Esattamente due anni fa, un piccolo strategico a turni prodotto ed edito da Paradox ci stupì in maniera sorprendentemente positiva. Warlock: Master of the Arcane fu all’epoca capace di convincere molti, appassionati e non del genere, in cerca di qualcosa di diverso dal solito Civilization.
Oggi parliamo del seguito Warlock 2: The Exiled sviluppato dal medesimo studio russo Ino-Co Plus il quale può vantare come curriculum l’aver curato Majesty 2. È disponibile ormai da diversi giorni su Steam e tutti gli altri principali canali di digital delivery al prezzo di 30 € nell’edizione standard e a 40 € o 50 € in due diverse edizioni arricchite di contenuti aggiuntivi, oggetti in-game e non solo come soundtrack o artbook, i quali – in tutta franchezza – rappresentano l’opposto dell’imperdibilità.
Civilization coi maghi
Per chiunque non abbia mai avuto a che fare con il primo Warlock, vi basti sapere che anche in questo caso si ha a che fare con un brillante e non eccessivamente complicato strategico a turni dall’ambientazione fantasy, basato su griglie esagonali.
Andando subito al sodo, si nota che le differenze rispetto all’opera precedente sono decisamente poche. Oltre a qualche piccolo fino aggiornamento di qualche particolare le novità principali sono sostanzialmente due: la modalità Exiled e l’editor di mappe.
La prima, assimilabile a una sorta di campagna, porta in dote una nuova linfa in seno all’esperienza ludica, incentivando fortemente l’esplorazione poiché ogni giocatore partirà dal proprio piccolo mondo e dovrà, seguendo gli obiettivi delle quest via via proposte, scovare i portali per espandersi sugli altri mondi, sconfiggendo incredibili orde di mostri sempre più potenti. Purtroppo, le dimensioni ridicole dei mondi di questa modalità rendono inutili tutte le unità navali, e talvolta si incappa in mondi che sarebbe stato opportuno incontrare in momenti successivi, generando una grande sensazione di frustrazione e impotenza.
L’editor, una delle poche gravi mancanze del primo capitolo, è un’aggiunta assai gradita. Encomiabile il lavoro svolto dagli sviluppatori che per mezzo di un interfaccia semplice e intuitiva hanno reso possibile la creazione di nuove mappe in pochi minuti senza dover perdere tempo con tool, tutorial o strumenti complicati e astrusi. Inoltre, grazie al supporto dello Steam Workshop, è persino comodo cercarne di nuove. Si può pure tranquillamente importare qualche mod che modifica il bilanciamento e gli equilibri complessivi, rendendo piacevole sperimentare gli esiti di questi ultimi.
Le altre piccole novità sono comunque molto apprezzate, tra le quali si annovera una gestione del sistema di ricerca degli incantesimi e relativi raggruppamenti ora del tutto assimilabile a un tradizionale albero tecnologico, il limite di sole cinque città gestibili a tutti gli effetti senza incorrere in penalità e il limite al numero di upgrade disponibili per le proprie unità.
L’ossatura principale è ancora la modalità Sandbox la quale rimane tutt’ora la più divertente. Lo scopo è quello di sconfiggere gli altri grandi maghi e le loro nazioni sfruttando le diverse condizioni di vittoria, personalizzabili ad inizio partita al tempo stesso scegliendo o creando il proprio personaggio, i relativi tratti che lo caratterizzano, difficoltà, dimensione e tipo del mondo su cui si protrarrà la partita.
La gestione del proprio regno è fortemente incentrata sull’aspetto militare: si può vincere in altra maniera ma non si può comunque puntare alla creazione e gestione di un esercito di un certo livello anche solo per sopravvivere. Questo perché pure in questo secondo episodio un numero inaudito, anch’esso personalizzabile ad inizio partita per fortuna, di mostri o creature varie come lupi mannari, vampiri, ciclopi, draghi volanti o tartarughe giganti siano lì appositamente per infastidire sia noi che i nostri avversari. Sono loro i veri nemici. Peccato anche per la scarsa attenzione posta nella diplomazia e un comportamento delle fazioni avversario generalmente sin troppo cauto e pacifico nei nostri confronti specialmente ai livelli di difficoltà più bassi.
Riciclare fa bene all’ambiente
Per quel che riguarda l’aspetto tecnico, Warlock 2: The Exiled scivola clamorosamente. Purtroppo non si riesce proprio a chiudere un occhio di fronte al clamoroso riciclo di asset che ha avuto luogo. Se non fosse per qualche nuovo tipo di mondo, qualche bestia e qualche incantesimo in più, si potrebbe tranquillamente affermare che il primo gioco sia stato riproposto senza alterazioni. Le texture, le animazioni, gli effetti e i modelli poligonali sono stati reimpiegati senza nessun upgrade, così come l’interfaccia che non ha visto sostanziali modifiche. Persino il comparto audio è stato interamente riciclato.
L’IA non brilla sempre per abilità: talvolta commette cocciutamente sciocchi errori mentre altre volte si rivela piuttosto sapiente nel gestire le proprie unità. In ogni caso grazie ai cinque diversi di difficoltà, già elogiati nella precedente recensione, chiunque sarà in grado di trovare il livello di sfida che più risulta adatto.
Nonostante sia passato diverso tempo dal lancio del gioco abbiamo incontrato qualche raro ma fastidioso bug come crash improvvisi o salvataggi che sparivano temporaneamente. Apprezzabile, infine l’implentazione degli Achievement di Steam.
HARDWARE
Sistema Operativo: Windows Vista 64-bit, Windows 7 64-bit Processore: Dual Core CPU 2,66GHz o superioreRAM: 4GBScheda Video: nVidia GeForce 8600 GT o ATI Radeon HD 6570 DirectX: 9.0c Disco fisso: 2 GB di spazio liberoScheda audio: DirectX 9.0c compatibile
– Interessante nuova modalità
– Editor di mappe e Steam Workshop
– Le ore volano
– Veramente poche novità di rilievo
7.0
Tirando le somme, Warlock 2: The Exiled si rivela un’espansione mascherata da seguito, che aggiunge veramente poco di nuovo alla formula. Ci siamo chiesti se non fosse stato più opportuno proporre questi contenuti sotto forma di contenuto scaricabile. Nonostante ciò, il gioco si è dimostrato essere uno strategico a turni sostanzialmente riuscito, pensato esclusivamente per gli appassionati del genere e del primo capitolo, capace di far trascorrere rapidamente il tempo un turno dopo l’altro nel suo universo fantasy fatto di mostri e incantesimi.
Voto Recensione di Warlock 2: The Exiled - Recensione