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Asus ROG Zephyrus G14 | Recensione - Si illumina d'immenso

L'Asus ROG Zephyrus G14 è un portatile compatto, performante e un po' appariscente.

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a cura di Giulia Garassino

Redattrice

Asus torna in grande stile presentando un nuovo portatile per la serie ROG: parliamo dell’Asus ROG Zephyrus G14 – un vero gioiellino, in grado di farsi apprezzare sia dal punto di vista estetico, sia nelle prestazioni. Equipaggiata con una RTX 2060 (Max-Q Design) e un processore Ryzen 7 4800HS, la piccola macchina da guerra di casa Asus ha lasciato il segno, anche se si tratta di un prodotto di fascia molto elevata che viene venduto per un prezzo di 1999€.

Diversamente da altri cugini della stessa serie, presenta un look completamente diverso, quasi sobrio. Sottolineiamo la parola “quasi”, poiché, in realtà, possiede una chicca davvero molto particolare che lo rende tutto tranne che modesto: parliamo dei led sulla cover.

Senza perderci troppo in chiacchiere, andiamo a sviscerare per bene questo piccolo ma potente computer portatile.

Contenuto della confezione:

  • Asus Zephyrus G14
  • Alimentatore

L'Asus ROG Zephyrus G14 ha un aspetto non così consueto

L’Asus ROG Zephyrus G14 è un portatile dal look decisamente elegante: si tratta di un prodotto da 14 pollici, con dimensioni decisamente compatte. Il design è molto lineare, le linee sono morbide e per nulla aggressive. Nonostante non sia troppo pesante da trasportare, è solido e robusto. Il computer è realizzato in lega di alluminio e magnesio ed è disponibile in due colorazioni, nera e bianca.

Esteticamente sembra davvero molto sobrio a differenza dei suoi cugini che presentano non solo forme più decise, ma anche colorazioni più appariscenti. In questo caso, invece, notiamo una scocca completamente monocolore, sulla quale possiamo trovare una targhetta color argento (su uno dei bordi) e una particolare puntinatura.

Il bordo superiore (quello in cui vi sono le connessioni tra monitor e tastiera) è sede di spiragli dallo stile un po’ più deciso. Questa è la parte adibita maggiormente allo scambio di aria tra il portatile e il mondo esterno. Troviamo altre due griglie di ventilazione anche sui bordi laterali e sulla parte inferiore.Per migliorare la dissipazione Asus offre anche il sistema ErgoLift: all'apertura del portatile la base si ritroverà leggermente rialzata.

L’Asus ROG Zephyrus G14 rimane sobrio sino all'accensione; una volta avviato si trasforma in una macchina con un aspetto particolare. La puntinatura che abbiamo notato nella cover, infatti, è sede della tecnologia AniME Matrix. In pratica, sotto ogni puntino, sono presenti dei piccolissimi LED che sarà possibile gestire tramite software. Questi potranno riprodurre frasi personalizzate con animazioni a scorrimento, immagini presenti all'interno del computer, loghi pre-impostati e altro ancora. Niente di fondamentale, certo, eppure una feature davvero molto bella dal punto di vista scenografico.

Un aspetto che ci ha lasciati totalmente di stucco, invece, è la completa assenza di una webcam. Siamo rimasti stupiti di non aver trovato nulla di integrato, considerato che si tratti di un portatile che potrebbe benissimo essere sfruttato come prodotto da ufficio.

Connettività, touchpad e tastiera

Facciamo anche un breve accenno alle porte in dotazione: l’Asus ROG Zephyrus G14 presenta due porte USB-C, due USB-A e una HDMI; manca invece il lettore SD.

Per finire diamo un breve sguardo a touchpad e tastiera. Quest’ultima è abbastanza ampia e comoda, anche se il design non è al passo con il resto del portatile. Saranno i caratteri, sarà un sistema di retro-illuminazione poco riuscito, ma non ci ha convito al 100%. Purtroppo l’illuminazione non è omogenea e, con la luce, facciamo molta fatica a vedere le lettere sui tasti. La situazione migliora con il buio, ma non è mai perfetta. Buona invece la corsa, da 1,7 mm e anche il feedback rilasciato: i tasti sono abbastanza morbidi e precisi nella digitazione.

Il touchpad, invece, è realizzato in vetro ed è posto al centro della struttura. Sfrutta bene lo spazio a disposizione, è preciso e piacevole al tatto.

L’Asus ROG Zephyrus G14 è comodo per qualche fermata di treno

Un aspetto che riteniamo importante per giudicare un portatile è la durata della sua batteria: l’autonomia è un fattore determinante per l’acquisto. Questo aspetto è sempre molto difficile da gestire, soprattutto su prodotti molto potenti che vogliono però mantenere una linea sottile.

Partiamo quindi fornendo qualche dettaglio; l’ASUS ROG Zephyrus G14 possiede una batteria da 76 Wh, una specifica abbastanza esosa in termini di consumi, ma un processore un po' più contenuto (AMD con TPD di 35 Watt). Si tratta comunque di un prodotto con caratteristiche molto alte e sicuramente non sarà in grado di resistere come un portatile “low energy”.

Utilizzato però in ambito più classico, quindi con il massimo del risparmio energetico e la luminosità ridotta al 25%, il computer è stato in grado di resistere circa 11 ore. In questo caso abbiamo sfruttato la macchina utilizzando la suite Office o il browser – insomma, i classici programmi da lavoro. Utilizzandolo per la riproduzione video, invece, il portatile è durato tra le 9 e le 10 ore massimo (sempre con il più alto risparmio energetico e la luminosità del 25%).

Per finire abbiamo testato la sua resistenza in ambito videoludico, dove, purtroppo, non è stato in grado di superare 1 ora e 30 minuti circa (massime prestazioni e luminosità massima).

È tempo di scendere in campo con l’Asus ROG Zephyrus G14

Dopo aver analizzato l’aspetto estetico, è giunto il momento di dedicarci alle prestazioni del nostro nuovo Asus Zephyrus G14. Il portatile da noi testato monta un processore Ryzen 7 4800HS (8 core, 16 Threads) @ 2,9 GHz con GPU integrata (7 core), una scheda grafica NVIDIA RTX 2060 con design Max-Q e 32 GB di RAM, @ 3200 MHz.

Il computer presenta, inoltre, un software pre-installato che ci consentirà di andare a modificare le prestazioni: potremo settare la macchina su Turbo, oppure su risparmio energetico, con pochi semplici click. Per poter giocare alla massima potenza, quindi, abbiamo impostato la modalità turbo e ci siamo poi lanciati nel vivo delle azioni.

Qualche banchmark iniziale

Prima di partire con il classico test sui videogiochi, abbiamo eseguito alcuni benchmark di routine, per verificare le prestazioni in linea più generale. Come al solito siamo partiti lanciando Cinebench R15; in questo caso l’Asus ROG Zephyrus G14 ha totalizzato un punteggio di 1608 cb.

Finito il test sulla CPU, siamo passati all'analisi delle prestazioni globali, utilizzando il noto benchmark SuperPosition. Abbiamo, come sempre, fatto girare il programma con differenti standard per avere la migliore visione complessiva. Nel dettaglio, abbiamo ottenuto un punteggio di 3274 in 1080p Extreme (con una media di 24,49 5 FPS e una temperatura massima di 78°), 7792 in 1080p High (media di 58,28 FPS e sempre 78° di temperatura massima) e 10660 in 1080p Medium (con FPS medi di 79,74 e temperatura massima di 77°).

Le prestazioni, nel complesso, ci hanno soddisfatto abbastanza, eguagliando quelle dei modelli rivali. Quello che ci ha spaventato però sono le temperature che si sono sempre dimostrate sopra la media. Ovviamente questi pochi benchmark non erano sufficienti e quindi ci siamo lanciati nel vivo della battaglia.

Prestazioni in gioco

Prima di iniziare abbiamo anche voluto fare un breve check dell’SSD, testando le sue prestazioni con AS SSD Benchmark e CristalDiskMark. Il prodotto si è dimostrato davvero prestante, realizzando un punteggio di 2336 sul primo e un valore di 1806,29 MB/s in lettura e 1761,53 MB/s in scrittura sul secondo.

I nostri test sono iniziati su Shadow of the Tomb Raider, dove Asus ROG Zephyrus G14 ha ottenuto un punteggio di 11302 in resa fotogrammi, con 72 FPS medi con dettagli massimi e antialiasing TAA (con picchi massimi di 118 FPS e minimi di 55 FPS), mentre 8023 punti e 51 FPS medi con dettagli massimi e antialiasing SMAA4x (picchi massimi di 82 FPS e minimi di 40 FPS).

Ci siamo poi spostati su Assassin’s Creed Odyssey, in cui abbiamo visto 47 FPS medi (con minimi a 25 FPS e massimi a 83) con dettagli Ultra e 58 FPS medi con dettagli Molto Alti (minimi di 26 FPS e massimi di 89 FPS).

Per terminare abbiamo fatto un test anche sul nuovissimo Horizon Zero Dawn versione PC, in cui il portatile di casa Asus ha ottenuto una media di 61 FPS (massimi 121 FPS e minimi 34 FPS) in qualità Alto e una media di 51 FPS (con massimi a 96 FPS e minimi a 25 FPS) in Ultra.

Attenzione a non appoggiarlo sulle gambe

Il portatile Asus ROG Zephyrus G14 ci ha convinto sotto tanti aspetti, è bello e performante, eppure c’è qualcosa che non ci è piaciuto molto: le temperature. Questo è un dettaglio che davvero non possiamo non menzionare. Tutto scalda, soprattutto tanta potenza in uno spazio così piccolo, ma quello raggiunto Asus è qualcosa di decisamente alto.

Durante i classici test con i benchmark abbiamo raggiunto temperature di circa 80 gradi che già ci sono sembrate alte, ma il massimo è stato toccato in gioco. Qui il portatile ha raggiunto temperature molto elevate, più di 90 gradi – e questo ci ha un po’ allarmato, non solo perché maggiori sono le temperature, più è facile che i componenti si danneggino, ma poiché questo calore si è diffuso rapidamente anche a livello superficiale, concentrandosi sulla parte centrale della tastiera. Premere i tasti, soprattutto in quell'area, è stato tutto tranne che piacevole.

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Voto Recensione di Asus ROG Zephyrus G14 | Recensione - Si illumina d'immenso - Recensione


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Solido, robusto e compatto

  • Design sobrio

  • Buone performance

Contro

  • Temperature molto elevate

  • Assenza webcam

  • Prezzo leggermente alto

Commento

L’Asus ROG Zephyrus G14 è un prodotto generalmente buono, sia dal punto di vista estetico, sia da quello delle performance. Si tratta di una soluzione molto compatta che offre eleganza quando serve, ma anche stile se necessario. È in grado di rispondere bene se messo sotto stress e la sua autonomia è abbastanza buona considerando altri concorrenti delle stesse dimensioni. Peccato per la totale assenza di una webcam integrata e per le temperature molto alte, soprattutto quelle superficiali che rendono l’utilizzo non sempre piacevole.
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