Wipeout Pulse
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a cura di Jack Right
Wipeout e relativa serie fa parte, e con merito, di quel sempre più nutrito gruppo di nomi da inscriversi all’interno del fenomeno storico-videoludico. Legato fin dalla sua prima apparizione a Sony è stato (e se siamo quì a recensire Wipeout Pulse per Psp ancora è), in ambito futuristico, quel che Sega Rally è per Sega nel settore racing. Ovviamente questo accostamento è da valutare con attenzione poichè, laddove Sega investiva le proprie divisioni interne nella produzione dei suoi titoli, Sony si appoggiò a sviluppatori esterni (Psygnosis all’epoca) ma, nonostante questo, a beneficiare della saga di Wipeout furono e sono sopratutto console Sony e tanto basti a definirne costante e forte il sodalizio. In realtà Wipeout uscì nel ’96 anche su Sega Saturn e N64 ma, sopratutto la versione Saturn, dovette subire molteplici ed ingiuste ingiurie a causa di una costruzione grafica lievemente inferiore rispetto a quella Psx. Effettivamente, a dirla tutta, il Saturn non poteva reggere il confronto con Psx in ambito 3d (ma ora vedremo perchè) e Wipeout resta famoso nella storia della sfortunata console della grande “S” (mi riferisco a Sega) proprio per aver dimostrato ciò. Ma vorrei ricordare una cosa che forse incuriosirà qualcuno. Il Sega Saturn fu il primo sistema votato all’home int. ad equipaggiare un sistema di calcolo multiprocessore (oggi diremmo “dual core”) e soltanto una minima parte dei titoli usciti su questa bella macchina li ha sfruttati contemporaneamente. Una difficoltà di programmazione eccessiva dovuta all’audacia profusa da Sega nella progettazione del suo gioiellino ne causò parzialmente la sconfitta. Se interessati a questa storia vi rimando allo speciale su Sega Saturn contenuto appunto nella sezione “Speciali” di Spaziogames.
Caratteristiche e GameplayDopo “Pure” ecco presentarsi a noi “Pulse”. Perchè “Pulse”? Importante nell’ambientazione del titolo la componente elettrica che, tramite accostamento logico, capiamo essere metafora di velocità. Giochi di luce e rimandi coreografici a questo particolare aspetto naturale sapranno dapprima introdurci e poi accompagnarci in questa esperienza che se da un lato pare ricostruirsi, novella araba fenice, su sè stessa, dall’altro non pare volersi distaccare troppo dalla tradizione e dai canoni cui ha saputo, con merito, abituarci. Velocità ed antigravità dunque le parole d’ordine per accedere alle profondità e lunghezze ludiche di questo titolo che, come accennato, offre novità che mi paiono poter essere apprezzabili. La modalità di gioco in singolo non brilla di certo in originalità. Divisa in eventi, si alimenterà della nostra maestria nel completarli e, pertanto, nuovi percorsi e gare si sbloccheranno mano a mano che otterremo buoni risultati in quelli precedenti. Ovviamente ci sarà modo e modo di portare a termine un evento e, in base alle nostre performance, vedremo assegnarci un punteggio utile al fine di continuare le nostre peripezie su percorsi nuovi. Ciascuna prova non dovrà consistere necessariamente in una “banale” corsa uno contro tutti e, da quì, stiamo già valutando il processo di rigenerazione operato da Studio Liverpool su questo Wipeout pulse. Pgr e capitoli successivi hanno davvero fatto scuola ed aperto prospettive nuove nell’ambito dei racing game. Le sfide sono organizzate infatti come missioni. Gare di eliminazione o scontri uno contro uno assieme a corse in cui si dovranno semplicemente battere gli avversari attraverso tempi migliori sul giro. Queste missioni rappresenteranno valide alternative al classico evento in cui scopo sarà semplicemente arrivare primi sugli avversari (tipologia di evento che comunque verrà dal software dispensata a piene mani).Caratteristica degna di nota in questo titolo è il Mag-strip. Simpatica e funzionale, sopratutto coreograficamente, risulta essere la possibilità di agganciarsi energeticamente a certi punti gravitazionali della pista. I “trick” che ne diverranno conseguenza aumenteranno considerevolmente il livello di immedesimazione col gioco che si dimostra così flessibile ed inventivamente astuto. I tracciati, che, per la cronaca, pur non essendo tra i migliori mai visti in questa saga, risultano gradevoli e sufficientemente differenziati, potranno essere percorsi in un doppio senso di marcia ed a cambiare non sarà soltanto la prospettiva ma, altresì, taluni elementi della pista che potranno così spiazzare le vostre pretese di feeling col titolo. Ad aumentare è la longevità ma, talvolta, anche la frustrazione.Le squadre disponibili sono più o meno le stesse rispetto alla precedente incarnazione di questo titolo, così come le armi. Si è aggiunto, invece, un sistema di valutazione supplementare che, alla fine di ogni evento, permetterà lo sbloccaggio di bonus e segreti.Il multiplayer viene garantito per due giocatori in wifi e per otto giocatori online.
Grafica e sonoroDa un punto di vista tecnico il titolo si dimostra solido. Effetti di luce a gogo’, modelli poligonali curati, sfondi cromaticamente ineccepibili ed un certo gusto estetico mirante all’avanguardia grafica ne fanno un prodotto di prima linea. Qualcuno si lamenterà senz’altro di una certa ripetitività di fondo nella costruzione architettonico-virtuale degli scenari proposti e forse, colui che lo farà, avrà un pò di ragione dalla sua parte ma, in misura perentoria, resta assolutamente impossibile definirne nefasto il reparto grafico. Discorso similare attorno il comparto sonoro. Gli amanti della musica elettronica troveranno in questo gioco musica per le loro orecchie. Offerta infine la possibilità di personalizzare con i propri mp3 la colonna sonora del titolo.
– Veloce e frenetico
– Buona colonna sonora
– Multiplayer garantito fino ad 8 giocatori
– Graficamente molto bello….
-….ma un pò ripetitivo
8.0
Wipeout Pulse riesce sapientemente a conservare quei tratti distintivi che dal nonno su PSX hanno portato ad esso, inventando, contemporaneamente, caratteristiche capaci di aumentarne l’appeal in un contesto videoludico maggiormente esigente e difficile. Graficamente molto buono, scenari forse un pò ripetitivi ma realizzati con cura, longevità garantita da missioni piuttosto variegate, colonna sonora elettronica di buon gusto musicale (con possibilità di personalizzazione), multiplayer online fino ad 8 giocatori e, sopratutto, veloce e frenetico. Può bastare?
Voto Recensione di Wipeout Pulse - Recensione
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