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Concord | Recensione - Un viaggio spaziale fuori tempo massimo

Abbiamo giocato alla versione finale di Concord, il nuovo sparatutto multigiocatore di Firewalk, il quale non sembra purtroppo brillare in nulla.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

In sintesi

  • Un Hero Shooter senza infamia e senza lode.
  • Stile di gioco ed estetica fin troppo derivativi.
  • Oggi, un titolo così non ha un pubblico di riferimento.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Concord
Concord
  • Sviluppatore: Firewalk Studios
  • Produttore: PlayStation Studios
  • Distributore: Sony Interactive Entertainment
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PS5 , PC
  • Generi: Sparatutto , Multiplayer Online
  • Data di uscita: 23 agosto 2024

Se il 2024 ha prodotto un titolo che incarna l'idea di un'esperienza videoludica mediocre, questo è sicuramente Concord.

Promosso e sbandierato come il nuovo Overwatch che incontra i Guardiani della Galassia dell'universo Marvel, il titolo di Firewalk (che trovate comunque su Amazon) sembrava soffrire di un'irresolutezza cronica sin dai primi trailer. 

La cattiva impressione iniziale ha fatto sì che la gente si disinteressasse completamente del titolo tanto che, dopo un primo avvicinamento che sembrava già mostrare il fianco alle critiche, anche in questa versione finale il gioco non riesce a brillare pressoché in niente.

Quello che doveva essere un epico viaggio interstellare si traduce, infatti, in un lungo e noioso pellegrinaggio attraverso lo spazio del banale.

Vi spiego il perché.

Trattandosi di un Hero Shooter 5 v 5, la trama di Concord è solo un mero pretesto alle battaglie che saremo chiamati ad affrontare.

In un universo fantascientifico a metà tra quello di Destiny e – come accennato poco sopra – quello dei fumetti e film Marvel con protagonisti Star-Lord, Groot e soci, saremo chiamati a vestire i panni dell'equipaggio della Northstar, un gruppo di strambi fuorilegge e avventurieri che lavorano come mercenari al soldo del miglior offerente. 

Un Vuoto Cosmico

‎Selezionando la nostra personale squadra di Freegunner, saremo quindi chiamati a lanciarci online con altri mercenari per affrontare equipaggi rivali nei vari mondi dei Confini, tra missioni e diverse modalità di gioco.

Se la storia non è niente di che – e posso anche soprassedere – è la mancanza di personalità a irritare, visto che sia i sedici personaggi disponibili che le mappe sono totalmente prive di stile, così come anche il design appare per lo più insipido. 

I vari Freegunner sembrano essere stati realizzati scopiazzando qua e là idee e stili altrui, tanto che nessuno vi rimarrà impresso per chissà quale particolare estetico. Non brutti, semplicemente anonimi.

Trama e personaggi a parte, è il gameplay il cuore di qualsiasi videogioco, ma in Concord sembra piuttosto un altro punto debole. L'azione, che dovrebbe essere frenetica e avvincente, si riduce a una ripetizione di scontri superficiali, senza mordente.

Il gunplay, che avrebbe potuto salvare il titolo dalla sua inesorabile mediocrità, si rivela scialbo e privo di qualsivoglia sensazione di appagamento. Vero, ogni personaggio ha la propria arma con le sue particolarità e le proprie abilità, ma sono minuzie in grado di valorizzare poco e nulla lo stile di gioco di ciascun mercenario.

Le battaglie spaziali tra Freegunner, teoricamente il fulcro dell'esperienza, mancano di brio e di vera tensione, lasciando i giocatori a chiedersi se tutto questo valga veramente il loro tempo.

La varietà delle armi è scarsa e, quel poco che c'è, non riesce a differenziarsi davvero in termini di feeling e utilità. Senza contare che la mancanza delle classi in favore di sei ruoli predefiniti crea palesi problemi di bilanciamento, che probabilmente verranno corretti in seconda battuta (sempre che il gioco riesca a rimanere vivo e vegeto, vista la moria sui server).

Inoltre, la meccanica del Bonus Equipaggio è un'aggiunta che ha il sapore del controsenso: in poche parole, ogni volta che si cade in battaglia si sbloccherà un bonus che migliora le caratteristiche di tutti gli altri personaggi, ma non quello "preferito". Perché spingerci a utilizzare un determinato Freegunner, se poi veniamo motivati a non utilizzarlo più poiché non potenziato abbastanza?

Solitudine intergalattica

Visivamente, Concord potrebbe sembrare accettabile in alcuni momenti, ma è la resa estetica blanda a danneggiare il tutto. Le ambientazioni spaziali, che dovrebbero trasmettere meraviglia e vastità, appaiono anonime e spoglie, mancando totalmente di personalità.

Le mappe, che dovrebbero essere il centro nevralgico di un Hero Shooter come quello di Firewalk e Sony, sembrano tutte create dallo stesso architetto svogliato che ha deciso che i dettagli sono un optional.

La palette cromatica è dominata da toni grigi e spenti, e gli effetti di luce sembrano piuttosto usciti da un videogioco di almeno una generazione fa. Certo, non ci si aspetta che ogni gioco stabilisca nuovi standard grafici, ma Concord riesce a sembrare vecchio già dal momento del lancio (tant'è che al riguardo sembra anche esserci un perché).

I modelli dei personaggi sono altrettanto poco ispirati. Mancano di dettagli e, soprattutto, di quella scintilla in grado di renderli iconici. Ogni Fregunner sembra una versione riveduta e corretta (ma in peggio) deli eroi di Overwatch, il che è tutto dire.

Concord rimane un immane spreco di risorse, per un gioco uscito a pagamento e fuori tempo massimo.

Uno dei maggiori punti di delusione di Concord è proprio il modo in cui è costruito il comparto multiplayer. Promesso come il vero fulcro dell'esperienza, questi si è rivelato essere un deserto assoluto ed è, purtroppo, francamente imbarazzante.

Siamo alle parti di un Destiny sul fronte della "sensazione a pelle", specie per quanto riguarda il Crogiolo, ossia la sua PvP del titolo Bungie. Peccato solo che il tutto funzioni piuttosto male, visto che il fulcro centrale dell'esperienza rimane sempre e comunque quella dello sparatutto classico in stile deathmatch.

Le modalità di gioco, che avrebbero potuto salvare la baracca, sono poche e poco innovative. La scarsa popolazione dei server e i lunghi tempi di attesa che abbiamo riscontrato per trovare una partita non aiutano, anzi, amplificano il senso di isolamento e frustrazione.

E anche quando finalmente si riesce a entrare in una partita, l'esperienza è tutto fuorché memorabile. La strategia, che dovrebbe essere il punto di forza in un titolo multiplayer, è completamente assente, e ci si ritrova spesso a vagare senza meta in cerca di qualcosa che dia un senso a tutto questo.

Le modalità Risse (Scontro e Caccia al Trofeo) e Dominio (Controllo Zona e Al Segnale) sono quasi tutte incentrate sull'azione incondizionata, senza chissà quale tattica a fare da corredo.

In modalità più strategiche – e senza respawn – come Rivalità (Corsa al Carico e Contatto) la cooperazione diventa parte fondamentale, anche se in un Hero Shooter incentrato sulla versatilità del singolo la cosa appare un po' un controsenso. 

Sul fronte audio, inoltre, Concord riesce a malapena a salvare la faccia: gli effetti sonori, che dovrebbero rendere "vive" le battaglie spaziali, sembrano piuttosto usciti da un catalogo di suoni generici, senza alcuna personalità o impatto. Le voci dei personaggi, laddove presenti, mancano di convinzione e sembrano essere state registrate con il minimo sforzo possibile.

In un gioco di questo tipo, ci si aspetterebbe che almeno l'aspetto sonoro riesca a creare un po' di atmosfera e a salvare il salvabile. Invece, ci troviamo davanti a un comparto audio che sembra pensato solo per accompagnare, piuttosto che immergerci in un'esperienza spaziale coinvolgente.

Un viaggio finito prima di cominciare

Concord è il tipico esempio di come non tutti i giochi meritino di vedere la luce del sole. Quello che poteva essere un epico viaggio spaziale si rivela un noioso esercizio di mediocrità in quasi tutti gli aspetti.

Il gameplay monotono, la grafica insipida, lo stile derivativo e, sommati a un multiplayer che definire blando sarebbe un eufemismo, tutti gli elementi fanno di questo titolo una vera e propria perdita di tempo.

Così com'è, quindi, lo shooter di Firewalk rimane un immane spreco di risorse e un gioco uscito (tra l'altro a una quarantina di euro di listino, e non free-to-play) palesemente fuori tempo massimo, un progetto che tra le altre cose corre anche il rischio di non riuscire a risollevarsi con contenuti interessanti nei prossimi mesi, e di vedere quindi cestinata ogni idea che gli sviluppatori avevano in serbo.

Voto Recensione di Concord | Recensione


5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Un paio di modalità di gioco carine.

  • Gunplay tutto sommato godibile...

Contro

  • ... se il tutto non fosse tremendamente anonimo e ripetitivo.

  • Character design privo di personalità.

  • Server pressoché vuoti.

Commento

Forse, se Concord fosse stato lanciato quattro o cinque anni fa, avrebbe potuto ritagliarsi un piccolo spazio di notorietà nel panorama dei giochi multiplayer, tra titoli come Overwatch, Apex Legends e Valorant. Tuttavia, la sua uscita avviene in un momento in cui il mercato è già saturo di giochi simili, e il titolo di Firewalk appare come un prodotto fuori tempo massimo. 
A peggiorare il tutto, il gioco è stato lanciato a pagamento anziché seguire un modello free-to-play che avrebbe potuto attirare più utenti, con una manovra praticamente suicida – dato che si trovano facilmente altre produzioni migliori da giocare gratis. Il risultato è un progetto che rappresenta un enorme spreco di tempo (e soldi) e che difficilmente lascerà il segno sulla lunga distanza.
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