Recensione

Wolf of the Battlefield: MERCS

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a cura di Melkor

Erano i primi anni di vita del Mega Drive e ben presto grazie a titoli di grande spessore tutti compresero che il palcoscenico videoludico non sarebbe stato più lo stesso. Tantissime furono le critiche positive ottenute dai primi giochi rilasciati e sicuramente Wolf of the Battlefield: MERCS fu uno di questi. Non poteva mancare un titolo del genere nel parco giochi della Virtual Console Nintendo ed ecco che, magari con un lieve ritardo, potrete rivivere finalmente le incessanti sfide di un gioco che è entrato nel cuore di molti.

Due anime per un solo eroeCome alcuni di voi sapranno MERCS arrivò nel lontano 1991 su Mega Drive grazie ad una licenza della Capcom che permise una conversione della versione arcade uscita precedentemente. Il risultato ebbe pro e contro ma sicuramente centrò tutti gli obiettivi prefissati grazie ad una doppia modalità di gioco. Potrete infatti scegliere fra una versione denominata Arcade ed una chiamata Original Mode potendo in questo modo accedere a due giochi dagli aspetti differenti. Se nella prima infatti dovrete salvare niente poco di meno che il Presidente degli Stati Uniti da un rapimento avvenuto in Africa durante un evento politico, nella seconda versione avrete il compito di scovare e rendere inoffensivo un impianto missilistico nucleare. Anche le modalità di gioco varieranno in base alla vostra scelta in quanto se l’arcade mode vi consentirà di affrontare i livelli in linea retta sconfiggendo vari boss e raccogliendo power up di ogni sorta nella versione original potrete accedere a diversi altri potenziamenti e la storia si dividerà in zone da visitare. Dopo un certo numero di livelli potrete inoltre accedere ad un piccolo shop mediante il quale potenziare il vostro super militare nel migliore dei modi. Nel compenso tuttavia il gamplay resta simile e tutto quello che dovrete fare sarà eliminare più nemici possibili in quello che è uno sparatutto a scorrimento con visuale dall’alto. Nel corso della vostra avventura avrete la possibilità di comandare veicoli come piccoli carri armati e tanti altri in modo da riuscire ad avanzare in maniera maggiormente efficace attraverso le file nemiche. Interessante è anche il livello di interazione con la location scelta ed infatti molte volte per avanzare nella vostra missione di soccorso dovrete abbattere alberi o addirittura capanne e torrette nemiche, il tutto in uno stile che ricorda per molti aspetti un film di Rambo. Tornando ai power-up sono presenti i classici doppi colpi, ma devastanti risulteranno essere soprattutto i missili, i quali vi consentiranno di eliminare ogni cosa presente sul vostro schermo in massimo due colpi. Una della perdite che si ebbero nella conversione casalinga fu tuttavia la modalità a due giocatori, aspetto che avrebbe potuto giovare e non poco alla valutazione complessiva della creazione Capcom. Sicuramente una avventura divertente che anche oggi vi metterà a dura prova nel riuscire a raggiungere la tanto agognata fine.

La dura sopravvivenza in giunglaDal punto di vista tecnico MERCS risultò di grande effetto ma il primo aspetto da segnalare è sicuramente quello sonoro. Fin dalle prime battute infatti sarete accompagnati da musiche ricche di ritmo le quali non faranno altro che coinvolgervi nel migliore dei modi nella vostra avventura. Ovviamente anche graficamente il titolo Capcom compie il suo dovere offrendo delle sprite di buon livello le quali creano un senso di definizione sicuramente all’altezza del periodo di uscita. Anche i vari militari nemici sono caratterizzati in maniera differente e le interazioni con le strutture dei livelli sono più che buone. Unica pecca è il sistema di avanzamento che non vi consentirà di tornare indietro in una zona non più visualizzata a schermo. Il sistema di controllo presenta la possibilità di utilizzare oltre al Wii Remote anche il Classic Controller ed il joypad del GameCube, anche se il sistema non è ottimizzato per questo ultimo. L’emulazione del Wii compie come sempre il proprio dovere e fortunatamente il titolo è compatibile con la modalità interlacciata del cavo Component. Ultima informazione da segnalare è il prezzo di 800 Wii Points che, considerando gli standard della Virtual Console, può anche considerarsi un buon compromesso per un titolo che ancora ad oggi può offrire qualche ora di divertimento spensierato

– due modalità di gioco totalmente differenti

– divertimento assicurato

– musiche emozionanti

– mancanza di una modalità multiplayer

– impossibilità di tornare indietro

7.0

Wolf of the Battlefield: MERCS è un titolo che nonostante il tempo trascorso riesce ancora oggi a catturare il giocatore all’interno del suoi livelli ricchi di azione e caratterizzati da una ottima colonna sonora. La possibilità di giocare due modalità distinte riesce in qualche modo a sopperire alla mancanza di un multiplayer che avrebbe comunque potuto giovare alla longevità complessiva. Buono il livello tecnico se paragonato alle produzioni di quel periodo. Un gioco consigliato a tutti gli appassionati della Virtual Console che sicuramente non si faranno scappare una delle perle della storia del Mega Drive.

Voto Recensione di Wolf of the Battlefield: MERCS - Recensione


7

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