Black Clover Quartet Knights | Recensione
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a cura di Francesco Corica
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Produttore: Bandai Namco
- Piattaforme: PC , PS4
- Generi: Azione
- Data di uscita: 13 settembre 2018 (Giappone), 13 settembre 2018 PAL (PS4), 14 settembre 2018 (PC)
Ormai siamo sempre più abituati a vedere popolari anime e manga che vengono adattati al genere videoludico, specialmente se facenti parte del genere dei “battle shonen”.
Black Clover, nato dalla penna di Yuki Tabata e la cui pubblicazione è iniziata nel 2015, è solo uno degli ultimi che è riuscito a raggiungere una certa notorietà in questa categoria. Era dunque nell’aria un adattamento videoludico di questa serie che puntualmente è arrivato.Riuscirà a imporsi anche in questo caso?
Una vera passeggiata
Black Clover: Quartet Knights narra una trama inedita, ma ambientata comunque nel mondo del manga.Asta e gli altri compagni del Toro Nero si trovano ad affrontare un dungeon che il comandante Yami conosce, essendoci stato tanto tempo fa.
Il comandante però finisce con l’allontarsi da uno scontro, venendo poi in seguito ritrovato. I compagni lo recuperano ringiovanito e senza alcuna memoria di ciò che è appena successo. Durante la ricerca di spiegazioni, il lord di un’antica casa nobile complica le cose per portare a compimento la sua vendetta, impossessandosi del corpo della figlia che prima della sua scomparsa aveva mandato nel futuro
.La trama è ben narrata e va ad esplorare ulteriormente il mondo di Black Clover, in particolare la figura di Yami e delle sue origini. Al termine di ogni capitolo sarà possibile ripetere ogni livello utilizzando gli altri personaggi tra quelli presenti, aumentando di fatto la longevità del titolo.
Inoltre, dopo aver completato interamente la storia, sbloccheremo due episodi bonus e nuovi livelli della storia, questa volta narrati dal punto di vista di Yami (e, dunque, interpretando lui).
Se dunque il fronte narrativo del gioco funziona, è il gameplay che non riesce però ad offrire una sfida veramente all’altezza. Anche selezionando la difficoltà difficile fin da subito, il gioco risulta troppo facile e palesa fin troppo apertamente la sua natura di tutorial per il multigiocatore.
Non arrendersi mai
In realtà è la modalità Sfida ad essere stata pensata come tutorial vero e proprio. In essa prenderemo il controllo di ogni singolo personaggio giocabile ed avremo la possibilità di provare con mano tutte le loro magie ed abilità speciali. Le sfide sono assolutamente consigliate prima di buttarsi ufficialmente nelle partite multiplayer, vero piatto forte di questa produzione. Sono presenti in totale 17 cavalieri magici divisi in 4 categorie precise, il cui ruolo non ha bisogno di spiegazione: Aggressore, Tiratore, Supporto e Guaritore. Ci sembra inevitabile fare un paragone con Naruto to Boruto: Shinobi Striker, altro titolo dal focus multiplayer anime uscito recentemente e che, come funzionalità, presenta le stesse 4 categorie di personaggi.
Quartet Knights però non utilizza avatar e si concentra unicamente sul bilanciamento e personalizzazione dei cavalieri magici presenti nel gioco, offrendo anche una trama che invece è completamente assente nel titolo dedicato al ninja.Per personalizzarli potremo utilizzare dei “mazzi” con 4 carte ciascuno: esse rappresentano dei potenziamenti delle statistiche, personalizzabili a piacimento. Vi sono 3 mazzi unici per ogni personaggio, ma che tendenzialmente possono essere sintetizzate in statistiche bilanciate, offensive o difensive. A seconda del mazzo utilizzato, alcune magie potrebbero anche trasformarsi e funzionare diversamente, invogliando il giocatore dunque a pensare quale mazzo possa essere più adatto per lo stile di gioco e la situazione affrontata. Le carte possono essere utilizzate in ciascuno dei 3 mazzi: con esse potremo, ad esempio, aumentare la salute del nostro eroe, potenziarne una mossa o ridurne il tempo di ricarica. Ogni eroe ha a disposizione 9 tipi diversi di carte applicabili nei mazzi: si può utilizzare la stessa carta in più mazzi, con l’unico limite di una carta unica per mazzo.
Per sbloccare mazzi e carte sarà necessario spendere soldi in-game, guadagnabili però facilmente completando livelli single-player o multiplayer. Aumentando di livello nel multiplayer avremo anche la possibilità di sbloccare carte ancora non possedute, facilitando ulteriormente la personalizzazione del nostro cavaliere.
Ruoli per ogni cavaliere
Il gameplay è veloce ma semplice da capire: ogni cavaliere ha a disposizione 4 attacchi (i tasti dorsali esterni tendenzialmente per magie continue e parate, mentre quelli interni per altre magie offensive o di supporto), dopo un determinato lasso di tempo hanno diventa loro disponibile il Grimorio, un attacco magico particolarmente efficace. Alcuni eroi possiedono anche delle caratteristiche uniche, come la possibilità di correre sui muri o poter saltare più volte a mezz’aria: un altro motivo per cui è consigliabile fare pratica ed imparare pienamente le potenzialità dei diversi cavalieri magici. Il bilanciamento dei personaggi ci sembra tutto sommato ben riuscito, con ruoli precisi per ogni personaggio, anche se facenti parte dello stessa categoria.
Magici e pazienti
Sono presenti tre varianti delle partite in totale (tra cui non sarà possibile scegliere durante le partite classificate): Controllo e Difesa, in cui dovremo cercare di conquistare l’area di gioco e difenderla dagli attacchi avversari; Cattura il Cristallo, dove dovremo portare il cristallo fino all’obiettivo dopo aver conquistato l’area di cattura, altrimenti toccherà al team avversario portare il cristallo più distante per vincere; infine Caccia al Tesoro, dove in maniera simile a “Cattura la Bandiera” bisognerà raccogliere la chiave e riuscire a portarla fino al forziere. Non ci sono molte altre variabili che danno un po’ di frizzantezza al tutto, che per quanto divertente e semplice potrebbe portare presto alla monotonia. I server online inoltre allo stato attuale non sempre rispondono come dovrebbero durante la fase di matchmaking, costringendoci a tentare più volte prima di riuscire a svolgere una partita classificata. Quando vi si riesce, inoltre, non è detto che le partite siano interamente con 8 giocatori: spesso ci è capitato di vedere membri del team rimpiazzati dalla CPU, il cui personaggio sarà scelto casualmente a seconda del ruolo mancante nella squadra. Una volta iniziata la partita non abbiamo però riscontrato rallentamenti né problemi vari per la maggior parte delle partite, che riescono a farsi giocare dall’inizio alla fine. Un’ultima nota la dedichiamo al comparto grafico: tecnicamente le ambientazioni lasciano a desiderare ed appaiono anonimi e poco ispirati, ma lo stile grafico dei personaggi si lascia apprezzare ed il gameplay rimane sempre fluido a 60 FPS.
Una vera passeggiata
Black Clover: Quartet Knights narra una trama inedita, ma ambientata comunque nel mondo del manga.Asta e gli altri compagni del Toro Nero si trovano ad affrontare un dungeon che il comandante Yami conosce, essendoci stato tanto tempo fa.
Il comandante però finisce con l’allontarsi da uno scontro, venendo poi in seguito ritrovato. I compagni lo recuperano ringiovanito e senza alcuna memoria di ciò che è appena successo. Durante la ricerca di spiegazioni, il lord di un’antica casa nobile complica le cose per portare a compimento la sua vendetta, impossessandosi del corpo della figlia che prima della sua scomparsa aveva mandato nel futuro
.La trama è ben narrata e va ad esplorare ulteriormente il mondo di Black Clover, in particolare la figura di Yami e delle sue origini. Al termine di ogni capitolo sarà possibile ripetere ogni livello utilizzando gli altri personaggi tra quelli presenti, aumentando di fatto la longevità del titolo.
Inoltre, dopo aver completato interamente la storia, sbloccheremo due episodi bonus e nuovi livelli della storia, questa volta narrati dal punto di vista di Yami (e, dunque, interpretando lui).
Se dunque il fronte narrativo del gioco funziona, è il gameplay che non riesce però ad offrire una sfida veramente all’altezza. Anche selezionando la difficoltà difficile fin da subito, il gioco risulta troppo facile e palesa fin troppo apertamente la sua natura di tutorial per il multigiocatore.
Non arrendersi mai
In realtà è la modalità Sfida ad essere stata pensata come tutorial vero e proprio. In essa prenderemo il controllo di ogni singolo personaggio giocabile ed avremo la possibilità di provare con mano tutte le loro magie ed abilità speciali. Le sfide sono assolutamente consigliate prima di buttarsi ufficialmente nelle partite multiplayer, vero piatto forte di questa produzione. Sono presenti in totale 17 cavalieri magici divisi in 4 categorie precise, il cui ruolo non ha bisogno di spiegazione: Aggressore, Tiratore, Supporto e Guaritore. Ci sembra inevitabile fare un paragone con Naruto to Boruto: Shinobi Striker, altro titolo dal focus multiplayer anime uscito recentemente e che, come funzionalità, presenta le stesse 4 categorie di personaggi.
Quartet Knights però non utilizza avatar e si concentra unicamente sul bilanciamento e personalizzazione dei cavalieri magici presenti nel gioco, offrendo anche una trama che invece è completamente assente nel titolo dedicato al ninja.Per personalizzarli potremo utilizzare dei “mazzi” con 4 carte ciascuno: esse rappresentano dei potenziamenti delle statistiche, personalizzabili a piacimento. Vi sono 3 mazzi unici per ogni personaggio, ma che tendenzialmente possono essere sintetizzate in statistiche bilanciate, offensive o difensive. A seconda del mazzo utilizzato, alcune magie potrebbero anche trasformarsi e funzionare diversamente, invogliando il giocatore dunque a pensare quale mazzo possa essere più adatto per lo stile di gioco e la situazione affrontata. Le carte possono essere utilizzate in ciascuno dei 3 mazzi: con esse potremo, ad esempio, aumentare la salute del nostro eroe, potenziarne una mossa o ridurne il tempo di ricarica. Ogni eroe ha a disposizione 9 tipi diversi di carte applicabili nei mazzi: si può utilizzare la stessa carta in più mazzi, con l’unico limite di una carta unica per mazzo.
Per sbloccare mazzi e carte sarà necessario spendere soldi in-game, guadagnabili però facilmente completando livelli single-player o multiplayer. Aumentando di livello nel multiplayer avremo anche la possibilità di sbloccare carte ancora non possedute, facilitando ulteriormente la personalizzazione del nostro cavaliere.
Ruoli per ogni cavaliere
Il gameplay è veloce ma semplice da capire: ogni cavaliere ha a disposizione 4 attacchi (i tasti dorsali esterni tendenzialmente per magie continue e parate, mentre quelli interni per altre magie offensive o di supporto), dopo un determinato lasso di tempo hanno diventa loro disponibile il Grimorio, un attacco magico particolarmente efficace. Alcuni eroi possiedono anche delle caratteristiche uniche, come la possibilità di correre sui muri o poter saltare più volte a mezz’aria: un altro motivo per cui è consigliabile fare pratica ed imparare pienamente le potenzialità dei diversi cavalieri magici. Il bilanciamento dei personaggi ci sembra tutto sommato ben riuscito, con ruoli precisi per ogni personaggio, anche se facenti parte dello stessa categoria.
Magici e pazienti
Sono presenti tre varianti delle partite in totale (tra cui non sarà possibile scegliere durante le partite classificate): Controllo e Difesa, in cui dovremo cercare di conquistare l’area di gioco e difenderla dagli attacchi avversari; Cattura il Cristallo, dove dovremo portare il cristallo fino all’obiettivo dopo aver conquistato l’area di cattura, altrimenti toccherà al team avversario portare il cristallo più distante per vincere; infine Caccia al Tesoro, dove in maniera simile a “Cattura la Bandiera” bisognerà raccogliere la chiave e riuscire a portarla fino al forziere. Non ci sono molte altre variabili che danno un po’ di frizzantezza al tutto, che per quanto divertente e semplice potrebbe portare presto alla monotonia. I server online inoltre allo stato attuale non sempre rispondono come dovrebbero durante la fase di matchmaking, costringendoci a tentare più volte prima di riuscire a svolgere una partita classificata. Quando vi si riesce, inoltre, non è detto che le partite siano interamente con 8 giocatori: spesso ci è capitato di vedere membri del team rimpiazzati dalla CPU, il cui personaggio sarà scelto casualmente a seconda del ruolo mancante nella squadra. Una volta iniziata la partita non abbiamo però riscontrato rallentamenti né problemi vari per la maggior parte delle partite, che riescono a farsi giocare dall’inizio alla fine. Un’ultima nota la dedichiamo al comparto grafico: tecnicamente le ambientazioni lasciano a desiderare ed appaiono anonimi e poco ispirati, ma lo stile grafico dei personaggi si lascia apprezzare ed il gameplay rimane sempre fluido a 60 FPS.
+ Gameplay immediato e di facile intuizione...
+ Stile grafico dei personaggi apprezzabile...
- ...ma poco profondo e poco vario
- ...ma con ambientazioni anonime e tecnicamente non all’altezza
- I server hanno ancora qualche problema nel matchmaking
5.9
Alla fine, Black Clover: Quartet Knights ci sa molto di occasione sprecata. Una trama apprezzabile e l’immediatezza del gameplay si vanno a scontrare con un’ossatura purtroppo molto ridotta del titolo, che oltre a partite multiplayer (neanche molto varie) non riesce ad offrire molto altro in termini di rigiocabilità. Se siete fan della serie potrebbe valere la pena recuperarlo al giusto prezzo, a patto di non aspettarsi una vera sfida. Altrimenti, Quartet Knights difficilmente avrà qualcosa di nuovo da dirvi.
Voto Recensione di Black Clover: Quartet Knights - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Trama ben narrata
-
Gameplay immediato e di facile intuizione...
-
Stile grafico dei personaggi apprezzabile...
Contro
-
Livello di sfida praticamente assente
-
...ma poco profondo e poco vario
-
...ma con ambientazioni anonime e tecnicamente non all’altezza
-
I server hanno ancora qualche problema nel matchmaking
Commento
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