Anger Foot | Recensione – Un calcio alla follia di Devolver Digital
Tirare calci a qualsiasi delinquente della città per un paio di sneakers? Scoprite quanto può essere divertente nella recensione di Anger Foot.
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a cura di Marino Puntorieri
Redattore
In sintesi
- Un action folle basato su tanti calci e qualche sparatoria.
- Le sneakers da sbloccare offrono potenziamenti di ogni genere.
- Al momento della recensione, ha anche qualche limite tecnico di troppo.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Free Lives
- Produttore: Devolver Digital
- Distributore: Devolver Digital
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC
- Generi: Sparatutto , Azione
- Data di uscita: 11 luglio 2024
Il collezionismo compulsivo di sneakers è uno di quei fenomeni mondiali che ha preso piede – scusate il gioco di parole – nella società moderna con capillarità e frenesia inaudita. I crescenti accordi tra grandi marchi dello streetwear e personaggi famosi dello sport e non solo hanno reso il fenomeno molto più di una semplice moda passeggera, con la corsa verso la prenotazione (e l’acquisto compulsivo) del modello in edizione limitata diventata ormai una routine per la vita di tantissime persone.
Partendo da questo semplice, ma paradossalmente attuale, riferimento sociale sembrava impossibile dar vita a un videogioco ricolmo di violenza e fuori da ogni logica. Eppure il team di Free Lives, supportato da un editore come Devolver Digital – sempre in prima linea per assottigliare il confine che separa creatività e follia – c'è riuscito.
Il suo Anger Foot di recente pubblicazione non si nasconde minimante e fin dal suo primo avvio mette in mostra tutte le qualità di un’esperienza immediata, musicalmente martellante quanto il suo gameplay, e che sprizza non-sense da ogni frame.
Dopo diverse ore in sua compagnia siamo pronti ad una recensione più completa, anche se bisogna ammettere come, al netto dell’entusiasmo per l'originalità, non è proprio oro tutto quel che luccica.
Da grandi scarpe derivano grandi responsabilità
Il concept di Anger Foot getta il videogiocatore nella squallida città di Shit City, un nome che anche per i meno avvezzi con l’inglese è tutto un programma, per intenderci. Un complesso urbanistico pseudo moderno che si spartiscono delle gang criminali, impegnate a comandare a proprio piacimento tra le strade, favorendo il degrado nella sua forma più becera e grottesca.
Un mondo dove il collezionismo di sneakers è molto più di un semplice passatempo, una ragione di vita da prendere sul serio e sulla quale scommettere anche la vita. Proprio per questo motivo, iniziamo la nostra avventura con dei malviventi che irrompono nella sala dove teniamo in esposizione tutte le scarpe più rare in nostro possesso e che decidono di fuggire con la nostra collezione senza farsi troppi problemi.
Senza farcelo ripetere due volte partiamo all’inseguimento, in un viaggio che ci porterà tra i vari quartieri di Anger Foot contro tutte le bande di criminali presenti a Shit City per recuperare il nostro ambito tesoro.
Parliamo di una sessantina di livelli dove passiamo dai classici quartieri-ghetto malfamati alle fogne, fino agli edifici governativi intrisi della più grottesca corruzione e di lascivia. Abbiamo un'interfaccia molto classica e pulita, così come un contatore – dal forte sapore old school – per cronometrarci nel tentativo di completare ogni livello nel minor tempo possibile, in un approccio molto arcade.
Considerando la possibilità di superare la maggior parte delle missioni in meno di due minuti con un minimo di abilità, il numero delle ore non sembra giocare a favore di Anger Foot, ma come scoprirete nei paragrafi successivi – dedicati al gameplay – abbiamo alcune chicche che riescono a mettere da parte questo rischio e a renderlo meno preoccupante del previsto.
Il potere è nella suola
Dal semplice incipit narrativo menzionato, con Anger Foot ci ritroviamo a vivere un’esperienza ricolma di violenza e situazioni al limite del trash, dove sfruttare varie tipologie di sneaker come veri e propri potenziamenti per cambiare lo stile di gioco in ogni scenario.
Pad alla mano parliamo di un FPS adrenalinico che sfrutta tantissimo la rapidità di azione – a metà tra lo stile di Ghostrunner e Hotline Miami, per intenderci – per eliminare i vari nemici che ci ostacolano fino alle fine del livello.
Possiamo utilizzare le armi dei malcapitati, volutamente con pochissime munizioni per evitare di farci adagiare sugli allori, così come i nostri fidati calci per sfondare le porte o eliminare i nemici con il corpo a corpo.
L’espediente del proporre una violenza così semplice nella forma si rivela anche funzionale nella sostanza, visto che bastano due o tre colpi per finire al tappeto ed entrare in un vortice di trial and error logorante. Una situazione che ci obbliga a spostarci e muoverci con una certa frenesia negli scenari, quasi sempre piccoli e angoscianti.
Non mancano alcune aree di intermezzo in Anger Foot, che irrompono tra i vari macro-scenari principali per tentare di dare più profondità e più colore, ma si tratta di meri espedienti che lasciano qualche sorriso per i vari dialoghi opzionali e niente di più.
Da apprezzare quasi all’unisono, invece, le (poche, ma buone) boss fight presenti: sono suddivise in più fasi e sono la massima rappresentazione del genio e della follia del team con sede a Cape Town.
Menzione positiva per la varietà dei nemici ordinari e la loro aggressività, mai da sottovalutare, così come per i numerosi obiettivi opzionali da raggiungere per sbloccare scarpe sempre differenti da equipaggiare.
Si tratta di opzioni, come già ribadito, tutt’altro che estetiche e che possono conferire sostanziali bonus o malus per cambiare totalmente l’approccio ai vari livelli. Il tutto va a favorire la rigiocabilità che, almeno in parte, si espone al rischio legato a una certa ripetitività, che si avverte un po' prima di quanto si dovrebbe.
Abbiamo scarpe più letali contro i boss, altre che permettono di ricaricare le munizioni ed alcune altre che riducono la gravità nella mappa; insomma, ci sono scarpe per tutti i gusti e ci si sente invogliati a ripassare su alcuni sentieri per provare le abilità del modello di sneakers appena sbloccato.
La ripetitività menzionata, però, si accentua anche nei vari asset dei livelli, facendosi sentire tanto quando ci si prova a dedicare a sessioni più intense di gioco con Anger Foot.
In tutto questo, aggiungiamo anche una colonna sonora volutamente martellante e ai limiti dei rave più destabilizzanti anche per le sinapsi dei giocatori esperti. Il comparto sonoro ovviamente serve appositamente per enfatizzare a sua volta la follia dell’intero progetto, ma in molti casi ci ha semplicemente convinto della necessità di giocare su sessioni più brevi, aumentando le pause per dare tregua al cervello (e alle orecchie).
C'è qualche incertezza anche sul comparto grafico di Anger Foot. Se da un lato apprezziamo la scelta cromatica e stilistica dal punto di vista estetico, dall’altro non riusciamo proprio a digerire i cali di frame riscontrati a più riprese e a cui facevamo accenno poco sopra. Così come non possiamo non menzionare qualche problema nella risposta dei comandi, anche se in questo caso sappiamo che il team è al lavoro per una patch correttiva.
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Voto Recensione di Anger Foot | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Frenetico, folle e divertente
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Esteticamente mostra una certa personalità
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Tante scarpe da sbloccare con diverse abilità che cambiano l'approccio alle missioni...
Contro
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.... ma rimane una certa ripetitività di fondo
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Vistosi e fastidiosi cali di frame in diverse occasioni
Commento
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