Recensione

Com'è Fe su Nintendo Switch?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Abbiamo già abbondantemente sviscerato, sulle nostre pagine, quanto offerto da Fe, nuovo videogioco del programma EA Originals. Dopo gli apprezzamenti ricevuti da Unravel
 e la grande ambizione dell’imminente A Way Out , il publisher ha dato spazio al team Zoink!, già autore di Stick it to the man. Il risultato è positivo anche se non esente da difetti nella sua struttura ludica, come riferito nella recensione completa di Fe firmata dal nostro Valentino Cinefra
. C’è una domanda che, però, è più che lecita: come gira Fe su Nintendo Switch e in che modo cambia rispetto alla controparte sulle altre piattaforme? Lo abbiamo testato per svelarvelo.

Un pittoresco mondo in tasca

Purtroppo, ci sono stati alcuni casi che hanno suscitato polemiche, nei mesi passati, relativi a titoli multipiattaforma che, all’uscita su Switch, non riuscivano a dare il meglio di sé dal punto di vista tecnico. Si tratta ad esempio di RiME, che solo di recente ha stabilizzato la sua situazione con la pubblicazione della patch 1.02. Non tutti i porting, insomma, riescono col buco. La bella notizia è che non è questo il caso di Fe.
Venendo al lato squisitamente tecnico, il titolo EA Originals mantiene la sua direzione artistica unica e di grande impatto anche sulla console Nintendo e, soprattutto, anche nel suo display. Significa che potete godervi comodamente il suo misterioso open world anche on the road, a patto ovviamente che siate disposti a scoprirne gli anfratti e, di tanto in tanto, a smarrirvi senza appello su un display ben più piccolo di un normale televisore. Nel caso dell’approccio fuori casa consigliamo anche vivamente l’uso delle cuffie, dal momento che in ambienti affollati (come ad esempio dei mezzi di trasporto) risulta davvero complicato godersi l’audio del gioco, che merita invece tutte le vostre attenzioni ed è parte integrante dell’esperienza ludica.
Se l’immagine mostrata risulta nitida e gradevolissima sia sulla TV che in modalità handheld, non è sempre lo stesso per quanto concerne il frame rate: abbiamo riscontrato qualche caso di frequenza instabile (si scende sotto i 30 fps) e alcuni momenti di stuttering, rigorosamente in modalità handheld e rigorosamente in frangenti in cui, ad esempio, ci stavamo spostando in una nuova area, magari con un bel balzo ed inquadratura con campo lungo – a volte, mentre il gioco eseguiva il salvataggio automatico. Vogliamo sottolineare che non si tratta di problemi che minano in alcun modo la giocabilità né la godibilità dell’esperienza, che rimane anzi piacevole ed apprezzabile, anche in portatile; semplicemente, si poteva ancora limare qualcosa per evitare l’insorgere di questi piccoli inconvenienti, che sono comunque sporadici e si riassorbono nel giro di pochi secondi.

Non si vive di sola grafica

Se, quindi, l’estetica di Fe fa il suo dovere concedendosi qualche piccolo singhiozzo, è interessante notare come gli sviluppatori abbiano adattato alcune meccaniche per servirsi delle peculiarità di Nintendo Switch. Quella che balza maggiormente all’occhio, e che sicuramente abbiamo gradito, è il fatto che il canto del protagonista sia affidato al motion control dei Joy-Con. Significa che per trovare l’intonazione ed entrare in sintonia con gli altri animali della foresta dovrete inclinare il controller, fino ad emettere la nota giusta. L’effetto è gradevole e molto ben bilanciato ma, in caso abbiate un’avversione per i controller di movimento, sappiate che potete anche servirvi del solo stick destro.

Ad affiancare gli input che vi vengono forniti sulla giusta intonazione da trovare c’è anche l’utilizzo di HD Rumble, la vibrazione dei Joy-Con, che vi aiuterà in modo efficace a “sintonizzarvi” sulla nota richiesta.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, potete vivere Fe comodamente su TV o in modalità handheld, ma anche in modalità da tavolo. In questo caso, il gioco supporta l’utilizzo dei Joy-Con (ma anche del controller Pro) rigorosamente in coppia, mentre non è previsto il riconoscimento del singolo controller. Una scelta comprensibile, considerando la mappatura dei controlli pensata su entrambi i Joy-Con, che risulta efficace e abbastanza facile da padroneggiare fin dai primi momenti di gioco.

– Gradevole da giocare anche sul display di Switch

– Si lega benissimo ai motion control dei Joy-Con

– Qualche problema di stuttering e frame rate instabile quando undocked

– L’audio è troppo fondamentale per poter pensare di vivere il gioco on the go senza usare degli auricolari

0.0

Nel complesso, l’esperienza offerta da Fe su Nintendo Switch si mantiene estremamente fedele a quella proposta sulle altre piattaforme. Alle sue meccaniche sposa l’utilizzo dei Joy-Con come sensori di movimento per l’intonazione del canto, particolarmente riuscita, e la possibilità di vivere il mondo di gioco anche in modalità da tavolo o in modalità portatile. Proprio in questi due casi, però, è possibile incappare in alcuni cali di frame rate o in fenomeni di stuttering, seppur sporadici e incapaci di minare un’esperienza di gioco che rimane piacevole e meritevole delle attenzioni di chi cerca un’esperienza, anche visiva, a metà tra l’onirico e il fiabesco.

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