Cake Bash | Recensione - L'erede di Crash Bash?
Cake Bash dimostra che una buona idea non basta
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: High Tea Frog
- Produttore: Coatsink
- Distributore: Coatsink
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
- Generi: Party game
- Data di uscita: 15 ottobre 2020 - TBA (Switch
Ci sono generi videoludici che hanno conosciuto periodi d’oro, in cui il mercato era inondato di titoli appartenenti a quella particolare categoria, e che poi sono finiti irrimediabilmente in secondo piano, con poche uscite a rappresentarli. Un esempio sono i platform 3D, oggi sicuramente non più in voga come nella sesta generazione di console; o ancora gli FPS, estremamente popolari durante la settima generazione, dove sembrava che ogni nuova uscita dovesse essere uno shooter in soggettiva, ma non così tanto oggi (per quanto ancora ben presenti). Lo stesso discorso vale anche per i party game.
Questo genere non ha mai avuto un vero e proprio exploit, ma conobbe sicuramente un periodo fortunato tra la fine degli anni ’90 ed i primi anni 2000. In quegli anni uscivano i primi Mario Party, Crash Bash e un’innumerevole lista di party game sviluppati su licenza, con risultati non sempre ottimi. Oggi l’interesse per il genere è sfumato, complice forse il declino del multigiocatore locale sulle nuove console.
Per questo, quando siamo venuti a sapere dell’esistenza di Cake Bash, sviluppato da High Tea Frog e attualmente disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC (con una versione Nintendo Switch in arrivo), ci siamo immediatamente interessati. Innanzitutto, il gioco appartiene ad un genere ormai sporadicamente presente, come dicevamo; inoltre, l’idea di utilizzare dei simpatici dolcetti animati per giocare ci ha fin da subito conquistati. Purtroppo, però, le nostre aspettative sono state in buona parte deluse.
Il dolcetto più prelibato della pasticceria
Avviando Cake Bash, ci troviamo di fronte a un menù simpatico e colorato, dove i nostri dolcetti sono intenti a darsi battaglia sullo sfondo. Da qui è possibile accedere alle due principali modalità di gioco, denominate “Che bontà” e “Ricette”. Partiamo dalla prima delle due, che è sicuramente l’esperienza più completa.
Potremo scegliere il nostro personaggio tra i diversi dolcetti disponibili. Ce ne sono diversi, dalla fetta di torta al donut, dal muffin al cupcake: insomma, tutto ciò che potrebbe farvi venire l’acquolina in bocca. Ogni dolcetto ha anche diverse skin disponibili, che ci permettono di personalizzare ulteriormente la nostra scelta. In questa modalità, il nostro obiettivo è quello di essere il dolcetto più appetitoso del reparto, sconfiggendo i nostri tre avversari (controllati dal computer o da altri giocatori, sia in locale che online).
Il gioco si divide sostanzialmente in due fasi: prima di tutto, ci si confronta con gli avversari all’interno di un mini-gioco, scelto tramite un semplice sistema di voto tra le due alternative proposte di volta in volta dal sistema. Si tratterà sempre di mini-giochi tutti contro tutti, che decreteranno un vincitore assoluto e tre perdenti.
In base alla nostra performance, verremo ricompensati con un certo numero di monete. Verremo quindi riportati al reparto dolci, trovandoci all’interno di un peculiare mercatino. Qui potremo utilizzare le nostre monete per acquistare dei topping per il nostro dolcetto. Ogni topping ci farà ottenere dei punti, e particolari combinazioni di topping possono regalare un prezioso extra in termini di punteggio. Alla fine del ciclo alternato di mini-giochi e acquisti al mercatino, il dolcetto che ha acquisito più punti porterà a casa la vittoria, venendo scelto dal fortunato cliente entrato in pasticceria.
In soldoni, questa modalità è poco più di una collection di mini-giochi, visto che la fase del mercatino è molto breve ed anche piuttosto scarna – niente di paragonabile alla modalità sul tabellone di Mario Party, per capirci, il che rende l’avventura molto breve. Forse l’intento è stato quello di favorire il gioco online, proponendo delle sessioni di durata piuttosto contenuta, sicuramente più adatte all'interazione con sconosciuti. Così facendo, però, il gioco perde in profondità, perché la modalità più corposa tra le uniche due presenti si riduce ad essere soltanto una sequela di mini-giochi e poco più.
Proprio i mini-giochi sono i veri protagonisti del titolo, però, e proprio loro potrebbero salvare Cake Bash.
Sfide tra dolci
La seconda modalità di gioco, “Ricette”, ci permette di giocare direttamente ai mini-giochi sbloccati nella modalità principale, senza troppe distrazioni – sebbene non ce ne fossero molte, da eliminare. Peccato che anche qui le nostre aspettative siano state notevolmente deluse.
Innanzitutto, i mini-giochi non spiccano affatto per originalità. Facciamo qualche esempio: in un mini-gioco il nostro obiettivo è quello di cuocere un marshmallow al punto giusto, tenendo premuto il pulsante X (nella versione PS4 da noi testata) fino al raggiungimento del punto di cottura desiderato. In un altro, l’obiettivo è quello di lanciare frutti in una crostata posta al centro della schermata, con l’obiettivo di piazzarne degli altri. In un altro ancora, dovremo muoverci su una sorta di ring raccogliendo quanti più confetti possibile, stando attenti agli altri giocatori che potrebbero colpirci e farci perdere una buona quantità di punti.
Se siete fan navigati del genere, vi sarete già resi conto di notevoli similitudini con mini-giochi proposti, nel corso del tempo, dalla serie di Mario Party, in particolare dall’ultimo episodio, Super Mario Party.
L’impressione è quella di trovarsi di fronte ad un compitino svolto senza dare un taglio personale al prodotto. I mini-giochi funzionano, certo, e per certi versi riescono anche ad intrattenere. Il problema è che non riescono ad offrire niente di nuovo o di particolarmente divertente. A questo si aggiunge un altro, grande difetto: sono davvero pochi.
Se in un classico Mario Party ci troviamo di fronte a circa 70 mini-giochi, qui siamo intorno alla decina. Un numero davvero esiguo, che rende il gioco ripetitivo già dopo poche sessioni. Avere una varietà così esigua, in un gioco basato interamente sull'esistenza dei mini-giochi stessi – per di più non particolarmente originali né ben riusciti, è un difetto a cui è difficile mettere una pezza.
Il che è un peccato perché il gioco, specialmente su Xbox One e PS4 dove la competizione scarseggia, avrebbe potuto tranquillamente attirare l’attenzione dei giocatori. Stando così le cose, invece, non ci sentiamo di raccomandare Cake Bash, soprattutto a chi può puntare su titoli ben più riusciti e completi (stiamo pensando al già citato Super Mario Party su Nintendo Switch).
A chiudere il cerchio delle modalità proposte nel menù principale, troviamo l’opzione “Raccolta”. Come si può intuire dal nome, si tratta sostanzialmente di una galleria che ci permette di vedere quanto siamo riusciti a sbloccare nel corso delle partite. Niente di più, purtroppo.
Quello che rimane da salvare
Vogliamo chiudere la nostra recensione con una nota positiva per Cake Bash. Esteticamente, il gioco sprizza personalità da tutti i pori: non solo per il simpatico design dato ai dolcetti, ma anche per le ambientazioni colorate e vivaci, tutte a tema culinario. In un certo senso, Cake Bash offre in termini di presentazione quella personalità che ha mancato di mostrare sul fronte gameplay.
Anche la colonna sonora riesce a fornire un colorito accompagnamento, pur senza offrire tracce memorabili. Il gioco, inoltre, scorre senza alcun singhiozzo di sorta, elemento non scontato visto che stiamo parlando comunque di una produzione a basso budget.
Un ultimo punto a favore del gioco è sicuramente il prezzo di lancio, soltanto 19,99€. Purtroppo, però, questi elementi non bastano a salvare il tutto, perché i difetti che abbiamo elencato sono fin troppo pervasivi per giustificare l’acquisto, anche a questo prezzo.
Per giocare con gli amici su PlayStation 4 dovrete rifornirvi di DualShock 4, che potrete trovare ad un prezzo scontato a questo indirizzo.
Voto Recensione di Cake Bash - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Esteticamente ammaliante
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L'idea di utilizzare dolcetti come personaggi è simpatica
Contro
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Pochi minigiochi lo rendono ripetitivo in breve tempo
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Minigiochi poco originali e non particolarmente divertenti
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Povertà di contenuti
Commento
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