Asterix & Obelix Slap Them All | Recensione - Schiaffi a matita e pozione magica
I Galli più famosi dei fumetti francesi ritornano con Asterix & Obelix Slap Them All, titolo vecchia scuola (in tutti i sensi) divertente ma che non osa abbastanza.
a cura di Adriano Di Medio
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Mr Nutz Studio
- Produttore: Microids
- Distributore: Microids
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
- Generi: Avventura
- Data di uscita: 2 dicembre 2021
Da quasi quarant’anni Asterix non smette di fare incursioni nel mondo dei videogiochi. I prodotti dedicati al piccolo gallo sono talmente tanti che ormai è diventato possibile dividerli in periodi, dalla “preistoria” dell’Atari 2600 al periodo d’oro dell’epoca 2D, fino ai tentativi più o meno riusciti con le tre dimensioni.
Dopo un XXL3 ben fatto ma insipido, Microïds torna sui suoi passi e con questo Asterix & Obelix Slap Them All punta alla golden age delle due dimensioni. Obiettivo raggiunto, ma non del tutto.
Sempre la solita pozione… però è buona
Asterix & Obelix Slap Them All inizia come al solito: nella Gallia del 50 a.C. l’unico fazzoletto di terra che resiste alle legioni romane è un piccolo villaggio dell’Armorica, abitato da irriducibili Galli di cui fanno parte gli inseparabili Asterix e Obelix. Tra una battuta di caccia al cinghiale e l’occasionale zuffa con le guarnigioni limitrofe, i nostri due protagonisti dovranno affrontare diverse avventure in giro per l’Europa.
Storicamente i videogiochi di Asterix non hanno mai avuto bisogno di chissà quali trame, e questo Asterix & Obelix Slap Them All non fa eccezione. La differenza con il passato è che adesso anche gli sviluppatori ne sono consapevoli. Il gioco si divide in sei atti, ciascuno dei quali è dipanato in livelli “stagni” da completare intervallati da schermate fisse con dialoghi e illustrazioni. Tutti gli atti (ad eccezione dell’ultimo) sono adattamenti diretti di un albo classico della serie, e vi riprendono situazioni, personaggi e dialoghi.
Va da sé che questo ha permesso ai creatori di riempire il gioco di citazioni e riferimenti al cartaceo, riproponendo persino alcune battute e gag ricorrenti. Ulteriore punto di pregio sta nel fatto di aver affiancato avventure popolari (come Asterix e i Britanni o Asterix e Cleopatra) ad altre semi-sconosciute ai non francesi, come Asterix in Corsica o Asterix in Iberia.
Un rispetto viscerale mantenuto anche nella versione italiana, che per i dialoghi si premura di prendere direttamente le traduzioni originali di fine anni Sessanta.
Asterix & Obelix Slap Them All: sberle, sberle e ancora sberle
Quando parliamo di Asterix & Obelix Slap Them All ci riferiamo a un videogioco a scorrimento davvero vecchio stile, in cui da soli o in compagnia ci si dovrà fare strada attraverso torme di nemici. A disposizione dei due Galli vi è un moveset variegato in maniera dignitosa, dove alla classica combo fatta con il l’attacco principale vanno alternate le mosse speciali.
Queste ultime consumano energia (rappresentata da piccoli fulmini sopra la barra della salute) ma permettono di guadagnare vantaggi tattici, quali la possibilità di spezzare la guardia dei nemici, respingerli o stordirli. L'energia si potrà poi ricaricare con gli attacchi normali.
A fare da contorno alle sberle intervengono sia il tasto per afferrare che alcune manovre evasive: premendo due volte una direzione si farà eseguire al personaggio uno scatto in avanti che stordirà tutti i nemici con cui verrà in contatto. Più che la parata (con il dorsale destro) è proprio questo dash che alla prova del gameplay si dimostra irrinunciabile, in quanto offre il doppio vantaggio sia di piazzare alcuni colpi su nemici difficili che di tagliare in due lo schermo e liberarsi da situazioni potenzialmente letali.
Se giocate in solitaria, con il dorsale sinistro potrete cambiare personaggio.
Asterix e Obelix di base condividono lo stesso moveset: al di là delle ovvietà (Asterix è relativamente più debole ma molto veloce, Obelix è resistente ma fin troppo lento) a differenziarli sono le mosse speciali e il sistema di prese: ad esempio Asterix può prodursi in una trottola che funge da alternativa allo stordimento.
Le prese invece sono utilizzabili quando un nemico è in fase di stordimento grave (indicata dalle fumettose stelline intorno alla testa): in quel caso Asterix prenderà il nemico e lo farà roteare (sua mossa caratteristica), mentre con Obelix si potrà scegliere se schiaffeggiarlo o tirarlo stile bowling dall’altro lato dello schermo.
Va da sé che alcuni nemici non saranno afferrabili, soprattutto i boss. Per questi ultimi il gioco si premurerà di introdurli con una schermata a parte, simili ai caricamenti di un picchiaduro o alla locandina di un incontro di pugilato; nonostante la presenza di nemici minori come disturbatori, nessuno di loro rappresenterà una sfida insormontabile.
Cosa sensata, visto che il game over sopraggiunge se uno solo dei due Galli va al tappeto e costringe a ricominciare il livello da capo.
Asterix & Obelix Slap Them All: un fumetto in movimento, letteralmente
In effetti in Asterix & Obelix Slap Them All ad attrarvi sarà la messa in scena e non la trama. Abbandonate completamente le velleità a tre dimensioni (forse ormai “compromesse” dai recenti film in CG), alla Mr. Nutz Studio sono tornati al disegno in due dimensioni.
Il risultato è semplicemente eccellente: il gioco pare prendere vita direttamente dalle tavole di Uderzo, con colori sgargianti, animazioni accuratissime e sfondi di egregia fattura.
Una cura e un amore che permettono di trovare spazio anche ad altre citazioni, che stavolta si rifanno al passato videoludico del marchio: lo stesso titolo Asterix & Obelix Slap Them All è un’evidente citazione sia ad Asterix & Obelix Bash Them All, uscito su Game Boy Advance nel 2002 che al celeberrimo Asterix & Obelix, pubblicato su Super Nintendo a inizio anni Novanta.
Altri riferimenti sono all’omonimo arcade uscito nel 1992 e sviluppato dalla Konami, e di cui questo videogioco pare voler essere l’erede moderno.
La sensazione di trovarsi a sfogliare un fumetto franco-belga è amplificata da tutti gli elementi grafici di contorno, dai denti che saltano durante le risse alle immancabili onomatopee per i colpi andati a segno.
Il tutto mantenendo una fluidità assoluta: tecnicamente parliamo di un lavoro davvero senza difetti, che esalta nella quantità di elementi che è in grado di muovere a schermo. Completano il pacchetto una cura squisita nelle illustrazioni e un’effettistica fedele e cartoonesca, contornata da musiche ben fatte anche se non numerose. Il gioco in sé dura circa sei ore, ma non è un difetto: considerando il genere, allungare fin troppo il brodo avrebbe portato soltanto a noia.
A quest’ultimo rischio gli sviluppatori hanno provato rimediare con livelli in cui bisogna gareggiare contro l’atleta romano Cornodurus, inseguire i cinghiali o rompere oggetti (barili o macchine da guerra).
Apprezziamo lo sforzo, ma comunque si tratta di divertissement che non riescono a tamponare del tutto la ripetitività intrinseca del gioco e del genere cui appartiene.
Meglio non bere la pozione in fondo al paiolo…
Tutto quello che vi abbiamo descritto finora potrebbe far supporre che Asterix & Obelix Slap Them All sia il miglior videogioco mai fatto sul piccolo gallo, superiore persino ai grandi classici a due dimensioni e agli indimenticabili XXL e XXL 2. Così purtroppo non è: dopo la pioggia di stelle dobbiamo fare i conti con alcune tristi nubi cariche di difetti innegabili. A cominciare da quelli intrinseci.
Come accennato poche righe sopra, il gioco è vittima della ripetitività di qualunque arcade; questa però viene aiutata da alcuni difetti.
Il primo è come la già citata differenziazione dei moveset dei due protagonisti si annulli di fronte alla prova dei fatti: non solo manca una vera e propria “crescita” dei personaggi, ma alcune mosse sono fin troppo sbilanciate, tanto che a difficoltà normale è possibile prevalere dall’inizio alla fine usando sempre le stesse tecniche (e tra queste non c’è la parata).
Il secondo difetto è probabilmente il più grave: dopo un inizio scoppiettante, Asterix & Obelix Bash Them All comincerà a riproporre insistentemente sempre le stesse tipologie di avversari, un pesante riciclo che tenterà goffamente di coprire aumentando il numero di nemici da affrontare.
L’atto più vessato da questo difetto è il quinto (Asterix e Cleopatra), che nonostante l’ambientazione egizia non presenta nessun nemico unico e ha inoltre subito un pesante ridimensionamento a livello di trama (con l’eliminazione persino dell’antagonista principale, il viscido architetto Stocafis).
Questa politica del riciclo purtroppo affligge anche l’altra grande componente di qualunque arcade a scorrimento, ovvero le boss fight. Troppe volte ci si ritroverà ad affrontare sempre gli stessi nemici, da centurioni (sia singoli che in coppia) al povero pirata Barbarossa, il cui assalto alla nave è inserito più volte come “intermezzo” tra un viaggio e l’altro.
Il gioco infine pecca anche nella battaglia finale, che necessitava di un avversario memorabile e invece si limita a una semplice riproposizione di alcuni boss affrontati negli stage precedenti. Lo stesso ruolo del povero Giulio Cesare nel gioco è ai limiti del cameo, cosa che gli toglie quell’aura da onorabile nemico che invece l’aveva reso tridimensionale (e testimoniava il grande rispetto di Goscinny nei suoi confronti).
Versione recensita: PS4
Se volete scoprire l'era 3D del nostro irriducibile Gallo, c'è la trilogia di Asterix & Obelix XXL ad aspettarvi su PlayStation 4 e Nintendo Switch!
Voto Recensione di Asterix & Obelix: Slap them All! - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Un ricettacolo di citazioni
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Ignorante, ma concreto e diretto
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Graficamente squisito e ispirato
Contro
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Tutti i limiti dell’arcade
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Fin troppi ricicli di asset, soprattutto nella parte finale
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Da soli diverte solo fino a un certo punto