Recensione

Warhammer: Battle March

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a cura di Shiryo

Dopo l’uscita di Warhammer: Mark of Chaos per PC nel 2006, i fan della serie hanno gioito con l’arrivo dell l’espansione Warhammer: Battle March. Ora è tempo di entrare nel magico universo Warhammer anche per i videogiocatori di Xbox 360 con un titolo stand-alone che si aggiunge alla crescente schiera di strategici per la console di casa Microsoft.

Avanti uomini! AVANTI!Il primo impatto con i menù non è epico come ci si potrebbe aspettare. Lo stile è piuttosto semplice, con uno sfondo leggermente animato e le poche opzioni disponibili appaiono sovraimpresse in bianco con un anonimo carattere, un layout abbastanza diffuso nei giochi PC più datati. Al contrario, saremo accompagnati da una splendida colonna sonora degna di un titolo che accompagna creature di stampo fantasy in un cruento campo di battaglia. A disposizione, abbiamo la modalità Campagna, la Schermaglia, l’immancabile Xbox Live, un Tutorial e l’interessante Crea esercito che approfondiremo in seguito.E’ bene sottolineare che, come per tutti gli strategici su console, la prima necessità per gli sviluppatori di Warhammer: Battle March, Black Hole Games, è stata quella di rendere agevole l’utilizzo del pad al posto di mouse e tastiera.Consigliatissimo quindi, se non essenziale, il Tutorial, che ci insegnerà i primi passi tramite lezioni caratterizzate da un livello di difficoltà crescente. Ci ritroveremo quindi all’interno di un campo di battaglia isolato, dove il capitano Barchel ci spiegherà passo passo come procedere. La prima lezione ci mostrerà come roteare la telecamera, selezionare le truppe e gestire i gruppi che si riveleranno a dir poco determinanti durante le fasi concitate di gioco. Superata la prima fase, procederemo ad apprendere l’arte del dispiegamento ed i comandi avanzati come lo spostamento in corsa o la modifica delle formazioni, oltre all’utilizzo delle abilità speciali di ogni armata. L’ultima fase è dedicata agli eroi, all’utilizzo dei loro poteri e della fondamentale funzione “duello”. Una volta terminate le lezioni, avremo tutto ciò che ci serve per affrontare qualsiasi nemico, oltre ad un leggero disorientamento dovuto alla complessità dei controlli ed alla quantità di informazioni da ricordare.La modalità Campagna ci darà modo di selezionare una delle tre razze presenti, Impero, Orchi o Caos, e di ripercorrerne la storia. Qualunque sia la scelta fatta, la nostra avventura inizierà con uno spettacolare video introduttivo differente per razza, capace in qualche modo di rendere più evinde3te il constrasto con la grafica in-game e delle cut-scenes, che non possono nascondere la natura prettamente porting del gioco. Partiremo con un singolo eroe, con cui esplorare le terre nei dintorni dimostrando le nostre abilità in battaglia ed aiutando sparute truppe solitarie che, stupite dalla nostra forza, si uniranno alla nostra causa. Nel procedere della prima missione allestiremo il nostro esercito iniziale ed al termine della stessa faremo conoscenza della mappa di gioco. Mantenendo, volente o nolente, lo stile del titolo, anche la mappa è molto scarna ed essenziale. Possiamo muoverci da un punto A ad un punto B, senza la possibilità di tornare indietro, e solo in alcuni casi avremo una via secondaria da percorrere, che si ridurrà ad una missione facoltativa terminata la quale torneremo sulla via maestra. Si intervallano, lungo il percorso, zone di battaglia con scopi specifici a città dove arruolare altre unità, curare le esistenti o potenziarle ed acquistare oggetti usando l’oro vinto nelle battaglie precedenti.

Uno strategico molto… d’azioneEntriamo nel dettaglio del gameplay, spiegando in maniera chiara qual è il tipo di avventura che questo capitolo dell’universo Warhammer propone. Lo scopo principale di ogni missione è raggiungere gli obiettivi definiti eliminando qualunque avversario ci passi di fianco. I combattimenti e l’immediatezza sono quindi il fulcro della giocabilità: non sarà dunque necessario raccolgiere risorse per costruire edifici ed armate come nei classici titoli del genere. La parte strategica durante gli scontri è infatti limitata al modo in cui sposteremo le legioni sul terreno di gioco, a come utilizzeremo gli specifici poteri di ciascuna unità ed al potenziamento degli eroi, stando attenti principalmente all’energia residua di ciascuno di loro ed al livello di morale che scende in caso di sconfitta imminente o stanchezza, risalendo con riposo, vittoria o utilizzo di appositi upgrade. Nella mappa di gioco, invece, si ha modo di curare ed arruolare nuove unità, potenziarne alcuni aspetti ed acquistare oggetti per l’eroe, che purtroppo non saranno condivisibili con altri paladini se non appoggiandoli a terra durante una fase di gameplay per raccoglierli poi nuovamente con l’eroe desiderato. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno durante una missione è l’esercito arruolato nelle città a peso d’oro, o ulteriori truppe che si aggregheranno automaticamente durante una battaglia. Anche in questo caso, in linea di massima, lo scopo delle varie missioni risulta molto lineare, evidenziando solo in rari casi la necessità di rivedere la nostra tattica e tornare sui nostri passi. E’ però durante le battaglie vere e proprie in cui il titolo distribuito da Koch Media riesce a far dimenticare in parte alcune lacune. L’azione frenetica è resa epica dalla grande quantità di elementi visibili contemporaneamente su schermo, con esplosioni, magie e cadaveri a profusione, il tutto ben accompagnato da urla, suoni e musiche, fattori che confermano assolutamente l’evidente volontà degli sviluppatori di dare un profilo di base più action che strategico nel senso classico del termine.

Sangue, sudore e lacrimeAnche sotto l’aspetto audio/video ritroviamo i cliché tipici di giochi dello stesso genere. Per quanto riguarda l’audio, abbiamo da una parte una colonna sonora d’autore che crea un atmosfera incredibilmente coinvolgente, accompagnata da un doppiaggio, in inglese, piuttosto convincente e da suoni di battaglia abbastanza realistici; dall’altra non manca all’appello l’estrema ripetitività degli stessi, comprese le immancabili frasi che si sentono ad ogni selezione di una truppa e che rischiano di far innervosire ben presto essendo veramente limitate. La grafica ha pregi e difetti piuttosto evidenti, con modelli poligonali dei personaggi molto definiti e differenti tra loro anche in gruppi appartenenti alla stessa tipologia di guerriero, mentre presenta ambientazioni di scarso impatto, senza elementi scenici di particolare pregio e un esagerato alone nero che delimita lo spazio esplorabile come se l’oscurità avvolgesse le zone esterne al campo di gioco. Ci accorgeremo ben presto che tale scelta risulta molto fastidiosa, considerando che anche le aree non ancora esplorate, ma percorribili, appaiono sotto lo stesso alone, portandoci talvolta a dirigere le truppe in una zona scura convinti che verrà illuminata dal nostro passaggio, e trovandoci invece ad un passo dal confine della mappa, con davanti un muro di vuoto nulla. In alcune mappe, peraltro, gli unici elementi presenti a ravvivare scenari desertici sono monti e deformazioni del terreno, che vanno però ad ostacolare la telecamera, obbligandoci a spostarla continuamente per tenere sotto controllo l’azione.

Capitano, ai suoi comandi!Interessante modalità è Crea Esercito. Grazie a questa introduzione, è possibile creare un esercito completamente personalizzato. Dopo aver scelto la razza delle nostre truppe, fattore che ne cambierà i potenziamenti base ed i pregi oltre che l’aspetto, selezioneremo sino a 4 eroi che capitaneranno la spedizione, 10 tipologie di guerrieri da portare con noi e massimo 4 unità d’assedio. Potremo selezionare il simbolo del nostro stendardo ed i colori dello stesso che verranno automaticamente utilizzati anche per la colorazione delle truppe, affinché l’impatto cromatico vessillo/soldati sia sempre quello migliore. Sono due le linee guida per la realizzazione del nostro esercito, oltre al limite numerico già evidenziato sopra, ovvero la quantità d’oro a disposizione e la densità della popolazione. Troveremo visibile il limite di tali valori nella parte bassa dello schermo, mentre su ogni gruppo di soldati sono ben impressi costo dell’unità ed impatto sulla densità. Per quanto riguarda la seconda, sarà piuttosto semplice riuscire a rientrare nei parametri massimi, in quanto il limite numerico delle truppe e dell’oro si esaurisce tendenzialmente prima della densità a disposizione. Per quanto riguarda l’oro, dovremo aver cura di selezionare truppe e potenziamenti delle stesse in maniera saggia. E’ possibile scegliere in qualsiasi momento quale sia il nostro limite massimo utilizzabile, da 10.000 a 30.000 unità, ed ovviamente la scelta avrà delle conseguenze: nel multiplayer, come nella schermaglia in single player, il limite di denari a disposizione è scelto da chi crea la partita ed avere un esercito con valore più alto di tale selezione, ne impedirebbe semplicemente la partecipazione, prevenendo cosi partite sbilanciate. Purtroppo anche l’editor mantiene lo stile dell’intera produzione, mostrando campi e controlli di selezione poco intuitivi che ci porteranno spesso confusione nella selezione delle aree in cui operare, e addirittura potrebbero portare ad uscire erroneamente dall’intero editor, senza alcuna richiesta di conferma, facendoci perdere l’intero lavoro di “casting” effettuato.

– Possibilità di creare un esercito personalizzato

– Numerose truppe su schermo

– Combattimenti e duelli divertenti

– Controlli complicati ma completi

– Musiche epiche…

– …effetti audio ripetitivi

– Scenario di scarso impatto

– Gameplay molto lineare

– Video non sottotitolati

6.5

Warhammer: Battle March ha caratteristiche tali che rendono difficile darne un giudizio privo di equivoci. I principali aspetti del titolo hanno pregi e difetti contrastanti, da cui comunque i fattori positivi escono leggermente vincitori. Il comparto audio/video, con i suoi alti e bassi, è comunque gradevole, e la giocabilità risulta divertente, non risentendo troppo del controllo tramite pad, ben realizzato, seppure ostico da padroneggiare alla perfezione. La linearità della campagna può non essere gradita da una folta schiera di giocatori, ma è pur vero che è già stata comunque apprezzata da una moltitudine di fan che hanno avuto modo di giocarla su Pc. Un genere di gioco simile dovrebbe fare dell’online la parte più interessante: in questo caso se da un lato abbiamo una buona integrazione del Live, divertente e solida, dall’altra purtroppo la frequentazione da parte degli utenti non è ancora eccezionale, probabilmente a causa dell’uscita recente del titolo o della già importante distribuzione della versione PC che, come per la maggior parte dei giochi strategici, viene avvantaggiata da controlli sicuramente più immediati, grafica più dettagliata, e sulla quale la community produce patch, mod ed espansioni capaci di dare al tutto una longevità che questa versione console, purtroppo, non potrà naturalmente mai avere. Il gioco è comunque consigliabile a chiunque non abbia modo di giocarlo su PC o preferisca la comodità della console ed un’impostazione di base più action che strategica.

Voto Recensione di Warhammer: Battle March - Recensione


6.5

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