Virtua Tennis 2
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a cura di Tsubasa
Nel 2000 Hitmaker se n’era uscita sul mercato con il titolo sportivo che aveva fatto gridare al miracolo: Virtua Tennis (Power Smash nel sol levante). Il merito di Hitmaker è stato di creare un gioco arcade immediato ma profondo che non soffrisse delle lacune che affliggono solitamente i giochi sportivi da sala, ovvero la limitata profondità. Se aggiungiamo il fatto che il Tennis non è uno sport popolarissimo tra i videogiocatori (basti pensar che tra i brands annuali di EA Sports non ce n’è neppure uno dedicato al Tennis) capirete che il successo di Virtua Tennis è stra-meritato quanto inaspettato.L’approccio del gioco è quello arcade, semplice e intuitivo con un tasto adibito al colpo normale ed uno al pallonetto. Ovviamente posizione, tempistica di tiro e direzione impressa la pad sono tutti elementi che influenzavano in modo cruciale i nostri colpi. Se poi la modalità arcade nel gioco singolo poteva sembrare limitativa nella conversione (perfetta) per Dreamcast si poteva beneficiare di una lunga modalità World Tour dove sbloccare personaggi, vestiti, stadi e affrontare diverse competizioni, sia in singolo che in coppia. Inoltre Virtua Tennis è uno dei giochi più divertenti in multiplayer, dove si può giocare fino a quattro giocatori contemporaneamente (due contro due). Tutto ciò era contornato da una veste grafica davvero notevole, con tennisti superbamente animati simili alle loro controparti reali e campi molto dettagliati dove i colpi più potenti lasciavano il segno. Inoltre gli effetti sonori immergevano nell’atmosfera di tensione che si crea attorno ad ogni partita di tennis. Fatte queste premesse capirete quanto sia importante il seguito Virtua Tennis 2 (battezzato Sega Tennis 2k2 nella sua versione americana) e perchè, diversamente da quanto dicano le malelingue per lo più poco informate, sia ben più di un banale update…
Sega Tennis 2k2!Iniziamo subito dal metodo di controllo. Non ci sono di certo rivoluzioni: il metodo è rimasto il medesimo del primo episodio, intuitivo, semplice ed efficace. Solo che, oltre ai due pulsanti classici, ne è stato inserito un terzo adibito al corpo smorzato: le cose non si complicano di certo e, nonostante ad alcuni sia parso inutile, si rivelerà di fondamentale utilità in alcune situazioni. Anche le modalità di gioco sono rimaste le stesse. Oltre alla exibition mode dove potremmo giocare contro avversari umani e non, configurando a nostro piacimento le opzioni e il tipo di match, avremo il Tournament mode che altri non è che la modalità arcade dove si prosegue solo vincendo. Se al primo match vi sembrerà una passeggiata già alla terzo avversario dovrete sputare sangue per avere la meglio. Immancabile, anche in questa edizione, il World Tour mode dove, dopo aver creato il nostro tennista, cercheremo di potenziarlo attraverso mini giochi (ovvero sessioni di allenamento) e sfideremo di volta in volta tutti gli altri tennisti sia in tornei di singolo che di doppio.
Innovativo o no?Da quanto detto finora potrebbe sembrare che Virtua Tennis 2 di diverso dal proprio predecessore abbia veramente poco. Certo, la grafica è sensibilmente migliorata tanto nell’animazione dei tennisti quanto nella pulizia e definizione delle textures (mentre le musiche sono sensibilmente peggiorate ma basta eliminarle per godere appieno degli effetti sonori). Certo, ci sono più tennisti e sono state introdotto anche le tenniste femmine (tutti e tutte su licenza). Certo, la modalità World Tour è stata allargata ed è stato introdotto un colpo in più. Però la sostanza del gioco è rimasta la stessa… In realtà tutto ciò non è assolutamente vero! Probabilmente bisogna giocarci a fondo per capire la reale differenza e la reale potenzialità di questo bellissimo titolo. Il feeling è rimasto lo stesso del capostipite ma la fisica dei tennisti e la tipologia di gioco sono nettamente cambiate. Se prima potevamo correre da una parte all’altra del campo come un’asticella di Pong ora dobbiamo ponderare bene la posizione perché il cambio di direzione è ora più realistico e difficoltoso. Inoltre l’angolazione che è possibile imprimere ai colpi è maggiore, seppur comunque realistica, di quella consentita nel primo episodio: ciò rende più difficile la ricezione perché non è più facile come nel primo episodio arrivare sulla pallina. Sia chiaro, Virtua Tennis 2 non è una simulazione, è rimasto un gioco arcade e immediato ma sono state aggiunte quelle poche nuove variabili e quella profondità che gli permette di surclassare il primo episodio tanto in longevità quanto in profondità per entrare di diritto nell’olimpo dei giochi che chiunque dovrebbe possedere. E’ un peccato che la conversione per PS2 sia stato un becero e malriuscito copia-incolla. Su una console nettamente più evoluta del Dreamcast come il monolite Sony Virtua Tennis 2 è rimasto lo stesso gioco che era in origine solamente imbruttito dal punto di vista grafico (vedi aliasing e scalettature varie)…
– Immediato ma profondo
– Rosa dei tennisti allargata
– Oltre 20 campi
– Ottima modalità World Tour
– Graficamente sontuoso
– Migliora totalmente il predecessore
9.1
Virtua Tennis 2 è il degno successore del suo prequel. Nonostante accusato da più parti di essere troppo simile al primo episodio in realtà è sensibilmente migliorato da tutti i punti di vista, grafico, sonoro e gameplay. Ed è questo che lo rende un altro gioco: la fisica più attenta rende Virtua Tennis 2 un gioco più profondo ed appagante, seppur ancorato alla struttura intuitiva ed immediata tipica dei giochi da sala. Se poi avete tre amici vi assicura il massimo divertimento possibile in multiplayer. E’ una delle chicche che Sega ci ha lasciato prima della prematura scomparsa del Dreamcast nonchè uno dei giochi sportivi che chiunque dovrebbe almeno provare.
Voto Recensione di Virtua Tennis 2 - Recensione
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