Darksiders III - Furia cieca anche su Switch | Recensione
Edizione definitiva o da dimenticare definitivamente?
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
Informazioni sul prodotto
- Produttore: THQ Nordic
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Data di uscita: 27 novembre 2018
Terzo (e speriamo non ultimo) capitolo della quadrilogia dedicata a Darksiders (Genesis, ultimo pubblicato in ordine di tempo, era in realtà un prequel), Darksiders III si è affacciato dapprima sulle sponde PC e poi su tutte le altre piattaforme in commercio, meno che quella ibrida di mamma Nintendo.
Memori delle problematiche tecniche che avevano afflitto le versioni console al lancio, ci siamo avvicinati con i piedi di piombo a questo port, consci che le limitate capacità tecniche di Switch avrebbero potuto rappresentare un ostacolo insormontabile per un titolo dimostratosi pesante anche per hardware ben più performanti.
Vediamo allora com'è andata nella nostra analisi tecnica di Darksiders III per Nintendo Switch.
L'ira degli dei
Avevamo già avuto modo di vivere le avventure di Furia dapprima su PC, con relativa recensione del nostro Domenico, e poi su console, quando il vostro provò dapprima il gioco base e poi il secondo dei due DLC inclusi in questa versione su Xbox One X.
Non ci soffermeremo più di tanto, quindi, sulla storia del gioco e sulle meccaniche di gameplay, aspetti certamente centrali ma ampiamente trattati nelle nostre precedenti disamine.
Basti sapere che a livello contenutistico nulla è cambiato, e che questa versione per Nintendo Switch può essere considerata, quantomeno in quanto ad offerta ludica, quella definitiva: sia The Crucible sia Keepers of the Void, i due contenuti aggiuntivi usciti mesi dopo il lancio del gioco, sono compresi nel pacchetto, proposto a poco meno di quaranta euro, e vanno ad aggiungere un'altra decina scarsa di ore circa alle quindici necessarie per portare a termine l'avventura base.
Dopo averci lasciato vestire i panni di Guerra e Morte, questo terzo capitolo ci fa indossare quelli di Furia, unico rappresentante femminile tra i quattro cavalieri dell'Apocalisse nonché quello più incline, nemmeno a dirlo, ad accessi d'ira e a facili arrabbiature.
I fan della prima ora del franchise, e del fumetto prima ancora, riconosceranno una serie di facce note tra i numerosi NPC, a partire dal mercante Vulgrim, ma anche coloro i quali si avvicinassero per la prima volta alla saga, pur perdendo qualche riferimento qua e là, potrebbero godersi la storia senza troppi problemi, grazie anche alla buona capacità recitativa delle voci scelte per il doppiaggio e al carisma di un mondo di gioco indubbiamente affascinante.
Purtroppo, come vedremo in seguito, le problematiche non mancano, ma l'impatto con storia, personaggi e ambientazioni sarà sicuramente positivo per chi non conoscesse la serie, e potrebbe spingere a reperire gli altri tre capitoli disponibili per Switch, tutti a prezzo molto scontato.
Una nuova strada, non gradita a tutti
Rispetto ai primi due capitoli, Darksiders III ha posto maggiormente l'accento sui combattimenti e su un generale innalzamento del livello di difficoltà, pur senza snaturare le caratteristiche da action adventure tipiche del franchise.
Il risultato è un mix piuttosto peculiare tra un gioco della già citata serie Souls di From Software, Remnant from the Ashes e un amalgama dei primi due episodi della serie, peraltro sviluppati da un differente team: sebbene al nostro Domenico (e al sottoscritto, in maniera minore) non sia dispiaciuto, la fanbase non sembra aver apprezzato fino in fondo il cambiamento.
Nonostante una buona ricezione generale da parte della stampa specializzata tanto nostrana quanto estera, infatti, questo terzo episodio si è rivelato tutt'altro che un successo a livello commerciale, probabilmente anche a causa delle problematiche tecniche che hanno afflitto tutti i lanci, compreso, come vedremo nel paragrafo successivo, questo su Nintendo Switch.
Per quanto ci riguarda, ci sono alti e bassi: se le boss fight rappresentano sicuramente il punto più alto della produzione, con scontri impegnativi e che richiedono spesso una discreta dose di pensiero laterale per emergere vittoriosi, dall'altra non abbiamo gradito particolarmente la tipologia ed il numero di puzzle, dalle soluzioni spesso limitanti, e il posizionamento dei checkpoint, talvolta incredibilmente vicini, talaltra distanti anche quaranta minuti di gioco, che vanno ovviamente persi in caso (qui nemmeno troppo remoto) di game over.
Avendo i nostri lettori già due recensioni pregresse a cui fare riferimento, per quanto riguarda le meccaniche di gioco ci fermeremo qua, passando ad analizzare il problematico comparto tecnico, ma basti sapere, nel complesso, che, al netto dei gusti personali e del maggior successo commerciale dei primi due episodi, Darksiders III è un buon gioco d'azione, sebbene non il migliore del franchise fin qui.
Disastro atteso?
Spiace constatare come, a distanza di quasi tre anni dalla nostra recensione della versione console, le medesime problematiche tecniche riscontrate all'epoca si ripresentino oggi su Switch non solo immutate, ma possibilmente peggiorate dalla minore capacità di calcolo della macchina Nintendo, oltre che dalla pigrizia del team di sviluppo, che non sembra aver utilizzato il tempo intercorso per lavorare sull'ottimizzazione delle performance e del codice.
Ad eccezione dei crash con rimando alla dashboard, che non abbiamo riscontrato sulla macchina Nintendo, tutto ciò che segnalavamo all'epoca si è ripresentato, spesso, come detto, in forma aggravata: dal caricamento ritardato delle texture di superficie ai temporanei freeze per consentire il caricamento di una nuova area, dai consistenti cali di frame rate al generale peggioramento dell'esperienza di gioco durante la seconda metà dell'avventura, ce n'è per tutti i gusti.
Se alcune di queste magagne possono essere ascritte a fattori esterni, come la scarsa potenza dell'hardware ospite o difetti storici dell'Unreal Engine 4 che muove il gioco (come lo stream in ritardo degli asset), la maggioranza di esse è palesemente figlia di un port pigro e frettoloso, a cui il team di sviluppo, interpellato tramite il publisher da noi, ha promesso di porre rimedio nelle prossime settimane.
Per quanto ci riguarda, la colpa capitale (scusateci il gioco di parole, visto che nel gioco si combattono proprio i sette peccati capitali) è rappresentata dal non aver bloccato il frame rate a 30 fps.
Avendolo lasciato sbloccato, i programmatori hanno pensato di beneficiare delle (rare) fasi in cui questo raggiunge i 40-45 fotogrammi per secondo, soprattutto nelle aree al chiuso, senza però pensare che durante i combattimenti più caotici o nelle vaste aree esplorabili con parecchi nemici a vista questo sarebbe crollato, come infatti avviene, fino a sotto i 20 fps, causando sbalzi a dir poco sgradevoli.
In alcune circostanze, peraltro, l'instabilità del frame rate ha causato, complice la già citata elevata difficoltà di gioco, uno o più colpi subiti imprevisti, un avvenimento difficilmente digeribile dagli amanti dei giochi che si ispirano ai Souls di From Software, per non parlare dell'artificioso innalzamento della difficoltà delle fasi platform.
La speranza, quindi, è che si intervenga in questa direzione quanto prima, perché la stabilità delle performance dovrebbe essere sempre il primo obiettivo in un action adventure con combattimento in tempo reale come Darksiders III.
Se la risoluzione variabile non lede più di tanto la qualità dell'immagine durante le prime ore di gioco, progredendo nell'avventura, probabilmente per la maggiore ampiezza o complessità delle aree successive alle prime, si assiste spesso alla comparsa di evidenti artefatti grafici, spesso anche durante le cut-scene, altrimenti molto ben gestite dalla regia virtuale.
Nelle zone più aperte, inoltre, abbiamo notato significativi fenomeni di pop – in, che non erano presenti nella versione console da noi testata tre anni or sono, a testimonianza di come la situazione non solo non sia migliorata ma le cose vadano addirittura peggio.
Non possiamo non lamentarci anche della quantità e, soprattutto, della lunghezza dei caricamenti: detto degli spiacevoli episodi in cui questi interrompono l'azione a schermo in maniera brusca e repentina, anche nelle situazioni in cui essi sono attesi (dopo una morte, ad esempio, o quando si ricarica un salvataggio partendo dalla dashboard) si fanno purtroppo notare per la loro lentezza.
L'amaro in bocca è accentuato dalla resa del gioco nei rari frangenti in cui le performance non sono azzoppate dalla lista di problemi riportati finora: la direzione artistica, i modelli poligonali e la varietà dei nemici sono tutti soddisfacenti, e riteniamo che con una serie di patch mirate il gioco migliorerebbe enormemente.
Se volete giocare Darksiders III, al momento vi raccomandiamo di farlo su altre piattaforme, come su PC, dove ha un prezzo davvero basso.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Edizione definitiva in quanto a contenuti...
-
Direzione artistica sempre di impatto
Contro
-
...ma la peggiore in assoluto a livello tecnico
-
Frame rate sbloccato e soggetto a fastidiose oscillazioni
-
Caricamenti frequenti e piuttosto lunghi
-
Mancata ottimizzazione generale
Commento
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