Recensione

Dragon Ball FighterZ, la nostra prova di Broly e Bardock

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a cura di Gottlieb

Lo scorso 28 marzo Bandai Namco ha pubblicato il primo DLC di Dragon Ball FighterZ, già praticamente annunciato da diverse settimane: come noto, i due personaggi aggiuntivi sono Broly
e Bardock , due Saiyan che nell’immaginario collettivo rappresentano due capisaldi dell’esperienza Dragon Ball e dei quali tra l’altro vi abbiamo raccontato le gesta e le glorie nei nostri due speciali. Al di là di quella che può essere la portata narrativa, in ogni caso, i due combattenti arrivano in FighterZ con l’intenzione di dimostrare, ancora una volta, la minuzia con la quale Arc System Works sta lavorando anche sui nuovi personaggi.

La LeggendaPartiamo col parlare di Broly, il Super Saiyan della Leggenda. La sua corporatura parla decisamente da sola, facendoci subito capire che ci troviamo dinanzi a un combattente decisamente massiccio, al pari di Nappa e dell’Androide 16. Diversamente da questi ultimi due, però, Broly riesce a offrirci una serie di prese che lo rendono abbondantemente distante dall’umanoide in armatura verde. Dalla sua c’è l’inevitabile lentezza in tutte le mosse, a causa di una mole fisica davvero impressionante: già solo vederlo a schermo vi farà capire quanto sia effettivamente grande il leggendario Super Saiyan, che però nella sue gambe ha un’esplosività davvero di alto livello, che gli permette di compiere dei salti importanti e altrettanti scatti imponenti, che bilanciano quella che è la sua lentezza a terra. Broly ha dalla sua, per iniziare a segnalare le tipicità del personaggio, sia una barriera energetica sia un paio d’attacchi che vi permetteranno di assorbire i colpi dell’avversario, il che significa che avrete una grande possibilità in più di bloccare le tecniche dei vostri rivali. Capirete ben presto che, nel caso in cui vi troviate dinanzi Broly e non lo stiate comandando con le vostre mani, tentare di colpirlo con i proiettili energetici è totalmente inutile. Nonostante la sua enorme mole c’è da tener presente che gli attacchi di Broly non sono così potenti da togliervi troppa vita, anzi il bilanciamento è come sempre ben calibrato, essendo anche in questo caso uno dei capisaldi dell’offerta ludica di Arc System Works. Broly dalla sua ha anche una combo che vi permette di afferrare l’avversario in aria e gettarlo nella direzione opposta rispetto a quella verso la quale guardavate all’inizio della combo: questo significa che nel caso in cui vi doveste trovate con le spalle al muro avrete la possibilità di uscirne abilmente, ma allo stesso tempo nel caso in cui abbiate incastrato il vostro avversario all’angolo rischierete di liberarlo. Il che non dev’essere necessariamente un male. Il leggendario Saiyan, però, richiede tantissima attenzione, tantissimo studio: all’inizio la patina che vi si presenterà sarà quella di un personaggio che non ha molto da raccontare o con cui farvi emozionare, poi scavando sotto la sua scorza muscolosa potrete trovare qualcosa di unico. Per Bardock la storia è completamente diversa, perché l’effetto “wow” è assicurato sin da subito.

La lancia del padreBardock è un personaggio davvero incredibile, se valutiamo subito la sua versatilità nel roster di FighterZ. È chiaro che non è il momento di sbilanciarsi su come si collocherà all’interno del meta del picchiaduro di Arc System Works, ma rispetto a Broly è immediatamente visibile il modo in cui il padre di Goku si presenti sul ring racchiudendo in sé numerose tecniche di altri combattenti. Qualcuno potrà ritrovarci Gohan adulto, qualcun altro Yamcha, fino a Goku Black: nessuno sbaglierà, perché Bardock riesce ad avere un po’ di tutti questi tre combattenti aggiungendoci qualcosa di esclusivo. Tenere l’avversario incollato al bordo dello schermo sarà quello che vi riuscirà meglio in assoluto utilizzando Bardock, perché la sua rapidità è davvero eccezionale e vi permette di attaccare con delle combo davvero eccezionali. Un esempio di come questa velocità vi possa portare immediatamente addosso all’avversario è la Rebellion Spear, una mossa che già nell’OAV dedicato era stata decantata: la versione leggera è davvero rapidissima e vi permette di aprire un combattimento con un colpo davvero importante, che tra l’altro può essere utilizzato anche in aria. La versione media invece è un uppercut che vi permette di scagliare l’avversario in aria, mentre la versione potente è un vero e proprio lancio dall’alto che vi porta a schiacciare l’avversario a terra: quest’ultima, utilizzata come chiusura di una combo a muro, diventa effettivamente micidiale. Bardock ha chiaramente dei punti deboli, com’è giusto che sia: il padre di Goku non ha grandissimi attacchi dalla distanza e, come logica suggerisce, non ha una Kamehameha da utilizzare. Al posto dell’onda energetica potrete utilizzare un’onda d’urto di un pugno che emette un fascio energetico molto simile a quella che è la mossa più conosciuta di Dragon Ball, ma rivisitata in maniera unica. La particolarità sta nel fatto che l’avversario viene scagliato lontano da voi e questo vi permette sia di recuperare tempo ma anche di effettuare un vanish che vi possa portare alle sue spalle e rimandarlo nel punto in cui è partita la combo. Infine vi segnaliamo una mossa che effettivamente ci ha colpito e che si tratta della Super di Bardack che prende il nome di Bionic Arm: con qualche istante di invulnerabilità, potrete lanciarvi in un attacco dalla grande gittata accompagnato da una partenza decisamente rapida. Il principio alla base del secondo guerriero di questo DLC è l’incredibile versatilità che lo accompagna durante l’intera battaglia e, in maniera fortemente soggettiva, lo rende molto più interessante e affascinante di Broly.

– Anche stavolta grande minuzia nell’operato

– Due combattenti con una grande storia

0.0

Broly e Bardock dimostrano, come già detto in apertura di questo articolo, la volontà di Arc System Works di continuare a dare supporto a Dragon Ball FighterZ con la medesima qualità offerta dal titolo principale. Il primo DLC ci ha donato due personaggi che oltre ad avere la valenza narrativa che tutti conosciamo, hanno anche degli stilemi di combattimento più che apprezzabili. Abbiamo sottolineato la volontà prettamente soggettiva di inclinare l’asticella nei confronti di Bardock, per la sua versatilità e per la sua agilità, ma Broly ha dalla sua tantissimo da dire, offrendo una variante più che valida ai combattenti massicci del roster di Dragon Ball FighterZ.

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