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Disney's Epic Mickey: Rebrushed | Recensione - Ritorno necessario?

Disney's Epic Mickey: Rebrushed è la versione rinnovata e migliorata di un titolo dalle alterne fortune. Riscopriamolo nella nostra recensione.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

In sintesi

  • Molte migliorie al gameplay.
  • Graficamente migliorato, con asset rifatti da zero.
  • Anche contenutisticamente si registrano nuove aggiunte.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Disney Epic Mickey: Rebrushed
Disney Epic Mickey: Rebrushed
  • Sviluppatore: Purple Lamp
  • Produttore: THQ Nordic
  • Distributore: THQ Nordic
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: SWITCH , PS5 , PS4 , PC , XSX , XONE
  • Generi: Platform , Avventura
  • Data di uscita: 24 settembre 2024

Disney's Epic Mickey: Rebrushed è solo l'ultimo della lunga lista di remastered e remake che sin dagli esordi di questo tipo di operazioni non ha mai avuto un momento di flessione, dimostrandosi al contrario un supporto piuttosto florido per gestire i successivi progetti con budget più cospicui.

Sappiamo benissimo che sono spesso iniziative utili per rinverdire le casse delle major col minimo sforzo possibile, ma va anche detto che in minima parte si assiste a operazioni non pigre e che hanno al contrario la grande dignità di tirare a lucido e rinnovare un'opera ormai perduta nel tempo, come in questo caso specifico.

Disney's Epic Mickey: Rebrushed vuole riportare alla memoria un titolo dalle alterne fortune, forse un po' troppo bistrattato o semplicemente sin troppo caricato di aspettative per via dell'ingombrante presenza del suo autore originale: un certo Warren Spector.

Disney's Epic Mickey: Rebrushed, la storia

A quattordici anni di distanza dal suo primo debutto, Disney's Epic Mickey: Rebrushed ritorna con diversi accorgimenti che smussano le più note asperità, riuscendo anche a migliorare alcuni elementi di gameplay che oggi apparirebbero un po' troppo desueti. 

Non si pensi a nulla che possa ribaltare le sorti dell'opera, perché spogliato dai suoi orpelli, dal suo restauro di base e da tutto ciò che lo differenzia visivamente, Disney's Epic Mickey: Rebrushed è sostanzialmente lo stesso gioco di un tempo, anche al netto del più che buon lavoro di rifacimento. Abbellire, migliorare e in parte anche ricostruire non garantisce sempre un cambiamento tale da far dimenticare ciò che nel gioco non andava.

A scanso di equivoci, per chi se lo fosse perso all'epoca, il gioco sviluppato dall'ormai defunta Junction Point Studios capitanata da Spector era tutto sommato onesto, con buone idee di fondo e con un concept anche piuttosto riuscito, capace di offrire un punto di vista differente sull'immagine spensierata e allegra di Topolino. 

Col coinvolgimento di Warren Spector, Disney voleva allontanarsi da questi luoghi comuni – o semplicemente dal solito binario – lasciando che gli sviluppatori creassero un titolo in grado di offrire un punto di vista a tratti più oscuro. Ecco dunque che il protagonista, dopo una serie di vicissitudini, si ritroverà a Rifiutolandia, una terra che ospita alcuni personaggi ormai dimenticati e non più utilizzati nei corti e lungometraggi Disney.

Col coinvolgimento di Warren Spector, Disney voleva allontanarsi dai luoghi comuni legati a Topolino – o semplicemente dal solito binario – lasciando che gli sviluppatori creassero un titolo in grado di offrire un punto di vista a tratti più oscuro.

A coadiuvare l'avventura di Topolino ci sarà il suo magico pennello, capace di dare nuovo lustro alle aree o disgregarle, a seconda delle necessità. Ridipingendo alcune zone si potrà ripristinare l'antico splendore e donare nuova luce agli ambienti che saranno rivitalizzati. Usando il solvente si faranno invece svanire alcune parti più o meno grandi dello scenario.

Questo elemento è in verità l'unico vero tratto distintivo che all'epoca venne visto come innovativo, perché per il resto, Disney's Epic Mickey: Rebrushed è un titolo a metà tra platform e action-adventure, che scandisce la sua progressione di gioco tramite interazioni coi personaggi, combattimenti e puzzle ambientali da risolvere col doppio potere in dote al pennello.

In questo viaggio che vi porterà a incontrare vecchi personaggi e attraversare livelli ispirati ai film di animazione Disney, non tutto funziona come dovrebbe, e si sente per larghi tratti un po' di stanca, con l'offerta globale di gioco che comprende parti più esaltanti e altre francamente più soporifere. 

Intendiamoci: Disney's Epic Mickey: Rebrushed rimane ancora piacevole, ma come allora non è scevro da alcune criticità legate al bilanciamento delle sue sezioni, con parti davvero troppo deboli rispetto al tenore medio dell'opera, mitigate quanto meno dalle numerose migliorie che toccano anche i sistemi di gioco di base.

Cosa è cambiato?

Come già lasciato intendere, la storia dai toni più oscuri e dalla narrazione che prevede alcune scelte cruciali con tanto di approccio morale da indirizzare a piacimento è ancora lì e non è stata alterata. D'altra parte, era uno degli elementi che funzionava meglio, pertanto gli autori hanno solo effettuato delle discrete migliorie per adattare il racconto al pubblico di oggi, senza particolari derive o forzature socio-politiche tipiche della Disney moderna.

Il classico gameplay torna in Disney's Epic Mickey: Rebrushed con alcune migliorie che i fan dell'epoca certamente apprezzeranno, ma che non possono bastare da sole per spingerli a un secondo acquisto, anche a distanza di tutti questi anni. Nel dettaglio, le abilità di base e i movimenti sono stati ribilanciati, garantendo una risposta ai controlli più fluida e immediata.

Gli sviluppatori hanno anche aggiunto nuove mosse come lo sprint, la corsa e un colpo dall'alto verso il basso. Le prime due fanno tutta la differenza per la celerità durante le fasi di traversata, in precedenza vessate da una grande lentezza del personaggio, costretto ad avanzare a ritmi assai più blandi. Inoltre, i controlli sono stati rivisti e migliorati.

Al di là della rigiocabilità garantita dai diversi finali e dalle decisioni prese, Disney's Epic Mickey: Rebrushed è stato rimpolpato anche nei contenuti. Oltre al triplo dei collezionabili presenti, adatti più che altro ai cosiddetti "completisti", sono state inseriti nuove aree, segreti e puzzle. Non si tratta soltanto di un lavoro che va a coinvolgere parzialmente il design dei livelli, ma anche la ricostruzione da zero di tutti gli asset.

Proprio per ricreare la stessa atmosfera e replicare la direzione di gioco originale, Purple Lamp ha lavorato a stretto contatto con Warren Spector e Rolf Mohr, gli autori che hanno dato i natali a Disney's Epic Mickey: Rebrushed. Il gioco è giocabile in 4K e 60 FPS per la prima volta, le scene animate in 2D sono state ri-renderizzate ed ancora un piacere constatare che è stata mantenuta la nostra lingua nei testi e nei dialoghi.

Disney's Epic Mickey: Rebrushed è naturalmente figlio del suo tempo e, sebbene benefici molto dell'operazione di restauro, rimane comunque un esponente del genere non esattamente al top, pur conservando tutti i suoi pregi. Al di là delle sue peculiari unicità, l'opera della fu Junction Point non può ambire all'eccellenza e deve accontentarsi di essere soltanto un buon gioco.

Voto Recensione di Disney's Epic Mickey: Rebrushed | Recensione


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Molte migliorie al gameplay, con aggiunte di nuove utili mosse con la corsa.

  • Graficamente migliorato, con asset rifatti da zero e la possibilità di raggiungere i 4K a 60 FPS.

  • Rimpolpato anche nei contenuti.

Contro

  • Nel bene e nel male, resta sempre lo stesso gioco di allora, con le sue criticità legate ai momenti di stanca e diverse sezioni tediose e poco stimolanti.

Commento

Disney's Epic Mickey: Rebrushed è un valido riammodernamento di un'opera dalle grandi ambizioni, forse un po' schiacciata dalle aspettative che gravitavano attorno al suo autore. Pur restando un buon gioco, a cavallo tra platform e action-adventure, la qualità dell'offerta resta un po' altalenante. L'opera di restauro lima alcune delle più note asperità e migliora in effetti alcune aspetti di gioco, ma non può in alcun modo ribaltare le sorti di un titolo che avrebbe dovuto fare molto di più per restare impresso nella memoria.
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