Azure Striker Gunvolt 3 | Recensione - L'erede di Mega Man
Inti Creates continua a rinnovare la formula dello storico Mega Man con il terzo capitolo della saga di Azure Striker Gunvolt.
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Inti Creates
- Produttore: Inti Creates
- Piattaforme: PC , XONE , XSX , SWITCH
- Generi: Azione
- Data di uscita: 28 luglio 2022 (Switch) - 2 agosto 2022 (Xbox) - Inverno 2022 (PC)
Il nome Inti Creates non sarà familiare a molti, ma questa software house giapponese è legata a doppio filo al nome di Mega Man. Venne fondata nel 1996 da alcuni ex sviluppatori di Capcom, che con quest'ultima continuarono a collaborare per molti anni, realizzando la saga di Mega Man Zero e Mega Man ZX.
Gli stessi sviluppatori collaborarono inoltre alla realizzazione di Mega Man 9 e 10, oltre che a quella di Mighty No. 9 di Keiji Inafune. Nel 2014, però, Inti Creates diede vita a una propria saga, ispirata a Mega Man e autoprodotta, chiamata Azure Striker Gunvolt, alla cui realizzazione partecipò lo stesso Inafune, famoso per essersi occupato del character design dei primi Mega Man, che in questo caso svolse il ruolo di produttore esecutivo.
Il titolo uscì in origine per 3DS, per poi essere pubblicato su tutte le altre console dell’epoca. Nel 2016 uscì il secondo capitolo della saga, sempre su 3DS, e i primi due capitoli vennero raccolti in un pacchetto uscito poi anche su Switch, PS4, PC e Xbox One (che potete recuperare su Amazon).
La serie dei Gunvolt ottenne un discreto successo, tanto da generare diversi spin-off, tra cui la serie Mighty Gunvolt, caratterizzata dal cross-over con i personaggi di Mighty No. 9 e Gal Gun, e Gunvolt Chronicles: Luminous Avenger IX, con protagonista Copen, personaggio giocabile del secondo capitolo, che ha visto ben due titoli a lui dedicati.
Ora, dopo tanta attesa, è arrivato il momento di mettere le mani su Azure Striker Gunvolt 3, uscito di recente prima su Nintendo Switch e poi sulle console della famiglia Xbox, mentre è atteso su PC per il prossimo inverno. Scopriamo se questo terzo capitolo è il degno erede della saga di Mega Man.
Draghi e sacerdotesse
La saga di Azure Striker Gunvolt è molto influenzata dallo stile anime, in particolare dal genere shonen (tanto che nel 2017 è stato prodotto anche un anime speciale ad essa dedicato) e questo terzo capitolo non fa eccezione.
Il mondo del gioco vede la nascita, tra gli esseri umani, degli Adepti, persone speciali dotate di poteri paranormali chiamati Septima. La corporazione Sumeragi cercò di controllare gli Adepti per dominare il mondo, ma venne fermata da Gunvolt, un adepto che combatteva per liberare i suoi simili e poter vivere in pace con i normali esseri umani. Nel secondo gioco, invece, Gunvolt, insieme a Copen, scienziato umano che nutre un odio profondo verso tutti gli Adepti, doveva fermare una setta di Adepti speciali che voleva spazzare via gli umani dalla faccia del pianeta.
La storia di Azure Striker Gunvolt 3 è ambientata molti anni dopo la fine del secondo capitolo e a raccontarci cos’è successo in questo lasso di tempo ci penserà Kirin, la nuova protagonista. Già all’inizio, la giovane sacerdotessa guerriera, appartenente a una misteriosa organizzazione il cui scopo è preservare il mondo da minacce sovrannaturali, dovrà affrontare una imponente creatura chiamata Drago Primordiale, sigillata sotto una delle basi della rediviva corporazione Sumeragi. Una volta sconfitta, questa creatura si rivelerà essere proprio Gunvolt, il protagonista dei precedenti titoli.
Gunvolt ha misteriosamente perso il controllo del suo potere "Tuono Azzurro", trasformandosi in un Drago Primordiale. Il giovane è rimasto sigillato in questa forma per molti anni e si è risvegliato solo grazie al potere di Kirin, che permette di sigillare i poteri degli altri Adepti. Kirin e Gunvolt dovranno dunque fermare altri Adepti impazziti, che rischiano di diventare dei draghi, collaborando stavolta con la corporazione Sumeragi.
La storia, seppur non voglia essere il fulcro del titolo, è leggera e godibile, anche se piuttosto confusionaria, per via di troppi termini tecnici ed eventi che si susseguono a volte troppo velocemente. Aver giocato i titoli precedenti aiuta in parte a comprendere le vicende e a cogliere alcuni riferimenti, ma questo non sarà comunque fondamentale per apprezzare la trama.
I personaggi a ogni modo sono ben caratterizzati, per quanto riguarda sia gli alleati che i nemici di turno. Consigliamo di ascoltare i dialoghi opzionali tra una missione e l’altra, sia per acquisire qualche informazione in più sulla lore del gioco sia per approfondire la conoscenza dei vari protagonisti.
Azure Striker Gunvolt 3 richiederà circa 5 o 6 ore per finire la storia principale. La struttura del gioco è uguale a quella dei precedenti episodi, sarà infatti composta da una progressione molto lineare dove, in alcuni punti, sarà possibile selezionare liberamente l’ordine dei livelli da affrontare – così come nei vecchi Mega Man – ma senza andare a sconvolgere la progressione della trama.
Naturalmente anche in questo caso, come da tradizione dei precedenti Gunvolt, non mancherà la presenza di un True Ending, che potrà essere sbloccato solo dopo aver visto il finale normale.
La rigiocabilità del titolo è comunque piuttosto alta per via della possibilità di affrontare il gioco a diversi livelli di difficoltà in modo da ottenere una valutazione migliore. Alla fine di ogni livello otterremo infatti, in base alle nostre prodezze, una valutazione che va da D a S++ e per riuscire a ottenere il massimo punteggio bisognerà impegnarsi davvero molto, provando e riprovando i vari livelli.
Il sistema di Prestigio, che permetterà di migliorare il nostro punteggio in ogni livello, è cambiato rispetto ai titoli precedenti, dove bastava essere colpiti da una a tre volte per perdere la progressione dei punti Prestigio; in questo titolo non li perderemo, ma subiremo uno stop temporaneo all’aumento dei punti, che si sbloccherà soltanto quando accumuleremo una determinata quantità di punti Prestigio. Insomma, per avere il punteggio più alto non cambierà comunque il fatto che non dovremo essere colpiti.
La nostra prova è avvenuta su Nintendo Switch e, rispetto ai due capitoli precedenti, sviluppati in origine per 3DS, si nota un miglioramento a livello di pixel art, qui molto più colorata e dettagliata e, soprattutto, senza quell’effetto sgranato presente nei due precedenti titoli.
Le animazioni in due dimensioni sono molto ben fatte e anche gli sfondi sono realizzati con cura e con una buona varietà a seconda del livello affrontato. Anche la colonna sonora si distingue mantenendo la tradizione delle “canzoni da anime” inserite nel bel mezzo dei combattimenti, indubbiamente di buona qualità per chi apprezza questo stile.
Un gameplay elettrizzante
Il gameplay si rifà alla tradizione dei precedenti capitoli, ma in Azure Striker Gunvolt 3 non mancano le novità importanti. Di base controlleremo sempre la nuova protagonista Kirin, dotata di uno stile di combattimento unico che si distingue completamente da quello visto in passato con Gunvolt prima e Copen poi nel secondo capitolo (che potete trovare su Amazon insieme al primo capitolo).
Kirin combatte utilizzando dei talismani che lancerà contro il nemico per agganciarlo: una volta fatto ciò basterà premere un pulsante perché la sacerdotessa guerriera si teletrasporti sull’avversario e lo colpisca con la sua spada. Kirin potrà utilizzare diverse tecniche di spada anche senza aver agganciato i bersagli con i talismani, infatti imparerà nuove mosse dopo aver superato ogni nuovo livello.
Il fulcro del gameplay di Kirin in pratica è quello di colpire con i talismani i vari nemici e spazzarli via a colpi di spada restando sempre in aria durante il processo. I punti Prestigio guadagnati saliranno a dismisura se non si toccherà terra tra un’eliminazione e l’altra. Il tutto porta a un gameplay facile da comprendere, ma difficile da padroneggiare; quando però si inizierà a prenderci la mano il divertimento sarà assicurato grazie alle veloci azioni e combo spettacolari che si riusciranno a tirar fuori.
Non mancheranno poi le classiche mosse speciali, utilizzabili quando avremo la barra caricata e in grado di spazzare via qualunque cosa presente su schermo, e un semplice sistema di progressione.
Kirin infatti aumenterà di livello sconfiggendo i vari nemici, cosa che le permetterà di aumentare i PV e di ottenere nuovi slot per equipaggiare gli Impulsi Immagine. Questi sono dei personaggi appartenenti all’intera saga di Gunvolt che si materializzeranno come evocazioni speciali.
Esistono due tipi di Impulsi Immagine: gli attivi, che potremo attivare in gioco per evocare un personaggio in grado di aiutarci sia attaccando i nemici che curandoci o dandoci altro tipo di supporto, e i passivi, che invece ci forniranno alcuni bonus alle caratteristiche, come ad esempio un aumento dei PV recuperati o una maggior facilità nell’ottenimento di punti Prestigio.
Tra queste ultime, ad esempio, è presente la Prevasione di Gunvolt che, applicabile a Kirin, consumerà dei talismani per evitarle di subire danno.
Il sistema degli Impulsi Immagine è un passo avanti rispetto a quello dei materiali e della creazione dei due precedenti titoli. In passato bisognava infatti ripetere i livelli farmando alcuni tipi di materiali, che non sempre si potevano ottenere dato che dipendeva molto dal fattore RNG, per poi costruire equipaggiamenti e abilità speciali.
Gli Impulsi Immagine invece semplificano questi processi, anche se mantengono un certo fattore RNG che ricorda un po’ i gacha game. Non preoccupatevi però, dato che non dovrete spendere un soldo per ottenere i vari personaggi, ma, se vorrete collezionarli tutti, basterà ripetere i livelli; c’è di buono che molti personaggi ottenibili sono condivisi tra i diversi livelli e aumentando il livello di difficoltà aumenta anche la possibilità di trovare quelli più rari.
Ovviamente, la caccia agli Impulsi Immagine sarà utile principalmente per chi vorrà collezionare e vedere gli effetti di ognuno dei personaggi trovati, ma il gioco si finisce tranquillamente anche senza darci troppo peso. Potranno invece essere molto utili se si punterà a ottenere la valutazione massima in ogni livello, specialmente equipaggiando quelli in grado di darci effetti unici.
Il ritorno di Gunvolt
Oltre a Kirin, ovviamente potremo utilizzare anche Gunvolt, dato che è da sempre il protagonista del gioco, ma stavolta il suo utilizzo avverrà in maniera differente rispetto al passato. In Azure Striker Gunvolt 3 non esisteranno due campagne separate come nel secondo episodio, che ci permetteva di giocare nei panni di Gunvolt o di Copen.
Qui potremo alternare Kirin e Gunvolt nel bel mezzo di ogni livello. Gunvolt però sarà una sorta di superpotere, utilizzabile con parsimonia tramite l’utilizzo della Barra dei Ferri posta sotto i PV della protagonista. Quando questa barra raggiungerà almeno il 100% potremo infatti evocare in campo Gunvolt.
Gunvolt non ha salute, ma mentre lo si usa vedremo ridursi la Barra dei Ferri e quando questa arriverà a zero torneremo a utilizzare Kirin. Bisogna fare attenzione, perché subire danni mentre si usa Gunvolt farà diminuire di molto la barra. In compenso il nostro eroe sarà dotato di poteri piuttosto esagerati rispetto alle sue vecchie versioni, anche con qualche nuovo attacco in più.
Di base torna la possibilità di marchiare fino a tre volte i nemici con i proiettili, per poi attaccarli con la sfera elettrica automatizzata, ma oltre a questo Gunvolt godrà della possibilità di saltare all’infinito e potrà marchiare i nemici come faceva Copen nel secondo capitolo, per poi attaccarli con alcuni nuovi attacchi a inseguimento, tra cui uno che uccide istantaneamente i nemici normali ed è in grado di causare enormi danni anche ai boss.
Infine, il personaggio è dotato delle suo tre diverse mosse speciali, che infliggeranno ingenti danni a chiunque, anche se utilizzandoli si azzererà la Barra dei Ferri.
Grazie a queste aggiunte abbiamo notato quanto il titolo sia molto più semplice dei predecessori: infatti, basterà sfruttare Gunvolt contro un boss per spazzarlo via piuttosto facilmente, anche se spesso basterà la sola Kirin a eliminarli senza troppa fatica.
Non è finita qui però, perché in caso Kirin muoia, proprio come succedeva negli scorsi episodi, si potrà attivare casualmente l’Inno di Lumen, che in questo caso ci permetterà di utilizzare Gunvolt in stato Berserk, che è ancora più potente di quello normale ed è praticamente invincibile (se si attiverà, infatti, non si riceverà nessuna valutazione una volta completato il livello, perché altrimenti sarebbe troppo facile ottenere una valutazione di S).
Abbiamo faticato un po’ solo contro i boss finali, ma molto meno rispetto a quelli dei titoli precedenti, tanto che siamo morti un paio di volte in tutto il gioco a livello normale, solo per via dei danni dovuti alle cadute. Le cose ovviamente cambiano aumentando la difficoltà e, soprattutto, se si gioca tentando di ottenere il massimo punteggio.
Uno dei punti principali del gameplay del titolo sono le sue boss battle. Questi scontri sono un’eredità dei vecchi Mega Man, che qui Inti Creates è riuscita a rendere ancor più spettacolari e avvincenti. Azure Striker Gunvolt 3, infatti, ha probabilmente le migliori boss battle della saga: ogni scontro è molto vario e organizzato in diverse fasi che richiedono differenti approcci alla battaglia, specialmente negli ultimi, dove i nostri nemici scateneranno i loro pieni poteri in forma di attacchi speciali presentati da una breve animazione.
Ogni nemico ha i suoi punti deboli e starà a noi scoprirli per riuscire a vincere nel modo più efficace possibile. In questi scontri brilla il gameplay action del titolo e per fortuna saranno molti in tutto il gioco, a volte anche più di uno per livello.
A proposito di livelli, anche il level design si conferma molto ben fatto. Ognuno dei livelli presenti avrà delle meccaniche specifiche, tra lanterne che se colpite ci lanceranno in alto o trappole da evitare sfruttando piattaforme semoventi. La varietà, insomma, è notevole e noi per esempio abbiamo amato molto un livello che ci vede sopra dei missili in movimento, di cui però non vi diciamo altro per non svelarvi ulteriori sorprese.
Versione recensita: Nintendo Switch
Voto Recensione di Azure Striker Gunvolt 3 - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Gameplay veloce, vario e divertente
-
Boss battle ben riuscite
-
Ottima pixel art e animazioni in 2D
Contro
-
Storia a volte un po' confusionaria
-
Le nuove abilità dei personaggi rendono il gioco molto più semplice rispetto ai capitoli passati
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