Recensione

Ys: The Ark of Napishtim

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a cura di Alexd3

Ys: The Ark of Napishtim è il sesto capitolo di una delle serie più note in Giappone che però in Occidente non ha mai riscosso un elevatissimo successo. Il gioco in questione è un action-RPG in vecchio stile che vi ricorderà sicuramente vecchie glorie del passato.

The story…Adol Christin, un giovane spadaccino dai capelli rossi, è l’eroe di turno. Questo viene reclutato e fatto salire su una nave che subisce un pericolosissimo attacco da parte di una nave avversaria. In seguito ad un colpo di cannone il ragazzo sviene e al suo risveglio si ritrova su una spiaggia desolata dove viene tratto in salvo da due giovani donzelle. Subito si nota la particolarità di questi esseri: hanno orecchie lunghe e anche una coda! Adol non sa di preciso dove si è risvegliato ma comunque ringrazia il popolo per le cure ricevute. Sfortunatamente per lui il capo di questa strana popolazione non vede di buon occhio gli esseri umani e quindi, gentilmente, gli chiede di andarsene al più presto dal loro paese, cosa che fa immediatamente. Tutto questo sarebbe stato troppo semplice se si fosse concluso così e difatti è proprio qui che inizia l’avventura vera e propria dello spadaccino dai capelli rossi: una volta giunto sulla via del ritorno verso casa Adol sente la più piccola delle due ragazze che lo avevano salvato in pericolo ed ovviamente toccherà a noi metterla in salvo. Una volta fatto questo Adol diventa un vero e proprio eroe e di conseguenza comincia a guadagnarsi la fiducia della popolazione dalle orecchie lunghe. Ma ora mi fermo altrimenti finisce che vi racconto tutta la trama… vi dico solo che qui inizierà l’esplorazione dello spadaccino che lo porterà ad affrontare mille strane situazioni e mille pericoli.

The game…Il gioco in se stesso è un classico action-RPG: l’avventura prosegue tra esplorazione, salti, combattimenti e potenziamenti. Gli attacchi effettuabili sono pochi: c’è il tasto apposito per l’attacco che combinato a quello del salto può provocare attacchi di diverso tipo ed in più, potenziando le varie armi, è possibile effettuare anche magie. Uccidendo i nemici si otterrà esperienza che vi condurrà al miglioramento dei classici parametri come l’energia, la forza, la difesa ecc. Oltre l’esperienza i nemici potranno lasciare una volta sconfitti soldi oppure oggetti. Per quanto riguarda l’equipaggiamento questo si suddivide in 3 parti: arma, corazza e oggetto. Sicuramente per chi è abituato a giochi tipo Final Fantasy troverà questo YS molto semplice e riduttivo in quanto non sono presenti milioni di parti da equipaggiare oppure tantissimi parametri da incrementare ma comunque il gioco, forse anche per questo suo lato semplice, risulta molto scorrevole e poco noioso da giocare. I dungeon sono strutturati molto bene, abbastanza ampi come territorio di esplorazione e qualcuno anche sufficientemente complesso e difficile da portare a termine. Per quanto riguarda i nemici ce ne sono tantissimi da abbattere, tutti piuttosto differenti e ognuno con i propri attacchi e le proprie abilità, anche se il punto debole risiede nella scarsa intelligenza artificiale di cui sono dotati. Le difficoltà maggiori infatti non saranno rappresentate dai nemici in sé ma dalle situazioni nelle quali questi saranno nettamente superiori a voi nel numero, ed ovviamente nella forza…solo qui troverete un po’ di sfida. Ottima la realizzazione dei vari boss che, di tanto in tanto, andranno ad ostacolare il vostro cammino: solitamente per abbattere questi esseri di dimensioni sovrannaturali impiegherete un tempo notevolmente maggiore rispetto ai classici mostriciattoli ma comunque con una buona dose di pazienza e con la strategia giusta riuscirete a sbaragliarli anche se non sempre al primo tentativo.

Quant’è carino questo YS!Dopo aver parlato della trama del titolo e della sua giocabilità passiamo al capitolo tecnico. Graficamente il gioco è su livelli abbastanza bassi, soprattutto considerando gli standard raggiunti dagli ultimi titoli disponibili sul mercato, ma la sua grafica semplice e colorata lo rende davvero gradevole. I personaggi sono disegnati in pieno stile nipponico, quindi piccolini, molto colorati e particolareggiati. Le aree che andremo ad esplorare offriranno luoghi piuttosto vasti e differenti l’uno dall’altro, anche se a dir la verità di sicuro il gioco non rimarrà nella mente della gente per la qualità estetica di questi. Le textures sono di basso livello e anche gli effetti speciali non urlano al miracolo, si presentano infatti scarni e poco convincenti. Sono molto belli invece i disegni che rappresentano i personaggi durante i dialoghi, realizzati in stile anime rappresentano forse l’unica nota positiva del reparto tecnico. Anche l’audio non è dei migliori che si siano sentiti su Playstation 2, le musiche di sottofondo sono sicuramente carine, spensierate ed orecchiabili ma non sono tantissime e quindi alla lunga diventano abbastanza ripetitive, monotone e possibilmente da disattivare. Il doppiaggio è più che buono ma, sfortunatamente, solo inglese anche se comunque il gioco è interamente tradotto e sottotitolato in italiano e soprattutto in modo più che eccellente. In fin dei conti la parte tecnica non stupisce più di tanto ma comunque piace e si adatta bene ad un gioco del genere e poi c’è da considerare il prezzo budget del titolo in questione, questo infatti è di una trentina di euro circa e quindi più che buona come offerta considerando la qualità complessiva del divertimento. In quanto alla longevità Ys dura circa una trentina di ore e quindi diciamo che si trova sotto gli standard canonici del genere. Considerando tuttavia il prezzo budget e soprattutto che il gioco in questione non è un vero e proprio RPG ma presenta anche molti elementi action, la longevità in definitiva risulta piuttosto buona.

– Grafica simpatica e colorata

– Buona giocabilità

– Prezzo budget

– Sonoro ripetitivo

– Sistema di gioco non troppo approfondito

7.2

YS VI: The Ark of Napithism è sicuramente un buon acquisto considerando il prezzo consigliato che si aggira sui 30 euro. Indubitabilmente farà effetto sugli amanti dei giochi di ruolo in vecchio stile anche se i fanatici della grafica ultra pompata e degli effetti speciali potrebbero storcere un po’ il naso.

La giocabilità è semplice e di buon livello e l’IA dei nemici, anche se non stellare, offre un discreto grado di sfida. Il tutto è contornato da una storia di sottofondo piacevole da portare avanti e che riesce sempre ad incuriosire.

La parte trascurata del gioco è la modalità di potenziamento del personaggio che risulta semplice e riduttiva, soprattutto paragonata a giochi del calibro di Final Fantasy X.

In conclusione un prodotto dedicato agli amanti degli Action-RPG o del retrogame.

Voto Recensione di Ys: The Ark of Napishtim - Recensione


7.2

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