Immagine di Citizen Sleeper 2: Stairward Vector | Recensione - Come un GDR da tavolo?
Mini Recensione

Citizen Sleeper 2: Stairward Vector | Recensione - Come un GDR da tavolo?

Citizen Sleeper 2: Stairward Vector segue le orme del predecessore e amplia il suo concept, regalando agli amanti dei GDR da tavolo una grande opera.

Avatar

a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

In sintesi

  • Migliora le caratteristiche del capostipite.
  • Scelte con un reale peso, conseguenze credibili.
  • Per gli amanti dei GDR da tavolo.
  • Pro
    • Le scelte hanno un peso reale e le conseguenze sono sempre credibili.
    • Chi ama i GDR da tavolo troverà pane per i propri denti...
  • Contro
    • ... Ma il gran volume dei testi scoraggerà chi vuole qualcosa di più immediato e taglierà fuori chi ha difficoltà con l'inglese.
    • Graficamente è davvero sin troppo basilare.

Il Verdetto di SpazioGames

7.8
Citizen Sleeper 2: Stairward Vector risulta essere un passo in avanti rispetto al gioco precedente e aderisce ancora una volta ai canoni dei più classici giochi di ruolo da tavolo. Questo da una parte farà la felicità dei puristi, ma tutti gli altri potrebbero avere qualche insofferenza per la staticità dell'azione, che nonostante le aggiunte offre poco dinamismo e una quantità davvero importante dei testi. Oltretutto, com'è facile immaginare, l'assenza dell'italiano taglierà del tutto fuori tutti coloro che hanno difficoltà anche medie di comprensione dell'inglese.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Citizen Sleeper 2: Starward Vector
Citizen Sleeper 2: Starward Vector
  • Sviluppatore: Jump Over the Age
  • Produttore: Fellow Traveler
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , XSX
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 31 gennaio 2025

Il primo Citizen Sleeper è stato un altro di quei titoli provenienti dal sottobosco indie capace di far capire ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che le migliori sperimentazioni arrivano proprio da progetti con budget risicati e non di certo dai franchise presentati in pompa magna e spesso con poca sostanza.

Citizen Sleeper 2: Stairward Vector non solo non è da meno, me segue le orme del capostipite per migliorare (con successo, va detto) tutte le caratteristiche che ne hanno decretato il successo.

Oltre a ciò, espande con intelligenza il proprio concept originale e amplia lo spettro delle scelte del giocatore, immergendolo ulteriormente nelle dinamiche da GDR che strizza l'occhio ai più rinomati giochi da tavolo.

Proprio per questo motivo, chi cerca altro o chi si aspetta un'interpretazione più movimentata e agile rispetto ai ritmi decisamente più compassati e ragionati che gli appartengono, dovrebbe valutare con grande attenzione se dare o meno una possibilità a Citizen Sleeper 2: Stairward Vector.

Citizen Sleeper 2: Stairward Vector, tra dadi e sci-fi

Citizen Sleeper 2: Stairward Vector offre al giocatore la possibilità di seguire le vicende di uno Sleeper, ossia un fantoccio robotico al cui interno è stata impiantata la coscienza – e dunque l'essenza stessa – di un essere umano, costretto a trascinare la propria esistenza per poter ripagare il proprio debito con la Essen-Arp, una delle mega-corporazioni che dominano la galassia.

In questa impietosa rappresentazione di simulacri di vita che operano per gli interessi altrui senza alcun diritto, Jump over the Age (dietro cui si cela in verità l'unico sviluppatore, Gareth Damian Martin) apre la strada a implicazioni morali dalle innumerevoli e intense sfaccettature. 

Citizen Sleeper 2: Stairward Vector pone domande esistenzialiste, scruta oltre il futuro prossimo e suggerisce realtà plausibili come farebbe ogni buona opera di fantascienza d'anticipazione. Per riuscirci, naturalmente, il giocatore viene inondato da una quantità piuttosto corposa di testi, che per la natura stessa dei temi non può fare a meno di un inglese non esattamente così basilare.

Questo vuole essere un duplice avvertimento per chi guarda con curiosità a Citizen Sleeper 2: Stairward Vector. Da una parte va considerato il fatto che la narrazione di gioco si dispiega proprio seguendo il racconto testuale, con tutto ciò che questo comporta in termini di ritmi e complessità (ma attenzione: non si sfocia mai verso i territori delle visual novel); dall'altra, l'assenza dell'italiano taglierà inevitabilmente fuori tutti coloro che hanno delle accentuate difficoltà di comprensione di testi non madrelingua.

Citizen Sleeper 2: Stairward Vector pone domande esistenzialiste, scruta oltre il futuro prossimo e suggerisce realtà plausibili come farebbe ogni buona opera di fantascienza d'anticipazione.

Tutti gli altri, invece, troveranno in Citizen Sleeper 2: Stairward Vector un GDR di stampo classico davvero ben studiato, capace di dare un reale peso alle decisioni dell'utente e offrendo delle conseguenze sempre credibili, che aprono scenari inediti a ogni partita.

Questa sua natura dà anche il vantaggio all'opera di disporre di una buona rigiocabilità, in virtù del fatto che le diramazioni narrative sono numerose e in larga misura anche piuttosto significative, nette ed esclusive.

Ludicamente parlando, Citizen Sleeper 2: Stairward Vector segue le orme del predecessore ed è ancora una volta basato sui dadi, con ogni "ciclo" che prevede cinque lanci per espletare le azioni di gioco, che comprendono anche accessi a diverse aree, funzioni più gestionali e altre attività legate per esempio a incarichi e operazioni di controllo. 

Il giocatore comprenderà ben presto che è necessario fare una cernita e che non è possibile fare davvero tutto con una prima run, così come pianificazione e strategia giocheranno un ruolo fondamentale (assieme alla fortuna dei lanci, che aumenteranno nel momento in cui arruolerete altri compagni). 

La gestione delle risorse, l'aiuto da dover fornire alla ciurma e soprattutto l'apertura ai viaggi spaziali che il gioco metterà sul piatto della bilancia fanno di Citizen Sleeper 2: Stairward Vector un titolo molto più stratificato e complesso rispetto al primo titolo.

Detto ciò, si tratta di un'opera che resta fortemente orientata alla staticità da gioco da tavolo, e per con tutte le implementazioni del caso non si va molto lontani da quanto già visto nel capostipite.

Anche tecnicamente si poteva fare molto di più, ma comprendiamo bene la natura del progetto, la forza lavoro striminzita e la necessità di non dover mantenere un budget piuttosto basso per non fare il fatidico passo più lungo della gamba.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


e se
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.