Recensione

Asus ROG Ally X | Recensione - La versione migliorata della handheld di Asus

Abbiamo messo alla prova la nuova versione della handheld di Asus, che punta a correggere tutti i difetti di ROG Ally. Come se la sarà cavata?

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

In sintesi

  • Una versione migliorata di ASUS ROG Ally in quasi tutte le sue caratteristiche.
  • Batteria migliorata rispetto all'originale, ma c'è ancora molto margine per fare di più.
  • Sempre un mostro di potenza, ma con tutti gli intoppi che può avere un sistema PC.

Informazioni sul prodotto

Immagine di ASUS ROG Ally X
ASUS ROG Ally X
  • Sviluppatore: ASUS
  • Produttore: ASUS
  • Distributore: ASUS
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC
  • Data di uscita: 22 luglio 2024

A poco più di un anno di distanza dall’uscita di ROG Ally, la prima handheld di Asus, ecco arrivare una versione aggiornata e migliorata chiamata Asus ROG Ally X. È in uscita ufficialmente il 22 luglio, anche se inizialmente sarà disponibile solo sullo store ufficiale di Asus e sul Gold Store, mentre da agosto in poi arriverà pian piano anche su altri rivenditori esterni.

Avevamo già parlato in una esaustiva recensione a cura di Stefania Sperandio (la trovate linkata poco sopra) di tutti i pregi e i difetti della prima versione della portatile di Asus e, dopo aver provato la ROG Ally X per diversi giorni a seguito anche di una presentazione del prodotto tenutasi a Milano, vogliamo concentrarci soprattutto sulle tante differenze che distinguono questa nuova versione aggiornata dalla precedente – in particolare sulla correzione dei principali difetti riscontrati dall’utenza con il primo modello, ossia la scarsa durata della batteria nel caso di giochi particolarmente impegnativi e la gestione del calore in eccesso.

Problemi che finalmente Ally si butta alle spalle? Vediamolo nella recensione.

Asus ROG Ally X: cosa cambia da ROG Ally?

Il paragone più diretto di questa nuova handheld di Asus è ovviamente con il suo predecessore. ROG Ally X è nata per ovviare ad alcuni problemi che si erano riscontrati nel primo modello, per questo non bisogna considerarla una handheld di Asus 2.0, ma più una sorta di 1.5 che propone diversi sostanziali miglioramenti senza però rivoluzionare quanto fatto con il dispositivo precedente. Una mid-gen, insomma.

Per quanto riguarda le specifiche principali, ROG Ally X monta come APU ancora l’AMD Ryzen Z1 Extreme, il migliore tra i due proposti nei vecchi modelli, e uno schermo da 7 pollici a 1080p e refresh rate a 120 Hz. A parte queste due componenti che stanno alla base della handheld, si sono apportati sostanziali cambiamenti in quasi tutte le specifiche.

Adesso la Memoria RAM è passata da 16 GB LPDDR5-6400 a 24 GB LPDDR5X-7500, così da permettere un’allocazione maggiore tra CPU e IGPU, in modo da poter gestire ancora più dati in una sola volta ad alta velocità senza il rischio di cali di frame rate mentre si gioca.

La Asus ROG Ally X a confronto con il precedente ROG Ally uscito l'anno scorso

Anche l’SSD interno è ora capiente il doppio, con 1 TB contro i 512 GB del modello precedente. Inoltre è stato semplificato ulteriormente anche il processo per sostituirlo, nel caso si voglia cambiare SSD, accedendo allo slot M.2 al di sotto della cover.

La batteria, uno dei maggiori inconvenienti dell'originale, passa da 40Wh a 80 Wh.
I cambiamenti più importanti riguardano però la batteria e il sistema di raffreddamento, punti deboli della macchina uscita lo scorso anno. Ora la batteria è passata da 40Wh a 80Wh, il doppio della capienza rispetto al passato, cosa che consente di giocare molto più a lungo, soprattutto con titoli che non richiedono troppe risorse, così da non doversi preoccupare costantemente di dover ricaricare l’handheld.

Grandi miglioramenti sono stati poi apportati al sistema di raffreddamento del ROG Ally X, che ora è dotato di due ventole dal design più sottile e una terza presa d’aria sul bordo superiore. Il risultato finale è un maggiore spazio per far circolare l’aria, che  unito a un migliorato sistema per evitare il riscaldamento interno delle superfici della handheld, portano a un aumento del 24% dell’airflow e a un abbassamento della temperatura generale della superficie del dispositivo del 6%.

A questo possiamo aggiungere un livello di silenziosità delle ventole davvero ottimo: persino nei momenti di massimo sforzo ne sentivamo a malapena il rumore.

Infine è stata aggiunta anche una seconda porta USB Type-C, che permette così di avere, oltre a una porta USB 3.2, anche una USB 4 con compatibilità Thunderbolt 4. Con questa novità si ampliano di molto anche le possibilità di aggiungere nuove periferiche e accessori, tra cui dock e GPU esterne – anche se ASUS ha detto addio alla porta XG Mobile del modello originale.

Entrambe le porte poi sono compatibili con alimentatori da 100W per una maggior velocità di ricarica, anche se il caricatore in dotazione rimane ancorato ai 65 W. Per sfruttare questa nuova feature bisognerà dunque procurarsene uno extra che supporti i 100W.

ASUS ROG Ally X - Specifiche tecniche

Sistema operativo Windows 11 Home
Chip • AMD Ryzen Z1 Extreme (Zen4 4nm process, 8-core/16-threads, 24MB cache totale, fino a 5.10 GHz boost)
• GPU integrata AMD Radeon™ Graphics (AMD RDNA™ 3, 12 CUs, fino a 2.7 GHz, fino a 8.6 Teraflops
Memoria RAM 12GB*2 LPDDR5 pre-installata
Archiviazione 1TB PCIe® 4.0 NVMe™ M.2 SSD (2280)
Supporto MicroSD Sì, UHS-II
Display IPS 7" 1920x1080 (16:9) 500 nits, 120Hz
Batteria 80WHrs, 4S1P, 4-celle Li-ion
Porte • 1x 3.5mm Combo Audio Jack
• 1x USB 3.2 Gen 2 Type-C con supporto per DisplayPort™ / alimentazione
• 1x Type C USB 4 (Thunderbolt™ 4, supporto a DisplayPort™ 1.4 con Freesync, Power Delivery 3.0)
Alimentazione • TYPE-C, adattatore da 65W AC incluso
• Output: 20V DC, 3.25A, 65W
• Input: 100~240V AC 50/60Hz
Connessioni • Wi-Fi 6E(802.11ax) (Triple band) 2*2 
• Bluetooth® 5.2
Dimensioni 28.0 x 11.1 x 2.47 ~ 3.69 cm, 678 grammi
Giochi compatibili nativamente Tutti quelli di Windows
Prezzo di listino 899 euro
Disponibile da luglio 2024

Cambiamenti estetici e non solo

A livello sia estetico che di utilizzo pratico, la nuova Asus ROG Ally X si mantiene molto simile al vecchio modello, ma con le dovute modifiche. Non mancano i classici LED completamente personalizzabili per colorazione e intensità, mentre ora la colorazione è passata al full black, in contrapposizione al bianco dell'originale ROG Ally.

La nuova batteria ha portato a un aumento di peso dell'handheld di circa 70 g, che si fa sentire se si è abituati alla vecchia versione, ma che viene mitigato da un’ergonomia migliorata. Grazie a impugnature più arrotondate e con un grip maggiore e meglio distribuito sulla superficie posteriore, il comfort nell’utilizzo del ROG Ally X risulta migliorato, anche durante lunghe sessioni di gioco.

Parlando dei controlli, le due levette analogiche sono più robuste e danno una sensazione di maggior controllo: infatti, sono ora calibrate per resistere fino a 5 milioni di cicli di rotazione, il doppio rispetto a quelle del modello precedente.  Il D-Pad è probabilmente la componente che ha subito le maggiori modifiche: la croce direzionale ora è molto più fluida, soprattutto nella rotazione: l’abbiamo provata anche con Tekken 8 (che, essendo un picchiaduro, è parecchio esigente nella precisione dei comandi) e non ci ha deluso.

I grilletti sul dorso hanno subìto una leggera modifica nella forma, diventando più ergonomici e più semplici da premere, così da garantire la giusta precisione, soprattutto per titoli che ne hanno particolarmente bisogno come gli FPS. In giochi come Doom o Immortals of Aveum li abbiamo trovati eccellenti da utilizzare.

Sono stati rimpiccioliti i tasti macro posteriori, così da evitare la pressione accidentale mentre si impugna l’handheld, mantenendoli comunque in una posizione comoda per usarli. Ovviamente sono personalizzabili in molti modi diversi a seconda anche delle preferenze dell’utente per ogni singolo gioco.

Infine, anche l’audio presenta dei miglioramenti generali, con due nuovi speaker frontali ottimizzati per non perdere qualità nell’audio anche a volume alto, grazie alla tecnologia Smart Amp. Supportato anche il Dolby Atmos per creare un effetto più realistico della distribuzione del suono intorno al giocatore.

Giocare su ROG Ally X

Quanto detto sull’utilizzo di ASUS ROG Ally nella recensione di quasi un anno fa si può applicare perfettamente anche a questa nuova versione. Anche ROG Ally X è di base una sorta di PC da gaming a forma di console portatile e lo capirete subito quando lo accenderete la prima volta: passerete anche due ore a scaricare programmi e giochi e a configurare i vari account legati alle varie piattaforme digitali su cui solitamente giocate.

Il vantaggio di Ally X, cosa che valeva anche per il suo predecessore, è che essendo un PC con tanto di schermata di Windows 11 su cui navigare consente in pratica di accedere a tutte le piattaforme di gioco presenti su qualsiasi computer. All’acquisto, inoltre, si riceveranno in omaggio ben tre mesi di abbonamento a Xbox Game Pass Ultimate, ma ovviamente potrete tranquillamente scaricare tutti i vostri giochi posseduti su Steam, Epic Games Store, GOG, EA App (ex Origin), Ubisoft Connect e tutte le altre piattaforme che vi vengono in mente.

Questa grande libertà nel poter installare e utilizzare i giochi di tutte le piattaforme deve pagare il prezzo che chi è abituato a giocare su PC conosce bene, ossia l’ottimizzazione non sempre garantita per certi giochi. Alcune impostazioni grafiche potrebbero creare problemi su qualche titolo, mentre non sempre, scelto un gioco, si potrà essere certi che basti avviarlo per farlo partire.

Bisogna ricordare che ROG Ally X, come la precedente, non è una console, ma un PC Windows a forma di console.
Noi ad esempio abbiamo avuto qualche intoppo nel far partire dei titoli che sì erano presenti su Game Pass, ma per cui era necessario anche collegare un account dell’app di EA. Problemi che non dipendono da ROG Ally X, ma che si possono verificare su qualsiasi PC da gaming e che gli utenti Windows conoscono. Chi viene da un mondo console, in cui si è abituati a giocare in pochi secondi dall’accensione della macchina, potrebbe ritrovarsi spaesato di fronte a questi elementi e continuiamo a sottolinearlo: ROG Ally X, di base o X, non è una console, ma un PC Windows a forma di console.

Asus ha inserito nell'handheld una versione aggiornata di Armoury Crate SE, un software che prova a offrire il più possibile un’esperienza vicina a quelle delle console, unendo di fatto in un unico luogo tutti i giochi e le piattaforme digitali scaricate. Inoltre, è sempre presente il centro di controllo, richiamabile con un pulsante apposito, che ha diverse opzioni di personalizzazione e di monitoraggio delle risorse di Ally X.

In ogni gioco potete impostare una configurazione di comandi e performance tecniche diverse, potendo creare anche diversi profili di gioco per ogni evenienza. In caso vogliate cambiarle al volo, basterà premere il pulsante del centro di comando e impostare una nuova opzione tra quelle rapide – completamente customizzabili dall’utente – per il massimo della praticità.

In Ally X tornano anche le tre opzioni TDP per decidere quanto sfruttare la potenza dell’handheld, ossia Silenziosa, Prestazioni e Turbo. La prima è ottimale per i giochi meno esigenti, in quanto garantisce un consumo molto limitato della batteria; con Prestazioni si inizia già a fare sul serio, rimanendo comunque su un bilanciato equilibrio tra potenza liberata e batteria consumata; con Turbo si libera il mostro di potenza che c'è dentro la portatile di Asus, che ovviamente comporta un consumo smodato di batteria (e dà il meglio di sé se la handheld è alimentata).

L’esperienza al momento non è comunque esente da intoppi, alcuni ereditati dalla precedente versione.

Ad esempio Armoury Crate SE non è ancora perfetto e ci è capitato con diversi titoli di avere problemi nel riconoscimento dei comandi integrati della portatile, il che ci ha costretto a giocare come se avessimo a disposizione mouse e tastiera. È bastato infatti aprire il centro comandi o passare un attimo al desktop per far cambiare totalmente i controlli utilizzati dal pad Xbox a mouse e tastiera, e la cosa fastidiosa è che non c’era modo di far riconoscere nuovamente il controller integrato nel dispositivo senza riavviare la macchina.

Fortunatamente non succede con tutti i titoli, ma speriamo che questo tipo di inconvenienti venga risolto con nuovi e ulteriori aggiornamenti di Armoury Crate, che per l'occasione peraltro ha una nuova interfaccia (versione 1.5) molto più ricca, ordinata e ricca di opzioni, rispetto a quanto visto in precedenza.

Prestazioni migliorate

Infine, è giunto il momento di parlare di quanto è veramente cambiata l’esperienza di gioco su ROG Ally X rispetto alla precedente versione – soprattutto: la batteria è davvero in grado di reggere per tempi accettabili? La risposta è sì e no, ma dipende anche molto dalle vostre esigenze.

Ci spieghiamo: con giochi che non richiedono un grande utilizzo di risorse, come Venba, Dordogne o The Rogue Prince of Persia, per citarne alcuni che abbiamo provato, potete giocare tranquillamente in modalità Silenziosa per ore e ore senza nessuna preoccupazione che la batteria finisca troppo presto.

Le prestazioni visive, con questo tipo di giochi, sono eccellenti anche grazie ai colori vividi del solido schermo e al refresh rate, cosa che garantisce anche un’ottima qualità con titoli più impegnativi. Abbiamo provato ad esempio Doom Eternal, Immortals of Aveum e Tekken 8 in modalità Turbo, una prova del nove sia per quanto riguarda la durata della batteria che per testare l’efficacia del nuovo sistema di ventilazione della portatile di Asus.

Con Immortals of Aveum la batteria è durata poco meno di tre ore, mentre con Doom è durata leggermente di più. Un grosso passo in avanti rispetto al precedente modello, che con alcuni titoli faticava a superare un’ora. È probabile che con altri giochi magari non ben ottimizzati possa durare anche un paio d’ore, ma in ogni caso è evidente che un miglioramento di prestazioni della batteria c’è stato, anche se si può sempre migliorare ulteriormente.

Sicuramente è ancora dura utilizzare la Ally X in modalità Turbo quando si è in giro per lunghi periodi di tempo senza poterla caricare a una presa di corrente, ma le situazioni in cui è utilizzabile senza il rischio di esaurire troppo in fretta la batteria sono indubbiamente aumentate.

Per quanto riguarda i problemi di surriscaldamento, Ally X riscalda comunque un bel po’, quando messa alla prova con titoli pesanti spinti al massimo, arrivando intorno agli 80° circa.  Ora però non diventa più tanto calda da essere persino fastidiosa al tatto in alcuni punti, grazie anche all'efficacia delle prese d'aria che continuano a buttar fuori a ritmo costante aria molto calda. Il dispositivo dunque si scalda, ma da quanto abbiamo visto non in maniera problematica e, soprattutto, basterà scegliere un gioco più leggero o lasciarla a riposo per pochi minuti per farla raffreddare totalmente.

Come con il precedente modello, le prestazioni a livello tecnico sono ottime. Doom Eternal e Immortals of Aveum filavano lisci a 1080p mantenendo una fluidità costante di 60 fps. Anche Tekken 8 era ben ottimizzato senza nessun calo di frame, anche quando su schermo c’erano parecchi effetti particellari e un po’ di caos: sui 7 pollici della portatile di Asus è comunque garantita un'ottima esperienza.

Asus ROG Ally X si conferma dunque un mostro di potenza tra le varie handheld, stavolta meno limitato dai problemi di scarsa durata della batteria, anche se non li ritengo ancora completamente superati. Benché non ci siano giochi ottimizzati appositamente per la piattaforma, riesce a far girare davvero di tutto grazie al suo ecosistema da PC puro, e come sempre accade con Windows questa rimane una croce e una delizia per l'esperienza handheld.

Offerte per ASUS ROG Ally X

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Il sistema di raffreddamento funziona molto meglio rispetto alla precedente versione

  • Tante piccole migliorie

  • Sempre molto potente e versatile, ci gira tutto quello che può girare su un qualsiasi PC da gaming

  • La batteria è stata migliorata molto...

Contro

  • ...ma è ancora lontana dalla perfezione

  • Armoury Crate ha ancora diversi problemi legati alle impostazioni, soprattutto nel riconoscimento dei controlli

Commento

Asus ROG Ally X è nata con lo scopo di correggere alcuni dei problemi che avevano limitato maggiormente la sua prima versione, e vi è in larga parte riuscita. La batteria dura di più, anche se forse non abbastanza con i giochi più esosi in fatto di risorse, i problemi di surriscaldamento sono limitati e in generale sia come comodità di utilizzo che come miglioramenti delle varie componenti e software interni alza ancor di più l’asticella in quasi ogni campo. 
Certo, chi ha la versione precedente di questa handheld di Asus probabilmente farà meglio ad aspettare una vera  2.0, dato che le migliorie non giustificano la spesa di 899 euro se si è già in possesso della prima ROG Ally, ma sicuramente è un’ottima macchina per chiunque voglia unire la comodità di una handheld con la versatilità di un ecosistema da PC da gaming, in grado di far girare tutto senza grossi problemi, se non quelli tipici dovuti all'uso adattato di Windows su queste piattaforme.
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