After Us | Recensione - Il mondo che abbiamo distrutto
After Us racconta dei danni causati al pianeta dalla nostra specie, ma anche della speranza di poter invertire la rotta. Ecco la nostra recensione.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
In sintesi
- Temi di attualità trattati in modo delicato
- Diverse incertezze tecniche
- Un sistema di gioco non al passo coi tempi
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Piccolo Studio
- Produttore: Private Division
- Distributore: Take-Two Interactive
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC , PS5 , XSX
- Generi: Avventura , Puzzle game
- Data di uscita: 23 maggio 2023
After Us racconta dei danni causati al pianeta dalla nostra specie, ma anche della speranza di poter invertire in qualche modo la rotta. Si tratta di un tema profondamente diverso rispetto a quello affrontato dal gioco di debutto di Piccolo studio, Arise: A Simple Story, e raccontato attraverso modalità poco affini al recente passato.
Se nel titolo di quattro anni fa affrontavamo l'intenso viaggio nelle memorie di un uomo che ripercorreva la propria vita dopo la morte, in After Us gli autori si sono avvicinati a uno dei temi più importanti dei nostri tempi, affrontandolo in maniera sostanzialmente diversa da come ci aspettavamo.
Se After Us vuole rappresentare a tutti gli effetti un'evoluzione del team di sviluppo, bisogna dire che il rischio di fare le cose più in grande ha lasciato qualche strascico di troppo nel progetto finale, che si configura come un tentativo di mirare un po' oltre la propria effettiva portata, conducendo a risultati purtroppo altalenanti.
After Us, la storia
In After Us giocherete nei panni di Gaia, lo Spirito della vita, una sorta di essere diafano ed ectoplasmatico che erra leggiadro lungo un mondo astratto che appare essere una versione alternativa della Terra post-estinzione.
Cosa è rimasto del nostro pianeta? I danni che abbiamo provocato sono definitivi o c'è ancora una scappatoia per un insperato cambio di rotta? Da quanto è possibile vedere, nel mondo di After Us la desolazione regna sovrana, gli animali non esistono più e gli uomini sono solo un ricordo che forse sarebbe stato il caso di dimenticare ben prima di arrivare a questo punto di non ritorno.
Esiste un modo per salvare le anime degli animali spariti prematuramente dalla faccia del globo? Forse, per ridare vita al pianeta c'è ancora un'ultima remota possibilità. La cosiddetta Madre, in un impeto di forza salvifica, è riuscita in qualche modo a isolare quelle anime innocenti, adesso intrappolate all'interno di alcuni ricettacoli.
Il vostro obiettivo sarà dunque quello di liberarle e riportarle nella Grande Arca; il tutto, dopo aver conosciuto il loro infausto destino, scoprendo la narrazione anche attraverso ciò che gli scenari vi comunicheranno.
La vedete l'ultima balena arpionata mentre siete in prossimità di fondali marini prosciugati? E l'ultima aquila in gabbia fuggita dai cieli inquinati? Qual è la storia dell'ultimo cervo abbattuto in una foresta ormai agonizzante?
Tra voi e la speranza di una nuova vita si frappongono gli Edaci, umanoidi di grandi dimensioni e ricoperti di petrolio che vagano come degli ossessi senza meta alla ricerca di qualcosa che hanno perduto per sempre. In questa arte astratta si perdono però alcuni punti di riferimento, e spesso l'impatto non è così forte come invece dovrebbe essere.
Certo, qualche buon momento After Us ce l'ha, e questo va sottolineato a scanso di equivoci.
Tuttavia non è in grado di aprire il cuore di chi tiene particolarmente a questi temi, figuriamoci quello di tutti gli altri. Tra i motivi potremmo anche citare il fatto che nel corso degli anni ci sono già stati diversi giochi che sono riusciti in questo intento, e anche con una capacità decisamente più spiccata rispetto ad After Us, che si pone un paio di gradini sotto ai cosiddetti – passateci il termine – "videogiochi poetici".
Gameplay
Come dicevamo in apertura, After Us rappresenta di fatto un'evoluzione rispetto al gioco precedente, e questa si sostanzia in particolar modo nei sistemi di gioco più elaborati. Non si tratta di nulla che non si sia già visto, intendiamoci, e quando diciamo che gli sviluppatori si sono spinti più in là, ci riferiamo solamente a un paragone tra le opere sviluppate proprio da loro.
In riferimento a ciò c'è stato un passo in avanti, è vero, ma ampliando lo sguardo verso il mercato o per lo meno verso il genere di appartenenza, After Us è destinato suo malgrado a restare indietro. Se privato del proprio messaggio portante e della sua storia rarefatta, raccontata solo attraverso sparuti filmati e poco altro, il progetto risulta essere ancorato a una concezione piuttosto vecchia.
Si tratta di un action adventure con elementi platform preponderanti, e con sistemi di gioco non sempre precisi e generalmente poco moderni.
La reattività non è delle migliori né durante i salti, né durante i combattimenti con gli Edaci, e questo non può che essere un importante punto a sfavore dell'intera produzione.
Se a questo aggiungiamo il fatto che esistono non poche balbuzie tecniche, ecco come l'esperienza ne esca claudicante. Se arriveranno patch correttive o meno non è un nostro problema – perché recensiamo quello che abbiamo tra le mani e non in base a ciò che potrebbe riservare il futuro.
In After Us avanzerete lungo delle macro aree circoscritte, saltando su piattaforme poste a distanze e altezze variabili, e questo è un dettaglio piuttosto importante per il tipo di gameplay che gli autori hanno implementato.
Si consideri, infatti, che la protagonista può aumentare l'altezza dei propri balzi a seconda della pressione più o meno prolungata del tasto adibito all'azione, ma anche esibirsi in un doppio salto, in un salto in corsa con allungo e anche in azioni per un delicato planaggio.
Queste differenze determinano, secondo diverse combinazioni, le capacità di approdare proprio sulle piattaforme, motivo per cui bisognerà capire anzitempo come approcciarsi alle diverse sequenze. Gaia può anche epurare il petrolio da alcune zone, facendole rifiorire e rendendole dunque calpestabili, mentre per liberare gli animali e colpire i nemici potrà emanare una sorta di globo evanescente, che torna indietro a comando.
Il punto è che nessuna di queste fasi è davvero entusiasmante o coinvolgente, coi combattimenti che rappresentano senza dubbio le parti meno riuscite.
In After Us è anche frequente perdere di vista il giusto sentiero, e in questo caso è piuttosto palese come non si tratti di una scelta a monte ma di un design dei livelli lacunoso.
Sebbene sia in italiano e abbia una durata media che può superare le dieci ore (se liberare altri animali o meno è del tutto facoltativo), After Us viene a noia molto presto e offre un loop di gameplay poco seducente, adatto solo a chi ha amato certi platform vecchio stile che sono rimasti ibernati in un'epoca diversa da quella odierna.
C'è del buono in After Us, e sarebbe in fin dei conti ingiusto demolire un progetto che nelle intenzioni ha tentato di superare il lavoro precedente. Forse è il caso di valutare con maggior attenzione quali siano le effettive ambizioni del team di sviluppo e quali siano le cose che sa fare meglio: raccontare una buona storia è nelle loro corde e lo hanno ampiamente dimostrato, mentre tentare di ampliare il concept è qualcosa che resta al momento difficoltoso.
La software house (o meglio, chi la controlla) deve scegliere se espandersi e proseguire in questa direzione, o se rimanere più piccola e dare alla luce progetti più contenuti ma anche molto più pregnanti ed efficaci.
Voto Recensione di After Us | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Atmosfere surreali che raccontano di un disastro annunciato
-
Il team di sviluppo non ha perso le verve creativa per trattare propriamente dei temi drammatici
Contro
-
Frame rate Instabile
-
Diverse incertezze tecniche
-
Gameplay poco soddisfacente, con non poche imprecisioni
Commento
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