Recensione

Zax: The Alien Hunter

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a cura di Iori Yagami

Zax: The Alien Hunter è una delle uscite più recenti di Jo Wood Productions. Il titolo in questione è uno sparatutto al quale sono miscelati elementi di azione e avventura. Zax si presenta come un gioco dal look retrò, che si discosta nettamente dagli altri sparatutto moderni usciti per PC ultimamente. Realizzato interamente in 2D, Zax presenta una visuale isometrica che ricorda Diablo.La storia vede come protagonista un tale dal nome omonimo al gioco, vale a dire Zax. Zax è un’avventuriero intergalattico alla ricerca dei preziosi cristalli e di un minerale chiamato Caranthian. Dopo essere atterrato con la sua astronave, Zelon, su di un pianeta sconosciuto, Zax dovrà cercare questi importanti minerali che gli permetteranno di riparare la sua nave spaziale. Durante sua ricerca Zax dovrà affrontare naturalmente numerosi pericoli ed insidie di vario genere, compresi i selvaggi alieni che popolano il pianeta. Zax si muoverà attraverso vari stage alla ricerca di risorse quali i cristalli ed i minerali. Nell’introduzione ci viene descritta la storia e man mano che evolveremo nel gioco verranno mostrati altri dettagli, attraverso le conversazioni con altri personaggi.L’elemento principale del gioco è l’astronave di Zax, Zelon, dove il nostro avventuriero dovrà ritornare più volte, sia per curarsi le ferite che per posare le rosorse da lui recuperate. Zelon riveste anche il ruolo di “navigatore”, all’interno del gioco, dato che sarà proprio quest’ultima a darci le informazioni necessarie a portare a termine la missione. All’interno di Zelon si potrà accedere all’inventario principale dell’astronave, dove si potranno potenziare le armi o gli altri componenti. Zax durante la sua missione dovrà eliminare nemici di vario genere. I robot sono i più importanti e per eliminarli Zax potrà farli esplodere. Le armi usate da Zax sono legate al consumo della batteria principale. Questa batteria può essere ricaricata raccogliendo i power-up di colore blu che fuoriescono dalle esplosioni dei robot. Quando Zax viene colpito il suo livello di energia decrescerà gradualmente e potrà ripristinare i punti ferita curandosi all’interno di Zelon.Il personaggio di Zax viene controllato con la tastiera mentre con il mouse ci si potrà “destreggiare” all’interno delle opzioni che sono mostrate nell’inventario. Il pannello di controllo è abbastanza intuitivo e funzionale. L’accumulazione delle risorse generalmente è tipico degli RTS, ma Zax è fondamentalmente un gioco di azione.Diamo ora uno sguardo alla realizzazione tecnica. Come ho già accenato, Zax è realizzato in grafica 2D come i vecchi giochi di azione disponibili ai tempi degli 8-16 bit. Tecnicamente, per essere un gioco moderno sviluppato nel 2001, Zax non offre nulla di trascendentale. Gli scenari sono scarni, le animazioni sono discretamente realizzate, e gli effetti speciali potevano essere migliori. La fluidità è sufficiente e non si avvertono rallentamenti. L’introduzione del gioco è invece pessima. Non mi sarei mai aspettato di trovarmi di fronte ad un’introduzione in FMV terribilmente statica. Vedrete i personaggi parlare senza che sia mostrato un movimento delle labbra! Questo al giorno d’oggi è inconcepibile, soprattutto se lo paragoniamo ai giochi più recenti. Ci troviamo insomma di fronte al solito e limitato standard PC (questa volta della peggiore specie).Il sonoro non offre niente di eccezionale a parte dei buoni FX. Sotto questo punto di vista gli sviluppatori non si sono sforzati molto.La giocabilità va giudicata a seconda dei gusti dell’utente. Per essere un gioco di azione Zax è un titolo abbastanza particolare, dato che prima di cominciare con “l’azione” è necessario raccogliere delle risorse minerarie e questo potrebbe portare, in alcuni tipi di giocatori, un lieve disinteressamento. Definire Zax uno sparatutto è una cosa abbastanza discutibile, visto che il gioco in questione non possiede l’immediatezza dei titoli di questo genere. Il sistema di controllo poi non è il più comodo che si sia visto in giro. Controllare Zax con la tastiera non è per niente facile e vi ci vorrà moltissimo allenamento per riuscire ad entrare nello stile “action” del gioco.La longevità quindi non è una garanzia. Spetterà a voi giocatori decidere se sia longevo o meno. Tutto dipende dai gusti e da come (e se) vi abituerete al sistema di controllo.

HARDWARE

Requisiti di sistema: Windows Me/2000. Pentium 300, 350 MHz e 32 MB di RAM. Scheda grafica 16 MB. Lettore CD-ROM 4x.

MULTIPLAYER

Possibilità di giocare online fino ad un massimo di 16.

Un gioco in 2D…

… ma non di eccellente fattura, come alcuni grandi classici.

Strutturalmente un pò tedioso.

7

Zax: The Alien Hunter è insomma il classico gioco PC senza infamia e senza lode. Uno strano ibrido tra un gioco d’azione ed elementi da RTS. Data la sua particolarità Zax non può essere consigliato a tutti. Il sistema di controllo è infatti abbastanza scomodo e alla lunga potrebbe portare a livelli di frustrazione notevoli. Se a questo aggiungiamo una realizzazione tecnica alquanto spartana abbiamo il quadro completo della situazione. In conclusione Zax può piacere solo agli amanti dei giochi dal look retrò o più in generale ai PCisti convinti. A tutti gli altri consiglio l’acquisto di Soul Reaver 2 o Max Payne, che sono giochi d’azione d’alta classe.

Voto Recensione di Zax: The Alien Hunter - Recensione


7

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