Recensione

Yu-Gi-Oh GX Tag Force 2

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a cura di momo

Yu-Gi-Oh- GX Tag Force 2 è il secondo videogioco tratto dal celeberrimo manga e, più precisamente, dalla serie dell’anime denominata “GX” (Generation NeXt), a vedere la luce sulla potente console portatile Sony. Solitamente quando si crea un prodotto sfruttando la scia del successo di un marchio noto ci si trova davanti ad una mera operazione commerciale, che esaurisce le proprie potenzialità nel giro di poco tempo scivolando ben presto nel dimenticatoio. Questo non sembra essere il caso del gioco di carte collezionabili “Duel Monsters”, creato appunto cavalcando l’onda dorata del successo del manga Yu-Gi-Oh, ideato nel lontano 1996 dal talentuoso Kazuki Takahashi.Il brand Yu-Gi-Oh, forte di un successo che non sbaglieremmo a definire planetario, vanta (tra le tante cose) un anime composto da ben due serie di quasi 300 episodi in totale, due film al seguito e, per quanto riguarda nello specifico il settore di nostro diretto interesse, ben 27 videogiochi su diverse piattaforme dei quali questo Tag Force 2 rappresenta il ventottesimo esemplare.Andiamo allora a sbirciare oltre le pareti della famosa Accademia del Duellante che, come gli appassionati dell’anime certamente sapranno, era teatro delle avventure della serie GX di Yu-Gi-Oh.

Story ModePer quanto riguarda la modalità storia, come forse avrete già capito, vestirete i panni di un anonimo personaggio appena iscritto all’Accademia fondata da Seto Kaiba e dovrete destreggiarvi tra le insidie e le dure prove disseminate lungo il percorso di ogni studente che si rispetti. A un primo impatto vi farà sicuramente storcere il naso la constatazione di non poter personalizzare minimamente il vostro alter ego virtuale se non attraverso il nome (ed io, inconsapevole di non poterne scegliere nemmeno il sesso, mi sono ritrovata un ragazzo con un nome da femmina); per farvi riprendere da questa prima delusione subito dopo potrete scegliere un partner che vi affiancherà durante tutta la vostra avventura il quale, per la gioia dei fans, sarà selezionato tra alcuni dei personaggi di spicco dell’anime (Jaden Yuki, Jesse Andersen, Aster Phoenix e via dicendo). La vostra vita accademica inizierà nel dormitorio degli Slifer Rossi e si articolerà in lezioni, duelli, tornei, eventi speciali e minigiochi.Le aree da esplorare non sono molte (poco più di una decina) e gli ambienti si presentano poco vasti. I due elementi che vi porteranno a girovagare per l’accademia tra un duello e l’altro saranno, sostanzialmente, la ricerca di nuovi sfidanti e di nuove carte. Ogni tanto, inoltre, alcuni eventi vi faranno procedere nella storia sfidando personaggi bonus che non avrete modo di incontrare altrimenti se non recandovi nell’area segnalata sulla mappa da un punto esclamativo.C’è da dire che, indipendentemente da come vi si guardi, la ragione d’essere di questo gioco si fonda principalmente sui duelli e non di certo sulla componente narrativa costruita su dialoghi stereotipi ridotti all’osso ed una storia che non solo stenta a decollare, ma che in certe fasi sembra persino non esistere.A ristabilire una posizione di equilibrio tra i bracci della bilancia dei pro e i contro è senza ombra di dubbio l’ottima realizzazione di Duel Monsters che è stata fatta all’interno del gioco.

Duelli e MinigiochiIn questo secondo capitolo avrete fin da subito la possibilità di scegliere, per ogni battaglia, se affrontarla in singolo o in modalità Tag facendovi spalleggiare dal vostro partner. Se, nelle prime fasi, questa circostanza può aiutare i novizi a prendere dimestichezza con il gioco, potendo vantare di un partner con una strategia di indubbia efficacia verso la maggior parte degli avversari, man mano che acquisirete esperienza comincerete a rendervi conto che alcune volte il vostro compagno non brillerà certo in IA, costringendovi a dover riparare ai suoi inspiegabili errori. L’aspetto più succulento della possibilità di ingaggiare duelli Tag rimane sempre e comunque quello di poter sfidare in coppia altri tre amici dando vita a partite dal divertimento innegabile. Tornando alla modalità single player, chi non conosce “Duel Monsters” potrebbe prendere sottogamba questo interessante gioco di carte, magari lasciandosi ingannare dalla falsa convinzione che Yu-Gi-Oh sia un gioco destinato principalmente ad un pubblico di fanciulli. Niente di più sbagliato, a dire il vero. Le regole di Duel Monster sono molte e complesse, non potrete sperare di avere la meglio in un duello semplicemente provando a giocare ma la padronanza del campo richiederà il suo tributo di tempo speso per capire.In soccorso a tutti coloro che approcciano il gioco per la prima volta dovrebbe intervenire un tutorial molto approfondito presente nel database ma brutalizzato, per vostra sfortuna, da una traduzione pessima. Vi troverete davanti lunghe spiegazioni che spesso e volentieri dovrete “decifrare” per afferrarne il senso (e non solo perché la traduzione è stata fatta alla meno peggio ma anche per il fatto che alcune volte il testo sarà talmente piccolo e compresso all’interno delle finestre da risultare di difficile lettura) ma se sopravviverete al tutorial sarete un passo più vicini al vero divertimento che questo gioco può offrirvi.Se volessimo, in maniera approssimativa (ma davvero molto approssimativa), parlare di Duel Monsters potremmo dire che lo scopo principale del gioco sta nel ridurre a zero i Life Points del vostro avversario avvalendovi della possibilità di evocare devastanti creature coadiuvate da potenti magie e supportate da infide trappole. I mostri schierati sul terreno si daranno battaglia incrociando i propri valori di attacco e difesa puntando a colpire direttamente l’avversario. Ogni mostro avrà un suo attributo, livello e natura, che potranno essere sfruttati per creare combo micidiali con magie e trappole. Solo per questo capitolo è stata introdotta, tra l’altro, la nuova opzione “pesca del destino” che vi permetterà, qualora la situazione stesse volgendo nettamente in vostro svantaggio, di pescare una carta da voi precedentemente designata, per tentare di ribaltare gli esiti del duello. La vastità del gioco e l’infinità di strategie pianificabili risulta evidente se si considera che le carte prodotte sono più di 2800 e nel titolo Konami avrete la possibilità di trovarle tutte. Potrete inoltre scaricare aggiornamenti di carte e preset di mazzi online per rendere questo gioco davvero infinito.Per aggiungere un diversivo al continuo duellare sono stati inoltre inseriti diversi minigiochi ispirati a grandi linee al Black Jack, al celebre Othello, al più recente Snake, più una sorta di Dungeon Crawl che vi porterà a visitare i sotterranei dell’Accademia facendovi strada a suon di mini-duelli.

Realizzazione globalePer quanto riguarda il comparto tecnico il titolo Konami non offre davvero nulla degno di nota. I personaggi in stile super deformed si muovono all’interno di una graziosa visuale isometrica 3d. Gli ambienti, come già detto, non sono particolarmente ampi ma ricreano abbastanza bene l’atmosfera del cartone. I duelli sono tutti animati, vedrete i personaggi compiere le azioni principali (pescare carte, posizionarle, attivarle e così via) ed i mostri più potenti attaccare il vostro avversario. Se in un primo momento questi intermezzi vi risulteranno gradevoli (è esaltante vincere uno scontro con un mostro animato), dopo il cinquantesimo duello cominceranno a darvi sui nervi e probabilmente li disabiliterete.Le musiche non sono malvagie ma non è difficile accorgersi di come siano state in gran parte riciclate dal primo episodio.Detto ciò, risultano davvero ingiustificati i caricamenti eccessivamente lunghi a fronte di un comparto tecnico tutto sommato poco vistoso.Da citare, in ultima analisi, l’imperdonabile mancata implementazione della possibilità di sfidarsi online.

– Ben oltre 2800 carte disponibili

– C’è tutto Duel Monster riprodotto fedelmente

– Atmosfera dell’anime

– Destinato principalmente agli appassionati

– Traduzione approssimativa

– Se non superate le fasi iniziali la noia potrebbe subentrare presto

– Poche innovazioni rispetto al primo capitolo

7.0

Passando in esame quanto detto fin’ora, trarre le conclusioni non deve essere difficile: questo Yu-Gi-Oh GX Tag Force 2 riprende e migliora tutte le caratteristiche del primo episodio ma ne importa anche i principali difetti. I novizi che volessero avvicinarsi al famoso anime e, soprattutto, a Duel Monster potrebbero facilmente scoraggiarsi di fronte alle regole spesso e volentieri cavillose di un gioco la cui curva di apprendimento risulta essere medio-bassa e che, al di là del fattore duelli, scopre facilmente il fianco alla noia.

Collezionare carte, organizzare i vostri decks e sfidare a duello chiunque vi capiti a tiro rappresentano, in buona sostanza, tutto quello che questo titolo ha da offrirvi e tutti coloro che non dovessero entusiasmarsi di fronte a nessuna delle tre ipotesi possono tranquillamente lasciare il gioco sugli scaffali dei negozi.

Un discorso a parte va fatto per gli appassionati di Yu-Gi-Oh, sebbene il titolo non soddisfi le esigenze del giocatore medio, per tutti i maniaci di Duel Monster può rappresentare il non plus ultra di quanto realizzato finora in termini videoludici intorno all’universo del famoso gioco di carte.

Quest’ultima categoria può quindi aggiungere ben un punto e mezzo al voto finale, avere questo gioco è un po’ come portare un Duel Disk sempre con sé.

Voto Recensione di Yu-Gi-Oh GX Tag Force 2 - Recensione


7

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