Immagine di Days Gone Remastered | Recensione - Cosa è cambiato?
Recensione

Days Gone Remastered | Recensione - Cosa è cambiato?

Sony continua con le sue operazioni di rimasterizzazione di giochi della scorsa generazione: com'è andata con Days Gone? Ecco la nostra recensione.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

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In sintesi

  • Risolti i problemi tecnici della versione PS4.
  • Nuove modalità.
  • Finale cliffhanger per un seguito che non arriverà mai.
  • Pro
    • Risolti molti di quei problemi tecnici che avevano afflitto la versione PS4.
    • Nuove modalità di gioco che arricchiscono il pacchetto
  • Contro
    • Rivivere il finale sapendo che non ci sarà mai un seguito crea grande amarezza.
    • Davvero ce n'era bisogno?

Il Verdetto di SpazioGames

7.5
Days Gone Remastered non solo perfeziona un gioco già valido, ma lo arricchisce con nuovi contenuti e migliorie tecniche che elevano l’esperienza complessiva. Senza più i problemi tecnici dell'originale, con un gameplay più variegato, modalità di gioco più sfidanti e opzioni di accessibilità avanzate, questa versione rappresenta è quella da puntare per gli appassionati del titolo e per chiunque sia alla ricerca di una delle esperienze open world più coinvolgenti per PS5. Tuttavia, l'amarezza di un finale aperto e la consapevolezza che il seguito tanto sperato non arriverà mai, lasciano un sapore agrodolce su quella che, altrimenti, sarebbe potuta essere un'altra grande saga targata PlayStation.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Days Gone Remastered
Days Gone Remastered
  • Sviluppatore: Bend Studios
  • Produttore: Sony Interactive Entertainment
  • Distributore: Sony Interactive Entertainment
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PS5
  • Generi: Action Adventure
  • Data di uscita: 25 aprile 2025

Days Gone Remastered, versione migliorata e aggiornata per PlayStation 5 del titolo sviluppato da Bend Studio, vuole rappresentare una significativa evoluzione dell’esperienza originale, non solo dal punto di vista grafico e tecnico, ma anche per quanto riguarda la profondità ludica e la varietà di contenuti.

Questa ennesima operazione di rimasterizzazione, che giunge a sei anni dalla prima pubblicazione nel 2019, sfrutta appieno le potenzialità della PS5, migliorando l'intero impianto del gioco.

La transizione da PS4 a PS5 non si limita allora a un semplice aggiornamento estetico, ma si manifesta in una vera e propria revisione che offre al giocatore una rinnovata esperienza di coinvolgimento, arricchita da nuovi contenuti, modalità e una qualità grafica che si distacca dalle problematiche dalla versione originale.

Viene da chiedersi, oggi come nel momento dell'annuncio, se le vendite potranno in qualche modo servire per far fare una retromarcia a Sony e rivalutare la possibilità di dare alla luce un seguito a questo sfortunato gioco.

Days Gone Remastered: operazione utile?

Le domande che si stanno ponendo i giocatori non possono che essere le seguenti: cosa è cambiato davvero in Days Gone? Cosa c'è di nuovo e perché mai dovrei prendere in considerazione l'acquisto? 

Tutti interrogativi legittimi che ciclicamente si ripropongono a ogni nuova operazione – spesso non necessaria – di rimasterizzazione. Mettiamo allora tutte le carte sul tavolo.

Days Gone Remastered introduce nuove modalità che ampliano la varietà e la rigiocabilità del titolo. Una delle novità più rilevanti è la modalità Assalto Orda, una sorta di sfida survival in cui il giocatore affronta orde sempre più grandi di Freakers e nemici evoluti. Ogni ondata diventa progressivamente più difficile e il giocatore deve fare affidamento sulle proprie abilità e sull’ingegno per sopravvivere il più a lungo possibile.

La modalità in questione non solo offre un’esperienza spiccatamente arcade, ma anche la possibilità di sbloccare nuovi personaggi, patch estetiche e potenziamenti che migliorano ulteriormente l’esperienza di gioco. La struttura delle modalità di gioco rinnovate suggerisce un approccio più sfidante e orientato al longplay, in cui la gestione delle risorse e il miglioramento delle proprie abilità diventano fondamentali per la sopravvivenza.

La modalità Permadeath è invece un altro aspetto cruciale di Days Gone Remastered. Questa modalità, che richiede di completare l'intera storia senza morire, è una delle sfide più difficili in assoluto, chiaramente rivolta a coloro che hanno già vissuto in lungo e in largo la versione originale. La tensione che deriva dal non poter fare errori è palpabile, costringendo il giocatore a pianificare ogni movimento e a sfruttare ogni risorsa in modo ottimale.

Days Gone si conclude lasciando questioni irrisolte e sviluppi mai realizzati. La decisione di portare avanti questa rimasterizzazione senza l'annuncio di un seguito ufficiale appare piuttosto paradossale.

Va da sé che le scelte strategiche, il miglioramento delle armi e la gestione del proprio inventario diventano cruciali per evitare la morte e proseguire nel gioco. La possibilità di scegliere il tipo di salvataggio in caso di morte, con il riavvio dall'inizio o dalla seconda parte del gioco, aggiunge una dimensione di personalizzazione del rischio che amplia la difficoltà e la sfida complessiva.

L’introduzione della modalità Speedrun rappresenta un altro elemento interessante, poiché permette ai giocatori di misurarsi con il tempo e completare la storia il più velocemente possibile. Questa modalità si distingue per il suo approccio competitivo, con leaderboard per confrontarsi con i tempi degli altri giocatori, ed è una ventata di freschezza per i fan del gioco che cercano una sfida diversa rispetto a quella tradizionale. 

Un altro aspetto fondamentale di Days Gone Remastered è l'attenzione posta alla diversificazione dell'esperienza utente, con un focus sulle opzioni di accessibilità. Le nuove funzionalità, come il contrasto elevato, la narrazione dell’interfaccia utente, le indicazioni audio per i collezionabili e la possibilità di regolare la velocità del gioco, permettono a un pubblico più ampio di godere dell’esperienza senza compromettere la fruibilità.

Questi miglioramenti non sono solo un'aggiunta utile, ma rispondono a una crescente richiesta da parte della comunità videoludica di rendere i giochi più inclusivi, abbattendo le barriere per coloro che potrebbero avere difficoltà con le meccaniche di gioco tradizionali.

Come prima, più di prima

In termini di gameplay, Days Gone Remastered mantiene intatte le dinamiche di base che hanno reso il titolo originale un successo: la costante tensione tra esplorazione, combattimento e sopravvivenza. I giocatori continuano a vestire i panni di Deacon St. John, un ex biker che si muove attraverso un mondo post-apocalittico, popolato da creature selvagge e bande di sopravvissuti violenti.

Le meccaniche di combattimento e di esplorazione, che comprendono la gestione delle risorse, la creazione di armi e l’interazione con l’ambiente, sono ancora al centro dell’esperienza, ma il miglioramento grafico e l’introduzione delle nuove modalità rinnovano l’interesse per un mondo che si evolve continuamente.

Il mondo di Days Gone, d’altro canto, rimane un personaggio a sé stante, un vasto paesaggio selvaggio che si adatta dinamicamente alle condizioni meteo e all'orario del giorno. Le ambientazioni, da fitte foreste a desolate distese, sono segnate da un’atmosfera che trasmette solitudine e pericolo.

Il ciclo giorno/notte non è solo un elemento estetico, ma una componente chiave della strategia di gioco, tant'è che – come noto – i nemici si comportano diversamente a seconda dell’ora del giorno e delle condizioni ambientali, costringendo il giocatore ad adattarsi alle circostanze per sopravvivere.

La migliorie tecniche sono senza dubbio uno degli aspetti più tangibili di questa riproposizione. In particolare, la maggiore distanza di rendering del fogliame, unita alla qualità superiore delle ombre e dell'illuminazione, dona ai paesaggi del gioco una sensazione di realismo effettivamente mai vista nella versione per PS4.

La varietà degli ambienti, che spazia dalle foreste rigogliose ai paesaggi desertici, viene quindi ora esaltata da una resa visiva più dettagliata, con una resa più profonda delle texture e degli effetti atmosferici, come pioggia e neve.

In aggiunta, il supporto per il Variable Refresh Rate (VRR) garantisce una fluidità senza precedenti, con il framerate che si adatta in modo dinamico alle scene più complesse, riducendo al minimo le problematiche di stuttering, da cui era letteralmente afflitta la prima versione di gioco. L’introduzione del Tempest 3D Audio, inoltre, amplifica l’esperienza sonora, immergendo il giocatore in un mondo sonoro tridimensionale che accentua ulteriormente il senso di isolamento e pericolo che caratterizza l’intera esperienza.

Anche la modalità di gioco, che permette al giocatore di scegliere tra una qualità visiva migliorata e una performance ottimizzata, è un punto di forza. La possibilità di scegliere tra la modalità Qualità per un’esperienza visiva al top, con risoluzione aumentata, e la modalità Performance, che ottimizza il frame rate per una maggiore fluidità, conferisce al giocatore un controllo diretto sull'esperienza.

Una considerazione che non può essere ignorata, però, riguarda la natura del gioco stesso: Days Gone si conclude lasciando questioni irrisolte e sviluppi mai realizzati. La decisione di portare avanti questa rimasterizzazione senza l'annuncio di un seguito ufficiale appare piuttosto paradossale.

Nonostante il grande seguito, la buona risposta della critica e milioni di copie vendute, secondo Sony Days Gone non è riuscito a conquistare quella stabilità che sarebbe stata necessaria per costruire una saga duratura. Days Gone Remastered, pur essendo un miglioramento evidente dal punto di vista tecnico, risulta quindi anche un po' malinconico, una sorta di atto finale per un progetto che avrebbe potuto espandersi ulteriormente, ma che è stato lasciato incompleto.

In questo senso, l'assenza di un seguito non fa che aumentare il peso di quella conclusione sospesa, che, per molti fan, rimarrà un punto interrogativo irrisolto.

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2 Commenti

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Cioè...hanno fatto la remaster di un titolo PS4 con un finale aperto ad un seguito che non si farà mai.
La logica contorta della Sony.
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Per me è un gioco da 7 e una remastered da 4. Vediamo l'aggiornamento PC com'è, domani o dopo lo installo.
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Cioè...hanno fatto la remaster di un titolo PS4 con un finale aperto ad un seguito che non si farà mai. La logica contorta della Sony.
Fossero gli unici. Ricordi Mirror's Edge di EA? Il primo floppò, e invece di un sequel fecero direttamente il reboot, e floppò anche in quel caso, quindi niente sequel, di nuovo. xD
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La remastered di un gioco da 7 prende 7, ma chi se l'aspettava
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