Chernobylite | Com'è su Nintendo Switch?
Chernobylite è sbarcato su Switch con una versione completa in termini di contenuti, ma castrata nella tecnica. Ma il gioco c'è tutto.
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
In sintesi
- Trama, ambientazione e gameplay intatti rispetto all'uscita del 2021 su altre piattaforme.
- Numerosi compromessi sul fronte della qualità dell'immagine.
- Codice di gioco sporco, ma il prezzo di lancio tiene quantomeno conto di un po' di cose.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: The Farm 51
- Produttore: All In! Games
- Distributore: All In! Games
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5 , SWITCH
- Generi: Avventura , Sparatutto
- Data di uscita: 28 luglio 2021 (PC) - 7 settembre 2021 (PS4, Xbox One) - 21 aprile 2022 (PS5, XSX) - 13 dicembre 2024 (Switch)
A ridosso delle festività natalizie, è arrivato anche su Switch Chernobylite, sparatutto survival che prende palesemente ispirazione del franchise S.T.A.L.K.E.R., ma aggiunge sufficienti ingredienti inediti per differenziarsi dalla sua fonte.
L'utenza Nintendo, come spesso accaduto in passato, guadagna in contenuti quanto ha perso a livello temporale, visto che questa edizione contiene tutti gli aggiornamenti e i contenuti aggiuntivi rilasciati post-lancio sulle altre piattaforme.
Come sempre, però, la domanda è: come sono riusciti gli sviluppatori ad adattare il loro prodotto su una piattaforma vecchiotta come Nintendo Switch?
Domanda non banale, a cui risponderemo nella nostra recensione.
Tra amara realtà e dolci ricordi
Recensito sulle nostre pagine più di tre anni or sono dal buon Domenico, ed accolto positivamente nonostante un'intelligenza artificiale deficitaria e qualche problema di bilanciamento, Chernobylite provava ad unire la passione del team di sviluppo per la regione dell'Ucraina coinvolta nel disastro di Chernobyl – ricreata a partire da scansioni di fotografie reali della zona – con meccaniche di gioco ibride, che abbracciavano diversi generi videoludici, dal survival allo sparatutto in terza persona, passando per lo stealth.
A questo si aggiungeva una storyline molto personale, che incrociava il dramma del 1986 con quello personale di Igor, il protagonista delle vicende ed alter ego del giocatore, alla ricerca dell'amata Tatyana, una scienziata come lui andata dispersa durante i tragici eventi dell'incidente nucleare.
Come sempre accade quando ci soffermiamo sulle performance di un port per Nintendo Switch, non ci dilungheremo in questa sede sugli aspetti normalmente più importanti in una recensione, come le meccaniche di gioco, la qualità dell'intreccio o la bontà dell'ambientazione, perché già sufficientemente coperti nella recensione di tre anni fa, alla quale vi rimandiamo.
Chernobylite Complete Edition non aggiunge nulla a livello di gameplay (e poco in quanto a DLC, tutti perlopiù cosmetici) rispetto a quanto visto allora, e questo ci consentirà di concentrarci sull'aspetto tecnico del port, limitandoci ad una veloce infarinatura delle premesse di gioco e delle sue dinamiche principali.
Un jolly a livello di gameplay
Nel tentativo di replicare l'elevato livello di difficoltà degli S.T.A.L.K.E.R- (peraltro affatto ammorbidito dal recente secondo episodio, di cui trovate la recensione qui sulle nostre pagine), il team di sviluppo ha optato per soluzioni di gioco abbastanza divisive, come quella di togliere al giocatore gran parte del proprio bottino ogni volta che viene catturato da una delle numerose bande di predoni che infestano la zona, costringendolo a battere poi palmo a palmo le rispettive basi per ritrovare spesso solo parte di quanto posseduto precedentemente.
A volte si avverte la sensazione che, anche in questa Complete Edition, Chernobylite alzi artificiosamente il livello di sfida, rendendo difficoltoso mirare con precisione (e per questo consigliamo le armi automatiche con un rateo di fuoco elevato); e se questo potrebbe piacere ai giocatori più navigati, potrebbe d'altro canto far storcere il naso ai neofiti, spaventati magari dai numerosi sistemi e dall'impietosa difficoltà dell'unico altro franchise che propone un gameplay simile, il già citato S.T.A.L.K.E.R..
Il gioco si premura, come detto, di aggiungere farina del suo sacco alla formula collaudata dal team di GSC Game World, come la parte manageriale, di gestione dei sopravvissuti incontrati e reclutati come alleati, e quella relativa al base-building, andando così creare un loop di gameplay che può portare via anche trentacinque ore ad un giocatore che se ne lasci risucchiare, a fronte della quindicina sufficiente e vedere i titoli di coda per la prima volta.
I compromessi necessari e la preservazione dell'anima del gioco
Purtroppo dobbiamo segnalare che, al momento di redigere questo pezzo e nonostante una manciata di patch rilasciate all'indomani della data di uscita, permangono diversi problemi tecnici, dai crash improvvisi che rimandano alla dashboard di Switch, diminuiti dagli ultimi aggiornamenti ma ancora mediamente frequenti, all'eccessivo impoverimento grafico di certe sezioni della mappa, probabilmente dovuto alla necessità di alleggerire il motore di gioco per mantenere prestazioni decenti anche in modalità portatile sulla vetusta console Nintendo.
Bisognerà abituare presto l'occhio ad un certo grado di ripetizione, visto che la gran parte dei soldati nemici e dei banditi incontrati nella zona sarà pressoché identica, e che anche il feeling delle diverse bocche da fuoco – comunque secondarie in un titolo che si basa prevalentemente sullo stealth – non si rivela sufficientemente variegato.
Quantomeno, complici i ritmi piuttosto compassati dell'avventura, scanditi dalla cronica scarsità di munizioni per le armi, non abbiamo riscontrato cali prestazionali significativi durante le nostre ore di test, ed anche in modalità portatile i 30 fps promessi dal team di sviluppo rimangono perlopiù costanti.
Certo, non siamo esattamente dinanzi ad una delle performance migliori dell'Unreal Engine 4 su Nintendo Switch, e siamo costretti a sorbirci caricamenti mediamente molto più lunghi rispetto alle altre controparti console, ma i sacrifici necessari a far girare bene un titolo del genere su una console il cui successore sarà annunciato entro i prossimi due mesi non potevano essere irrilevanti.
Nonostante queste problematiche, e complice il forte sconto proposto sulla versione digitale del gioco, che potrà essere scaricata con meno di venti euro dallo shop Nintendo fino alla metà di gennaio 2025, non ci sentiamo di bocciare in toto questa Complete Edition, perché il fulcro del gioco rimane lo stesso, valido, di tre anni fa, ed ampie fasce della platea dei possessori di Nintendo Switch sono abituate ai downgrade a livello visivo.
Se, quindi, ritenete di poter soprassedere sulle problematiche elencate, sotto ad uno strato di incompiutezza tecnica troverete comunque un buon gioco, solido nelle meccaniche e capace di unire differenti generi con una certa naturalezza, che di certo sfigura su Switch, ma che si lascia giocare una volta fatto l'occhio.
Chiudiamo la nostra analisi con qualche cenno alla localizzazione e alla parte audio: questa versione Switch comprende il doppiaggio in inglese ed in russo, con sottotitoli in italiano, generalmente buoni ma non del tutto privi di errori.
Considerando anche le musiche che accompagnano l'andirivieni del giocatore per la zona di esclusione, possiamo definire l'intero comparto audio nella media per il genere, con poche voci che si ripetono abbastanza frequentemente (soprattutto per gli NPC), figlie di un budget tutt'altro che stellare, ma anche pezzi che si adattano bene ai momenti più concitati della storia e delle esplorazioni.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Fa tante cose bene, pescando da generi diversi.
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C'è tanto da giocare se si entra nel loop.
Contro
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Notevoli compromessi grafici.
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Crash continui.
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Difficoltà innalzata un po' artificialmente.
Commento
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