Virtua Tennis 3
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a cura di OldBoy
Fin dalla sua prima uscita su Dreamcast, di Virtua Tennis ho sempre apprezzato il grande realismo di gioco, lo sbalorditivo impianto tecnico e soprattutto la sua innata carica arcade, capace di rendere il titolo di Hitmaker qualcosa di unico. Per tutti noi Virtua Tennis è stata una vera sorpresa, capace di coinvolgerci incredibilmente e di farci vivere emozioni provate solo sui campi da tennis. Dopo anni ed anni dalla sua seconda release ed in seguito all’edizione World Tour apparsa su PSP a settembre 2005, ecco arrivare il promettente terzo capitolo della serie. Ci sarà da divertirsi? Andiamolo a scoprire.
Solo con l’impegno si diventa grandi campioni.Virtua Tennis oramai lo si conosce bene e sembrerebbe fin troppo superfluo spiegare le ragioni di questa serie, dove tatticismo simulativo e spirito arcade si fondono in maniera simmetrica. Una delle sue caratteristiche migliori da sempre è stata l’immediata giocabilità, capace anche di venire incontro ai gusti dei giocatori occasionali ed in grado di conferire al gioco una rapida curva d’apprendimento. Ma se già il primo capitolo per PSP mostrava già ottime proprietà di gioco, cosa mai potrà essere inserito in questa nuova versione? Iniziamo col dire che rispetto al passato la velocità appare leggermente aumentata, fattore che in ogni caso non comporta eccessivi cambiamenti all’impianto di gioco e che soprattutto contribuisce a far conservare al titolo Sega un ritmo di gioco ragionato e ben calibrato. Detto questo mi sembra doveroso segnalare l’eliminazione di quel fastidioso rallentamento avvertibile alla fine dello scambio, un piccola interruzione che seppur ininfluente, era piuttosto noiosa da digerire. A dirla tutta, in questa nuova release sarebbero presenti anche alcuni lievissimi scatti, riscontrabili durante gli scambi di gioco e con cadenza sporadica, nulla di traumatico comunque.Da notare che anche in questa versione, è aumentato il numero di tennisti, siamo passati dai quattordici di World Tour ai ben venti di questa edizione, oltre alle vecchie conoscenze in VT3 faremo la “conoscenza” di Nadal, Blake, Ancic, Dent e Monfils tra gli uomini e la Hingis tra le donne. Esponenziale l’aumento del numero di campi da tennis, siamo passati così dai miseri cinque di WT ai ben nove presenti in VT3, ognuno con le proprie differenti caratteristiche. Inoltre ci sarà una gradita aggiunta; finalmente i match potranno svolgersi al meglio dei cinque set.
Come al solito le modalità di gioco sono più o meno le classiche:Il Tour Mondiale prevede l’iscrizione al circuito Sega Professional Tennis, attraverso una lunga serie di tornei e minigiochi il tuo compito primario sarà quello di editare il tuo alter-ego per poi fargli scalare il Ranking SPT partendo dalla posizione numero 300. Raggiungere il primo posto non sarà cosa facile, ma grazie ai consigli dell’allenatore e soprattutto ad un costante impegno, i frutti non tarderanno a vedersi… solo il tempo potrà darci ragione, ma sappiate una cosa, avrete tempo massimo vent’anni per raggiungere il vostro obiettivo.Seconda modalità di gioco è il Torneo, da affrontare sia in singolo che in doppio. Essa è la tipica modalità arcade e rappresenta a mio parere la vera anima di gioco. Non porta via parecchio tempo ma se impostata ad un livello di difficoltà elevato, cela dietro di se la vera montagna da scalare. Una volta selezionato il nostro atleta da una lista di venti tennisti, dovremo affrontare in rapida successione (in base al numero di giochi selezionato), un numero di cinque tornei collocati in giro per il globo. Una volta dimostrata tutta la nostra bravura, potremo scendere in campo per l’Exibition match della vita, affrontando uno dei maestri tennisti presenti nel gioco. Sarà proprio il caso di rimboccarvi le maniche, perché solo i più forti “tennisti” al mondo sono riusciti a far mangiare la polvere a gente del calibro di King o Duke.L’Esibizione offre senza ombra di dubbio la modalità meno interessante del lotto e permette di affrontare una partita singola contro un avversario e caratteristiche di gioco decisi prima del match stesso.Se invece si vuole affrontare i divertenti minigames già visti nel Tour Mondiale, allora si potrà far ricorso ai Giochi in campo, una selezione dei diversi giochi da affrontare a proprio piacimento dove lo scopo primario sarà quello di battere i differenti record per ognuno.L’ultima modalità è il Multigiocatore e consente di poter affrontare i propri amici attraverso appassionanti sfide in singolo ed in doppio via rete locale wireless. A questo punto lasciate che esprima tutto il mio rammarico dovuta alla mancanza del gioco online; scelta dettata probabilmente dalle non esagerate vendite della PSP rispetto alla concorrenza? Probabile. Per quanto concerne l’effettiva durata di questo prodotto ci manteniamo su livelli piuttosto alti. Basti dire che io personalmente ho giocato a World Tour fino ad una settimana fa, Virtua Tennis non è un gioco che si accantona tanto facilmente, in quanto tolto il Tour Mondiale, l’anima del gioco risiede proprio nel Torneo, perché diciamolo chiaro e tondo; la vera sfida di un gioco come Virtua Tennis è battere gente come King o Duke.
Tecnicamente parlandoSeppur molto simile all’edizione World Tour apprezzata oltre un anno e mezzo, in questo secondo capitolo per PSP si nota una maggiore cura per i dettagli ed un lieve incremento nel numero dei poligoni. Ognuno dei venti tennisti presenta caratteristiche fisiche molto simili alla controparte reale con movimenti tipici degni di ognuno di loro, interessante notare come in questo terzo capitolo su PSP, i tennisti hanno un aspetto un po’ più reale e meno “plasticoso”. A bordo campo è ora possibile apprezzare un maggior numero di dettagli come panchine, piccoli chioschi, fotografi, ecc. Strano notare come ora le partite in notturna celino un particolare piuttosto curioso; se prima le ombre proiettate sul terreno di gioco erano ben quattro, proiettate presumibilmente da altrettante fonti di illuminazione, le cose in VT3 sono leggermente differenti. Anche in caso di illuminazione artificiale, l’ombra proiettata sul campo sarà unica, una decisione alquanto discutibile che sicuramente sarà meno fastidiosa a vedersi, ma allo stesso tempo poco realistica.Per quanto riguarda il discorso sonoro invece non si notano grossi cambiamenti, a parte una diminuzione degli effetti sonori inerenti all’attrito delle calzature sui campetti in cemento. Gli effetti sonori si mantengono piuttosto riusciti ed i brani “rockeggianti” come al solito conferiscono un elevato tasso d’adrenalina al gioco stesso.
Consigli per gli acquistiIn questo caso non esistono mezze misure e se si è amanti di questa disciplina l’acquisto di Virtua Tennis 3 è da prendersi in seria considerazione. Come un po’ tutti i giochi Halifax per PSP, il prezzo oscilla tra le cinquanta e le sessanta euro, nel caso della seconda ipotesi il prezzo potrebbe anche apparire elevato ai più, ma sappiate che dopo aver superato quest’ostacolo, vi ritroverete per le mani un gioco unico nel suo genere; dotato di uno spessore superiore alla norma ed in grado di divertirvi come mai nessun titolo tennistico aveva fatto prima d’ora.
– 20 tennisti e 9 campi
– Elevato grado di sfida
– Divertente ed appagante
– Sporadici scatti
– Mancanza dell’Online
8.0
Virtua Tennis 3 ritrae oggi come oggi la migliore simulazione tennistica presente su console portatili, se un anno e mezzo fa World Tour rappresentava la realizzazione di un sogno, questo secondo capitolo per PSP segna un piccolo passo in avanti per quanto riguarda le simulazioni tennistiche su portatili. Non presenta sicuramente nette migliorie a livello grafico, ma si limita ad eliminare i già pochi difetti presenti nel prequel. A questo punto i più esigenti potrebbero anche storcere il naso di fronte agli sporadici rallentamenti, ma fidatevi di un semplice appassionato… non sono assolutamente nulla al cospetto della straordinaria realizzazione. Ricordatevi sempre che di giochi come questi non se ne vedono poi tanti.
Voto Recensione di Virtua Tennis 3 - Recensione
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