di precisione a un'atmosfera leggera
- Narrazione in chiave comica davvero spassosa
- Si gioca benissimo anche su Steam Deck e ASUS ROG Ally
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Fireplace Games
- Produttore: Fireplace Games
- Distributore: Fireplace Games
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC
- Generi: Azione
- Data di uscita: 16 agosto 2023
En Garde! parte da un'idea divertente e che strappa da subito dei sorrisi: vi ritrovate nel XVII Secolo (beh, più o meno) e vestite i panni di Adalia de Volador, una irriverente spadaccina decisa, a colpi di fioretto, a scacciare i tiranni e i personaggi più o meno loschi che invadono la sua città, che si tirano dietro degli sgherri che tenteranno in tutti i modi di ostacolarla.
Da questo concept, nato come progetto studentesco e ricreato da cima a fondo come videogioco a tutto tondo, nasce un'avventura incentrata sul combattimento a fil di spada, in cui la direzione artistica da cartoon non deve ingannare: En Garde!, per dare il meglio di sé, chiede il vostro impegno ed è pronto a punirvi se non sposerete davvero la vocazione di Adalia per i duelli all'ultima stoccata.
Mica è facile essere la più brava
En Garde! è strutturato in diversi capitoli, che propongono in realtà avventure più o meno indipendenti e che condividono il setting e lo stile di scrittura comico e irriverente, pieno di battute e costanti esagerazioni che strappano più di un sorriso – come quando sarete affrontati da un nemico che somiglia a vostro fratello e che si chiamerà per-niente-tuo-fratello.
Gli scenari, almeno inizialmente, sono piuttosto lineari, ma via via si fanno leggermente più aperti e permettono anche di recuperare collezionabili e piccole sfide extra, del tutto facoltative per il prosieguo della storia. Esplorando, nei limiti del possibile, vi diletterete tra salti e sporgenze a cui aggrapparvi, ma non aspettatevi niente di particolarmente profondo.
A introdurvi ai combattimenti è un (lungo) tutorial passo passo che vi permetterà di prendere dimestichezza con tutte le meccaniche: attacco, schivata, parry, ripost – Adalia può contare su meccaniche che sono molto care a chi ama i giochi di azione o a chi ha imparato a colpi di soulslike a evitare ogni attacco avversario per riportare a casa la pellaccia.
A queste, la nostra beniamina sposa anche una interessante interazione con l'ambiente. Si possono calciare ostacoli contro i nemici per fargli aprire la guardia, o magari spingerli contro arredi che gli rovineranno addosso, mettendoli fuorigioco.
Queste interazioni danno una buona varietà ad alcuni scontri – soprattutto quando le battaglie consecutive inizieranno a essere davvero molte – ma va detto che a volte rendono le cose confuse, perché se siete da sole in una stanza con una decina di nemici è difficile pensare di lanciargli contro una lanterna, mentre si è pure impegnate a schivare e a provare a raggiungere quel maledetto codardo che vi sta lanciando delle bombe dalla distanza.
Ne emergono dei combattimenti che, come dicevamo, sono soddisfacenti ma spesso anche confusionari, dove l'IA è ben studiata ma non sempre impeccabile (ci sono capitati molti nemici che stavano semplicemente fermi finché non agivamo noi), soprattutto quando gli spazi sono chiusi e anche la telecamera rischia di non aiutarvi a prevedere le mosse dei vostri nemici.
È vero che alla fine degli scontri, che si alternano alle fasi di esplorazione, la vostra barra di energia viene ricaricata e i checkpoint sono continui, ma tentare uno scontro una decina di volte perché quattro nemici vi hanno caricato insieme e la telecamera non vi ha permesso di gestirli come avreste voluto non è il massimo della soddisfazione.
Tutti gli scenari si concludono con degli scontri con i boss, stimolanti ma che possono diventare dei trial-and-error per i loro cambi di fase, che dovrete studiare.
A venirvi in soccorso ci sono anche degli attacchi speciali di Adalia, che consumano una barra (la ricaricate portando a segno dei colpi) e che vi aiutano a uscire dalle situazioni più complicate, magari aprendo la guardia di un nemico con scudo o colpendo con taglio circolare tutti quelli che vi attorniavano.
Sarebbe stato apprezzabile sperimentare qualcosa di più in termini di level design, dato che dopo aver affrontato i primi scenari si ha in bocca un po' il sapore di già visto, per le situazioni dei successivi, ma è lodevole che il gioco riesca spesso a reinventare col combat system, aggiungendo varianti e studiando piuttosto bene le possibilità offerte dagli scenari in termini di offese da recare al nemico (tra barili, oggetti incendiari e perfino cannoni da attivare).
Il gioco aggiunge altra carne al fuoco anche con una modalità Arena, che si sblocca dopo aver chiuso il tutorial e permette di affrontare delle sfide in serie con dei modificatori: un buon modo di aumentare la longevità, per un po' di more of the same che può piacere ai più competitivi.
Nel mondo di En Garde!
Dal punto di vista della direzione artistica, En Garde! è davvero delizioso da vedere: gli scenari illustrati a mano e il design dei personaggi si sposano alla perfezione allo spirito comico del gioco, sceneggiato con battute divertenti e mai eccessive o volgari.
Anche il doppiaggio va di pari passo con questa atmosfera, proponendo personaggi fatti di esagerazioni anche nella marcata cadenza ispanica e nel proporsi ai duelli. Peccato per la totale mancanza della lingua italiana, con anche i sottotitoli che sono in inglese (e molte altre lingue, ma non la nostra), come il parlato.
Dal punto di vista delle performance, abbiamo testato il gioco sia su Steam Deck che su ROG Ally. Possiamo confermare che gira benissimo sulla prima con impostazioni di default (tutto più o meno ad Alto, a 800p, a 30 fps) – il che è un'ottima notizia, dato che la precedente demo risultava problematica e incappava in crash sporadici.
Ottime anche le performance su ROG Ally, dove il gioco a gira molto bene con molte impostazioni a Ultra e ondeggia tra i 40 e i 60 fps a seconda dell'affollamento su schermo.
Buona anche la mappatura dei comandi, pensata per giocare specificamente con un controller: le azioni si eseguono con facilità e quando morirete (perché morirete spesso, sappiatelo) non darete mai la colpa a un comando che non siete riusciti a eseguire per tempo.
Voto Recensione di En Garde! | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Direzione artistica e atmosfera irresistibili
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Il combat system può dare grandi soddisfazioni ed è costruito davvero bene
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Carina l'idea di una modalità Arena con modificatori che favorisce la longevità
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Tante opzioni per l'accessibilità e la difficoltà
Contro
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A volte gli scontri diventano confusionari e la telecamera non aiuta
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IA non sempre impeccabile, capitano casi in cui i nemici aspettano le vostre mosse senza agire per primi
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Maggior varietà nel level design delle parti esplorative non avrebbe guastato
Commento
La seconda anima è quella da videogioco-commedia, con i suoi scenari coloratissimi e allegri e le battute sopra le righe dei pittoreschi protagonisti. Quello che ne viene fuori è un videogioco che cerca di coinvolgere tutti ma che non sottovaluta chi sta cercando una sfida: tenete la guardia alta, c'è da guadagnarsi la gloria a colpi di fioretto.
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