Recensione

Wall-E

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a cura di Star Platinum

Il successo di un tie-in rappresenta ormai una di quelle variabili legate al caso, che ogni appassionato di videogames ha imparato a conoscere, forte di un’esperienza sul campo ormai consolidata e della strana tendenza del mercato videoludico a non isolare tali fenomeni, ma a continuare a riproporli con una frequenza preoccupante, se si considerano all’atto pratico i disastrosi risultati prodotti in termini qualitativi. Non poteva mancare all’appello dunque questo Wall-E, recente film della Disney Pixar che a sorpresa è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano tra le migliori pellicole degli ultimi anni.

Un robot dotato di personalitàIn perfetta sintonia con gli ultimi esempi videoludici, questa trasposizione da pellicola a videogame risulta molto fedele all’omonimo film in ogni suo elemento caratteristico e questo per certi versi potrebbe essere considerato un aspetto positivo a beneficio di tutti coloro che ne hanno potuto apprezzare la storia al cinema. Se però da un punto di vista puramente tecnico e d’insieme il prodotto THQ vuole confrontarsi con i gamers risultando completo dal punto di vista dei contenuti, anche per fedeltà alle vicende narrate, la meccanica scelta per rendere al meglio questa sensazione non sempre risponde perfettamente a quei requisiti che tutti si aspettano, andando a miscelare diversi generi ma non con risultati sempre ottimali. Prima di approfondire meglio il discorso, è però opportuno fornire qualche informazione circa la storia che fa da contorno a questo action game.

Cosa accadrebbe se l’umanità dovesse abbandonare la Terra e qualcuno dimenticasse di spegnere l’ultimo robot? Da questa bizzarra domanda si sviluppano tutte le dinamiche legate intorno a questo strambo personaggio. Il vostro metallico alter ego virtuale risponde al nome di WALL-E (abbreviazione che sta ad indicare Waste Allocation Load Lifter Earth-Class) ed è stato attivato diversi secoli addietro e impiegato per la raccolta dei rifiuti sul pianeta Terra. Un bel giorno qualcosa sconvolge la “vita” del protagonista, che prendendo forse coscienza di essere qualcosa di più di una semplice macchina instaura uno strano rapporto di simpatia con un affascinante droide sonda di nome Eve, giunto sul pianeta con scopi ancora sconosciuti. Tutto ciò non sarà che l’inizio di una serie di avventure che porteranno i due personaggi, oltre ad una serie di altre forme d’intelligenza artificiale a viaggiare in lungo e in largo nell’universo, affrontando numerose sfide e pericoli che di fatto vanno a stravolgere puntualmente la meccanica proponendo diversi tipi di approccio, percorrendo gli avvenimenti del film.

Anche un droide può far maleA livello di gameplay, Wall-E si colloca a metà tra uno sparatutto, un action game in terza persona ed un platform, proponendo approcci differenti e sessioni di gioco in grado di produrre diversi effetti in base alle tipologie di compiti da svolgere. Per fare degli esempi concreti, potrebbe capitarvi di partecipare a delle gare, percorrere tortuosi percorsi ad ostacoli sbarazzandovi delle unità cibernetiche che tenteranno di ostacolarvi, esplorare numerose ambientazioni provenienti direttamente dall’omonima pellicola e portando a termine diverse missioni. Nonostante sia un titolo multipiattaforma, discreta attenzione è stata rivolta dagli sviluppatori alle potenzialità del Wii, che almeno in minima parte sono state sfruttate in modo sensato. Entrando nel dettaglio dei comandi, il Wii Remote riveste un ruolo chiave per la totalità dele azioni da compiere con Wall-E, in quanto permette di raccogliere i cubi di cianfrusaglie sparsi per i vari livelli, mirare e lanciarli al nemico. A ciò si aggiunge il valido supporto durante le fasi di volo di Eve, probabilmente le uniche sessioni davvero riuscite dell’intero gioco, in cui seguendo il classico schema sparatutto potrette avvalervi del potente raggio laser di cui il droide è provvisto per far fuori quanti più nemici possibili, all’interno di livelli molto più dinamici e divertenti rispetto al classico schema platform/azione. Non manca inoltre la possibilità di poter giocare in modalità cooperativa offline per due giocatori o di sfidare il proprio avversario, in quanto oltre ai nove mondi esplorabili sono presenti tre minigiochi in stile con la struttura proposta nella storia.

Una tecnica da rottamareNonostante il gioco risulti fedele al film sia per personaggi che nella riproduzione di dinamiche ed ambientazioni, i principali difetti derivano dal fatto che la struttura scelta non sembra in grado di poter dare garanzie per profondità e giocabilità. L’avventura in singolo risulta infatti troppo breve, ma soprattutto priva di quegli elementi che avrebbero potuto renderla appetibile anche a missioni completate. Tutto ciò a causa di una generale mancanza di uniformità tra le sezioni platform e le fasi sparatutto. Queste ultime appaiono, infatti, tutto sommato gradevoli e condite dal giusto ritmo, cosa che invece non si può dire del resto, anche a causa di un sistema di controllo che non rileva sempre i movimenti in maniera ottimale e che è danneggiato ulteriormente da una telecamera virtuale instabile e mai presente nel momento del bisogno, con il risultato che potreste compiere errori banali non per vostro demerito ma per semplici imperfezioni nei comandi o visuali non in grado di dare la giusta prospettiva e profondità all’area di gioco.Graficamente il lavoro gioco è decisamente insufficiente: i modelli poligonali appaiono poveri di dettagli e il fatto che anche le ambientazioni originali non brillassero certo per qualità non può che aggravare ulteriormente la situazione, cui si aggiunge poi un engine poligonale discreto ma una palette grafica molto sottotono. Quasi apprezzabile il comparto audio, ma diventa presto noioso non essendo supportato da una soundtrack, né da effetti sonori davvero di qualità. Nel complesso si tratta di un gioco che potrebbe piacere forse solo ad un target giovane, ma che nemmeno in questo caso ci sentiamo di consigliare a causa dei difetti sopra descritti, che portano irrimediabilmente la qualità generale del prodotto ben sotto un livello davvero apprezzabile.

– Personaggi simpatici

– Trama interessante

– Divertenti le sessioni in cui si controlla Eve

– Realizzazione tecnica sottotono

– Telecamera virtuale problematica

– Scarsa rigiocabilità

5.0

Wall-E, inutile sottolinearlo, non è che l’ennesimo esempio di tie-in non sviluppato in maniera ottimale e contraddistinto da numerose problematiche di carattere tecnico. Analizzando il gioco dal punto di vista della struttura, il potenziale a disposizione sarebbe stato anche adeguato per la realizzazione di un buon titolo, grazie anche ad una trama coinvolgente e simpatica. Tuttavia, nonostante la presenza di qualche aspetto positivo, il giudizio complessivo non può non tenere conto del sistema di controllo davvero impreciso e, soprattutto, di una gestione della telecamera virtuale che crea non pochi problemi. Se a tutto ciò aggiungiamo che una volta completata l’avventura non vi sono molti stimoli a ricominciare, il risultato finale non può che essere insufficiente, anche perché mancano quegli elementi necessari a far risultare questo prodotto gradevole almeno per un target giovane. Fatte queste considerazioni, riflettete e valutate attentamente per l’acquisto.

Voto Recensione di Wall-E - Recensione


5

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